giovedì 11 agosto 2016

Le Hooligans Girls Si Preparano Per Il Mondiale Russo 2018? Combattimenti Nelle Foreste

Mentre gli Hooligans Inglesi che sono rimasti a casa (bloccati al confine inglese con ritiro del passaporto) non vedono loro di partire per i mondiali del 2018 che si terranno in Russia (per prendersi la rivincita dopo gli scontri in Francia contro gli Ultras Russi), pare che nella nazione di Putin anche gang tutte al femminile si stanno preparando per l'invasione di turisti e tifosi stranieri.
Infatti ormai da qualche anno, oltre ai combattimenti senza regole fissati tra "tifosi" russi nelle varie foreste (più che tifosi, paramilitari ed altri combattenti) che dopo gli addestramenti andranno a formare le firms russe, be' pare che ci siano anche gang tutte al femminile che si addestrano per il medesimo scopo: imparare a picchiare.
Come le loro controparti maschili, ci sono infatti immagini e video che mostrano combattimenti femminili violentissimi fatti di pugni e calci.
Quindi anche le gang tutte al femminile sono determinate a prendere la loro parte di "gloria" nella futura Coppa del Mondo: infatti si stanno allenando per "salutare" gli stranieri che transiteranno in Russia tra 2 anni.


LE LOTTE NELLE FORESTE
Non è chiaro quanti ultras femminili erano in Francia ma i messaggi sui social media suggeriscono che le donne saranno pronte per la Coppa del Mondo che si terrà in Russia nel giro di due anni.
La leader di una delle bande tutta al femminile, legata allo Spartak Mosca, ha affermato che non solo gli uomini si faranno valere.
Quindi vere e proprie gang di Hooligans in gonnella: "Buttare a terra qualcuno è facile come fare una zuppa di barbabietole".
Viktoria, leader della banda Slavyanki, ha spiegato: "Non c'èra nessun altro caso al mondo di band Hooligans/Ultras tutta al femminile, questa è una nostra iniziativa".
Ho iniziato con i maschi poi ho deciso di organizzare un gruppo femminile. Per me, non solo gli uomini possono fare questo lavoro, ma anche le ragazze".
Viktoria, soprannominata Olezhka, ha anche detto che è un'esperta di arti marziali e che le ragazze della sua banda si stanno allenando in boschi e foreste per imboscate future.
Poi ha aggiunto: "La passione dei maschi per un club e l'odio per gli avversari è ciò che ci spinge all'aggressione.
Sono entrata in questo mondo maschile, quando ho iniziato arti marziali.
Sui social network spesso indirizzano parole maleducate su noi ragazze, ma nella vita reale tutti tacciono. E in futuro abbiamo in programma di trovare questi tipi e punirli per questo.
L'organizzazione è la cosa fondamentale per il nostro gruppo.
Tutte le nostre ragazze praticano diversi sport, alcune sono campionesse.
Noi non siamo il più forte gruppo al mondo ma chi ci conosce, ci rispetta.
Ogni ragazza ha una propria squadra del cuore, abbiamo in programma diverse azioni in futuro, nella foresta e non.
Un giorno vi mostreremo quanto valiamo anche in tribuna.
A volte noi ci alleniamo anche contro gli uomini ma vale la pena lottare con loro nella foresta?".
Yulya Sergeeva, 20 anni, da Ekaterinburg, è un ultras invece degli Steel Monsters e si fa chiamare Eva Braun.
Yana Danilova, 23 anni, fan della Locomotiv Mosca, ha recentemente preso il congedo per via della maternità quindi starà ferma per un bel po'.


PENSIERI
Una delle ultras di più alto profilo femminile russo è un'affascinante ragazza di 22 anni, dai pensieri neo-nazisti.
Si chiama Olga Kuzkova e fa parte di un gruppo femminile del CSKA Mosca.
E' una delle combattenti nonchè grande esperta di arti marziali.
Venne spogliata del suo titolo di Miss calcio russo, a causa del suo pensiero estremo e razzista.
Una foto postata sui social media recitava: "Rose rosse per una bianca orgogliosa".
Ha inoltre dato agli omosessuali dei "pervertiti" e pubblicato una fotografia di lei che fa un saluto nazista accanto al numero 88 (una sigla neonazista per Heil Hitler).
"La prima cosa che conta per noi è la nostra squadra di calcio, i suoi colori. In secondo luogo, il nostro stemma. Dobbiamo lottare per i nostri colori, dobbiamo combattere per il nostro stemma".
Spesso i combattimenti si tengono anche in "campo neutro" (ad esempio in Bielorussia) e vedono coinvolte donne di altre nazioni (tipo polacche).


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