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giovedì 10 dicembre 2015

La Pericolosità Degli Oceani: Triangolo Delle Bermude e Mar Del Diavolo

Dalla notte dei tempi, l’oceano è parso all’uomo un ambiente ostile e pericoloso.
Cosi come sulla terra ferma, ci sono alcune aree oceaniche che hanno fatto registrare numerose anomalie e misteri.
Il Triangolo Delle Bermuda è uno dei luoghi più misteriosi e mortali al mondo.
Esso si estende dalle Bermuda, a nord, fino alla Florida meridionale a ovest poi, passando fra le Bahamas, va oltre Puerto Rico, a circa 40° di longitudine e risale di nuovo alle Bermuda.
Se è vero che spesso in passato (anni 60 e 70) molti episodi sono stati ingigantiti o comunque in situazioni di meteo avverso coloro che volevano ingigantirne il mito parlavano di "mare calma e sparizioni improvvise" è altrettanto vero che centinaia di navi ed aerei sono scomparsi nella zona.
E' vero che sparizioni avvengono anche in altre parti del mare però indubbiamente lì la media è un po' più alta (forse anche perchè il traffico è maggiore) e soprattutto molto spesso è rimasto inspiegabile il fatto che la nave venisse magari ritrovata ma non i passeggeri/avventurieri.
Alcuni ricercatori sono convinti che i misteriosi fenomeni che accadono nel Triangolo Delle Bermuda siano collegati ad una oscura tecnologia antica sommersa nelle profondità dell’oceano Atlantico, un dispositivo ad altissima energia in grado di creare portali spazio temporali capace di trasportare cose e persone verso altri mondi ed altre dimensioni.
Tali teorie sarebbero confermate dal ritrovamento, effettuato da un gruppo di ricercatori americani e francesi, nelle profondità dell’oceano di oggetti misteriosi di sconosciuta utilità e provenienza.


SCOPERTA DELLE ISOLE
Juan Bermudez, le aveva scoperte nel 1503 e vi era tornato fino al 1515, finì per lasciarvi la sua nave e un favoloso tesoro.
I galeoni spagnoli, nella loro rotta dalle Antille alle Azzorre ed ai porti del Mediterraneo, le evitavano come terre maledette.
La superstizione aveva popolato questi lidi di fantasmi e di mostri e Sebastiano Caboto aveva dato corpo alle leggende indicando le isole nella sua “Mappa e Mundi” col nome di Isole dei Diavoli.
Trascinata tra le spire di questi draghi nel dicembre del 1593, una fregata francese comandata dal capitano La Barbotière era venuta a naufragre sui banchi coralliferi della costa settentrionale e nel luglio del 1609, colta da una “infernale tempesta”, la Sea Venture, nave ammiraglia delle flotta di Sir George Somers, era andata a finire sui frangenti dell’isola di San Davide.
Più di tre secoli sono passati da quel tempo di superstizione e di terrore, eppure ancora oggi, nei racconti dei vecchi marinai isolani, fantasiosa reminiscenze di naufragi e di navi stregate continuano a tener vive le antiche leggende: e c’è chi crede di aver visto, avvolto in una nube, lo spirito del pirata Morgan vagare sul Great Sound per ricercare tesori nascosti, e che giura di aver assistito da uno scoglio dell’isola di San Giorgio all’improvvisa apparizione di una nave senza vele e senza ciurma che fendeva le onde tra nugoli di vapore e di spuma e si inabissava, sollevando verso il cielo una gigantesca colonna di acqua di vari colori.


PERSONALITA' SCOMPARSE
Sir Arthur Coningham scomparve sullo Star Tiger, idem il fantino Snyder.
Forse il più noto fu il capitano Joshua Slocum, primo uomo a circumnavigare il mondo da solista, nel 1909, con la sua barca Spray intraprende un viaggio dai Caraibi a Venezuela: di lui non si saprà più nulla.
Nel 1958 Harvey Conover (editore) e la sua famiglia salparono da Key West su un sontuoso Yacht (Revonoc) diretto a Miami, non arrivarono mai.


GROSSE NAVI SCOMPARSE
Già Cristoforo Colombo annota nei suoi diari di misteriose sfere di luce viste fluttuare sulle acque di questo misterioso fazzoletto di Oceano Atlantico.
Malgrado i riferimenti siano frammentari, è documentato che almeno quattro vascelli americani scomparvero senza spiegazioni apparenti tra il 1781 e il 1812.
Nel 1840 la Rosalie, una nave francese, fu trovata deserta vicino a Nassau: vele issate, un considerevole carico intatto e tutto in ordine.
La Lotta, un brigantino svedese, scomparve vicino Haiti nel 1866, seguito due anni dopo dalla Viergo, un mercantile spagnolo.
Ma uno dei più grandi misteri del mare resta la scomparsa dell'Atlanta nel 1880.
La nave lasciò le Bermuda in gennaio diretta in Inghilterra con un equipaggio di 300 cadetti e ufficiali e non fu mai più ritrovata.
La catena delle sciagure continua nel 1884 con la Miramon, una goletta italiana salpata da New Orleans e inghiottita nel limbo.
Nell'ottobre 1902 è la volta del brigantino tedesco Freya a essere ritrovato abbandonato.
La Carroll A. Deering fu ritrovata incagliata nelle Diamond Shoals nel gennaio 1921 con tutte le vele issate. Due gatti erano le uniche creature viventi rimaste a bordo.
La cosa più strana fu che un pasto completo stava ancora sui fornelli, in attesa di un equipaggio che non lo assaggiò mai.
Lo stesso anno una dozzina di altre navi scomparvero nella medesima zona.
Nel 1931 la nave norvegese Stavenger scomparve nelle Bahamas con 43 uomini a bordo, così come accadde in una tranquilla giornata dell'aprile 1925 al Raifuku Maru dopo aver lanciato il seguente messaggio: "Venite presto, è tremendo! Non possiamo fuggire".
Nell'agosto 1935 l'imbarcazione “La Dahama” fu incrociata in perfetto stato nel Triangolo delle Bermuda diversi giorni dopo che un'altra imbarcazione l'aveva vista in procinto di affondare.
Nel 1940 la Gloria Colita fu ritrovata abbandonata, ma in condizioni eccellenti, lungo la costa occidentale della Florida, nel Golfo del Messico.
Il City Belle fu ritrovato abbandonato nei pressi delle Bahamas nel 1946, esattamente un anno dopo la tragedia dei TBM Avenger (5 aerei scomparsi) e il Rubicon, si era trasformato in una nave fantasma che stava andando alla deriva lungo le coste della Florida, quando fu ritrovata nell'ottobre 1944, in eccellenti condizioni, ma senza nessuno a bordo.
I ricercatori hanno avanzato le ipotesi più varie per giustificare fenomeni che sfidano le leggi della fisica e la misteriose sparizioni di intere navi e aeromobili: dalla presenza di un tunnel spazio temporale, alle distorsioni magnetiche di un qualche fenomeno non ancora conosciuto.
C’è addirittura chi pensa che sul fondo del Triangolo delle Bermuda esista un gigantesca piramide di cristallo, un antichissimo generatore di energia che causerebbe le anomalie e che sarebbe una vestigia della mitica civiltà di Atlantide, sprofondata 13 mila anni fa sul fondo dell’Oceano Atlantico.
Anche tra 90 e nuovo millennio qualche grossa nave è scomparsa, basta pensare a "El Faro", una nave da carico degli Stati Uniti scomparsa l'1 ottobre 2015.
El Faro è transitata a nord di Crooked Island alle Bahamas.
Secondo la Guardia costiera USA la nave sarebbe affondata a causa del passaggio di Joaquin, uragano di categoria 4.
El Faro, che trasportava automobili, ha lasciato la Florida diretto a San Juan, Portorico quando ha inviato un segnale di soccorso: la nave aveva perso potenza e stava imbarcando acqua.
Poi è sparita nel nulla.
Il cargo, lungo 224 metri con 33 marinai a bordo (28 americani e cinque polacchi), trasportava 391 container e quasi 300 auto nella sua stiva.
Quattro giorni dopo l'ultimo contatto, la Guardia Costiera ha trovato solo detriti dalla nave.

1) Il Rosalie:
Scomparsa nel 1840 mentre era in viaggio da L'Avana verso l'Europa. Era una nave francese che venne trovata abbandonata a vele spiegate all'interno del "triangolo",con il carico intatto, ma senza l'equipaggio.

2) The Mary Celeste:
Scomparsa dalla circolazione il mese di novembre 1872, dopo aver lasciato il porto di New York, era diretta in Portogallo.
Venne trovata il 4 dicembre dello stesso anno nel triangolo delle Bermuda priva di equipaggio.
La nave era un brigantino che viaggiava con 10 persone a bordo.

3) L'Atlanta:
Scomparve nel mese di gennaio 1880. Era una fregata britannica che navigava dalle Bermuda verso l'Inghilterra. La nave spari' con 290 persone a bordo in una zona molto vicina alle Bermuda.

4) Il Freya:
La nave scomparsa il 4 ottobre 1902 era una grande tre alberi tedesca che si trovava nello stesso mese di ottobre nei pressi di Manzanillo, a Cuba, da cui era venuta il giorno 3 dello stesso mese.
Anche questa nave scomparve con tutto l'equipaggio.

5) Il Cyclops:
Scomparsa il 4 marzo 1918 era una grande nave della Marina degli Stati Uniti, di 150 metri di lunghezza e 19.000 tonnellate di dislocamento.
La nave scomparve con 309 passeggeri a bordo senza lanciare messaggi di soccorso mentre navigava tra le isole Barbados e Noorfolk.

6) Raifuku MARU:
Scomparsa nel 1924 era un cargo giapponese che navigava tra le Bahamas e Cuba, quando scomparve in quella zona dopo aver chiesto aiuto via radio.

7) Il Cotopaxi:
Scomparsa vicino a Cuba nel 1925. Era un imbarcazione che navigava lungo la rotta commerciale tra Charleston e L'Avana..

8) Il Stavanger:
Scomparsa nel 1931 era una nave da carico che navigava vicino a Cat Island nelle Bahamas, quando scomparve con 43 uomini a bordo.

9) Il John e Mary:
 Scomparsa nel mese di aprile 1932.
Questa nave era una due alberi a vela che riapparve a 80 chilometri a sud delle Bermuda senza l'equipaggio.

10) La Anglo-Australian:
Scomparsa nel mese di marzo 1938 con 39 uomini a bordo, era una nave da carico che aveva lanciato il suo ultimo messaggio dalle Azzorre.

11) La Gloria Colite:
Scomparsa nel mese di febbraio 1940 a 320 Km da Mobil, Atlanta era uno yacht di Saint Vincent nel British West Indies. Sembrava che non ci fosse nessuno a bordo, nonostante che la stiva,le cabine e le merci fossero in ordine.

12) Il Rubicone:
Scomparso il 22 ottobre 1944. Era una nave da carico cubana che scomparve nel cuore del Triangolo. Venne ritrovata dalla Guardia costiera degli Stati Uniti al largo della costa della Florida, priva dell'equipaggio, ad eccezione di un cane che era stato un muto testimone del dramma.

13) Il Sandra:
Scomparsa nel giugno del 1950. Era una nave cargo di 106 metri di lunghezza che viaggiava da Savannah, in Georgia, a Puerto Cabello, Venezuela.
Trasportava un carico di 302 tonnellate di insetticidi per le piantagioni.
Dopo aver fatto scalo presso il porto di Agostino, in Florida scomparve con tutto il suo carico e la sua squadra.

14) Il Connemara IV:
Scomparso nel mese di settembre 1955 era uno yacht privato che successivamente riapparve privo dell'equipaggio e di segni che potessero spiegare cosa fosse successo.
Lo yacht era riapparso a 640 km a ovest delle Bermuda.

15) La Regina di zolfo Marino:
Scomparsa il 4 febbraio 1963 era una nave cargo di 130 metri di lunghezza che navigava lungo la rotta da Beaumont, in Texas, a Norfolk, Virginia.
La nave era scomparsa con tutto l'equipaggio, senza emettere alcun messaggio di soccorso.

16) La Sno'Boy:
Scomparsa il 1°luglio 1963 era una piccola imbarcazione da pesca, di soli 20 metri di lunghezza e con 40 pescatori a bordo.
L'imbarcazione era in viaggio dalla Giamaica quando scomparve con tutto l'equipaggio a Key West.

17) La Stregoneria:
Scomparsa il 24 dicembre 1967 mentre effettuava una crociera. Si tratta di uno dei casi più straordinari del triangolo delle Bermuda. Questa imbarcazione scomparve all'improvviso con il suo proprietario e un passeggero a bordo, mentre era legata ad una boa di ormeggio di fronte al porto, a soli 1600 metri da Miami, in Florida.

18) L'Anita:
Scomparsa nel mese di marzo 1973 era una nave cargo di 20.000 tonnellate in rotta da Newport News verso la Germania. La nave scomparve nel Triangolo delle Bermuda con 32 persone a bordo.

19) La Milton Iatrides:
Scomparsa nel mese di aprile 1973.
Era una nave da carico in viaggio da New Orleans a Città del Capo, quando scomparve nelle acque del triangolo.


AEREI SCOMPARSI
Molti degli aeroplani in questione sono svaniti mentre si trovavano in contatto radio con la loro base o con il terminal a cui erano diretti fino al momento stesso della loro sparizione, mentre altri hanno trasmesso per radio messaggi strani, dicendo che gli strumenti di bordo avevano smesso di funzionare, che le bussole impazzivano, che il cielo era diventato giallo e nebbioso e che l' oceano non aveva un aspetto normale.
Un gruppo di cinque aeroplani, una squadriglia di Avengers TBM della Marina, partito dalla stazione aeronavale di Fort Lauderdale il 5 dicembre 1945, scomparve dopo che il Comandante della squadriglia, il capitano Stivers aveva trasmesso questo messaggio: "Non sappiamo più dov'è l' ovest...è tutto così strano. L'oceano non è più come dovrebbe essere...voliamo su acqua bianca".
Gli aerei erano partiti per un'esercitazione e non fecero più ritorno a casa nè furono più ritrovati.
Il fenomeno dell' "acqua bianca" venne già notato anche da Colombo ed è stato osservato persino dagli astronauti.
Un idrovolante da ricognizione "Martin Mariner", attrezzato per missioni di soccorso, viene inviato nella zona in cui dovrebbero trovarsi gli Avengers.
A bordo ci sono tredici uomini, tutti esperti in missioni di salvataggio.
Trascorsa circa un'ora anche l' aereo, che non ha nè incrociato gli Avengers, nè avvistato relitti, interrompe il contatto radio.
Viene rapidamente organizzata una minuziosa ricerca, vi partecipano una portaerei e decine di mezzi navali.
Un' ampia porzione dell' Atlantico viene setacciata per alcune settimane, ma dei sei velivoli non viene ripescato neppure un piccolo relitto.
Dal 1945 al 1995 scomparvero senza lasciare tracce più di 20 grossi aerei.
Vediamo i principali:

1) Il Constellation:
Scomparso il 30 ottobre 1945 a nord del Triangolo con 42 persone a bordo era un aereo della US Navy .

2) L'idrovolante Martin Mariner:
Scomparso il 5 dicembre 1945 con 13 membri di equipaggio a bordo era un bombardiere idrovolante PBM della Marina degli Stati Uniti. Scomparvero tutti dopo 20 minuti di volo.

3) Un C-54:
Scomparso nel 1947 con il suo equipaggio a 180 km dalle Bermuda era un aereo militare dell'Esercito degli Stati Uniti.

4) A DC-3:
Scomparso in un punto imprecisato tra San Juan, Puerto Rico e Miami il 28 dicembre 1948.
Era un aereo privato che scomparve durante un volo commerciale con 32 passeggeri e l'equipaggio.

5) Un altro aereo TUDOR IV:
Scomparso il 17 gennaio 1949 tra le Bermuda e la Giamaica a 600 chilometri dalle Bermuda. Era un aereo di linea commerciale denominato Star Ariel (aereo gemello dello Star Tiger).

6) Un aereo Globemaster:
Scomparso nel mese di marzo 1950 in prossimita' del triangolo mentre volava verso l'Irlanda era un aereo di linea statunitense.

7) L'aereo da trasporto YORK:
Scomparso a nord del Triangolo il 2 febbraio 1952 con 33 passeggeri e membri dell'equipaggio era un aereo di linea britannico in viaggio verso la Giamaica.

8) L'idrovolante MARTIN P-5M:
Scomparso il 9 novembre del 1956 molto vicino alle Bermuda con 10 membri dell'equipaggio era un aereo anfibio della US Navy.

9) Chase YC-122:
Scomparso l'11 gennaio 1957 tra Palm Beach e Grand Bahama era un aereo cargo con quattro passeggeri a bordo.

10) Un aereo KB-50:
Scomparso l'8 gennaio 1962 sulla rotta da Langley Field, Virginia, alle Azzorre era un aereo-cisterna della US Air Force.

11) KC-135 Stratotanker:
Scomparsi il 28 agosto 1963 erano due aerei quadrimotori dell'US Air Force completamente nuovi.
Erano in missione segreta provenienti da Homestead Air Force Base, in Florida, e diretti verso una base segreta per il rifornimento militare situata nell'Atlantico; gli aerei sono scomparsi a 480 chilometri a sud ovest delle Bermuda.

12) Il C-132 Cargomaster:
Scomparso il 22 Set 1963 mentre seguiva la rotta verso le Azzorre.

13) Il C-119 Flyng Boxcar:
Scomparso il 5 giugno 1965 in prossimita' dell'isola delle Bahamas sud-occidentale era un aereo di linea con 10 passeggeri a bordo.


MAR DEI SARGASSI
Il Mar Dei Sargassi rappresenta la parte di Oceano Atlantico compresa fra gli arcipelaghi delle Grandi Antille (a ovest) e le Azzorre (a est).
Quindi parliamo sempre del Triangolo delle Burmude.
È noto per le alghe che vi proliferano.
Tali alghe, di colore bruno, affiorano in superficie in grandi quantità, conferendo ad alcune zone del Mar dei Sargassi l’aspetto di una prateria.
Una delle caratteristiche più peculiare del Mar dei Sargassi è il fatto che è sempre calmo e, nonostante si trovi ad una latitudine abbastanza alta, l’acqua risulta sempre insolitamente calda.
Jules Verne ha scritto di questo mare nel suo libro “I grandi navigatori del Settecento“, descrivendolo più grande del continente australiano e come un vero e proprio “lago in mare aperto”.
Secondo Verne, la mitica Atlantide si troverebbe proprio sul fondale del Mar dei Sargassi.
L’area in questione ha una misteriosa reputazione, ossia quella di “rapire” gli equipaggi dalle loro imbarcazioni, lasciando i vascelli vuoti a continuare la loro navigazione.
Uno degli episodi più noti, come già detto in precedenza, è quello che riguarda la nave mercantile francese Rosalie, un bastimento di 222 tonnellate costruito nel 1838, partito da Amburgo e diretto all’Havana, Cuba.
La nave fu ritrovata il 6 novembre 1840 alla deriva al largo di Cuba, senza equipaggio e con le vele ancora spiegate. L’unico superstite fu un canarino nella sua gabbia.
 Lo scafo era perfettamente intatto e il suo carico completamente integrò, cosa che fece escludere un assalto da parte dei pirati.
Anche le scialuppe di salvataggio erano al loro posto.
Non si capiva perciò come la gente avesse potuto abbandonare lo scafo.
Né il motivo per cui si sarebbe gettata in mare.
Dell’equipaggio, scomparso misteriosamente nel nulla, non si seppe mai più niente.
Un altro episodio famoso riguarda la Mary Celeste, un brigantino canadese di 31 metri, varato nel 1861 in Nuova Scozia.
Il 7 novembre 1872, sotto il comando del capitano Benjamin Briggs, la nave imbarcò un carico di alcool industriale per conto della Meissner Ackermann & Coin e salpò da Staten Island, New York, alla volta di Genova.
Oltre al capitano e all’equipaggio di altri sette marinai, la nave aveva altri due passeggeri: la moglie del capitano e sua figlia.
Il 4 dicembre 1872 il brigantino fu avvistato da un’altra nave, la Dei Gratia.
La Mary Celeste si trovava tra le coste portoghesi e le isole Azzorre, ed era alla deriva a vele spiegate verso lo stretto di Gibilterra.
Non vi erano segni della presenza dell’equipaggio a bordo.
Un gruppo di marinai della Dei Gratia fu inviato a bordo.
La Mary Celeste era deserta: l’equipaggio era scomparso.
La nave era in discrete condizioni, anche se era completamente grondante d’acqua.
Solo una delle pompe era in funzione, e nella stiva vi era fino ad un metro d’acqua.
Alcune delle sue vele erano strappate.
La bussola era rotta, il sestante ed il cronometro marino mancavano e la sua unica scialuppa era mancante e sembrava essere stata intenzionalmente messa in mare piuttosto che strappata via da una tempesta, il che lasciava pensare che la nave fosse stata deliberatamente abbandonata.
Il carico di 1701 barili di alcol era intatto, anche se, una volta a Genova, si scoprì che nove barili erano vuoti. A bordo vi erano ancora scorte di acqua e di cibo per sei mesi.
La maggior parte delle carte di bordo mancavano.
Le ultime annotazioni rimaste riferivano che la nave era giunta in vista di Santa Maria delle Azzorre il 25 novembre.
Il brigantino fu condotto in porto a Gibilterra dagli uomini della Dei Gratia e successivamente sequestrato dai funzionari inglesi.
Nessuno degli uomini scomparsi dalla Mary Celeste fu mai ritrovato, né si seppe mai cosa accadde loro.


MARE DEL DIAVOLO (GIAPPONE)
Il Mare Del Diavolo anche conosciuto come “Triangolo del Drago”, è una zona dell’Oceano Pacifico che si trova al largo della costa sud-est del Giappone.
Anche in questo caso è possibile individuare un triangolo ideale i cui vertici sono rappresentati dalle isole di Honshu, Luzon e Guam.
Anche questa zona è diventata tristemente famosa per le anomalie che sono state tramandate dai marinai da tempo immemore.
Le leggende raccontano che in questa zona dell’Oceano Pacifico sia abitato da diavoli e mostri marini che non aspettano altro di attaccare gli incauti navigatori.
Ma oltre alle leggende, ci sono fatti registrati dalla storia che fanno riflettere.
Le numerose sparizioni di navi e aeroplani avvenute nella zona ha costretto il governo nipponico a dichiarare l’area come “zona pericolosa”.
Tra il 1952 e il 1954, il Giappone ha perso in questa zona ben cinque navi militari, tutte sparite nel nulla senza lasciare traccia.
Nel 1955, il governo giapponese commissionò una spedizione in quel tratto di mare per fare luce sulle misteriose sparizioni e valutare la reale pericolosità delle coordinate geografiche.
Ma nessuno si sarebbe mai aspettato che anche la nave oceanografica Kaiyo Maru 5 sparisse nel nulla con tutto l’equipaggio a bordo, composto da marinai e scienziati.
A seguito di tali eventi enigmatici, numerosi ricercatori indipendenti iniziarono uno studio approfondito sul Triangolo del Drago.
Tra questi, spicca il lavoro di Ivan Sanderson, il quale inserisce questa area del pacifico nelle “Twelve Devil’s Graveyards Around the World (I dodici cimiteri del diavolo sparsi per il mondo), articolo che Sanderson presento alla comunità scientifica nel 1972.
Secondo l’ipotesi del ricercatori, nel mondo esisterebbero 12 zone simili al Triangolo delle Bermuda.
Il motivo per il quale il Triangolo delle Bermuda è più conosciuto, dipende dal fatto che si tratta di un’area con un traffico aereo e marittimo più intenso: mentre anche le altre zone, sebbene situate in luoghi meno battuti, danno prove evidenti di anomalie.
Egli definì queste aree come “Vortici del male”.
Sanderson ipotizzò che le correnti caldi e fredde che attraversano questi vortici potessero creare dei disturbi elettromagnetici, i quali avrebbero influenzato gli strumenti e le navi, causando così la sparizione delle stesse navi.


TERRA DEL FUOCO
Un altra zona pericolosa per imbarcazioni e marinai è rappresentata dalla Terra Del Fuoco, un arcipelago al largo della punta meridionale del Sud America.
Durante il suo primo viaggio intorno al mondo iniziato nel 1520, il famoso navigatore Ferdinando Magellano avvistò numerose luci in movimento nei pressi dell’arcipelago.
Alcuni pensarono che si trattasse di torce accese posizionate su zattere alla deriva.
L’ipotesi ispirò il navigatore che chiamo l’arcipelago “Terra del Fuoco”.
Nel mese di ottobre del 1913, i marinai a bordo di una nave britannica avvistarono un vascello sconosciuto alla deriva.
Quando abbordarono la nave, i marinai scoprirono che il ponte della nave era completamente marcio e trovarono 20 scheletri che presumibilmente rappresentavano quello che rimaneva dell’equipaggio originario.
Gli scheletri erano stati ritrovati seduti nella maniera usuale, nella postura di chi è impegnato in una lunga, quanto noiosa, traversata oceanica.
Tutte le merci e le attrezzature della nave erano rimaste intatte e nulla fuori posto.
I documenti ritrovati a bordo rivelarono che la nave era partita da un porto della Nuova Zelanda 23 anni prima, in direzione di Londra, con un carico di lane e carne congelata.
Cosa sia successo alla nave e al suo equipaggio rimane ancora un mistero.
Tuttavia, incontri con navi “fantasma” non sono La così rare in mare aperto.


IL LAGO MICHIGAN
Non solo il mare custodisce segreti e luoghi misteriosi.
Il lago Michigan negli Stati Uniti, per esempio, è stato teatro di numerosi avvistamenti di oggetti misteriosi e di aerei fantasma.
Questo lago bagna appunto il Michigan e l'Illinois.
Secondo quanto scrive Dwight Bower nel suo libro “Strange Adventures Of The Great Lakes”, la leggenda del Triangolo del Michigan nacque nel 1937, quando il capitano George Donner scomparve misteriosamente dalla cabina del bastimento durante una consegna di routine di carbone.
Pare che il capitano avesse precisato di voler essere svegliato nel momento in cui la nave avesse raggiunto il porto. Ma quando i suoi uomini si recarono nella sua cabina non riuscirono a trovarlo, nonostante la sua porta fosse chiusa dall’interno.
Tredici anni dopo, il 23 giugno 1950, il volo 2051 della Northwes Airlines, un DC-4 in servizio tra New York e Seattle con 55 passeggeri a bordo, scomparve nel nulla nel cuore della notte, nel momento in cui si trovava a passare sul Triangolo del Michigan a 1100 metri di altezza.
In un primo momento si penso che l’aereo fosse precipitato nel lago, ma le ricerche dei sommozzatori diedero esito negativo.


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