giovedì 22 marzo 2018

La Storia Di Rob Gronkowski: Feste, Birra, Pornostar e Wrestling

"Le feste mi ricaricano, così torno in campo pronto per dare il massimo. Adoro ballare e fare casino, fare baccano ed incontrare gente nuova. Sono così da quando ero bambino, dai tempi delle scuole medie"

Ron Gronkowski quarto di cinque fratelli, di cui quattro giocatori o ex giocatori di Football: Dan (tight end a Maryland), Chris (fullback), Glenn (anche lui fullback, poi tagliato dai Buffalo Bills).
Gordie Jr giocò invece nelle Minor League di Baseball.
Meglio conosciuto come “Gronk”, 1.98 m per 120 kg, fu scelto al draft da Bill Belichick.
Era il 2010 e i profili compilati dagli scout nei riguardi di “Gronk” non erano dei migliori (per via di qualche infortunio di troppo).
Uscito da Arizona con alle spalle una carriera collegiale di tutto rispetto, con due anni di devastante impatto e una serie di record frantumati.
All’epoca Belichick praticava uno schema offensivo privo di un tight end fortemente coinvolto nella rete di passaggi, ma aveva chiaro in testa come rivoluzionare il reparto offensivo.
Non solo, preso Gronk, due giri dopo quella selezione lasciò tutti di stucco prelevando un altro tight end, Aaron Hernandez.
Da qui nacque una nuova idea offensiva per una squadra che storicamente aveva vinto utilizzando armi differenti.
Chi rimase sbigottito davanti a due pari-ruolo selezionati nel giro di due round si sarebbe presto ricreduto, e la concorrenza avrebbe cominciato spudoratamente a copiare.
Con Gronkwoski e Hernandez in campo contemporaneamente per le difese era davvero difficile capire quale dei due sarebbe stato lanciato.
I giocatori da coprire con un linebacker o un safety erano due, non più uno solo.
Belichick avrebbe giocato per anni con un numero quasi illimitato di variabili da poter praticare, mettendo in perenne difficoltà la difesa nel riconoscere le intenzioni di uno schieramento che di tradizionale non aveva più nulla.
Quando ci si sarebbe attesi il lancio sarebbe arrivata una corsa interna per sfruttare il fatto che due difensori si sarebbero spostati più all’esterno per fronteggiare i tight end. Quando l’azione sembrava indicare che avrebbero bloccato per il running back sarebbe arrivata una finta di consegna al running back con conseguente lancio e con tutta probabilità un lancio profondo per un grande guadagno di yard.
Una velocità quella di Gronk non certo straordinaria ma supportata da una grande intelligenza tattica e da un cambio di direzione assolutamente pazzesco.
Gronk può essere posizionato tanto all’interno quanto all’estremità destra del campo (perché destro è anche il braccio con cui lancia Brady), esattamente dove andrebbe a posizionarsi il più classico dei wide receiver.
Prima del Super Bowl XLVI chiesero a Tom Coughlin, coach dei Giants, come avrebbe limitato Gronkowski. Rispose: «Probabilmente con una scala…».
Sean Payton, coach dei Saints, colui che sviluppò il talento di Jeremy Shockey quand’era offensive coordinator dei Giants, ha centrato il punto: «I tight end sono diventati come un ottimo impianto stereo. Tutti ne debbono possedere uno, altrimenti l’attacco non avrà nulla di sinfonico».



INFORTUNI, FESTE, ALCOOL, PORNOSTAR
Ecco, se vogliamo, Gronk ha altri problemi.
Come detto quello degli infortuni: si ricordino quello del 2009 alla schiena, quella alla caviglia a fine 2011, due al gomito nel 2012, la rottura del crociato nel 2013 sino ad arrivare ad altri infortuni in tempi recenti.
Poi ci sono i problemi fuori dal campo: tante feste, birra ed anche pornostar.
Scorso anno al Shrine Nightclub (Foxwoods Resort Casino, Connecticut) spese 100mila dollari per una serata con gli amici.
Secondo la star a luci rosse Richelle Ryan: "Rob quando smetterà di giocare, può lavorare nell'hard", ha detto la pornostar.
Appassionato di Wrestling e serie TV (recitò in "Entourage").
Gronkowski fece la sua comparsa a WrestleMania 33 (WWE), saltando la barricata per aiutare l'amico Mojo Rawley a vincere il Memorial Battle Royal dedicato ad Andre The Giant.
A farne le spese Jinder Mahal che in precedenza era stato coinvolto in un animato alterco con il giocatore di football americano, lanciandogli in faccia la sua bevanda. 


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