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domenica 27 settembre 2015

Donna Contro Uomo: Tutte Le Battles Of The Sexes

Sono diversi i motivi che potrebbero spingere le donne sul ring (e non solo) contro gli uomini: la mancanza di avversari femminili di valore, il desiderio di dimostrare che la parità di sesso ormai è stata raggiunta in qualsiasi campo ed infine motivi pubblicitari.
Sicuramente però, quasi nessun combattente maschile vede l'ora di competere contro una donna.
Da un lato per un uomo è difficile combattere/gareggiare contro una donna, dall'altro l'eventualità della brutta figura fa il resto.
Magari alcune furono delle vere e proprie farse, altre però sono sicuramente da prendere in considerazione. Ad ogni modo vediamo casi storici di "Battle Of The Sexes".


BOXE: HELEN HILDRETH VS JOHNNY ATKINSON (1916)
Uno dei primi incontri misti documentati(semi-ufficioso) si è tenuto il 29 febbraio 1916 tra Helen Hildreth ("Lady The Pugilist") e Johnny Atkinson.
Johnny ha avuto un buon record di boxe, mentre Elena era una che sollevava pesi in palestra a New York City(muscle-builder).
Helen battè Johnny così duramente all'inizio del round che le cronache dell'epoca scrivono "Helen aveva un fisico muscoloso superiore al campione" disse la stampa, "la donna spinse il campione alle corde con una serie di pugni nelle costole di Atkinson".
La lotta è stata ben presto fermata dal commissario Fred Wenck e da un agente di polizia che aiutò Johnny Atkinson ad uscire dal ring.



TENNIS: SUZANNE LENGLEN VS BILL TILDEN (1921)
Il 27 maggio 1921 Suzanne Lenglen e Bill Tilden giocarono un match a Saint Cloud, Francia. 
Venne giocato un solo set e Bill Tilden prevalse 6-0. 
Lenglen dirà: "Qualcuno ha vinto 6-0, ma non ricordo chi".


NUOTO: SYBIL BAUER (1923)
La prima a battere un record di nuoto maschile fu Sybil Bauer: il suo tempo di 6'24''8 ottenuto nelle 440 yard nel 1923 abbassò di ben quattro secondi l'asticella posta dai nuotatori uomini della stessa specialità. 
La FINA non omologò mai il risultato, conquistato in un corso d'acqua delimitato da funi.


NUOTO: GERTRUDE EDERLE (1926)
Nel 1926, Gertrude Ederle attraversò la Manica in 14 ore e 38 minuti, due ore in meno del record maschile: in realtà, la nuotatrice statunitense avrebbe potuto portare a termine l'impresa in un tempo ancora più basso, ma venne fermata poco prima dell'arrivo da un ispettore della dogana, intenzionato a fermarla. La Ederle non aveva passaporto. 



TENNIS: HELEN WILLS VS PHIL NEER (1933)
L'ex giocatore Phil Neer giocò un match di due set contro la giocatrice Helen Wills il 28 gennaio 1933, a San Francisco. 
Neer era stato classificato a livello nazionale massimo al numero 20 e di tanto in tanto giocava doppi misti proprio con la Wills. 
Wills aveva inoltre vinto a Wimbledon l'anno precedente. 
Anche se Neer aveva solo 32 anni, vinse la Wills 6-3, 6-4.



BOXE: JOANNA HAGEN VS NORMA JONES (1952)
Erano passati molti anni fino a quando Joanna Hagen, pugile femminile degli anni '50 ha avuto un incontro di boxe con Norma Jones e lo sconfisse in quattro round a Michigan nel 1952.
E' questo il primo intergender mixed match della storia e soprattutto la prima, vera, affermazione di una donna su un uomo.


MOTORI
La più grande di tutte, se usciamo dalle ruote scoperte e dalla pista, è stata Michelle Mouton, la rallysta francese che che nel 1982 lottò contro Walter Rohrl arrivando seconda nel Mondiale, e che in carriera vinse ben 4 prove iridate: Sanremo, Acropoli, Portogallo e Brasile.
Inessa Tushkanova è stata capace di arrivare anche sesta in una prova del campionato del suo Paese. Katjia Poensgen mostrò le sue indiscutibili doti a cavallo di una Aprilia nel Mondiale 250, ottenendo come miglior risultato un 14esimo posto al Mugello.
A fine Anni ‘80, nel Motomondiale approdò la finlandese Taru Rinne, non solo carina, ma anche velocissima. Nell’88, in Francia, fu la prima donna ad andare a punti nel Motomondiale, con il 14° posto nella classe 125. L’anno dopo, a Hockenheim, firmò il suo miglior risultato in carriera, settima. Poi un brutto incidente la costrinse al ritiro.
Nella Indycar invece Danica Patrick nel 2008 vinse la Indy Japan 300 (per lei anche una pole a Daytona 500, Nascar).
Anche in Formula 1 ce ne sono state addirittura cinque, di cui tre italiane.
Come la napoletana Maria Teresa De Filippis, che nel già 1958 si fece 4 Gran Premi.
Lella Lombardi, la sola ad andare a punti: mezzo punto a dire il vero, nel 1975 a Barcellona il GP fu sospeso e il punteggio dimezzato.
Ma nessuna prima di Danica aveva mai vinto in Indy Car: lei ce l’ha fatta quattro anni fa a Motegi, in Giappone.
Così come è stata la sola sul podio della 500 Miglia di Indianapolis, terza nel 2009.
Negli anni 80 si ricorda Michele Mounton che nel biennio 1981-82 vinse 4 gare del mondiale Rally al volante dell'Audi A4.
Sempre di Rally parliamo invece, quando si cita Jutta Kleinschmidt che vinse una Parigi Dakar nel 2001, seconda nel 2002 e terza nel 1999 e 2005 (più 10 vittorie di tappa).



TENNIS: MARGARET COURT VS BOBBY RIGGS (1973)
Il campione americano degli anni 40 Bobby Riggs nel 1973 affermò pubblicamente che nonostante la sua età (55 anni all'epoca) egli sarebbe stato in grado di battere anche le migliori giocatrici donne.
Inizialmente sfidò Billie Jean King ma questa rifiutò l'incontro, subentrò l'australiana Margaret Court, all'epoca numero 1 della classifica femminile.
Il match apparì fin dall'inizio dall'esito incerto, tuttavia la maggior parte degli appassionati riteneva favorita la Court a causa dell'età di Riggs e del suo essere fuori forma da molti anni ormai.
La partita si disputò in California e non ebbe storia.
Riggs si era preparato a dovere fisicamente ma soprattutto tatticamente, infatti utilizzando dei lob e dei drop shot riuscì a mandare subito in crisi la Court, che forse sottovalutò l'incontro, infliggendole una dura umiliazione(6-2, 6-1).



TENNIS: BILLIE JEAN KING VS BOBBY RIGGS (1973)
Dopo il primo match giocato a maggio contro la Court, a settembre ne venne organizzato un altro.
Dopo aver rifiutato il precedente incontro Billie Jean King fu convinta a giocare da una ottima offerta economica.
A differenza della Court, la King si preparò a dovere all'incontro e giocando frequenti smorzate costrinse Riggs a giocare un serve & volley per lui innaturale e soprattutto troppo dispendioso dal punto di vista energetico(vista anche la differenza di età).
La strategia della King la portò alla vittoria di fronte a 30.000 spettatori ed ebbe grande risalto mediatico.
La partita fu vista in televisione da oltre 90 milioni di persone.
Finì 6-4, 6-3, 6-3.


BOXE: JACKIE TONAWANDA VS LARRY RODANIA (1975)
Nel 1975, Jackie Tonawanda auto-proclamatasi "l'Ali femminile", sfidò al Madison Square Garden, a New York, un kickboxer tale Larry Rodania.
La lotta venne vista come una farsa perchè si concluse con un 'Phantom Punch' (stile Ali), da parte sua. Tonawanda credeva che facendo questo match di esibizione, si sarebbe guadagnata la licenza per boxare tra gli uomini.



KARATE E KICKBOXING: MARION BERMUDEZ (1975)
Marion Bermudez, all'epoca 23 anni, con un destro al volto di Edwardo Parras lo sconfisse per KO tecnico nel torneo Phoenix Golden Gloves.
Nel match successivo venne battuta da Fernando Granillo.
Marion Bermudez inoltre divenne la prima donna nella storia a vincere un incontro di kickboxing in un torneo professionista contro un uomo.
Bermudez riuscì a battere ai punti Antonio Suarez.
Questa giovane donna in totale ha vinto oltre 250 trofei di karate e judo, di fronte a molti rivali maschi di peso di oltre 200 libbre.



KICKBOXING: SUE TIGER LILLY FOX (1976)
Pugile, esperta anche di Kickboxing dei 70.
Anche Sue "Tiger Lilly" Fox ha combattuto contro un uomo che faceva per lo più da sparring partner.
"Vorrei non aver mai fatto questo match organizzato per una troupe televisiva, l'ho preso a calci in bocca, perse entrambi i suoi denti anteriori più alcuni tagli sul labbro con seguenti punti di sutura".



NUOTO: PENNY LEE DEAN (1978)
Penny Lee Dean attraversò la Manica nel 1978 e fece realizzare il tempo di 7 ore e 17.
Il record maschile venne migliorato di un'ora.



TENNIS: MARTINA NAVRATILOVA E PAM SHRIVER VS BOBBY RIGGS E VITAS GERULAITIS (1985)
Nel 1985, all'età di 67 anni, Bobby Riggs(sempre lui) cercò di lavare l'onta subita organizzando una sfida di doppio assieme al lituano Vitas Gerulaitis (ancora attivo ma a fine carriera) contro la miglior coppia femminile in circolazione ovvero Martina Navrátilová e Pam Shriver.
La coppia femminile si impose senza troppi problemi 6–3, 6–2, 6–4.



KICKBOXING: JOLENE BLACKSHEAR VS JEREMY POWELL (1990)
Nel 1990, si è svolto il primo incontro di kickboxing televisivo misto(match di esibizione).
Jolene Blackshear contro Jeremy Powell match di 4 round.
Jeremy Powell era un pugile dilettante, di circa 15 libbre più pesante di Jolene.
Primi 3 round pieni di calci, backfists e pugni da entrambi.
Nessuno dei due sembrava però che stesse colpendo a forza piena ma sicuramente Jolene era l'attaccante.
Alla fine del combattimento, l'arbitro solleva le mani di entrambi.



KICKBOXING: YVONNE CHAVEZ VS WILFREDO PARRA (1992)
Nel 1992 Yvonne Chavez di Albuquerque(New Mexico), 16 anni, era l'unica ragazza iscritta nel torneo kickboxing amatoriale nel 1992.
E dal momento che non vi erano altre ragazze combattè nello stesso torneo contro i concorrenti di sesso maschile.
Yvonne Chávez venne sorteggiata contro Wilfredo "Junior" Parra.
Lei mostrò abilità ed agilità inaspettata facendo perdere i sensi al suo avevrsario.
Questo era il match di debutto per lui.
Un appassionato di boxe disse: "Si comportava in modo arrogante e, alla fine, dopo essere stato colpito con un calcio, ha rifiutato di tornare nel suo angolo. Era battuto ed esausto mentalmente e fisicamente".
Secondo Sue TL Fox, di tutti i match misti che aveva visto, questo era sembrato quello più vero: visto che entrambi i contender volevano vincere e facevano sul serio.



TENNIS: MARTINA NAVRATILOVA VS JIM CONNORS (1992)
Una terza battaglia dei sessi(parlando sempre di singolari) si svolse al Caesars Palace di Las Vegas.
La Navratilova accettò di giocare contro Connors, il campione statunitense definì la sfida come una "guerra" e la prese molto sul serio cercando di vendicare la sconfitta del genere maschile di venti anni prima.
Data la minore differenza di età (40 a 35) stavolta le regole furono modificate per favorire la Navratilova. Infatti Connors aveva a disposizione un solo servizio invece di due e alla Navratilova fu permesso di mandare la palla anche nei corridoi riservati al doppio.
La partita fu tesa solo nel primo set, vinto da Connors per 7-5; la seconda frazione di gioco fu dominata dal tennista statunitense che grazie alla sua potenza e precisione da fondo campo si impose per 6-2.



KICKBOXING: LUCIA RIJKER VS SOMCHAI JAIDEE (1995)
Uno dei più pericolosi pugili di sesso femminile e kickboxer, Lucia Rijker, combattè un match di kickboxing contro Somchai Jaidee nel 1995.
Fu un vero e proprio kickboxing match al 100% dove entrambi lottarono nel pieno delle loro forza.
Lucia riuscì a resistere sino al secondo round dove, poi, finì KO.
Questo incontro diciamo che differiva dai precedenti dato che per la prima volta due ben addestrati, forti tecnicamente e fisicamente combatterono uno contro l'altro per davvero.
Da sottolineare però che la Rijker era ai tempi la migliore al mondo, Jaidee era ben lontano da ciò a livello maschile.



TENNIS: LE WILLIAMS CONTRO KARSTEN BRAASCH (1998)
Durante l'Australian Open 1998 il tennista Karsten Braasch, numero 203 del mondo sfidò le sorelle Williams, all'epoca giovani promesse (17 e 16 anni) del tennis femminile.
La sfida trae origine dal fatto che le sorelle dichiararono di poter essere in grado di sconfiggere qualsiasi tennista uomo posizionato oltre la 200ª posizione del ranking mondiale.
Braasch giocò il primo set contro Venus Williams vincendo per 6-2, poi sconfisse 6-1 Serena Williams nel secondo set vincendo l'incontro e schernendo le sorelle in conferenza stampa affermando che la partita potrebbe essere interessante solo con un tennista posizionato intorno alla 600ª posizione.
Per la verità andrebbe sottolineato che le sorelle Williams ai tempi non erano quelle che poi divennero negli anni successivi dominando il circuito femminile (Serena in particolare).
Anche se comunque erano già tra le prime 20 del mondo.



BOXE: CHRISTY FOSTER VS CHRIS BYMAN (1999)
Nell'agosto 1999, due soldati americani si scontrarono in un incontro di boxe mista.
Prevalse la soldatessa Christy Foster che prese a pugni il suo avversario Chris Byman, un soldato di sesso maschile, sconfiggendolo per split decision.
"Sei stato battuto da una ragazza!" gridavano gli spettatori.



KICKBOXING: SUNSHINE FETTKETHER VS RANDY PITTMAN (1999)
Nell'ottobre 1999 la Fettkether, ben allenata, battè facilmente Randy Pittman (un signore di mezza età non allenato) nel primo round di un incontro di kickboxing a Phoenix in Arizona.
Pittman abbastanza a disagio sul ring venne mandato KO con un calcio sul volto.
A livello tecnico, netta la differenza tra i due.



BOXE: MARGARET MCGREGOR VS LOI CHOW (1999)
Il più pubblicizzato incontro di boxe misto ha avuto luogo il 9 ottobre 1999.
I mezzi di informazione di tutto il mondo sono andati in estasi quando il match è stato fissato a Seattle, Washington, tra Margaret McGregor (36 anni) e Loi Chow (un fantino trasformato in boxer).
Per la verità l'avversario originario della McGregor sarebbe dovuto essere Hector Morales.
Proprio all'ultimo Hector Morales rifiutò di combattere e venne sostituito con l'inesperto Loi Chow.
La McGregor venne dichiara vincitrice, poi disse ai giornalisti: "Il peso del mondo era sulle mie spalle.
Spero di aver fatto bene per la boxe."



BOXE: REGINA HALMICH VS STEFAN RAAB (2001)
La boxer Regina Halmich ottenne tanti successi in carriera ma è principalmente ricordata per il suo match con il presentatore televisivo Stefan Raab, che ha affrontato sul ring il 22 marzo 2001.
Nelle settimane precedenti l'evento, è stata sottoposta a insulti pubblici dalla star televisiva.
Tuttavia, Raab venne sconfitto nel quinto round e lasciò il ring con il naso rotto.
7.5 milioni di spettatori seguirono l'evento televisivo.



MUAY THAI E KICKBOXING: TAKAKO SHIMOSEKI ED ASAKO SAIOKA (2001-2004)
Le kickboxers femminili giapponesi non sono contrarie a combattere contro gli uomini.
Takako Shimoseki venne etichettata come "Men's Killers" dopo che il 19 maggio 2001, in Thailandia, ha battuto il suo avversario maschile nel terzo round di un incontro di Muay Thai Kickboxing.
Il 20 luglio 2003 presso il Korakuen Hall di Tokyo, in Giappone, Asako Saioka sconfisse Kiken Takayama nel match di kickboxing con una decisione unanime dopo tre round di 2 minuti.
Il 26 gennaio del 2004, la giapponese kickboxer femminile Asako Saioka incontrò sull'anello Arashi Hujihara (avversario di sesso maschile), il risultato fu un pareggio.



BOXE: TONYA HARDING VS MARK MASON (2005)
L'ex pattrinatrice Tonya Harding intraprese la carriera nel pugilato dopo il suo ritiro dal pattinaggio e vinse un match misto contro Mark Mason per KO tecnico al secondo round.
La lotta finì così in fretta che la folla iniziò a rumoreggiare.
Mason che non aveva mai boxato prima, disse di esser stato sopraffatto sul ring: «Mi ha preso con un paio di pugni che non mi aspettavo".


MARATONE E GARE DI RESISTENZA (2006-2021)
E' in queste tipologie di gare che probabilmente l'upset è più frequente.
Ne cito solo qualcuna (in realtà sarebbero molte di più, tra i dilettanti in particolare).
Nel 2006 nella Badwater Ultramarathon di 135 Miglia, prima a giungere al traguardo Pamela Reed in 28 ore, 26 minuti e 52 secondi.
Secondo Dean Karnazes in 28 ore, 51 minuti e 26 secondi.
Nel Trail, sempre 2006, prima assoluta Corinne Favre 10:35:55, secondo Powell Alun 10:53:17.
Nella Where's Waldo 100K Ultramarathon sempre 2006: 1° assoluta Krissy Mohel con 8 minuti di vantaggio sul 2° arrivato.
Darcy Africa nello stesso anno vince la Hurt 100 km con 47 minuti sul 2° arrivato
La stessa atleta americana vincerà anche la Boulder 12 Hours nel 2009.
Invece nel 2007, Meghan Arbogast vinse la Where's Waldo 100K Ultramarathon con 2 minuti di vantaggio sul 2° arrivato.
Nell'Ultra Sky Marathon del 2009 vinse Raffaella Miravalle precedendo di 6 minuti il primo maschio.
Beverley Anderson, americana, vinse la Mad City 50 km Road Race nel 2010 con 5 minuti di vantaggio sul 2° classificato e poi la Pony Express 50 mile nel medesimo anno (con 16 minuti di vantaggio sul 2° arrivato).
Nella 50 km lungo l'Adda, 2011, vince Roberta Orsenigo battendo tutta la concorrenza maschile.
Nell’ottobre del 2017 Camille Herron ha battuto il record mondiale sia maschile che femminile di corsa trail, cioè su strade non asfaltate, su una distanza di 100 miglia (circa 160 chilometri) alla "Tunnel Hill 100" di Vienna, in Illinois. Un mese dopo un’altra donna, Courtney Dewaulter, ha vinto la "Moab 240 race", una gara che si corre tra montagne e canyon seguendo il percorso del fiume Colorado, nello Utah. Dewaulter ha impiegato 2 giorni, 9 ore e 59 minuti per concluderla, ben 10 ore in meno del secondo classificato, un uomo.
Ann Trason, fin dagli anni 80 ha vinto molte corse di lunga distanza, battendo i suoi colleghi maschi. Queste prestazioni non riguardano solo la corsa ma anche altre competizioni di lunga durata, come il ciclismo e il nuoto. 
Il numero sempre maggiore di performance di questo tipo nelle ultramaratone è ancora più sorprendente se si pensa che le donne possono partecipare a queste competizioni solo da pochi anni. Fino al 1972, per esempio, alle donne era vietato correre la maratona di Boston, perché considerate troppo deboli dagli organizzatori per resistere in una corsa così lunga. 
Jasmin Paris, vinse nel 2019 la Spine Race, una delle corse più lunghe e dure al mondo. Erano 126 i partecipanti, per la maggior parte uomini. Paris, scozzese, ha vinto nettamente la gara (battè il record appartenente ad un uomo dal 2016).
Da questa impresa ha preso spunto un articolo pubblicato sul Financial Times ("Why women are outperforming men at the extremes of endurance"), che ha fatto molto discutere il mondo del running. Ma il tema non è nuovo, e non riguarda solo la maratona: nel 2017 Sarah Thomas segnò il record di miglia nuotate in mare aperto (104). E le quattro maggiori distanze di questa disciplina sono sempre stabilite da donne. La Trans Am Bike Race, gara di ciclismo che attraversa gli USA in oltre 7 mila chilometri, è stata vinta da Lael Wilcox dopo 18 giorni di corsa. Diversi studi relativi alle performance nelle lunghe distanze attestano migliori performance femminili rispetto a quelle maschili.
Insomma, le donne sembrano essere diventate negli anni più potenti degli uomini negli sport di resistenza. La statistica ci dice che il superamento non è ancora avvenuto pienamente, ma la scienza ha cominciato a chiedersi perché, considerate le differenze fisiche, il dato stia diventando così lampante. 



LOTTA/WRESTLING: MICHAELA HUTCHISON VS AARON BOSS (2006)
Michaela Hutchison sconfiggendo Aaron Boss è diventata la prima donna di una high school, liceo appunto, a conquistare il titolo statale del Wrestling combattendo nel torneo maschile.
E' successo in Alaska, dove sua sorella maggiore aveva provato la stessa impresa nel 1999 ma si era arresa sul terzo gradino del podio.
Anche Michaela, la stagione scorsa, ci aveva già provato perdendo in finale.
Non questa volta: si è passata una mano sul naso per ripulirsi del sangue che le colava, i postumi di una vera battaglia, e poi ha alzato le braccia al cielo.
Regina della categoria dei 47 chilogrammi, durante la stagione aveva perduto soltanto 4 volte su 49 combattimenti.
Lo sconfitto non sembrava particolarmente disturbato per aver perso da una esponente del gentil sesso. Diceva: "E' la più forte, lo sapevo. Niente da fare".
Mentre Michaela commentava così: "In questo momento non m'importa niente delle implicazioni di questo successo".



MUAI THAI: CHANTAL UGHI VS KWANFA (2008)
Chantal Ughi, kickboxer italiana, inizia praticando karate e taekwondo negli USA.
Poi si trasferisce in Tailandia dove inizia con la Muai Thai.
Nel 2008 sfida Kwanfa, atleta decisamente più "piccolo" di lei(1.78) e lo sconfigge ai punti.
I maligni però lo etichettano come match farsa.



KICKBOXING: GERMAINE DE RANDAMIE VS ROM WAES (2008)
L'attore belga Tom Waes nel 2008 accetta di combattere, dopo solo 3 mesi di allenamento, un match misto di Kickboxing contro Germaine de Randamie(alta 1.75 e pluri-campionessa femminile di MMA e Kickboxing).
Il coraggioso Tom finisce KO nel primo round.



BASEBALL: MACKENZIE BROWN (2009)
E' vero che in giovane età le differenze fisiche a livello di forza non ci sono ancora ma l'impresa della Mackenzie Brown merita di essere raccontata essendo diventata la prima ragazza della storia della Little League a lanciare un Perfect Game.
Per Perfect Game s'intende la partita perfetta: 0 valide concesse, 0 basi ball e 0 errori.
La dodicenne eliminò tutti i ragazzi che si presentarono al piatto con ben 12 strikeout.



NUOTO: YE SHIWEN (2012)
Ai Giochi olimpici di Londra 2012, la cinese Ye Shiwen(16 anni) vince l'oro nella finale dei 400 metri misti, stabilendo il nuovo record mondiale con il tempo di 4:28:43 e nei 200 metri misti.
L'oro olimpico dei 400 misti è arrivato grazie soprattutto all'incredibile parziale di 58"68 fatto segnare nella frazione dei 100 metri a stile libero.
Gli ultimi 50 metri (28"93) sono stati più veloci di 0"17 rispetto a quelli nuotati dallo statunitense Ryan Lochte nella prova maschile e di otto decimi più rapidi dell'altro asso statunitense, Michael Phelps.
Mai una donna era riuscita a segnare questi tempi.


BASKET: CHICAGO SKY VS E-LEAGUE (2009)
Forse questo era il match più scontato di tutti.
Ovvero una squadra della WNBA (la lega professionistica americana di pallacanestro femminile), per la precisione le Chicago Sky contro un gruppo di celebrità maschili: finito 102-55.
Celebrità maschili quali Bill Bellamy, James Lafferty e Brian McKnight.
Sicuramente non certo un team composto da uomini che non sapevano come fosse fatta una palla da basket ma pur sempre amatori.



SOFTBALL: CHICAGO BANDITS VS SCHAUMBURG FLYERS (2009)
Venne etichettato come "The Battle Of Sex II", ovvero il match tra le Chicago Bandits (squadra di softball femminile) e i Schaumburg Flyers (squadra di baseball maschile).
Professioniste contro professionisti ma match giocato con le regole del softball (la versione femminile del baseball).
I Flyers fecero la Northern League (minors di baseball ma non sono affiliati a squadre di MLB) sino al 2010.
Per la cronoca vinsero le Bandits 4-2.
Fine però nobile in questo caso: raccolta di fondi per il softball.


KICKBOXING (NON DISPUTATO): RONDA ROUSEY VS FLOYD MAYWEATHER (2015)
Tra le diatribe recenti c'è sicuramente quella che vede coinvolti  la kickboxer Ronda Rousey e il pugile Floyd Mayweather, una “faida” scoppiata quasi per caso, per goliardia, nel luglio 2014, quando il pugile aveva affermato di non sapere chi fosse la sua collega della MMA: Ronda ha nutrito rabbia e risentimento per quasi un anno ma quando ha ricevuto i premi ESPY come miglior atleta donna dell’anno e come miglior fighter, ne ha approfittato per consumare la sua personalissima vendetta: “Non posso evitare di chiedermi come si sentirà ora Floyd sapendo di essere stato battuto da una donna”.
Le stoccate sono proseguite a distanza.
Ronda ha ammesso di aver covato vendetta per mesi, ritenendo l’uscita di Mayweather offensiva e maschilista, e il pugile, da parte sua, dopo aver riconosciuto il valore della campionessa MMA, ha poi fatto calare la mannaia con l’invito a chiamarlo “il giorno in cui avrebbe guadagnato 300 milioni di dollari per 36 minuti di combattimento”.
La faida ha raggiunto livelli di popolarità pazzeschi negli States, dove entrambi sono atleti riconosciutissimi, con i disegni di un’ipotetica sfida tra i due.
Ronda ha colto la palla al balzo, affermando in due occasioni di essere certa di poter battere Mayweather in un combattimento “senza regole”.
“Floyd è uno dei pugili più forti di sempre. In un incontro di boxe mi batterebbe sicuramente. Ma in un combattimento senza regole penso di poter battere chiunque su questo pianeta. La boxe è una scienza precisa con regole ferree che rispetto molto, ma, in un combattimento senza regole, penso sinceramente di poter vincere”.
Il campione dei pesi welter contro la campionessa MMA, Ronda, 170 cm per 61 kg, avrebbe uno svantaggio di 3 cm e 7 kg rispetto a Mayweather e, soprattutto, di 12 cm di allungo, eppure gli addetti ai lavori parrebbero non avere dubbi sulla forza di questa ragazza.
“In un vero combattimento di MMA, Ronda distruggerebbe Mayweather in pochi secondi, sono sicuro al 100%" afferma a riguardo il lottatore MMA irlandese Conor McGregor.
"Quando non sei abile con le prese, non hai speranze. Per noi, è come giocare con un bambino.
Le persone che non capiscono questo sport non riescono a capire nemmeno quanto siano vulnerabili.
E poi Ronda è stata anche un’olimpionica di judo".



TENNIS (NON DISPUTATO): SERENA WILLIAMS VS JOHN MCENROE (2015)
 John McEnroe, nonostante l'età(56), pensa di poter battere Serena Williams seppur l'americana stia vivendo uno dei periodi migliori della sua carriera.
"Le mie figlie pensano che probabilmente perderei da Serena. Io invece penso ancora di poterla battere", afferma McEnroe.
"Perchè non ci siamo ancora affrontati? 15 anni fa Donald Truph ha fatto un'offerta ma io l'ho rifiutata. E Serena ha tanto da perdere giocando contro un vecchio come me. Anch'io ho molto da perdere, perchè se perdo, contro una donna, non potrò andare nello spogliatoio per maschile per i prossimi 15 anni, o comunque ciò sancirebbe la fine della mia vita.
Sarebbe una sfida da sogno intrigante paragonabile al match di boxe tra Pacquiao e Mayweather".
Questo paragone suscita nell'intervistatrice una domanda: e se Serena e McEnroe si affrontassero un giorno in un match di boxe, chi vincerebbe? "Non penso di batterla sul ring" ammette però l'ex numero uno al mondo.


CALCIO: AEM LLEIDA (2017)
Il team di 12/14enni di Dani Rodrigo nel 2017 ha stravinto il campionato provinciale maschile con numeri record: "All'inizio ci deridevano, ora riceviamo solo applausi. Le donne, se vogliono, possono tutto, ma al calcio femminile serve la sensibilità della gente".
L'Aem Lleida è come detto una squadra femminile composta da ragazze comprese tra i 12 e i 14 anni che ha vinto la Liga di Segunda Infantil Masculina (campionato maschile).
E' stato il loro allenatore, mister Dani Rodrigo, ad avere, l'intuizione di iscrivere queste ragazze al campionato provinciale maschile. 
Una scelta originata da motivi economici: l'alternativa "tradizionale" sarebbe stata, infatti, iscrivere la squadra al campionato femminile, ma regionale, il che avrebbe portato in dote trasferte lunghe e dispendiose.
Come fare, però, per disputare un torneo competitivo, in grado di impegnare per davvero queste ragazzine terribili che con la palla tra i piedi miglioravano un allenamento dopo l'altro? 
Semplice, farle competere coi maschi di pari età. 
Di livello provinciale, ma pur sempre giovani ragazzi che giocano a calcio.
Nei primi due anni, la squadra perdeva spesso e veniva derisa. 
I numeri messi in fila dall'AEM Lleida, durante quest'ultima stagione trionfale, sono pazzeschi: 21 vittorie, 4 pareggi e solo 1 sconfitta (a fronte di 37 gol subiti e 109 realizzati, praticamente una media di 4 a partita).
Andrea Gómez ha vinto la classifica marcatori con 47 reti.
Mister Dani Rodrigo: "Il nostro segreto? Ne abbiamo tanti, oltre all'attacco c'è una gran difesa, composta dalle nostre Lore, Sofia, Marta, Helena, Ariadna, Joana, Ainhoa e un impianto di gioco su cui lavoriamo, da tre anni, ogni giorno. Le ragazze ti concedono maggiore attenzione, hanno più fame di vittorie, si applicano come meglio non potrebbero e, nei contrasti, entrano più decise".


SUPERSPORT 300: ANA CARRASCO (2018)
Con il 13° posto sulla pista di Magny-Cours (Francia), Ana Carrasco (esordio in Moto3 nel 2013) ha conquistato il Campionato del mondo Supersport 300 (già l'anno precedente aveva vinto una gara iridata nel SSP300).
Un successo storico perché mai una donna aveva vinto un titolo iridato in una competizione motociclistica aperta a entrambi i sessi.
La spagnola classe 1997 si è imposta in 2 delle 8 gare stagionali (una con 13 secondi di vantaggio, l’altra con 4) ed è andata sempre a punti.



CALCIO: SB FRANKFORT (2019)
Il club SB Frankfort squadra femminile Under 12 di Plymouth è diventata la prima in Gran Bretagna a vincere un campionato maschile (Devon Junior Minor League), non avendo un campionato a cui partecipare.
Questa squadra ha fatto la storia dopo aver battuto la squadra maschile Drake FC vincendo il titolo.
Le ragazze, nonostante i vari allenamenti ogni settimana, non avevano squadre con cui giocare contro, e così decisero di entrare in un campionato maschile.
Il vicepresidente John Preston ha dichiarato a MailOnline: "Per quanto ne sappiamo, nessun'altra squadra ha realizzato qualcosa del genere. Le ragazze hanno molto talento e provengono tutte da Plymouth".



BOXE: TATYANA DVAZHDOVA (2020)
Tatyana Dvazhdova, giovane pugile russa di 22 anni, non considerandosi più debole di un atleta maschio, ha deciso per anni di celare la sua vera identità e combattere sotto lo pseudonimo di Vladimir Ermolaev. Pare che per 17 incontri, nessuno si sia accorto che dietro quella massa di muscoli e capelli corti si nascondesse una ragazza.
Tatyana ha deciso di tagliarsi i capelli e munirsi di documento falso al fine di poter gareggiare solo contro gli uomini. La sua volontà era quella di smentire le dicerie secondo le quali le donne sarebbero troppo deboli e anzi, dimostrare il contrario. Dopo aver vinto 9 dei 17 scontri, la ragazza ha deciso venire allo scoperto, conscia del fatto che la sua rivendicazione fosse giunta a compimento. Purtroppo per lei, però, da quel momento le venne vietato di scontrarsi con ulteriori atleti maschi. A quel punto decise di lasciare il club di pugilato ed approdò nei combattimenti di strada.
Anche durante i combattimenti di strada, Dvazhdova camuffata da Vladimir Ermolaev sembra essere riuscita a scontrarsi esclusivamente con uomini ignari. "I ragazzi che ho battuto non sapevano affatto che fossi una ragazza". 



BRACCIO DI FERRO: IRINA GLADKAYA
Irina Gladkaya (alta 1.71m per 76 kg), 13 volte campionessa del mondo di braccio di ferro, nata in Russia ed avviata a questa disciplina dal 1999 non solo ha la meglio sulle donne, ma anche sugli uomini. A testimoniarlo un video che in poche ore è diventato virale negli Stati Uniti: Irina sulla spiaggia di Miami che viene sfidata da una serie di concorrenti maschi, convinti di vincere. Il risultato? Una brutta figura per tutti. Nessuno è in grado di batterla.
In alcune interviste Irina ha ricordato che è sempre stata una bambina particolarmente energica. I genitori l'hanno spinta verso lo sport e lei ha iniziato a praticare l'atletica leggera. Poi è nato l'amore con la disciplina del braccio di ferro: dopo un mese di allenamento, ha vinto il campionato di Mosca. Dopo altri due mesi, quello russo. In cinque mesi è arrivata al Mondiale e ha vinto di nuovo. E sul fatto che fosse anche uno sport adatto alle donne, non ha mai avuto dubbi.  
Ora Irina Gladkaya è tredici volte campionessa mondiale ed europea, vincitrice dell'Arnold Classic Brasile 2016. Dal 2007, poi, è impegnata nel coaching, specializzata in esercizi di perdita di peso e allenamento della forza.



SURF: MAYA GABEIRA (2020)
Maya Gabeira viene chiamata la "super woman del surf". Nel 2020 vinse l’Oscar dell’onda più grande mai cavalcata da una donna, il cdbMD XXL Biggest Wave Award assegnato ogni anno dalla World Surf League, una sorta di federazione mondiale dei surfisti professionisti, dopo aver domato una montagna d’acqua alta 73,5 piedi, oltre 22 metri. E, nonostante la divisione di generi, Maya ha anche battuto la quota del cbdMD XXL Biggest Wave della categoria "uomini", superando Kai Lenny, che ha vinto surfando un’onda di 70 piedi a Paia, Hawaii. 


GOLF: LINN GRANT (2022)
La ventiduenne di Helsingborg ha vinto lo Scandinavian Mixed di Tylösand, il primo torneo misto della storia ad essere stato vinto da una donna. Grant conquista il suo terzo successo compresi quelli del Ladies European Tour. Al secondo posto troviamo Henrik Stenson, il futuro capitano dell’Europa in Ryder Cup. Con lui a -15 c’è lo scozzese Marc Warren, che con il -7 finale rimonta 15 posti.
Quarta posizione per lo spagnolo Santiago Tarrio, che si pone insieme all’australiano Jason Scrivener e all’olandese Darius van Driel a -14; -13, invece, per i francesi Matthieu Pavon e Romain Langasque e il tedesco Maximilian Kieffer. Decimi a -12 l’altro iberico Sebastian Garcia Rodriguez, il danese Niklas Norgaard Moller e l’inglese Paul Waring. 



SQUADRE MISTE ED ALTRI CASI
Nel 1900 alle olimpiadi francesi, Helene De Pourtales, era a bordo del Lerina (Vela) che vinse nella classe 1-2 tonnellate contro equipaggi maschili.
Negli anni 50, più precisamente nel Dressage (Equitazione), alle prime gare miste la cavallerizza danese Lis Hartel vinse l'oro iridato ad Aquisgrana nel 1954 e due argenti ad Helsinki e Stoccolma.
Nell'Ippica invece negli anni 90 Julie Krone vinse la prima gara al Triple Crown di Galoppo nel 1993 (Belmont  Stakes).
Nel Ciclismo, Alfonsina Strada partecipò al Giro D'Italia 1924 arrivando con 2 ore e mezza di ritardo, in una tappa successiva arrivò fuori tempo massimo.
A Monaco ’72 il tiro a volo non avendo gare femminili aveva aperto quelle maschili anche alle donne, tant’è che la pluricampionessa mondiale canadese Susan Nattras nella fossa aveva partecipato a 3 edizioni dei Giochi, senza mai entrare nei primi 20.
A Barcellona 1992 invece nello skeet arrivò Zhang Shan, cinese, 24 anni.
Nelle serie fece 200/200, in finale le bastò 23 per battere tutti gli uomini, compreso l'italiano Bruno Rossetti che fu bronzo.
Nel 2003 la golfista Annika Sorenstam fu la prima donna dal 1945 a partecipare ad un evento del PGA, il Bank Of America Colonial, mancando il taglio a causa di diversi errori nel putt.
Più recentemente, Michelle Wie ha partecipato ad eventi maschili, sia nel PGA che nel tour europeo, però senza mai passare il taglio.
Andrebbero citate anche Holley Mangold, statunitense, 10ª nei massimi del sollevamento pesi.
Qualche anno fa giocò a football all’Ursuline College. Era lineman. Nessuna donna ci ha mai giocato.
Eri Yoshida, alta 1,55 m, è lanciatrice di Baseball.
Siccome i suoi lanci non raggiungerebbero mai una velocità accettabile, è andata a scuola di knuckleball da Tim Wakefield (lancio lento ma con traiettorie imprevedibili e difficile da leggere per il battitore se ben eseguito). Gioca in Leghe Indipendenti, prima in Giappone, poi negli Stati Uniti, coi Chico Outlaws e ora coi Na Koa Ikaika di Maui, alle Hawaii.
Nell‘Hockey ghiaccio: nel 2003, la canadese Hayley Wickenhaiser giocò 10 partite nel Salamat, squadra di terza divisione del campionato maschile finlandese. Nel 2020 Arianna Bridi ed Ana Marcela Cunha (staccata di quasi 1 secondo) si giocarono il primo posto nella Maratona del Golfo (traversata a Nuoto Capri-Napoli) battendo di circa 40 secondi il terzo classificato (che battè anche il record maschile della competizione), fu la prima volta nella competizione che a vincere è stata una donna.


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1 commento:

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