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mercoledì 19 giugno 2013

La Spagna e Il Doping Nello Sport

GLI INIZI DI FUENTES
Nel 1990 l''EPO sintetico che aumenta la concentrazione di globuli rossi era appena entrato in commercio.
Fuentes lavorava per una squadra ciclistica spagnola, la Once, in corsa per la Vuelta.
Il giorno dopo si sarebbe corsa a Maiorca una cronometro decisiva.
Fuentes prenotò due posti: uno per sé, l'altro per una cassa frigo.
Dei giornalisti gli chiesero: «Cosa c'è lì dentro?».
E lui: «Le chiavi per la Vuelta».
Vinse Melchor Mauri della Once aggiudicandosi la corsa spagnola.
E così di anno in anno, tutti i corridori delle squadre del dottor Doping.
La sua fama cresce, non è più solo medico, diventa stratega, manager, deus ex machina.
È a lui che allude la battuta che circola del gruppone che suda per le strade del giro di Spagna: «Inutile che provi la fuga, tanto è il Dottore a decidere chi vince».
Fuentes si era fatto le ossa in famiglia, a metà degli anni 80, come aiuto medico alla Federazione atletica. Squalificata per doping Cristina Pérez.


LA DISTRUZIONE DELLE SACCHE
Qualche mese fa:
«Potrei identificare i nomi nascosti dietro ai codici segnati sulle sacche di sangue» ha detto Fuentes in tribunale. «No grazie» ha replicato la giudice.
Per la Spagna vedere gettare fango sull'orgoglio nazionale conquistato negli anni dal tennis o dal calcio sarebbe un'umiliazione peggiore di un primo ministro in manette. Se Fuentes potesse dimostrare che giocatori del Real Madrid o del Barcellona si sono dopati, allora anche i Campionati del Mondo e d'Europa vinti a ripetizione, perderebbero di valore.
Fuentes lo sa.
È la sua assicurazione sulla vita.


L'ARRESTO
Fuentes è alla sbarra solo per «attentato alla salute pubblica». La sua tesi è che EPO e autotrasfusioni non facciano male.
Magari alterano i risultati.
La tesi della Spagna, invece, qual è? A guardare leggi, atteggiamenti e dirigenti dello sport, non è affatto chiaro. Dal processo di Madrid il Dottor Doping può persino uscirne pulito.


I NUMERI
53 sono i ciclisti coivolti nell'Operacion Puerto.
Di cui 38 sono spagnoli.
Sono invece oltre 200 le sacche di sangue che non verranno identificate quindi distrutte.


CHI VOGLIONO PROTEGGERE? CICLISTI NON DI CERTO
Sui ciclisti sappiamo grossomodo tutto.
Sappiamo di Valverde, Beloki, Heras, Casero, Contador, d'intere squadre coivolte(Communitat Valenciana, Liberty Seguros, etc).
Sappiamo anche di atleti di atletica leggera coinvolti.
Bene perchè allora i giudici spagnoli hanno ordinato la distruzione delle sacche?
La domanda che tutti ci poniamo è: chi voglio proteggere?
Giocatori di Biliardo o magari golfisti direi di no.
Ipotizzare l'utilizzo di doping ematico per sport motoristici non avrebbe senso.
Football Americano, Hockey Ghiaccio e Baseball non sono esattamente gli sport per la maggiore in Spagna.
Casi di Hockey Prato o Pallamano farebbero poco scalpore.
Non ne rimangono molti altri, faccio tre nomi: Basket e soprattutto Calcio e Tennis.
Uno potrebbe dire che non si sa chi i giudici spagnoli avrebbero deciso di proteggere ma mi risulta difficile credere che abbiano ordinato le distruzioni delle sacche per nascondere presunte positività del PSG o di Federer o no?


LE EVIDENZE O PRESUNTE TALI
Duole ricordare la lunga assenza di Nadal dai campi tennistici, così come lo stesso Barcellona che saltò due controlli antidoping non notificando gli spostamenti(nel Ciclismo se fai una cosa del genere ti squalificano perchè ostacoli i controlli antidoping a sorpresa).
Stranamente durante i mesi in cui Fuentes era sotto processo e il calcio spagnolo sotto accusa...i club spagnoli in Europa League sono stati tutti eliminati e nessuno è arrivato in fondo.
Il Barcellona abbiamo visto tutti che magra figura ha fatto contro il Bayern Monaco.
Infine da ricordare che la nazionale spagnola dal 2008 in poi ha vinto quasi tutte le competizioni europee e mondiali(sia quelle maggiori che le varie Under 21, 20 e 19).
Ne han perse davvero poche...una in particolare facendo una figura barbina: l'Olimpiade di Londra 2012.
Ultimi in un girone ridicolo con 1 punto in 3 gare e 0 reti segnate.
C'entra qualcosa che alle Olimpiadi i controlli antidoping sono un pò più seri che nel Calcio?
In secondo luogo il collegamento Calcio-Operacion Puerto non deve sorprendere e non è campato nulla per aria.
Mi risulta difficile credere che gli unici implicati siano quelli della Real Sociedad(confessione del neo presidente).


L'EFFICACIA DEI CONTROLLI
I difensori della Spagna sostengono che nessun calciatore o tennista è stato trovato positivo.
Abbiamo visto nel Ciclismo che, se permettete, in ambito antidoping è avanti anni luce rispetto al Calcio come sia facile eludere i controlli antidoping e risultare puliti.
Se ci riuscivano i ciclisti, figuriamoci i calciatori visto che i controlli nel Calcio sono quasi assenti.
E quando parlo i ciclisti che eludevono i controlli non mi riferisco solo ad Armstrong, ai tempi ci furono almeno una cinquantina di ciclisti impuniti.


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