domenica 30 giugno 2013

Pantani, l'Ematocrito e l'EPO (Tour 1998 e Carriera)

Effettivamente Pantani non venne trovato positivo a Madonna di Campiglio 1999.
Ma all'epoca nessuno veniva trovato positivo all'EPO.
Perchè? Perchè ai tempi l'EPO non poteva essere rilevato ai controlli antidoping(sarà possibile solo negli anni seguenti).
Le regole UCI erano chiare: c'era questa soglia(50%) superata la quale eri fuori, senza "se" e senza "ma".
Era un valore d' "ufficio", nel senso che i medici non potendo rilevare l'EPO ai controlli (tutti già sapevano l'esistenza di questa miracolosa sostanza dopante) avevano fissato questa soglia, sapendo che in condizioni normali per un atleta era abbastanza difficile superare questo limite (a patto, appunto, di non usare sostanze dopanti).
Al di là del numerino in sè, la cosa importante erano appunto le variazioni dell'ematocrito stesso.
Variazioni del 10% / 15% che non erano spiegabili naturalmente, se non subendo un trattamento di EPO.
Come si capisce dal database Dlab di Conconi, Pantani nei primi anni 90 (come molti altri atleti italiani e pure qualche straniero, tipo Indurain) subì trattamenti a base di EPO.
Generalmente il suo ematocrito era sul 44% con balzi del 55% sino a giungere ad oltre il 60% in prossimità delle corse (ad esempio Milano-Torino del 1995 ma non solo).
A Madonna di Campiglio leggendo i suoi incredibili valori: 490 Watt (di Standard Power) e 7.32 Watts/kg (valori simili, anzi superiori, alla tristemente famosa scalata di Riis sull'Hautacam nel 1996 quando corse con un ematocrito del 65%) mi vien da pensare che l'ematocrito di Pantani era ben superiore al 50%.
All'epoca la Mercatone Uno (squadra di Pantani) usava delle centrifughe che permettevano di misurare l'ematocrito la sera prima dei controlli a "sorpresa" (lo so, la cosa fa abbastanza ridere).
Probabilmente a Pantani la "ripulitura" del sangue non riuscì, anzi riuscì solo in parte, per questo non ce la fece a "rientrare" sotto la soglia del 50%.
Qui la storia completa: Pantani e Il Doping (Carriera)


CONCLUSIONI FINALI
Come avrebbe potuto essere trovato positivo, se ai tempi l'EPO era "invisibile" ai controlli?
L'agenzia antidoping francese nel 2004, si prese la briga di rianalizzare i campioni di 60 corridori iscritti al Tour del 1998(quello del famoso scandalo Festina e vinto appunto da Pantani).
Ebbene 44 su 60 risultarono positivi all'EPO.
Il primo nome ad essere uscito fu quello di Laurent Jalabert.
Altri corridori positivi all'EPO che uscirono nei giorni seguenti: Zabel, Ullrich ed appunto Pantani.

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