domenica 17 aprile 2016

Rick Tocchet e L'Operazione Slapshot: Scandalo Scommesse In NHL (2006)

L'Operazione Slapshot, riguardante presunte combine, giro di denaro "sporco" (riciclaggio) e scommesse clandestine, venne resa pubblica il 6 febbraio 2006.
L'indagine della polizia iniziò nell'ottobre 2005 dopo che le autorità ricevettero una soffiata che riguardava il poliziotto James Harney: stava effettuando scommesse sportive dalla sua casa di Marlton ed inoltre di tanto in tanto riceveva strane telefonate durante il suo lavoro come pattuglia nella stazione di Moorestown.
Poco dopo finirono nel giro illegale anche Rick Tocchet "The Rocket" (ai tempi vice allenatore dei Phoenix Coyotes, squadra di NHL) e Janet Jones (moglie del grande Wayne Gretzky, ai tempi allenatore dei Coyotes).
Tocchet giocò 1.144 partite di regular season per Philadelphia, Pittsburgh, Los Angeles, Boston, Washington e Phoenix, segnando 952 punti.
Giocò anche 145 partite di playoff, con 112 punti realizzati.
L'inchiesta coinvolse inoltre un proprietario di una squadra di NHL, una mezza dozzina di giocatori attivi NHL ed altri allenatori sempre NHL.
Vennero fatti altri due nomi certi: il centro Jeremy Roenick dei San Jose Sharks e Travis Green dei Toronto Maple Leafs.
Pare che ci fossero contatti con la famiglia criminale Bruno-Scarfo affiliata a Cosa Nostra (attiva a Filadelfia, Pennsylvania, Baltimora, Florida meridionale e nel sud del New Jersey).
Per ironia della sorte il film preferito di Tocchet è i"Il Padrino".


GAMBLING E GIOCO D'AZZARDO
L’Operazione Slapshot smascherò puntate effettuate tra fine dicembre 2005 e febbraio 2006 per una cifra non inferiore a 1.7 milioni di dollari (1000 scommesse in poco più di un mese), con Super Bowl in testa (ma anche scommesse inerenti Baseball, Calcio ed altri sport).
Gretzky come detto non fu imputato, ma ebbe un ruolo importante nella vicenda la moglie Janet Jones, appariscente attrice.
Lo scandalo nel New Jersey scoppiò appena prima delle Olimpiadi 2006 (Gretzky era direttore esecutivo della nazionale canadese).

Gretzky disse "Per la mia famiglia è stata una settimana difficile: non sono coinvolto in alcun giro losco. Lo ribadirò fino alla nausea. Concentriamoci sulla squadra e l’Olimpiade: l’attenzione, adesso, deve essere rivolta solo ai giocatori. Stop alle distrazioni".
"Sono qui per offrire un supporto emotivo e per mettere a disposizione la mia esperienza. Non sarò io a segnare gol e a distribuire assist".


LE CONFESSIONI, I BENI SEQUESTRATI E LE CONDANNE
Il 3 agosto 2006, l'ormai ex soldato James Harney venne dichiarato colpevole di cospirazione, promozione di gioco d'azzardo e di cattiva condotta.
Promise comunque di aiutare le autorità per risolvere il caso.
In particolare Harney disse che lui e Tocchet erano 50-50 partner.
Malgrado la collaborazione con le forze dell'ordine, il 3 agosto 2007 Harney venne condannato a 6 anni di carcere.
L'1 dicembre 2006 James Ulmer, di Swedesboro, New Jersey, venne anche lui dichiarato colpevole di cospirazione e gioco d'azzardo.
Le autorità sequestrarono nelle loro case: 27.000 dollari,  informazioni sul Betting e conti bancari del valore di centinaia di migliaia di dollari.
Nella casa di Harney furono ritrovati tanti orologi Rolex e 9 TV al plasma, il tutto dal valore di 250.000 dollari.
Stessa sorte toccherà il 25 maggio 2007 a Tocchet, posto in libertà vigilata per due anni (rischiò 10 anni di carcere ma lo evitò collaborando pienamente con le autorità).
Le accuse più gravi però (fixing e scommesse sulla NHL stessa) non furono mai provate.


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