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sabato 4 maggio 2024

I Kansas City Royals Campioni Nel 2015: Difesa, Bullpen e Velocità (MLB)

Kansas City Royals iniziarono la loro storia in MLB nel 1969. Il primo titolo che i Royals vinsero risale al 1985, dove riuscirono a rimontare i St.Louis Cardinals sotto 0-2 (la prima squadra a riuscirci). Gara 6 è conosciuta sotto il nome di "The Call". Essa si riferisce a una decisione controversa dell'arbitro Don Denkinger nella Gara 6, che ebbe un impatto significativo sull'esito della serie.
Nel nono inning della gara 6, i Royals stavano cercando di rimontare contro i Cardinals. Jorge Orta dei Royals colpì una palla lenta a destra che il lanciatore Todd Worrell raccolse e lanciò in prima base per cercare l'eliminazione di Orta. Denkinger, tuttavia, giudicò Orta salvo, nonostante le riprese televisive sembrassero mostrare che Orta fosse stato effettivamente eliminato.
Questa decisione ha acceso una polemica tra i giocatori, gli allenatori e i tifosi di entrambe le squadre. I Royals alla fine capitalizzarono su questa chiamata controversa e segnarono 2 punti nel nono inning per vincere la Gara 6. Successivamente, i Royals vinsero anche Gara 7 e le World Series. All'indomani delle World Series, l'arbitro Don Denkinger ricevette molte lettere di odio dai fan dei Cardinals a causa della sua mancata chiamata in Gara 6. Denkinger contattò la Major League Baseball Security, che a sua volta contattò l' FBI , quando ricevette una lettera particolarmente minacciosa senza indirizzo del mittente in cui questo fan diceva che se avesse visto Denkinger di persona, lo avrebbe "spazzato via" con una .357. Magnum. Secondo Denkinger, gli agenti dell'FBI trovarono l'autore della lettera e gli dissero: "Questa è la fine. Non parlerai più con lui in alcun modo e la vita andrà avanti". 
Denkinger si ritirò nel 1998, per ironia della sorte, proprio al Kauffman Stadium il 2 giugno 1998. Molte pubblicazioni considerano la sua mancata chiamata in gara 6 del 1985 come uno dei più grandi errori arbitrali nella storia della MLB.


NUOVI KANSAS CITY ROYALS: 2013
Tornando al baseball, per i Royals arriveranno anni duri sino al 2013. Finita infatti la stagione 2012, dopo aver terminato sotto .500 per il nono anno consecutivo ed essere fuori dai playoff per il 27esimo anno consecutivo, i Kansas City Royals provarono a cambiare radicalmente strategia rinforzando i loro punti deboli. In offseason, scambiarono il loro miglior potenziale giocatore Wil Myers acquistando James Shields e Wade Davis dai Tampa Bay Rays. Inoltre, aggiunsero Ervin Santana e il free agent Jeremy Guthrie. Le mosse suggerivano che i Royals credessero che una rotazione migliorata avrebbe aiutato il loro attacco emergente a portarli finalmente in postseason.
Malgrado un attacco non spumeggiante, Shields e Santana si integrarono subito a Kansas con ERA inferiori a 3,00. In combinazione con un bullpen stellare guidato da Greg Holland, Wade Davis e Kelvin Herrera i Royals in breve tempo ebbero la miglior ERA dell'American League.
I primi mesi del 2013 indircarono subito che i Royals avevano una difesa eccezionale. In effetti, la difesa salvò ai pitchers di Kansas City circa 35 punti in stagione, 13 in più rispetto alla seconda migliore difesa dell'AL, quella dei Baltimore Orioles. Come per l'ERA, il successo difensivo dei Royals fu una novità per loro. Secondo Baseball Info Solutions i punti difensivi "di salvataggio" calcolati per 10 stagioni intere vedevano i Royals tra le squadre peggiori.
Fu una svolta impressionante per i Royals, passando dalla peggiore difesa della MLB nel 2010 (costò 95 punti) alla seconda migliore nel 2013. Questi miglioramenti difensivi hanno rispecchiato anche un’ERA nettamente migliore della squadra nelle ultime cinque stagioni.
La FIP dei Royals rimase invece molto più statica rispetto alla loro ERA, il che probabilmente rispecchiò meglio l'evoluzione dello staff di lanciatori in quel periodo. Oltre a Shields e Davis, i Royals aggiunsero Elliot Johnson che si dimostrò una vera risorsa difensiva per Kansas City in seconda base. Salvador Perez si confermò uno dei migliori catcher della lega (eliminando una marea di ladri di base) e Lorenzo Cain tra i migliori difensori.
Oltre a mettere in campo difensori migliori, i Royals migliorarono il loro posizionamento difensivo sia all'interno che all'esterno. All'interno, aumentando notevolmente il numero di turni difensivi.
In campo esterno, i Royals confermarono la loro intenzione di giocare più in profondità con i loro esterni per limitare doppi e tripli. Questo passaggio ha dato i suoi frutti. Le divisioni superficiali/medie/profonde di Baseball Info Solutions mostrano che gli outfielders di Kansas City hanno impedito più basi extra su palle medie e profonde di quante ne abbiano consentite su quelle poco profonde dopo il cambiamento. In particolare, Jeff Francoeur ne beneficiò dopo esser stato tra i giocatori a costare più punti nella stagione precedente.
Il 22 settembre 2013, i Royals vinsero l'82esima partita della stagione, aggiudicandosi la prima stagione oltre .500 dal 2003. I Royals terminarono la stagione 86-76, al terzo posto nell'AL Central, assicurandosi la migliore percentuale di vittorie della squadra dal 1994.


STAGIONE 2014
La stagione 2014 ebbe ancora più successo, con un ritorno alla post-season per la prima volta in 29 anni. Il 21 luglio, i Royals avevano un record di sconfitte (48–50) ed erano 8 partite dietro i Detroit Tigers nella classifica AL Central. Ma spinti da un record impressionante di 22-5 dal 22 luglio al 19 agosto, salirono al primo posto nell'AL Central. I Royals raggiunsero la vetta della classifica di division ad agosto, dopo aver vinto l'ottava partita consecutiva. I Royals persero tuttavia definitivamente il primo posto a settembre in favore dei Tigers ma si assicurarono le wild card e la prima apparizione nei playoff in 29 anni.
Il record finale della stagione regolare 2014 fu 89-73 ed ha rappresentato il maggior numero di vittorie per i Royals dal 1989. Insieme a una serie di 10 vittorie consecutive nel giugno 2014, la serie di 8 vittorie consecutive dei Royals nell'agosto 2014 è stata la seconda serie di così lunga durata durante la stessa stagione. La grande cavalcata fu frutto delle prestazioni fenomenali del bullpen. Quando si considerano i migliori bullpen di tutti i tempi, si potrebbe citare il caso di squadre come i Reds o gli Athletics del 1990, gli Yankees del 1996-98, gli Astros del 2003 e i Dodgers del 2003. Eppure i numeri complessivi messi a segno da Herrera, Davis e Holland non sono mai stati visti prima, e si potrebbe sostenere che il trio dei Royals di quegli anni fu il più dominante di tutti i tempi.
Davis, Herrera e Holland registrarono ciascuno un'ERA inferiore a 1.50, collezionando rispettivamente 71, 70 e 65 presenze. Nessun'altra squadra ha mai avuto nemmeno due rilievi, per non parlare di tre, con ERA inferiori a 1.50 con più di 60 presenze.
Furono anche l'unico trio con ERA inferiore a 1.50 e almeno 50 strikeout ciascuno. Solo i Rangers del 2013 hanno avuto anche due RP (Neal Cotts e Joe Nathan) che hanno raggiunto cifre simili. I Royals approfittarono senza dubbio di questo fatto, utilizzando i loro partenti per non più di 6 inning in 7 delle 8 partite giocate in questa postseason, tutte vittorie.
Kansas City diventò solo la seconda squadra durante l'era delle Wild Card a vincere l'ALCS senza che un solo titolare completasse 6 inning. Solo i Rangers del 2011 lo avevano fatto in precedenza.

Manager Yost: "Sai, per me, l'obiettivo è semplicemente superare il sesto inning in parità o in vantaggio in modo da poter far entrare a questi ragazzi. Se siamo in vantaggio, sento che la partita è finita. Se siamo in parità, sento che ci terranno lì finché non segneremo un punto"

Una grande chiave del loro successo fu mantenere la palla nel ballpark. Holland concesse solo tre homer in stagione, Davis e Herrera sono la prima coppia RP a lanciare almeno 70 inning durante la stagione regolare senza concedere un solo fuoricampo. Quando i Royals si ritrovarono nei guai al settimo inning, Herrera, di solito li aiutò a salvarsi permettendo solo a 9 dei 43 corridori in base ereditati (20,93%) di segnare. I Royals sfruttarono al massimo quella corsa ai playoff nel 2014, ottenendo un record di 8-0 nei primi tre turni, sconfiggendo gli Oakland Athletics nel Wild Card Game, poi travolgendo sia i Los Angeles Angels of Anaheim che i Baltimore Orioles rispettivamente nell'ALDS e nell'ALCS . Tuttavia, i Royals non riuscirono a vincere nelle World Series, perdendo contro i San Francisco Giants in 7 partite.



CAMPIONI DEL MONDO 2015
Esaltati dalla serie di playoff della stagione precedente, i Royals del 2015 vinsero l' American League Central, guadagnandosi finalmente il titolo di divisione dal 1985. Nell'ALDS contro gli Houston Astros, i Royals erano in svantaggio nella serie 2-1, ed erano sull'orlo dell'eliminazione, dopo essere stati sotto di 4 punti all'ottavo inning di Gara 4. Tuttavia, Kansas City segnò 7 punti negli ultimi 2 inning forzando la serie alla gara decisiva, prima di eliminare gli Astros avanzando all'ALCS . Nella rivincita dell'ALCS del 1985 contro i Toronto Blue Jays, i Royals bloccarono il potente attacco di Toronto, vincendo la serie in 6 partite e avanzando alla loro seconda World Series consecutiva.
Nelle World Series del 2015 contro i New York Mets, i Royals confermarono la loro capacità di difendere al massimo e non arrendersi mai. In Gara 1, dopo "HR in the park" di Escobar (il primo in una WS dal 1929), Alex Gordon pareggiò la partita alla fine del nono inning con un fuoricampo (4-4), prima che Eric Hosmer guidasse la squadra con una volata di sacrificio vincente al 14esimo inning. 
Edinson Volquez iniziò quella Gara all'insaputa che suo padre era morto qualche ora prima. La sua famiglia in seguito disse che non volevano dirglielo fino a dopo la partita, per non distrarlo dal lanciare la partita più importante della sua carriera. A seguito dall'uscita dal campo, il bullpen con Danny Duffy, Kelvin Herrera, Luke Hochevar, Wade Davis, Ryan Madson e Chris Young non ha concesso una singola run nei successivi 8 inning. Chris Young ottenne la vittoria, lanciando gli ultimi tre inning, eliminandone quattro e concedendo solo una valida. In Gara 2, Cueto lanciò una complete game garantendo una W per 7-1.
In Gara 4, con i Mets sul punto di pareggiare la serie, i Royals segnarono 3 punti (1 non guadagnato) nell'ottavo inning avvicinandosi ad una partita dalla vittoria finale. Poi in Gara 5, con i Mets sul punto di forzare Gara 6 quando mancavano 3 eliminati, i Royals segnarono 2 punti pareggiando la partita, prima che l'interno raramente utilizzato Christian Colón desse il via libera alla festa al 12esimo inning, aiutando Kansas City a vincere 7-2 portandogli al loro secondo titolo. Il ricevitore dell'All Star Salvador Pérez venne nominato MVP della serie per la sua battuta e per le sue doti da ricevitore. 



I Royals riuscirono a trionfare grazie a queste doti: 

-Profondità del bullpen: il bullpen dei Royals era eccezionale, con lanciatori come Wade Davis, Kelvin Herrera e Greg Holland che fornivano prestazioni di livello assoluto. Questo ha permesso loro di chiudere le partite in modo efficacie


-Difesa solida: i Royals avevano una delle migliori difese della lega nel 2015. Con giocatori come Lorenzo Cain nell'esterno centro e Eric Hosmer in prima base, erano in grado di effettuare giocate difensive spettacolari che spesso facevano la differenza nei momenti chiave delle partite


-Gioco di squadra: i Royals erano noti per il loro gioco di squadra e la loro capacità di giocare bene in tutte le fasi del gioco: pitching, difesa e in parte attacco

-Velocità sulle basi: Kansas City era una delle squadre più veloci della lega e sfruttava questa velocità per mettere pressione sugli avversari, rubando continuamente basi. Questo aspetto del loro gioco ha reso difficile per i lanciatori avversari gestire il loro attacco

-Mentalità di Ned Yost: il manager Ned Yost fu in grado di gestire la squadra in modo efficace, prendendo decisioni tattiche intelligenti e motivando i giocatori a dare il massimo in campo. La sua leadership è stata un fattore chiave nel successo dei Royals nel 2015

Contrariamente a ciò che si potrebbe credere, i Royals non ebbero un buon attacco nel 2015. Ciò non dipende solo che non hanno colpito di potenza o non hanno fatto molti walk. Si scopre, ad esempio, che i battitori dei Royals erano effettivamente al di sotto della media nel 2015 per palle in foul come percentuale (in base ai lanci totali). Per quanto riguarda le corse, sì, i corridori dei Royals erano aggressivi ma non particolarmente produttivi. Nonostante tutti i discorsi sull'attacco vecchia scuola, Kansas City segnò 724 punti nel 2015, solo 14 in più rispetto alla media dell'AL. Anche se diamo credito ai Royals per aver colpito in modo intelligente o tempestivo (il 32% dei loro corridori che hanno raggiunto la base han poi segnato, il quarto tasso più alto nella MLB), la loro offensiva semplicemente non era di livello. Anche il loro pitching (SP) non era così di alto livello. Gli starters si sono classificati al 12° posto nell'AL con un FIP di 4,32, una misura progettata per separare le prestazioni di lancio dalla difesa e ridimensionata per assomigliare all'ERA. 
Quindi con tutte quelle statistiche decisamente nella media, come ha fatto esattamente Kansas City a vincere le World Series? Assemblando giocatori sottovalutati per formare un'arma devastante: la difesa. Nelle stagioni 2014 e 2015, i difensori dei Royals hanno salvato 96 punti, equivalenti a quasi 10 vittorie. Nessun'altra squadra AL aveva più di 50 DRS. 
L'abilità difensiva non fu proprio un qualcosa di casuale, infatti il proprietario David Glass quando assunse Dayton Moore come GM nel 2006, disse: "Vogliamo un difensore superiore alla media in ogni singola posizione". Moore, un tradizionalista, sapeva che la difesa aveva un collegamento con le grandi squadre di George Brett-Amos Otis-Willie Wilson della fine degli anni '70 e dell'inizio degli anni '80. Dal 2010, Moore e i suoi luogotenenti si resero conto di aver sfruttato una grave inefficienza del mercato e da allora hanno continuato a sfruttarla.
L'operazione che portò Cain ed Escobar ai Royals fu una dimostrazione fondamentale del valore che attribuirono alla difesa.  Nel 2010, il veloce esterno Jarrod Dyson (selezionato nel 50esimo round del draft 2006) ha giocato la sua prima partita con i Royals e Jose Guillen l'ultima. Alex Gordon si spostò dalla terza base all'esterno sinistro, aprendo la strada a Mike Moustakas l'anno successivo. E quando i Royals hanno scambiato Zack Greinke, un asso nostrano ma che presto sarebbe diventato insostenibile, hanno acquisito l'esterno centrale Lorenzo Cain e l'interbase Alcides Escobar.
C'erano ancora degli ostacoli davanti ma quando Kansas City creò un impressionante team di ricercatori di analisi e integrò il suo lavoro nello scouting e nel processo decisionale del team, i Royals fecero il salto di qualità anche nella valutazione del fielding. Arruolarono e svilupparono giocatori per la difesa, prendendo di mira gli atleti che si adattavano alla loro visione ma sottovalutati dalle altre squadre (libro paga era inferiore alla media della lega).
Le recinzioni distanti del Kauffman Stadium (330 piedi lungo le linee, 410 al centro del campo) e gli ampi divari da casa base riducevano i fuoricampo di circa il 15% all'anno, aumentando al tempo stesso i doppi e i tripli. Il lungo sforzo di ricostruzione dei Royals prese davvero forma quando la squadra iniziò a fare scorta di esterni che potessero coprire l'ampio terreno del ballpark di casa. Cain guidò tutti gli outfielders della MLB in eliminazioni, mentre Gordon si classificò secondo tra gli esterni di sinistra e Alex Rios terzo nell'esterno di destra. Con atleti del genere, KC ha avuto la sicurezza di acquisire James Shields e Johnny Cueto, rinunciando a molte palle al volo. Come già detto, Kansas City ha sviluppato poi uno dei bullpen più forti e profondi della storia.
Una squadra piena di buoni giocatori difensivi che non esegue fuoricampo, come i Royals, semplicemente non segnerebbe punti sufficienti per rimanere competitiva se non battessero mai. Quindi, pur concentrandosi sulla difesa, Kansas City si impegnò a sviluppare atleti in grado di colpire linee (contact hit). Di conseguenza, i Royals nel 2015 ottennero la terza media di battuta più alta nell'AL (.269). 5 Royals hanno avuto un OBP di .360 o migliore. Tuttavia ciò che permise l'impresa furono: difesa, bullpen ed aggressività sulle basi. Molte altre squadre negli anni successivi provarono a replicare questo modello ma con scarsi risultati.


RITORNO ALLA NORMALITA': MEDIOCRITA'
Vinto il titolo, negli anni successivi, Kansas rimpiombò nella mediocrità finendo terza nel 2016 e 2017 perdendo successivamente Hosmer e Cain sprofondando con oltre 100 sconfitte nel 2018 e 2019. Nella stagione 2020 accorciata dal Covid, i Royals chiusero 26-34 nel primo anno di Matheny al timone. Nel 2021, i Royals chiusero con un record di 74-88 con Salvador Pérez che guidò la Lega americana con 48 fuoricampo e 121 RBI. I Royals dal 2022 hanno re-iniziato il loro percorso di rifondazione con diversi esordienti (tra cui Bobby Witt Jr., MJ Melendez e Vinnie Pasquantino tra gli altri), spesso schierando formazioni con 7 esordienti.

sabato 27 aprile 2024

La Storia Di Ryan Giggs: Carriera e Controversie Nella Vita Privata

Ryan Giggs, è stato uno dei giocatori più forti degli anni 90 e del nuovo millennio, incantando i tifosi di tutto il mondo e del Manchester United per quasi un quarto di secolo. Figlio di un giocatore di Rugby (Ryan Joseph Wilson) cambiò il suo cognome in Giggs (prendendo quello della madre) dopo che i 2 si separarono. Esterno sinistro in grado di giocare anche a destra e noto per la sua velocità, accelerazione, dribbling e precisione negli assist fu in grado di giocare anche come trequartista e centrocampista, anche se il suo ruolo preferito fu sempre ala sinistra.
Nato il 29 novembre 1973 a Cardiff, Galles, Giggs ha giocato quasi 25 anni nel Manchester United segnando 114 reti, squadra con cui ha vinto tutto ciò che c'era da vincere a livello nazionale e internazionale (2 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Mondiale per Club, 1 Supercoppa Europea, 13 Premier League, 4 FA Cup, 4 Coppe di Lega e 10 Charity Shield). Tra i tanti gol segnati in carriera, uno dei più belli fu quello segnato all'Arsenal in FA Cup del 1999 (dove il Manchester Utd vinse il treble: Premier League, FA Cup e Champions League con un'incredibile rimonta al Bayern Monaco nei minuti di recupero).
Giggs non è mai stato espulso nelle sue 24 stagioni di carriera con il Manchester United ed è stato espulso solo una volta quando giocava per il Galles, il 5 settembre 2001 contro la Norvegia per somma di ammonizioni. Nel novembre 2003, fu uno dei due giocatori dello United coinvolto in quella che passò alla storia come "Battaglia di Old Trafford" nella rissa contro l'Arsenal. Nella stessa settimana, il gallese ha ricevuto una squalifica di due partite dal calcio internazionale per aver deliberatamente dato una gomitata in faccia al giocatore russo Vadim Evseev durante l'andata degli spareggi di Euro 2004 (gesto non visto dall'arbitro).


CONTROVERSIE NELLA VITA PRIVATA
Tuttavia, dietro i riflettori del successo calcistico, si nasconde un uomo la cui vita privata è stata spesso macchiata da controversie. Giggs ha sposato la sua compagna di lunga data, Stacey Cooke, in una cerimonia privata il 7 settembre 2007. Giggs e Cooke hanno divorziato nel 2017. 
Il gallese ha avuto una relazione di 8 anni con la moglie di suo fratello Rhodri, Natasha. La relazione ha portato i membri della famiglia di Giggs a ripudiare i loro precedenti legami con Ryan; dopo che Ryan è stato nominato allenatore della nazionale del Galles, suo padre Danny ha detto che "si vergognava" di lui e che "non riesco nemmeno a usare il suo nome". Nello stesso anno il "Daily Mirror" riportava il presunto tradimento di Giggs anche con Lorraine Lever, la madre di sua cognata Natasha. Una delle controversie più significative ha riguardato la sua relazione extraconiugale con la modella Imogen Thomas. Giggs ha intrapreso un'azione legale contro Twitter dopo essere stato nominato da un utente in un elenco di persone che avrebbero sottoscritto le cosiddette "super-ingiunzioni". Un blogger della rivista Forbes ha osservato che Giggs "non aveva sentito parlare dell'effetto Streisand", osservando che le menzioni del suo nome erano aumentate in modo significativo dopo la segnalazione del caso contro Twitter.
Il 22 maggio 2011, il Sunday Herald , un quotidiano scozzese, ha pubblicato in prima pagina una fotografia simil-oscurata di Giggs, con la parola "CENSURATO" che gli copriva gli occhi. Nel 2011, il tribunale ha vietato la pubblicazione di dettagli riguardanti questa relazione extramatrimoniale. Questo scandalo ha scosso l'immagine di Giggs, mettendo in discussione la sua reputazione sia come giocatore che come uomo di famiglia.


ARRESTO E PROCESSO
Nel 2014, Giggs è stato coinvolto in un altro scandalo, stavolta di natura legale. È stato accusato di aggressione nei confronti della sua ex fidanzata Kate Greville (i due si fidanzarono quando erano entrambi sposati, tradendo nuovamente la sua moglie storica Stacey Cooke).
Il 3 novembre 2020, Giggs è stato arrestato con due capi d'accusa di aggressione contro la sua ex fidanzata, Kate Greville, e sua sorella minore, Emma. 
Nell'aprile 2021, è stato accusato di aggressione che ha causato danni fisici reali a Kate Greville e aggressione comune contro Emma Greville, nonché di comportamento coercitivo e di controllo contro Kate. Il 28 aprile è comparso in tribunale, dove ha negato le accuse.
Il suo processo è iniziato l'8 agosto 2022. La giuria composta da 7 donne e 4 uomini è stata congedata il 31 agosto, non essendo stata in grado di raggiungere un esito finale alle accuse. Il 18 luglio 2023, due settimane prima di affrontare un nuovo processo, Giggs è stato scagionato poiché il Crown Prosecution Service ha ritirato le accuse. Il pubblico ministero ha affermato che Kate Greville non era disposta a testimoniare nel nuovo processo. Anche se le accuse sono state successivamente ritirate, l'episodio ha gettato un'ombra sulla reputazione di Giggs e ha portato ulteriori interrogativi sulla sua condotta fuori dal campo.


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domenica 31 marzo 2024

Il Record Di John Burridge: 29 Squadre Diverse

Nel mondo del calcio, ci sono stati giocatori che hanno lasciato un'impronta indelebile sui campi da gioco e poi ci sono quelli che si distinguono per qualcosa che difficilmente può essere replicata. John Burridge è senza dubbio uno di questi ultimi, visto che ha collezionato un record straordinario: ha giocato per ben 29 squadre durante la sua carriera.
Conosciuto come "Budgie", Burridge ha iniziato la sua carriera da portiere negli anni '70, intraprendendo un viaggio che lo ha portato in tutto il Regno Unito e oltre. Nato il 3 dicembre 1951, in Inghilterra, ha mosso i suoi primi passi nel calcio professionistico con il Workington AFC nel 1969. Da lì, ha iniziato un'odissea calcistica che lo avrebbe portato a girare in lungo e in largo per il panorama calcistico inglese e internazionale. La sua carriera è stata caratterizzata da una serie impressionante di trasferimenti muovendosi da club inglesi quali Blackpool, Crystal Palace, Sheffield Utd, Southampton, Newcastle al Celtic Glasgow o Hibernian in Scozia. Il suo record di 29 squadre è una testimonianza della sua versatilità, della sua longevità nel calcio professionistico e della sua inesauribile passione per il gioco.  Ma oltre alla sua capacità di adattarsi a nuovi ambienti e squadre, Burridge è anche ricordato per la sua personalità e per il suo senso dell'umorismo. In totale ha giocato 768 partite in un carriera lunga quasi 30 anni. Vinse anche un torneo Anglo-italiano nel 1971 con il suo Blackpool nella gara vinta 2-1 contro il Bologna e poi due Coppe di Lega (nel 1977 con l'Aston Villa e nel 1991 con l'Hibernian in Scozia).
Stranamente per un giocatore degli anni '70, '80 e '90, Burridge non beveva perchè era astemio. Inoltre negli anni '70 Burridge notò che i giocatori mangiavano bistecche, o anche fish and chips per i pasti pre-partita, mentre Burridge, studiando scienze dello sport e la dieta delle tribù africane, intuì che qualcosa non andava nel modo in cui i calciatori generalmente si alimentavano, trovando da ridire sui tempi di alimentazione contraddistinti da pasti veloci come omogeneizzati, pasta e patate. Beveva bicchieri d'acqua invece di una tazza di tè. Lasciando perplessi le persone dell'epoca, Burridge preparava anche frullati di frutta prima che molti prendessero in considerazione il concetto di frullare la frutta per l'alimentazione. 
Negli anni '70 Burridge fu anche tra i primi portieri a utilizzare guanti in lattice, poi imitato da Peter Shilton e Pat Jennings. Nella decade successiva, durante il riscaldamento faceva capriole per intrattenere i fan.  Ha inoltre esordito come portiere più anziano in  Premier League, 43 anni, tra le file del Manchester City.



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domenica 4 febbraio 2024

Il Primo Giocatore Morto In Campo: William Cropper (Grimsby Town v Staveley)

L'attaccante William Cropper passò alla storia perchè fu il primo giocatore di calcio (1889) a morire ufficialmente per via di un colpo ricevuto in campo Aveva 26 anni.. Il durissimo scontro con il terzino destro del Grimsby Dan Doyle gli provocò la rottura dell'aorta tra urla lancinanti. Cropper, come usanza dell'epoca era anche un battitore del Derbyshire County Cricket Club. Oltre che attaccante, giocava anche ala e venne messo sotto contratto dallo Staveley, formazione calcistica locale che, da qualche tempo, stava provando a passare al professionismo (saranno i debiti ad impedire che ciò accada, portando anche alla scomparsa della squadra). 


LA MORTE IN CAMPO (1889)
Il 13 gennaio, lo Staveley giocava in trasferta a Clee Park sul campo del Grimsby Town, noti all'epoca per grande aggressività e per interventi molto rudi (inoltre ai tempi il regolamento era quello che era e non si era minimamente tutelati). I giorni prima della partita, Cropper aveva trovato un altro lavoro e meditava di lasciare il calcio. Allenatore e compagni, tuttavia, lo convincono a giocare. E’ una giornata molto fredda, c’è un forte vento e il campo è particolarmente scivoloso. Insomma, le premesse sono quelle di una vera e propria battaglia. Nel Grimsby peraltro, gioca Dan Doyle, calciatore scozzese molto noto in quegli anni, per la sua pessima reputazione dal punto di vista caratteriale. Era considerato un mercenario ed uno che era solito minacciare di continuo i presidenti dei club per contratti migliori, optando per il cambio di squadra in caso contrario. Anche in campo è uno che non le manda a dire, per qualcuno è addirittura un delinquente per le sue entrate assassine, nonché l’incubo assoluto degli arbitri. E’ il pezzo pregiato del Grimsby, che lo ha acquistato da poco tempo. La sua reputazione, tuttavia, verrà ulteriormente peggiorata a causa dello scontro con William Cropper appunto. La sfida è iniziata soltanto da una decina di minuti e ci sono già stati diversi contrasti duri ma regna l’equilibrio. All’improvviso, nei pressi della zona mediana, la palla si impenna e viene contesa da William Cropper e Dan Doyle. Lo scozzese decide di alzare il ginocchio, un po’ come fanno i portieri quando escono in presa alta. L’impatto avviene esattamente sullo stomaco di Cropper ed è violentissimo. L’attaccante dello Staveley si rotola a terra, emette lancinanti urla di dolore. La situazione appare immediatamente drammatica. Secondo le cronache dell'epoca mentre usciva dal campo, urlò "mi hanno ucciso, mi hanno ucciso". La sua, purtroppo, si rivelerà una profezia. Secondo le prime ricostruzioni, William sarebbe morto direttamente negli spogliatoi. Una versione che, però, la dirigenza del Grimsby ha sempre smentito. Notando le sue condizioni gravissime, decidono di non trasportarlo in ospedale, troppo distante dal luogo. Viene portato allo studio di un medico lì vicino che lo assiste tutta la notte ma il mezzogiorno seguente è costretto a costatarne il decesso. Dall’autopsia emerge un buco di quasi due centimetri all’altezza dell’intestino. Scattano le indagini e Doyle finisce tra gli indagati.  Al termine verrà scagionato perché il medico legale stabilirà che l’impatto era stato del tutto fortuito. La reputazione di Doyle rimarrà per sempre macchiata e, per molto tempo, anche quella del Grimsby, con numerosi avversari che rifiuteranno di sfidarli per il loro gioco troppo duro. 


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domenica 21 gennaio 2024

La Storia Di Billy Meredith: Lo Scandalo Partite Vendute e Il Sindacato

Billy Meredith, detto anche il "mago gallese", fu considerato un vero e proprio supereroe. Ovunque abbia giocato ha lasciato un segno indelebile. Nato nel luglio 1874 a Chirk, nel Galles, Billy seguì naturalmente la tradizione di famiglia e iniziò a lavorare nelle miniere.
All'età di 18 anni fece il suo debutto nel Chirk Amateur Athletic Association Football Club ed è stato determinante nell'aiutarli a vincere la Coppa del Galles nel 1894. In seguito firmò per l' Ardwick FC. Ironia della sorte, una delle sue prime apparizioni con la squadra che è diventata il Manchester City è stata una sconfitta per 5-2 contro Newton Heath, la squadra che poi divenne il Manchester United .
Distinguendosi dalla folla sia dentro che fuori dal campo, gli venne chiesto di capitanare il City nella sua seconda stagione al club. Aveva solo 21 anni. Era solito giocare con uno stuzzicadenti tra i denti per favorire la concentrazione e i suoi compagni in attesa dei suoi mitici cross.
Meredith guidò il City alla vittoria della FA Cup nel 1904 segnando l'unico gol della partita. 


LO SCANDALO
Il City era contendente per il titolo nel 1905. Fu una battaglia sino all'ultimo minuto ma il City perse 3-2. Il finale divenne un incubo quando Sandy Turnbull e il capitano di Villa, Alex Leake, si sono scontrati. Non si trattava dello scontro di due uomini appassionati di questo sport, ma di due uomini che litigavano come animali in una vera e propria scazzottata e con la successiva indagine della FA, Meredith sarebbe entrato nella storia, dalla parte sbagliata.
Alex Leake affermò che Meredith gli aveva offerto £ 10 per truccare la partita. Meredith venne sospeso per 18 mesi. Prese anche una multa dalla FA e finì su tutti i giornali.
Se Meredith aveva offerto quella tangente, era comunque per ordine del club. Lo scandalo risultante rivelò che il City aveva pagato i giocatori più del salario massimo settimanale di £ 4. In effetti, alcuni giocatori avevano ricevuto fino a £ 7 per truccare le partite. Di conseguenza, altri 17 giocatori vennero sospesi.


DAL CITY AL MANCHESTER UNTIED
In seguito il manager dello United Ernest Mangnall rafforzò la sua squadra neopromossa con quattro stelle. Herbert Bannister, Jimmy Turnbull e Sandy Turnbull firmarono per lo United. Anche Meredith divenne rosso e il suo debutto fu a capodanno del 1907, piuttosto ironicamente contro l'Aston Villa. Lo United terminò la stagione 1908 come campione per la prima volta nella sua storia. Vinsero la FA Cup la stagione successiva, ma Meredith venne sospeso per tutto il mese di gennaio dopo aver preso a calci un avversario.



ORGANIZZAZIONE DEL SINDACATO PER L'AUMENTO DEGLI STIPENDI
Prolifico e influente sia dentro che fuori dal campo, sarebbe stata solo questione di tempo prima che la nazione leggesse di nuovo riguardo lui. Con lo stipendio settimanale massimo di £ 4 organizzò una riunione con circa 500 giocatori per discutere di un sistema più equo, mediante un sindacato.

"Si congratulano con me e mi danno i cappellini ma non mi daranno un centesimo in più di quello che guadagnano i compagni nella squadra di riserva. Alcuni di loro forse non si preoccupano di migliorare se stessi e non si preoccupano di prendersi cura della propria condizione. Se il calcio è il sostentamento di un uomo e questo fa più di altri per il suo datore di lavoro, perché non ha diritto a una retribuzione migliore degli altri?"

Grazie a questo pensiero, venne costituita l'Associazione Calciatori. La maggior parte dei club rispose minacciando di cancellare i contratti quindi gli stipendi quindi la maggior parte dei giocatori lasciarono il sindacato. L'intera squadra del Manchester United, tuttavia, rimase, non potendo partecipare al resto delle partite. Si ribattezzarono "Outcasts FC". In seguito venne raggiunto un compromesso e tornarono in campionato. Il suo negozio prese fuoco in condizioni misteriose. Da ex minatore, si battè per i diritti dei lavoratori perchè sino ad allora i sindacati non vedevano i calciatori come lavoratori nel senso tradizionale del termine e quindi non c'era bisogno di migliorare le loro condizioni. Verrà concordato un sistema di pagamento dei bonus.


FINE CARRIERA E MORTE
Con 303 presenze e 35 gol, Meredith è sicuramente una leggenda del Manchester Utd, avendoli aiutati a vincere due titoli di Prima Divisione e una FA Cup. È anche il giocatore più anziano ad aver mai giocato per lo United il 7 maggio 1921, a 46 anni e 281 giorni. Con 339 presenze e 129 gol con il City, è considerato una leggenda anche lì. In seguito tornò al City e nella sua ultima partita contro il Newcastle nella semifinale di FA Cup, all'età di 49 anni e 245 giorni, divenne anche il giocatore più anziano ad aver mai giocato per il City.
In un'epoca in cui giocare per squadre rivali era meno controverso, Meredith ha brillato per entrambi i club ed è considerato un eroe sia dal City che dallo United. Morì nell'aprile del 1958 all'età di 83 anni e fu sepolto in una tomba senza nome. Anche se alla fine City, United, PFA e Welsh FA decisero di pagare per una lapide e il suo mantenimento. Anche se lui non ne aveva bisogno perché conosceva il proprio valore.


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venerdì 22 dicembre 2023

Gli Sport Praticati Sulla Luna (Missioni Apollo)

I primi astronauti a giungere sulla Luna furono nella missione Apollo 11, Neil Armstrong e Buzz Aldrin. La Luna ha sempre affascinato esploratori spaziali e l'umanità, visto che è il satellite della Terra. Sulla Luna, la gravità è di circa 1/6 quella terrestre, le dimensioni sono 1/4 di quelle della Terra e il giorno lunare dura 29.5 giorni (14.25 di luce e 14.25 di buio). Altre caratteristiche del nodo satellite sono: superficie effettivamente scura, presenza di terremoti (lunamoti), provocazioni di maree, presenza di acqua, temperature che variano da +150° a -150°, assenza di atmosfera e il fatto che si stia allontanando dalla Terra. La velocità di fuga è 2.38 km/s (un umano, a meno di utilizzare un razzo, non potrebbe mai fuggire dalla Luna, visto che un uomo può saltare alla velocità di massimo 5 m/s). Oltre allo sbarco sulla Luna, negli anni successivi, alcuni astronauti si sono cimentati anche in alcuni sport sul suolo lunare! Il 6 febbraio 1971 (missione Apollo 14), il comandante Alan Shepard tirò fuori un ferro 6 e due palline da golf. Secondi ricostruzioni di Andy Saunders, le due palline erano volate a 22 e 37 metri. Di tutt'altro parere, Ethan Siegel, secondo il quale la pallina era volata per 70 secondi e per ben 4000 metri! Fu calcolato anche che un drive di Bryson DeChambeau sarebbe arrivato a 5486 metri, visto che era in grado di far volare la pallina per 1 minuto e 20 secondi.
Il 21 aprile 1972 (missione Apollo 16 partita dal John Kennedy Space Center della Florida), il pilota Charles Duke con il comandante John Watts Young si esibì sulla Luna per il lancio del giavellotto e per il salto in alto. Il giavellotto (in realtà un pezzo di traliccio che sosteneva gli strumenti per gli esperimenti scientifici), grazie alla minore forza di gravità, venne scagliato a circa 200 metri (il primato mondiale era di 92 metri e 70 cm). Nel salto in alto invece, riuscì a staccarsi da suolo lunare di 1 metro e 20 cm, malgrado una zavorra di 170 kg (equipaggiamento). Il record sulla Terra era di 2 metri e 29 cm. Duke cadendo all'indietro rischiò anche di morire in quanto rischiò di rompere lo zaino che conteneva il sistema di supporto vitale.


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martedì 7 novembre 2023

Tutti Gli Scandali Calcioscommesse Italiani: Dagli Anni 20 In Poi

Sono tanti gli scandali scommesse che hanno colpito il calcio italiano dagli anni 20 sino ai tempi più recenti (dallo scandalo anni 80, passando per quello del 2011 o più recente di Tonali giocatore del Newcastle che avrebbe scommesso partite del Milan quando giocava proprio con i rossoneri), vediamo i casi principali. 

1927: a finire sotto inchiesta fu il derby di Torino quando i torinesi versarono 50.000 lire allo juventino Luigi Allemandi comprandosi la partita. Allemandi viene prima squalificato a vita, poi riceve solo 5 mesi e si laurea anche campione del mondo con l'Italia nel 1934. Anche Virgilio Rosetti si laurea campione del mondo, anche lui inglobato in calcioscommesse

Anni 50-60: in questi anni fu Gegio Gaggiotti (della provincia di Parma) ad aver aggiustato 64 partite tra serie A, B e C. Un altro a finire sotto inchiesta fu Moro Bepinato Giuseppe

1980: la centrale delle scommessa questa volta è a Roma grazie a Massimo Trinca ed Alvaro Cruciani. Finiscono sotto inchiesta anche Paolo Rossi, Bruno Giordano, Ricky Albertosi e molti altri giocatori

1986: qui la base operativa è a Napoli (Armando Carbone). Vengono coinvolti anche alcuni dirigenti tra cui Franco Janich del Bari, Spartaco Ghini del Perugia e Tito Corsi dell'Udinese. Sono coinvolte 12 società e 62 tesserati. Anche Renzo Ulivieri riceve 3 anni di stop

1988: sempre Napoli protagonista, dove pare che il Napoli venga costretto a perdere lo scudetto di proposito in favore del Milan per un giro di scommesse

2000: finisce sotto inchiesta Atalanta-Pistoiese di Coppa Italia con flusso anomalo su 1 primo tempo ed X ripresa (questi furono gli esiti). Anche Massimiliano Allegri viene coinvolto e poi assolto

2006: non ci sono scommesse in senso stretto ma Calciopoli fu un sistema atto a truccare le partite

2009: la criminalità pugliese e campana viene incriminata di combinare le partite di Lega Pro (calciatori che scommettono sulla sconfitta della propria squadra). Il giro riguarda non solo scommesse ma anche usura, estorsioni, prestanomi e centri scommesse. Ci fa le spese il Potenza che viene radiato dalla lega, vengono effettuati 25 arresti

2011: a gestire il tutto in questo grosso scandalo furono il clan dei Bolognesi (facenti capo a Beppe Signori) e quello degli zingari. Altri nomi noti Doni, Masiello, Sartor e Mauri. 120 indagati e 14 arresti. Andrea Masiello è ricordato per il clamoroso autogol nel derby Bari-Lecce (saranno diverse le partite del Bari coinvolte, ricordando anche quella con Treviso e Salernitana)

2015: scoppia ennesimo scandalo in Lega Pro, centro nevralgico sono Calabria, Campania e Puglia. Sono coinvolte 33 squadre, 77 indagati e 50 arresti


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