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mercoledì 18 luglio 2018

I Minnesota Viking e La Ferocia Dei "Purple People Eaters" (NFL)

"Meet at the quarterback"

Storicamente i Minnesota Vikings, in NFL, sono sempre stati una franchigia che ha puntato tutto sulla fase difensiva.
Questa nomea risale agli anni 70, in particolare nel 1969 i Vikings seppero riprendersi da una sconfitta esterna per un solo punto, all’esordio contro i Giants, vincendo le 12 gare successive, e finendo per aggiudicarsi il secondo titolo divisionale di fila con un eccellente 12-2.
A trascinare la squadra fu un pacchetto difensivo assolutamente feroce ed aggressivo, soprannominato “The Purple People Eaters”, che concesse agli attacchi avversari la miseria di 133 punti in stagione.
Il tutto era dovuto alla particolare abilità dei difensori nel placcare gli avversari (in particolar modo erano specializzati nel mettere a segno sack sui quarterback): si trattava di veri e propri "cacciatori di sack".


THE PURPLE PEOPLE EATERS
Si trattava del leader (e MVP 1971) Alan Page (defensive tackle), Carl Eller (defensive end), Jim Marshall (defensive end) e Gary Larsen (defensive tackle).
Quest'ultimo poi a metà anni 70 fu sostituito da Doug Southerland.
Unico front four di una defensive line con tutti i suoi 4 membri ad esser convocati in una singola edizione del Pro Bowl (1969).
Primo front four a guidare le classifiche NFL in yard concesse su corsa, su passaggio e totali in una singola stagione, stabilito nel 1975.
447.5 sack messi a segno in totale.
Nel 1968 in un match contro i Green Bay Packers, con temperatura prossima allo zero e neve ai bordi del campo, a dominare è Carl Eller.
Il defensive end infatti blocca un tentativo di field goal da 25 yard da parte di Mike Mercer quando mancavano 10'42" al termine del match, recupera un fumble e mette a segno ben 3 sack sul quarterback dei Packers, Bart Starr.
In un match del Giorno del ringraziamento nel 1969 contro i Detroit Lions, Jim Marshall ed Alan Page diedero vita ad una delle giocate più memorabili nella storia della NFL.
Il match sta volgendo al termine ed i Vikings, sotto una tempesta di neve, conducono nel quarto quarto per 17-0, Marshall effettua l'unico suo intercetto in carriera e corre per 30 yard, quando poi a causa di un tackle si vede costretto ad effettuare, senza neanche guardare, un passaggio laterale verso Page che corre a sua volta per ulteriori 15 yard prima di mettere a segno il touchdown del temporaneo 23-0 (la partita terminerà infine 27-0 per i Vikings).
Nel primo incontro dei playoff 1969, i padroni di casa si trovavano sotto per 17-7 contro i Los Angeles Rams all’intervallo.
Ad inizio partita, il quarterback dei Rams, Roman Gabriel, viene intercettato da Eller che si invola verso la end zone correndo per 40 yard ma il gioco viene fermato per un controverso fuorigioco fischiato ad Alan Page.
Più tardi nel quarto quarto, la difesa dei Vikings si trova nella condizione di difendere a tutti i costi l'esiguo vantaggio di un punto sui Rams ma Eller si rende di nuovo protagonista sul quarterback dei Rams, quando a 7'49" dal termine del match effettua un tackle su Gabriel dietro la goal line mettendo a segno un safety che consente ai Vikings di incrementare il vantaggio a 3 punti sui californiani.
La partita è chiusa da Page che intercetta un passaggio di Gabriel.
Finirà 23-20.
Una settimana più tardi, nell’ultima finalissima NFL prima della fusione con la AFL, i Vikings dominarono in lungo e in largo contro i Cleveland Browns, concedendo loro un solo ed ormai inutile TD nell’ultimo quarto, finendo per imporsi per 27-7.
Nonostante li avesse condotti al Super Bowl, i Vikings cedettero il loro QB Joe Kapp prima dell’inizio della stagione 1970.
Il suo sostituto, Gary Cuozzo, lanciò soli 7 TD passes.
Tuttavia, la difesa fu ancora dominante: concedendo soli 143 punti agli avversari, permise ai Vikings di aggiudicarsi il titolo della NFC Central, grazie ad un impressionante 12-2.
Si ricordi ad esempio la partita stagionale contro i Kansas City Chiefs in trasferta al Metropolitan.
La difesa concede solo 63 yard corse agli avversari, un solo touchdown in tutta la partita ed è protagonista della più bella giocata del match.
Nel secondo quarto, Jim Marshall recupera un fumble e non appena subisce un tackle effettua un passaggio laterale per il linebacker Roy Winston, che con una corsa da 38 yard mette a segno il primo touchdown della partita.
La stagione comunque finì con una sconfitta per 17-10 rimediata per mano dei San Francisco 49ers.
Nel 1971, i “Purple People Eaters” continuarono a mangiare gli attacchi avversari, concedendo loro soli 139 punti; i Vikings si assicurarono così il quarto titolo divisionale consecutivo, con un record di 11-3.
Ad esempio l' 11 dicembre 1971, i Lions sono in trasferta al Metropolitan dove è in programma la settimana 13.
Page, nel primo quarto effettua un sack sul quarterback di Detroit, Greg Landry, nel secondo mette a segno un tackle sul runningback Altie Taylor, infine, quando mancano ancora 13'11" da giocare e la partita è oramai entrata nel quarto quarto, porta il punteggio sul 19-10 bloccando un punt fuori dalla end zone e mettendo così a segno un safety.
La difesa anche quella stagione quindi dovette fare gli straordinari, dato che l’attacco, guidato da Gary Cuozzo, si mostrò ancora una volta poco incisivo, realizzando la miseria di 245 punti.
Fu in seguito alla sconfitta interna per 20-12 contro i Dallas Cowboys nel Divisional Playoffs che i Vikings decisero di riprendersi Fran Tarkenton dai New York Giants, scambiandolo con un paio di scelte al draft.
La stagione 1972, nonostante le 2.651 yard lanciate da Tarkenton, vide i Vikings chiudere con un deludente 7-7.
Nel 1973, con l’arrivo del RB Chuck Foreman l’attacco dei Vikings finalmente si svegliò; i Vikings si ripresero dalla pessima annata precedente vincendo le prime 9 gare, e finendo poi per aggiudicarsi il titolo divisionale con un record di 12-2 .
Nel Divisional Playoff, i Vikings piegarono per 27-20 i Washington Redskins in una sfida davvero emozionante al Metropolitan Stadium.
Nel Championship NFC, disputatosi a Dallas contro i Cowboys, la difesa dei Vikings non lasciò scampo ai padroni di casa, battuti per 27-10.
Con questa vittoria, i Vikings staccarono il biglietto per il Super Bowl VII.
La finalissima, giocatasi a Houston, vide di fronte i Vikings affrontare i campioni uscenti: i Miami Dolphins.
Non ci sarà comunque storia: i floridiani vinceranno 24-7.
L'anno successivo va in scena la finale NFC tra Vikings e Rams.
Quando la partita è sul quarto quarto ed ancora in bilico sul 14-10, i Rams sono all'attacco con il loro quarterback James Harris che li porta sulla linea delle 45 yard dei Vikings.
A quel punto i Vikings schierano un blocco di 5 uomini per mettergli maggior pressione: la mossa si rivelerà azzeccata in quanto Harris subisce due sack per una perdita totale di 28 yard ed in uno di essi Alan Page, Jim Marshall e Bob Lurtsema sono coautori di un episodio singolare, venendo accreditati di 1/3 di sack a testa.
Sino al 1977, benché diversi giocatori cominciassero a mostrare i segni del tempo, i Vichinghi riuscirono comunque a conquistare il nono titolo divisionale in 10 anni, il quinto consecutivo, con un record di 9-5.
Ad ogni modo l'unico Super Bowl della storia di Minnesota rimarrà quello vinto nel 1969.



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