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sabato 28 dicembre 2019

Il Gioco Di Brendan Rodgers: Calcio Offensivo e Possesso Palla

Dopo le prime 2 breve esperienze con Watford e Reading, Brendan Rodgers si fece conoscere alla guida dello Swansea riuscendo nel 2010/11 a portarlo in Premier League battendo in semifinale playoff il favorito Nottingham Forest e poi 4-2 in finale la sua ex squadra (il Reading).
Lo Swansea fu la prima squadra gallese ad essere promossa in Premier League.
La prima vittoria di Rodgers come manager in Premier League arrivò il 17 settembre 2011, quando lo Swansea battè il West Bromwich Albion 3-0 allo stadio Liberty. 
Nonostante i gallesi fossero una serie candidata alla retrocessione, si salvarono facilmente raccogliendo punti contro Liverpool, Newcastle United, Tottenham Hotspur, Arsenal e Chelsea.

Rodgers in un'intervista del 2010: "La filosofia del mio gioco è molto incentrata sul calcio propositivo. Ci piace giocare ad attaccare creando gioco ma sempre con disciplina tattica. Il modello per tutto il nostro lavoro è la nostra organizzazione.
Si tratta di difendere i principi del nostro gioco: che è il calcio. Preferirei di gran lunga fare questo, piuttosto che giocare in un altro modo.
Lavoriamo molto attentamente alle quattro fasi del gioco. Lavoriamo per aprire il campo e costruire il nostro [gioco] attraverso la squadra; così la nostra costruzione parte da dietro; pensiamo alla fase di costruzione e proviamo a cogliere tali opportunità; e quindi guardiamo alle due fasi di transizione, che è molto importante per il nostro modo di giocare, in particolare quella difensiva"

Va detto che giocatori del calibro di Leon Britton, Nathan Dyer e Scott Sinclair resero alla grande sotto di lui, per quanto molti club di Premier li avessero scartati.
Sigurdsson esplose qui, Danny Graham visse forse il periodo più florido della sua carriera.

Poi continua: "Puoi creare convinzione e fiducia in un giocatore. Penso sempre che il giocatore più l'ambiente sia uguali prestazione. Se hai un giocatore che vuole imparare e lo metti in un ambiente che ti permette di essere creativo e costruire, allora otterrai il livello di prestazioni volute. È un'equazione che ho sempre guardato"
L'anno successivo, Rodgers divenne nuovo manager del Liverpool con un contratto di tre anni, a seguito della partenza di Kenny Dalglish due settimane prima. 
Il primo anno fu nella media del Liverpool dell'epoca: chiuso in settima posizione (una posizione in più rispetto alla stagione precedente).
L'anno successivo fioccano i premi del mese e una serie di 11 vittorie consecutive, proiettano il Liverpool in testa alla Premier League con 5 punti di vantaggio e solo 3 partite da giocare. 
Tuttavia, una sconfitta per 2-0 in casa contro il Chelsea il 27 aprile riaprì il campionato ma fu la trasferta in casa del Crystal Palace (il 5 maggio) a condannare i Reds.
Il Liverpool conduceva 3-0 a 11 minuti dalla fine, ma la partita terminò 3-3. 
I Reds chiusero la stagione al secondo posto, a 2 punti dal Manchester City. 
Il Liverpool segnò 101 gol in campionato (maggior numero di reti dalla loro stagione 1895/96 e il terzo più alto nella storia della Premier League). 
Rodgers ricevette comunque il premio LMA Manager Of The Year diventando il primo manager del Liverpool a vincere il riconoscimento nella sua storia ventennale. 
L'anno successivo, il 'pool concluse la stagione con una sconfitta per 6-1 contro lo Stoke, finendo sesto in Premier League ma la dirigenza decise comunque di dargli fiducia.
Fu il 225° derby del Merseyside contro l' Everton la partita (terminata 1-1) che condannò Rodgers (decimo posto dopo 8 partite giocate). 
In seguito la carriera del nord-irlandese prosegue in Scozia, alla guida del Celtic.
Il 27 novembre 2016, Rodgers vinse il suo primo trofeo in assoluto come manager battendo l' Aberdeen 3-0 nella finale della Scottish League Cup.
Il 2 aprile 2017, il Celtic sconfiggendo gli Hearts 5-0 vinsero il sesto titolo consecutivo.
Con il Celtic infligge ai Rangers la loro più pesante sconfitta ad Ibrox dal 1915, battendoli 1-5. 
La vittoria per 2-0 del Celtic sugli Hearts il 21 maggio li vide finire 30 punti davanti all'Aberdeen in seconda posizione nella classifica con un punteggio record di 106 punti: furono la prima squadra scozzese a completare una top-flight da imbattuti dal 1899. 
Sconfitta l' Aberdeen per 2-1 i biancoverdi vinsero anche la Coppa di Scozia.
Il 26 novembre 2017, Rodgers ha vinto il suo quarto trofeo di fila come allenatore nella Scottish League Cup 2017 battendo il Motherwell.
La striscia d'imbattibilità di 69 partite senza sconfitte viene interrotta (bruscamente) dal 4-0 subito contro gli Hearts.
Il 29 aprile 2018, Rodgers si assicurò il suo secondo titolo consecutivo in campionato grazie ad una vittoria per 5-0 contro i Rangers al Celtic Park (completando un double treble in 2 anni con la vittoria in Coppa di Scozia nel 2-0 rifilato al Motherwell il 19 maggio 2018).
Rifiutate alcune offerte arrivate dalla Cina e con il Celtic avanti di 8 punti anche nel 2019, Rodgers si accasò al Leicester in Premier League.
Qui siamo alla storia recente, dove Brendan e i suoi registrano 7 vittorie consecutive, giungendo al secondo posto dopo 16 partite di Premier League.
Nelle giornate 17 (1-1 con il Norwich), 18 (sconfitta 3-1 con il Manchester City) e 19 (0-4 interno subito dal Liverpool) si è visto, per la prima volta in stagione, il Leicester in difficoltà.
Ma la squadra rimane al secondo posto spinta dalle tante reti del solito Vardy e del fantasista Maddison più Tielemans in grado comunque di vedere la porta.
Per sottolineare la mentalità di questa squadra basta fare mente locale sulla vittoria per 9-0 contro il Southampton.
Rodgers, sin dalle sue prime esperienze con lo Swansea, ha sempre voluto che le sue squadre mantenessero il possesso della palla giocando un calcio fluido con la palla sempre in movimento; difensivamente è solito applicare molta pressione sulla squadra avversaria.
Non c'è un modulo in cui Rodgers può identificarsi perchè cambia lo stesso in funzione dei giocatori a disposizione (per farli rendere al meglio).
Il Liverpool durante la stagione 2013/14 usava moduli che variavano dal 4-5-1 al 3-5-2 al 4-4-2 con il diamante sino al 4-3-3.
Rodgers ha dovuto mostrare una grande flessibilità tattica per far convivere Sterling, Suarez, Sturridge ed anche Coutinho (più Gerrard alla base del diamante).
Il passaggio dal 4-3-3 al 3-4-3 portò in dote 26 punti su 30 disponibili.
Steven Gerrard descrisse la gestione di Rodgers come la migliore che avesse mai visto.
Con il Celtic si è spesso visto il 4-2-3-1 e il 3-4-2-1 e con la trovata di spostare un centrocampista (Kristoffer Ajer) come difensore centrale.
Con il Leicester invece principalmente un 4-1-4-1 (anche se ci si aspettava che Tielemans facesse da spalla a Ndidi nel 4-2-3-1 ma con Rodgers, come si sa bene, non esistono certezze).
Questa formula comunque consente al Leicester di attaccare con 6 giocatori (i 2 terzini Chilwell e Pereira più Barnes, Maddison, Perez e Vardy) e malgrado alla squadra piace avere il possesso palla tra i piedi, riesce comunque a chiudersi bene senza subire reti (non a caso prima dei 7 goal subiti tra Manchester City e Liverpool era una delle migliori difese della Premier League).
Le Foxes rimangono una delle squadre con il maggior possesso palla in Premier e questa è stata sicuramente una rivoluzione pensando all'era Ranieri e Puel poi.
Ranieri schierava un 4-4-2 ordinato: con i terzini che avanzavano solo se in sicurezza, per il resto difesa ad oltranza, poco possesso palla, contropiedi e lanci lunghi verso Okazaki e soprattutto Vardy.
L'impresa di Ranieri che portò il Leicester a vincere il titolo nel 2015/16 è difficilmente eguagliabile e rimarrà nella storia dello sport tutto però se le Foxes continuassero con questo ritmo potrebbero insidiare gli 81 punti realizzati nella stagione del titolo.
Molto difficile ma non impossibile.
Se ai tempi (oltre a Vardy) i cavalli di battaglia erano N'golo Kantè, Danny Drinkwater e Riyad Mahrez...oggi lo sono diventati James Maddison, Youri Tielemans, Harvey Barnes, Ben Chilwell e il già citato Wilfred Ndidi ovvero tutti giocatori under 23, sottolineando anche l'eccellente fiducia di Rodgers nei giovani giocatori.
Va anche ricordato che questa squadra in estate ha venduto a peso d'oro Harry Maguire, sostituendolo egregiamente con Soyuncu che di spalla ad Evans si è subito ambientato.
Oltre al possesso palla, sono le corsie laterali con i due terzini a dar man forte a Barnes e Perez, a fare la differenza. Se i due terzini sono attaccanti aggiunti, Ndidi invece garantisce quantità in mezzo al campo con contrasti ed intercetti, permettendo a Tielemans (bravo nei movimenti senza palla e con il tiro dalla distanza) e Maddison (fantasista e forse giocatore più talentuoso) di spingersi in avanti.
Sulle corsie di centrocampo invece: Perez è più riflessivo e s'intende bene con Vardy, mentre Barnes più offensivo (classica ala).
Poi Vardy in avanti come faro permette al Leicester di giocare come vuole: possesso palla, contropiedi veloci, palle lunghe.
Di tutto, volendo.
Potremmo dire tranquillamente che Rodgers unisce al vecchio gioco inglese fatto di alti ritmi e gioco offensivo...il calcio moderno di Klopp (per quanto riguarda le rapide transizioni in velocità in attacco) e di Guardiola (il possesso a centrocampo).
La differenza però con i due manager citati e con Liverpool e Manchester City è però ovviamente lo scarso budget a disposizione.


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giovedì 26 dicembre 2019

Le Rivoluzioni Tecnologiche Nello Sport

Lo sport è in continua evoluzione: in questo modo, record su record vengono battuti, tutto ciò grazie alla tecnologia che rende possibile ciò che sembra impossibile.
Vediamo le più eclatanti rivoluzioni tecnologiche in alcuni sport.


CICLISMO
Nel ciclismo degne di menzione sono le ruote lenticolari.
Introdotte nel 1984 portarono le due ruote in una nuova era e in particolare gli studi sulla aerodinamica (dagli anni 70 agli 80 si passo dai circa 49 km/h ai 51, record dell'ora). In realtà ai tempi (ruota piccola davanti e più grande dietro) erano un po' diverse da quelle di oggi. La prima ruota "piena" venne realizzata coprendo i raggi di una ruota tradizionale, poi si scelse il carbonio.
Passati 30 anni e le varie rivoluzioni, oggi sul mercato ci sono ruote elettriche (lavorano sul mozzo e garantiscono una potenza di 150 watt continui e 300 di picco) ed elettromagnetiche (molto leggere, garantiscono 60/80 watt.


CORSA
La rivoluzione è stata portata dalle Nike Alphafly Next che montano una suola spessa fino a 44 mm e all'interno 3 lamine di carbonio e 2 cuscinetti d'aria.
Un modello in rampa di lancio è Concept Shoes che incrementerebbe le prestazioni sino al 4% (circa 5 minuti per gli atleti top).


FORMULA 1
A livello automobilistico sono state tante le rivoluzioni però mi preme sottolineare soprattutto quella del KERS. Si tratta di un sistema di recupero dell'energia cinetica, ovvero un dispositivo elettromeccanico atto a recuperare parte dell'energia cinetica di un veicolo durante la fase di frenata e a trasformarla in energia meccanica o elettrica, nuovamente spendibile per la trazione del veicolo o per l'alimentazione dei suoi dispositivi elettrici. Ma come funziona? L'energia cinetica derivante da una frenata (decelerazione) è dispersa in calore per attrito del sistema frenante. Tuttavia essa può essere intercettata da un meccanismo ad alto momento di inerzia come un volano oppure immagazzinata in un accumulatore e venire impiegata in fase di accelerazione del veicolo o comunque per aumentare le prestazioni del mezzo. Il regolamento della FIA consente il recupero di un massimo di 400 kJ erogabili con una potenza massima di 60 kW (80 cavalli).
Come accumulatori di energia vengono impiegati supercondensatori o un dispositivo realizzato con un volano rotante ad alto numero di giri, oltre 60.000 al minuto.
In occasione del Gran Premio di Ungheria 2009 la McLaren-Mercedes di Lewis Hamilton fu la prima a vincere una gara con questo sistema.


NUOTO
Tutti ricorderete i superbody che esordirono tra 2008 e 2009: coprivano tutto il corpo (esclusi testa, mani e piedi). Di cosa erano fatti? Avevano inserti in poliuretano o neoprene per aumentare la galleggiabilità.
In meno di 2 anni caddero 265 record.


TENNIS
A livello tennistico, al di là dell'evoluzione delle racchette, le tecnologie adottate servono principalmente per migliorare gli allenamenti. Vengono utilizzate diverse applicazioni:
-PlaySight (sistema Smart Court con 6 telecamere che filmano allenamenti e gare in tempo reale quindi movimento, attività degli atleti, immagini registrate e poi consultabili sul sito PlaySight
-iAltitude (consente di allenarsi con condizioni simulate dell'altura)
-Vilynx (soluzione cloud basata su reti neurali collegate ad internet. Questo sistema elabora circa 10mila video al giorno, creando modelli di apprendimento per la prevenzione degli infortuni)
-Spinn Tech (permette di monitorare il gioco attraverso parametri quali velocità, posizione della pallina, distanza percorsa, errori e % di colpi vincenti)


VELA
Sicuramente tra le rivoluzioni più grandi ci fu quella del foil.
Appendici in grado di alzare di diversi metri le barche (soprattutto in condizioni di scarso vento) per ridurre l'attrito con l'acqua. Dopo di ciò le velocità sono aumentate da 25 nodi a 45 con gli equipaggi che riescono a strambare restando sempre sui foil (sollevati sempre uno alla volta).
Secondo lo skipper oceanico Andrea Mura, simili velocità, diminuirebbero di circa 1 settimana il giro del mondo.


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sabato 21 dicembre 2019

Il Calcio Offensivo Di Ian Holloway A Blackpool (Premier League 2010/11)

Il Blackpool della stagione di Premier League 2010/11, guidato da Ian Holloway ("Ollie") e in campo da Charlie Adam, tra le piccole, fu sicuramente tra le squadre più belle della storia da veder giocare.
Il Blackpool negli anni 50 ottenne buoni risultati in Inghilterra, anche grazie a Stanley Matthews che vinse il primo pallone d'oro della storia nel 1956.
Tra il 1987 e il 2019, il club fu di proprietà della famiglia Oyston.
Nove anni dopo l'acquisto del club, Owen Oyston fu incarcerato per uno stupro su una 16enne avvenuto nel 1992.
Sua moglie, Vicki, assunse la presidenza del club durante la pena detentiva di tre anni del marito (fu inizialmente condannato a sei anni).
Il figlio della coppia, Karl, subentrò nel 1999 e rimase nel ruolo per 19 anni.
Dopo altri problemi di tipo legale, Owen sollevò Karl dal suo ruolo e lo diede a sua figlia , Natalie.
Furono anni difficili perchè il club finì anche in amministrazione controllata.
Nel giugno 2019, Simon Sadler, un uomo d'affari di 49 anni, nato a Blackpool, acquistò il 96,2% del club, rimuovendo completamente la famiglia Oyston da qualsiasi coinvolgimento.
In questi 32 anni della famiglia Oyston sicuramente l'anno di grazia fu il 2010/11, quando il club venne promosso in Premier League.


IL CALCIO OFFENSIVO DI IAN HOLLOWAY A BLACKPOOL (2009-2012)
Il Blackpool riuscì a salire in Premier League (dopo 39 anni) giocando praticamente solo un calcio offensivo (finirono sesti con il terzo miglior attacco della lega) ed hanno continuato a fare la stessa dannata cosa in Premier League.
I playoff di Championship che li portarono in Premier furono uno spettacolo: batterono 2-1 e 4-3 il Nottingham Forest e poi a Wembley 3-2 il Cardiff.
Nella stagione successiva in Premier, segnarono in tutte le partite in casa tranne in una, batterono il Liverpool due volte (un doppio 2-1) e 3-1 il Tottenham Hotspur in casa (pareggiando 1-1 a White Hart Lane).
Si ricorda anche il 4-3 con cui batterono il Bolton (venne ripetuto il punteggio della finale di FA Cup del 1953) e vittorie su campi ostici quali il Britannia Stadium e lo Stadium Of Light.
7 delle 10 vittorie stagionali arrivarono prima dell'anno nuovo con la squadra che giocava sempre all'attacco e con ritmi impressionanti (a fine 2010 erano all'ottavo posto).
L'anno nuovo però portò in dote molte sconfitte (7 in 8 partite) con il club che crolla inesorabilmente.
A fine gennaio la squadra viene anche multata di 29mila euro per aver fatto troppo turnover.
Cioè "per non aver schierato la migliore formazione, violando le regole B13 ed E20" durante una partita contro l'Aston Villa.
Per l'occasione il manager dei Seasiders aveva scelto una squadra inedita, con ben 10 cambi rispetto alla formazione iniziale che il sabato precedente aveva pareggiato 2-2 contro l'Everton. Ciononostante in quel match la squadra di Holloway venne battuta con una rete all'ultimo minuto realizzata da James Collins per il 3-2 finale.
Durante tutta la stagione si ricordano anche i tanti gol subiti: il doppio 2-3 subito dalle due di Manchester (e una sconfitta per 4-2 ad Old Trafford all'ultima giornata), il 6-0 rimediato dall'Arsenal, il 4-0 dal Chelsea, il 5-3 subito a Goodison Park dall'Everton ed altre sconfitte nette come il 4-0 subito dal Wolverhampton, il 3-0 dal Fulham o inaspettate come il 3-2 dal West Bromwich Albion.
Nonostante comunque grandi vittorie (e sconfitte), tanti gol segnati (e subiti) ed un calcio sempre offensivo a fine anno sono mestamente retrocessi (insieme a West Ham e Birmingham City).
Nelle ultime 20 stagioni della Premier League, i Tangerines 2010/11 sono stati l'unica squadra a segnare almeno 50 goal e retrocedere (con 39 punti che comunque non sono pochi).
La classifica finale vedeva il Blackpool al 19esimo posto con 55 reti realizzate (ottavo attacco della Premier League insieme al Tottenham finito quinto) e ben 78 subite (difesa peggiore del campionato).
Sempre di retrocessione si tratta ma magra consolazione pensare che, c'era chi, ad inizio anno, aveva profetizzato per i Seasiders una stagione da incubo con meno di 10 punti totalizzati.
Poi, certo, i risultati vanno sempre letti in base al potenziale umano a disposizione e ai soldi spesi sul mercato e il raffronto tra la classifica finale della Premier League 2010/11 con il costo (mercato) di ogni punto realizzato è abbastanza eloquente.
Il Blackpool comunque, dopo diversi anni in seconda serie, è sprofondato in League One.
Tornando al 2010/11 si ricordano le 13 reti segnate dal centrocampista Charlie Adams, stesso bottino per l'attaccante DJ Campbell.
Ma reti segnate anche dalle altre punte: Gary Taylor Fletcher (6), Marlon Harewood (5), Luke Varney (5) più altre da centrocampisti e difensori.
Il Blackpool in quell'annata mandò a segno ben 15 giocatori diversi (4 difensori, 6 centrocampisti e 5 punte).
L'autore di questo miracolo sportivo fu Ian Holloway che però dopo i 4 anni magnifici a Bloomfield Road (dal 2009 al 2012) pare essersi perso (anche a livello di gioco) tra Crystal Palace, Millwall e QPR.
In compenso però si ricordano i suoi botta e risposta con i media, oltre che una sua autobiografia ricca di citazioni ("Let's Have Coffee: The Tao Of Ian Holloway").
Ecco alcune note.

[su alcune offerte ricevute per Charlie Adams]
"Sogna! Se vogliono insultarmi offrendo solo 3,5 milioni di sterline e provare a farmi arrabbiare bene, be' scusa, stanno abbaiando sull'albero sbagliato, stanno scherzando con il cane sbagliato e io andrò a morderli"

[a seguito di una vittoria sul Chesterfield, non giocando bene]
"In parole povere se sei stato fuori per una notte e stai cercando una ragazza e ne prendi una, alcune settimane sono belle, altre volte non sono le migliori. La nostra esibizione oggi non è stata la più bella ma almeno l'abbiamo portata in taxi. Non era la donna più bella che ci siamo portati a casa, ma è stata molto gentile e simpatica, quindi grazie mille, prendiamoci un caffè"

"Non vedo il problema con i calciatori che si tolgono la maglietta dopo aver segnato un goal. A loro piace e anche alle giovani ragazze piace. Suppongo che sia uno dei motivi principali per cui le donne vengono alle partite di calcio, per vedere i giovani che si tolgono la maglietta. Ovviamente dovrebbero andare a vedere un'altra partita perché i miei ragazzi sono brutti come il peccato"

"Sir David Beckham? È solo un buon calciatore con un famoso uccello. Riesci a immaginare se Posh si chiamasse Lady Beckham? Non ne sentiremmo mai la fine!"

"Abbiamo bisogno di un grosso e brutto difensore. Se ne avessimo avuto uno, avremmo affrontato il primo goal del Notts County spazzando la palla e l'avversario sulle prime tre file dei posti in tribuna"

[a seguito delle critiche dei fans del Plymouth dopo aver perso contro il Leicester]
"Apparentemente è colpa mia se il Titanic è affondato"

[dopo esser stato criticato per aver messo qualche giocatore difensivo a centrocampo]
"Va benissimo avere un grande pianista che suona, ma non va bene se non hai nessuno che abbia il pianoforte sul palco, altrimenti il ​​pianista sarebbe in piedi lì senza un pianoforte insanguinato da suonare"

"Paul Furlong è la mia Rolls Royce vintage e non mi è costato nulla. Lo lucidiamo, ci prendiamo cura di lui, e io lo ho messo a punto con i miei meccanici. Ci prendiamo cura di lui perché dobbiamo guidarlo ogni giorno, non solo salvarlo dal matrimonio"

[su altre offerte ricevute per Charlie Adams]
"Se vale solo 4 milioni di sterline, allora sono uno scozzese chiamato Mctavish"

[commenti su Joey Barton quando si abbassò i pantaloncini contro l'Everton]
"E' stato un po' sfacciato, no? Ma non penso che sia stato così male. Sarebbe stato peggio se si fosse girato e avesse lasciato cadere la parte anteriore dei suoi pantaloncini. Non penso che ci sia qualcosa di sbagliato in un paio di chiappe... Se qualcuno si è offeso nel vedere un retro... Forse sono solo gelosi del fatto che ne abbia uno molto bello stretto, senza cellulite o altro"

[sul nuovo attaccante danese Marc Nygaard del QPR]
"Quando mia moglie ha visto Marc per la prima volta, ha detto che era un bell'uomo. Dice che non ho nulla di cui preoccuparmi, ma penso che lei voglia che le compri una maglietta QPR con il suo nome sul retro per Natale"

"Ci chiamano Orange Club perché il nostro futuro è brillante!"

[sulla situazione finanziaria del QPR]
"È come il film Men in Black. Cammino in giro con un abito nero, una camicia bianca e una cravatta nera in cui ogni tanto faccio lampeggiare la mia luce bianca per cancellare alcuni ricordi, ma sento che ora abbiamo preso possesso della galassia. È nelle nostre mani"

[a seguito della promozione]
"Ogni cane ha il suo giorno, e oggi è il giorno! Oggi voglio solo abbaiare!"

[quando gli chiedono se il QPR sarebbe stato in grado di battere il Manchester City]
"Sono un manager di calcio. Non riesco a prevedere il futuro. L'anno scorso pensavo di andare in Cornovaglia durante le mie vacanze, ma alla fine sono andato a Lyme Regis"

"È stato fortunato che il guardalinee non fosse in piedi davanti a me perché l'avrei colpito con un bastone per assicurarmi che fosse sveglio"

[parlando di Cristiano Ronaldo]
"È 1 metro e 80, di bell'aspetto, deve esserci qualcosa di sbagliato in lui. Spero che sotto ce l'abbia come un criceto. Questo ci farebbe sentire tutti meglio. Detto questo, mia moglie ha un criceto domestico e il suo cazzo è enorme"


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domenica 15 dicembre 2019

Lo Slalom Notturno Di Schladming: Errori di Cronometraggio e Palle Di Neve

Lo slalom notturno di Schladming è sicuramente tra i più affascinanti del mondo (si corre su una pista illuminata artificialmente), anche se è spesso ricordata per le intemperanze di un pubblico caloroso (sempre pronto a far diventare il terribile Planai una vera e propria bolgia) e a volte degli organizzatori stessi.
Ad esempio nel 2005, a Rocca venne aumentato il tempo di mezzo secondo, a causa di un errore di cronometraggio nella prima manche.
Rocca da 22 centesimi che aveva su Manfred Pranger, 59 su Benjamin Raich e 74 su Rainar Schoenfelder, si ritrovò con 9 centesimi di margine su Raich e 24 su Schoenfelder.
A vincere la gara fu Pranger che precedette il connazionale Raich per soli 4 centesimi e lo svedese Andre Myhrer di 24.
Schoenfelder, imbufalito, rimase giù dal podio, quarto.

Giorgio Rocca: "A Schladming la gente del posto prende prende le ferie per il giorno dopo e trascorre l'intera giornata, passando da un bar all'altro. Solo lungo la pista ce ne sarà uno per ogni 20/30 metri, Nel 2005 finii la prima manche in testa ma mi alzarono il tempo di mezzo secondo per un problema di cronometraggio. Dopo, si scusarono dicendo che a far scattare le fotocellule erano state le palle di neve...non era vero. Ma sai, per la vittoria c'erano in ballo due austriaci: Pranger e Raich. Che nervoso mi era venuto. Infatti nella seconda manche uscii subito"

Nel 2018 invece, durante la seconda manche dello slalom, alcuni spettatori (50mila in totale) si divertirono a lanciare palle di neve contro il norvegese Henrik Kristoffersen (che aveva vinto tre delle ultime cinque edizioni).
Arrivato in fondo è esploso in una vibrata protesta inveendo contro il pubblico e, addirittura lanciando contro la tribuna un piccolo pezzo di neve.
La gara venne vinta dall'idolo di casa Hirscher proprio davanti al norvegese.
Mikaela Shiffrin, la campionessa americana, condannò immediatamente l'episodio: "Non mi importa chi siate, o per chi fate il tifo, o di che nazionalità siete, o per quale ragione lo avete fatto. Lanciare palle di neve o qualsiasi altro tipo di oggetto verso uno sciatore mentre sta scendendo non è solo disgustoso, ma anche pericoloso. Fatevi una vita. Dovreste sapere che Hirscher è adulto e sa prendersi cura di se stesso senza che ci sia qualcuno che lancia palle di neve al suo avversario"


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domenica 8 dicembre 2019

Esistono I Fixing Match Sul Web? Bookmaker Ad "Hoc" ed Asiatici

In questo articolo avevamo parlato di come è possibile capire se una partita è stata truccata analizzando le variazioni di quota e il movimento di soldi.
A fine articolo avevamo illustrato anche il metodo truffa che gira su Facebook (e non solo) di tutti coloro che "vendono" fixing match per centinaia, se non migliaia, di euro anche se a ben vedere si tratta di uno scam bello e buono.
Considerando che più persone giocano un certo esito con quote molto alte più la stessa quota cala (e maggiori sono le probabilità che la partita venga ritirata dal palinsesto), dunque sul web non esistono match truccati? In realtà esistono ma non ad alti livelli.
Parliamo di seconde divisioni di campionati quali quello turco, polacco, rumeno, ucraino e in generale Europa dell'Est (oltre che Sud America).
Gli esiti più propizi che vengono venduti sono i parziali/finali (HT/FT).
Sostanzialmente una squadra va avanti nel 1t, poi perde nella ripresa (si tratta di partite da giocare rigorosamente in singola e con quote comprese tra 10 e 35/40, a seconda della difficoltà).
Quanto costano le soffiate? Diverse migliaia di euro ma vengono fornite gratuitamente (sotto spieghiamo dove sta il guadagno).
Sono sempre sicure al 100%? No però 9 volte su 10, l'esito è quello prefissato.


DOVE SI SCOMMETTE?
Sicuramente non in ricevitoria ma rigorosamente online.
Non su siti di scommesse rinomati (SNAI, PlanetWin, Match-Point, BetFair, etc).
Perchè? Perchè sui bookmakers europei più grossi c'è il serio rischio che non vengano pagate le vincite (e questo vale sia in ricevitoria che online) ed anche perchè molte di queste partite non ci sono nel palinsesto.
Vengono scelti invece bookmaker ad "hoc" che offrono quote più basse (in media) per gli esiti parziale/finale (perchè sanno che queste partite potrebbero essere state alterate).
Quindi il bookmaker pagando partite truccate ci va a rimettere? Non esattamente.
Come detto il bookmaker sa quali partite potrebbero essere state alterate quindi si "copre" su bookmaker asiatici che offrono queste partite a quote "normali".
E i bookmaker asiatici? Be' loro sono accessibili quasi esclusivamente tramite broker, sicuramente non dall'UE nè dagli USA.
Inoltre sono tra i più grandi in assoluto.


COME AVVIENE IL TUTTO
Una volta che arriva la soffiata di un match truccato, questo viene condiviso gratuitamente su gruppi "chiusi" accessibili solo su invito (quali potrebbe essere un gruppo Telegram).
La partita viene giocata sul bookmaker ad "hoc" che accetta fixing match.
Si gioca in singola, importi di centinaia di euro su quote che oscillano da 10 a 30 (in media).
Ottenuta la vincita, i responsabili del gruppo che hanno condiviso la soffiata gratis, "pretendono" una % sulla vittoria.
Se non si paga, si viene espulsi dal gruppo.
In poche parole, generalmente, tutti i membri del gruppo sono "costretti" a giocare.
Se la soffiata è vincente si deve pagare una % (sia che la scommessa è stata effettuata sia che no perchè loro a priori non sanno se hai giocato o meno), se la giocata risulta perdente (raramente) finisce lì e via con il prossimo fixing.
Una delle caratteristiche principali di questi gruppi è che vigono regole molto ferree: sul bookmaker ad "hoc" dove giocate queste partite sospette, si deve comunque giocare normalmente anche altre scommesse di discreti importi (15/20 euro) su partite non fixing.
Che si vinca o meno non fa differenza.
Ciò serve per evitare che il bookmaker capisca che siete iscritti lì solo per giocare fixing match.
In poche parole si tratta di truffe "legalizzate".


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mercoledì 4 dicembre 2019

Harry Redknapp, Il Gioco Libero Senza Tattica e I Problemi Con La Giustizia

Harry Redknapp, pare di Jamie (ex giocatore di Liverpool e Tottenham), dopo una discreta carriera da giocatore inizia quella da manager negli anni 80.
Dopo i primi tempi da vice, va a sostituire Don Megson (licenziato alla fine del 1983) al Bournemouth quando la squadra si trovava in piena zona retrocessione nella allora terza divisione.
Nella sua prima stagione al timone, Redknapp aiutò il Bournemouth ad evitare la retrocessione in Quarta Divisione.
Bournemouth provocò anche un giant killings eliminando i detentori del Manchester United per 2-0 al terzo turno.
Cherries che vinceranno il titolo di Terza Divisione nel 1987 con 97 punti, battendo il record del club per il maggior numero di punti accumulati in una stagione.
La squadra durò 3 anni prima della retrocessione in una stagione anche molto sfortunata per via degli infortuni.


INCIDENTE STRADALE QUASI MORTALE
Nel giugno 1990, mentre era in Italia per assistere ai Mondiali, Redknapp fu coinvolto in un incidente stradale insieme a Michael Sinclair presidente dello York City, Fred Whitehouse presidente dell' Aston Villa e all'amministratore delegato del Bournemouth Brian Tiler.
Viaggiando a sud di Roma, di notte, il loro minibus si scontrò con un auto. Il minibus si capovolse e sbandò di 50 metri lungo la strada.
I 3 nell'altra auto persero la vita (3 soldati italiani).
Redknapp fu sommerso da benzina ma sottratto all'incidente da Sinclair.
L'ambulanza in arrivo lo diedero per morto mettendogli una coperta sopra la testa. Incosciente per due giorni, Redknapp si riprese completamente (a parte la perdita dell'olfatto il noto tic facciale).


PROSEGUO DELLA CARRIERA
Nell'agosto 1994, il consiglio di amministrazione decise di affidare il West Ham a Redknapp.
Redknapp introdusse un gran numero di giovani giocatori dell'Academy del club tra cui Michael Carrick, Joe Cole, Rio Ferdinand e Frank Lampard.

Redknapp (in un'intervista recente): "Tutti parlano quando fosse forte la class 92 del Manchester United ma vi ricordate chi avevamo al West Ham? Se fossi riuscito a tener insieme Rio Ferdinand, Joe Cole, Lampard, Glen Johnson, Defoe e Carrick sono sicuro che anche io avrei vinto la Premier"
Gli Hammers poi acquistarono Stuart Pearce, Paolo Di Canio e Trevor Sinclair che riuscirono a rilanciare la loro carriera.
Il West Ham concluse in ottava posizione nel 1998 e quinto nel 1999, che li ha visti qualificarsi per la Coppa UEFA Intertoto in quella che era la loro seconda migliore stagione in assoluto nella massima divisione.
Redknapp lasciò il West Ham il 9 maggio 2001, una partita prima della fine della stagione ma non si è mai saputo se si dimise o fu licenziato.
Harry divenne in seguito manager del Portsmouth nel 2001 ed anche avendo la possibilità di trasferirsi al più prestigioso Leiester rimase fedele ai Pompeys.
Redknapp riuscì ad ottenere la promozione in Premier League nel 2002, tenendo il club su sino al 2003/04 ma poi per disaccordi con il proprietario sulla nomina di Velimir Zajec si dimise da dirigente nel novembre 2004.
Alcune settimane dopo la sua partenza da Portsmouth, Redknapp divenne manager di Southampton, una mossa che fece infuriare i sostenitori del Portsmouth, poiché i due club erano feroci rivali locali. Alcuni fan portavano persino magliette che chiamavano Redknapp "Scummer" e "Giuda" e lo chiamavano "Rot in Hell".
Quella di Southampton fu una sfida molto difficile: non fu in grado di mantenere i Saints nella massima serie.


IL RITORNO AL PORTSMOUTH
Rimase in carica sino a dicembre 2005, prima di dimettersi per disaccordi con la società e rifirmare di nuovo con i Pompeys.
Era il 7 dicembre 2005 con il Portsmouth quasi in zona retrocessione. Inizialmente sembrava che Redknapp avrebbe raggiunto una seconda retrocessione consecutiva, ma un grande finale di stagione assicurò la sopravvivenza ai Pompeys. Nella stagione successiva, Redknapp portò il Portsmouth al nono posto, che è stata la più alta posizione raggiunta dal club dagli anni '50.


ACCUSE DI CORRUZIONE, FRODE E L'ARRESTO
Il 19 settembre 2006, Redknapp venne ripreso da una telecamera della BBC Panorama mentre avvicinava un giocatore al di fuori delle sedi appropriate, violando le regole della FA. Redknapp negò che la sua conversazione con l'allora giocatore del Blackburn Rovers (Andy Todd) e con il su agente Peter Harrison equivaleva ad avvicinarsi in modo improprio al giocatore. Redknapp si riferì a Todd chiamandolo "duro bastardo" durante la conversazione suggerendo che sarebbe stato interessato a fargli firmare un contratto.
Anche altri manager finirono sotto inchiesta per aver accettato/concesso bustarelle e premi, affinchè un loro giocatore cambiasse maglia.
Nel rapporto finale dell'indagine di Stevens, pubblicato nel giugno 2007, l'unica critica fatta a Redknapp riguardava la sua proprietà di un cavallo da corsa di nome Double Fantasy che gli era stato dato dall'agente Willie McKay, ciò suscitò alcuni sospetti.
Il 28 novembre 2007, Redknapp, insieme all'amministratore delegato del Portsmouth, Peter Storrie, all'ex presidente del Portsmouth, Milan Mandarić, all'agente Willie McKay e al calciatore Amdy Faye, furono arrestati dalla polizia della City di Londra con l'accusa di cospirazione (frode e falsa contabilità). Redknapp fu successivamente rilasciato senza accusa ed annunciò la sua intenzione di fare causa alla polizia a causa del suo arresto (ciò probabilmente gli fece perdere anche la nomina come CT della nazionale inglese).
Nel maggio 2008 l'Alta Corte stabilì che il raid degli agenti di polizia della City di Londra, nella casa di Redknapp a Poole, era illegale annullando di fatto il mandato di perquisizione.
A seguito di ulteriori indagini da parte di HM Revenue & Customs nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione, nel 2010 Redknapp fu accusato di frode, insieme a Milan Mandarić. L'accusa riguardava un pagamento di 189.000 sterline da Mandarić a Redknapp tramite un conto bancario sito a Monaco. Venne però scagionato da entrambe le accuse a febbraio 2012.


LA CONQUISTA DELLA FA CUP CON IL PORTSMOUTH
Nel 2008 Redknapp portò i Pompeys alla vittoria nei quarti di finale della FA Cup contro il Manchester United, battendo poi il West Bromwich Albion a Wembley il 5 aprile.
Il Portsmouth raggiunse la sua prima finale di FA Cup in 69 anni, dove sconfisse il Cardiff City il 17 maggio 2008, grazie a un gol segnato da Nwankwo Kanu.
Nonostante il suo contratto era sino al 2011, Harry è adocchiato dal Tottenham che ad ottobre 2008, a seguito del licenziamento di Juande Ramos, lo elegge nuovo manager.
Il Tottenham pagò 5 milioni di sterline al Portsmouth per il rilascio di Redknapp.
Gli Spurs si erano assicurati solo 2 punti dalle prime 8 partite della stagione prima dell'arrivo di Redknapp ed era in fondo alla classifica della Premier League, ma nelle sue prime due settimane in carica, portò il club fuori dalla zona retrocessione, cogliendo 10 dei 12 punti disponibili dopo le vittorie contro Bolton Wanderers, Liverpool e Manchester City (e un pareggio per 4-4 contro l'Arsenal).
Nel gennaio 2009, Redknapp comprò Jermain Defoe, Wilson Palacios, Carlo Cudicini, Pascal Chimbonda e Robbie Keane.
Nella seconda metà della stagione, gli Spurs salirono gradualmente in classifica dopo un significativo miglioramento della forma.
Nel marzo 2009 persero la Coppa di Lega contro il Manchester United. La stagione venne conclusa in ottava posizione.
Il 2009/10 fu la sua prima stagione completa con il club e fu assolutamente fenomenale: quarto posto con 70 punti e titolo di Manager of the Year della Premier League (solo il secondo manager a farlo in una stagione in cui la sua squadra non ha vinto il titolo).

Redknapp (in un'intervista del 2010): "Adoro guardarci, mi piace il modo in cui giochiamo a calcio. Mi piace il modo in cui muoviamo la palla e mi piace il movimento. Quando sei il manager e hai giocatori che giocano così, è una bella sensazione. Arsene Wenger deve provare lo stesso quando vede la sua Arsenal. Passiamo la palla e la muoviamo davvero bene. Lo fanno tutte le migliori squadre e certamente giochiamo a quel livello, a quel ritmo e con quel tipo di movimento. Penso che i ragazzi croati abbiano avuto un ruolo importante in questo. Modric esce dalla linea e trova piccoli buchi, Kranjcar fa lo stesso e noi giochiamo di squadra.
Modric, Kranjcar, Huddlestone stiamo parlando di assistman fantastici. È così che mi piace giocare, non riuscirei in nessun altro modo.
Penso che il Tottenham abbia sempre avuto una tradizione, erano la squadra push-and-run più originale sotto Arthur Rowe. Era il 1950 ma gli stessi principi si applicano ancora ora. È così che giochiamo, ci muoviamo sempre e creiamo fraseggi da un lato all'altro"

Rafael Van Der Vaart: "Non ci sono discorsi lunghi e noiosi sulla tattica, come ero abituato al Real Madrid. Ci sono solo degli appunti nel nostro camerino, ma Harry non ci scrive nulla. Non è che non facciamo nulla ma non siamo lontani da ciò. Ad esempio, lo scorso fine settimana Gareth Bale ha segnato con un colpo di testa contro il Blackburn dalla mia fascia. Ma non ci siamo allenati un minuto, è stata pura fortuna. Buoni calci da fermo, buona manovra, niente di più. E la nostra vittoria in casa contro i vincitori della Champions League, l'Inter, è stato un chiaro esempio di gioco sull'intuizione. Non puoi allenare il gol che ho segnato in quella partita"

Redknapp: "Puoi discutere su formazioni, tattiche e sistemi per sempre, ma per me il calcio è fondamentalmente basato sui giocatori. Che si tratti di 4-4-2, 4-2-3-1, 4-3-3, il gioco dei moduli non porta al bel gioco. Esso è basato 10% sulla disposizione in campo e il 90% sui giocatori. Se hai i migliori e fanno il loro lavoro, possono giocare come vuoi tu"

Come diceva John Giles in "The Football Man": "Resta il fatto che la palla è la cosa più importante in campo e che i buoni giocatori prenderanno le posizioni corrette in relazione ad essa, mentre i pessimi giocatori continueranno ad assumere posizioni sbagliate, indipendentemente da tattiche o formazioni". 
Ma determinare se una posizione è buona o cattiva richiede in sè...una comprensione tattica.
Harry molte volte si è dimostrato tatticamente astuto durante la sua carriera.
Nell'andata degli spareggi di Champions League 2010, gli Spurs sono stati turbati dall'alto pressing dello Young Boys e avrebbero potuto essere annientati prima dell'intervallo.
Redknapp sostituì Benoît Assou-Ekotto per aggiungere un centrocampista aggiuntivo (Tom Huddlestone), scalando Gareth Bale terzino sinistro, che ha stabilizzato la nave, poi Niko Kranjcar ha aggiunto solidità a centrocampo dando maggiore possibilità alle ondate devastanti di Bale.
Il 3-0 è stato trasformato in 3-2, un deficit che gli Spurs hanno rapidamente cancellato al ritorno.
Contro l'Aston Villa, hanno iniziato con un 4-4-2 con Van der Vaart a destra e Peter Crouch e Pavlyuchenko come attaccanti, più Aaron Lennon dall'altra parte.
Stephen Warnock completamente bloccato indietro e il Villa ha perso gran parte della sua spinta a sinistra.
Poco dopo contro l'Arsenal, Redknapp fece il cambio opposto, spostando Van der Vaart da un ruolo centrale a destra e Defoe.
La capacità di svoltare le partite è stata una caratteristica di questa stagione del Tottenham.
Forse Redknapp è sempre stato più bravo a capire intuitivamente una partita, a modificare la squadra, a fare cambi rispetto a preparare una gara.
Nel 2010/11 gli Spurs conclusero la stagione di Premier League in quinta posizione con 62 punti e in Champions ai quarti di finale, eliminati dal Real Madrid.
Crouch diede maggiori alternative al gioco offensivo dando la possibilità di sfruttare i cross dalle fasce o qualche palla alta.

Redknapp (dopo una partita contro lo Stoke City): "Non puoi buttare la palla in avanti contro lo Stoke perché hanno due centrali forti nel gioco aereo. Dovevamo solo essere pazienti. A 30 minuti dalla fine, ci siamo un po' spaventati ed abbiamo iniziato a giocare troppo in fretta"

Forse una delle critiche che si potevano fare a quegli Spurs è che, palla tra i piedi, la squadra era troppo ragionata nelle scelte (ma a volte, nel calcio moderno fatto di "parking the bus" alla Mourinho style, si sa che non è facile trovare spazi).
Malgrado l'anno successivo portò gli Spurs di nuovo al quarto posto, perdendo però la qualificazione per la UEFA Champions League solo a causa della vittoria del Chelsea nella competizione (Blues che andavano di ufficio come vincitori ma non erano tra le prime 4 in campionato), Redknapp venne licenziato il 13 giugno 2012.
Per la nuova stagione è nominato manager del Queens Park Rangers, subentrando a Mark Hughes.
QPR era in fondo alla classifica con solo 4 punti in 12 partite.
Il 2 gennaio 2013, Redknapp portò il QPR a una vittoria per 1-0 fuori casa contro i campioni d'Europa in carica del Chelsea. Questa fu la prima vittoria in trasferta del QPR in Premier League dal novembre 2011 e la loro prima vittoria a Stamford Bridge dal marzo 1979.
Non fu comunque in grado di evitare la retrocessione a fine stagione, anche se l'agonia della Championship durò solo una stagione, visto che i londinese a Wembley battendo il Derby County riuscirono subito a ritornare in Premier.
Quello era il QPR dei ricchi, una squadra costruita un po' a caso (e a caro prezzo): classici mercenari moderni arrivati a Londra già spremuti.
Il 3 febbraio 2015 comunque si dimise da manager per una strana motivazione: un'imminente operazione al ginocchio che non gli avrebbe consentito di dare il 100% come allenatore.
In seguito si seppe che anche qui c'erano stati problemi con la dirigenza (un po' una prerogativa della sua lunga carriera): "non sapevo più chi fosse dalla mia parte". 
Nel 2016 lui e Kevin Bond vengono scelti come CT della Giordania, due sole partite: l'8-0 sul Bangladesh ed una sconfitta per 5-1 in Australia.
Tra 2017 e 2018 si ricorda l'ultima esperienza su una panchina: quella a St.Andrews, con il Birmingham City.


SCOMMESSE
Nel 2016 il tecnico ormai 69enne venne registrato in un video da alcuni giornalisti sotto copertura che si fingevano imprenditori mentre parla di una partita nella quale presumibilmente i suoi giocatori hanno scommesso su se stessi per vincere, mentre uno di loro avrebbe detto ad un agente che le probabilità erano favorevoli.
Redknapp raccontava come "i ragazzi" avessero "tutti puntato in modo pesante" sulla vittoria di una gara che avrebbero poi disputato e uno di loro avrebbe anche consigliato a un agente di "ipotecare la casa" visto che le quote erano favorevoli. Lo stesso agente avrebbe poi raccontato che anche gli avversari avrebbero scommesso sullo stesso esito, ingolositi dalle quote dei bookmakers che si aspettavano da Redknapp una squadra imbottita di riserve visto che era l'ultima giornata e non aveva più niente da chiedere al campionato. E invece il tecnico ha mandato in campo la formazione migliore che ha poi vinto facilmente.
Le regole della FA ovviamente vietano ai giocatori di puntare su partite in cui sono direttamente coinvolti e i manager sono chiamati a denunciare fatti di questo tipo e a segnalare qualsiasi comportamento scorretto. Redknapp, secondo il Telegraph, lascia intendere di essere venuto a conoscenza delle scommesse solo dopo la partita ma resta il fatto che non ha riferito nulla alla FA, violando così lui stesso le regole, anche se il tecnico si difese sostenendo che all'epoca non era a conoscenza che la cosa fosse vietata.


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venerdì 29 novembre 2019

I Ritmi Infernali Negli Stadi Inglesi: This Is Anfield e You'll Never Walk Alone

La difficoltà nel giocare in Inghilterra, nelle trasferte europee, risiede principalmente nei ritmi infernali che le squadre inglesi (storicamente) impongono soprattutto nella prima mezz'ora di gioco.
Superata indenne la prima mezz'ora, si può vincere ma molto più spesso perdere...però quantomeno iniziano a giocare anche gli avversari.
Era così anche in stadi ormai defunti quali Highbury o White Hart Lane.
Ma rimane così più o meno ovunque anche oggi in stadi storici quali Old Trafford, Stamford Bridge ma soprattutto Anfield Road (inaugurato nel 1884).
Non vincono la Premier League dal 1990 ma Anfield ha visto vincere ben 6 Champions League e il dominio europeo tra anni 70 e 80 fu tale che questo stadio venne ribattezzato Fortress Anfield (Fortezza Anfield) dai tifosi del Liverpool.
Il tecnico Bill Shankly fece apporre sul muro che conduce i giocatori sul campo di gioco una targa, con la scritta "This Is Anfield" (Questo è Anfield).
A suo dire "per ricordare ai nostri ragazzi per quale maglia giocano, e ai nostri avversari contro chi giocano".
Ma i grandi ritmi e il pressing infernale sono possibili anche grazie all'incessante spinta dei tifosi (oggi, solo tifosi; negli anni 80 Hooligans) presenti nella Kop.
Cos'è la Kop? La "curva" dei tifosi dei Reds (in realtà in Inghilterra si chiama "End").
Lo stadio nel suo complesso può contenere 54mila spettatori ma la capacità totale della Kop fu ridotta drasticamente negli anni a seguito dell'adozione delle misure di sicurezza istituite dopo la strage di Hillsborough del 1989, che provocò la morte di 96 persone nello stadio dello Sheffield Wednesday.
Nel 1994 Anfield divenne uno stadio con soli posti a sedere e la capacità totale della end contenente i tifosi più caldi del Liverpool si ridusse a circa 12.500 spettatori.

Per Guardiola: "Anfield è una cosa a parte: nessuno stadio al mondo produce quell'atmosfera particolare. Ti senti piccolo e vedi avversari dappertutto. In questo momento il Liverpool è inarrestabile"

Andrea Dossena (ex giocatore del Liverpool): "Anfield Road è un inferno"

Alexander Arnold: "Tutti hanno visto quanto a casa nostra il pubblico faccia la differenza.
Pochi hanno ottenuto punti ad Anfield, quando giochiamo in casa sentiamo che nessuno può batterci: l’atmosfera è fantastica, i tifosi ancora di più"

Si ricordano imprese incredibili come la rimonta in finale ai danni del Milan ad Instanbul 2005 (da 0-3 a 3-3 in 10 minuti) o la rimonta dell'anno scorso in semifinale ai danni del Barcellona (dopo il 3-0 immeritato rimediato al Camp Nou) perchè ad Anfield Road niente è impossibile come sanno bene tutti (il Barcellona venne completamente annichilito ed umiliato nella ripresa, malgrado i Reds fossero senza Salah, Keitah e Firmino più Robertson infortunatosi durante il match).

Suarez (dopo l'eliminazione con il Barcellona): "Ho vissuto un momento davvero duro, ma è stato così anche per i miei compagni. Sapevamo che ad Anfield sarebbe stato difficile, con tanti tifosi al seguito pronti ad incitare la propria squadra. E con questo non voglio sminuire il Liverpool, che ha spinto alla follia per rimontare"

E poi quando parte il coro di You'll Never Walk Alone (ad 1 minuto dalla fine sia in casa che in trasferta), tutto lo stadio lo canta, sia che si sta vincendo che perdendo.
E' proprio una regola, non puoi non cantarlo.
Il coro viene utilizzato ad Anfield dal 1964 ed anche questo fu introdotto da Bill Shankly.

When you walk through a storm, hold your head up high
And don’t be afraid of the dark
At the end of the storm, there’s a golden sky
And the sweet, silver song of a lark
Walk on through the wind
Walk on through the rain
Though your dreams be tossed and blown
Walk on, walk on
With hope in your hearts
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone
Walk on, walk on
With hope in your hearts
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone

Quando cammini nel bel mezzo di una tempesta
tieni bene la testa in alto
e non aver paura del buio
alla fine della tempesta,
c’è un cielo d’oro
e la dolce canzone d’argento
cantata dall’allodola
cammina nel vento
cammina nella pioggia
anche se i tuoi sogni
saranno sconvolti e scrollati
va avanti, va avanti
con la speranza nel tuo cuore
e non camminerai mai da sola
non camminerai mai da sola
va avanti, va avanti
con la speranza nel tuo cuore
e non camminerai mai da sola
non camminerai mai da sola


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venerdì 22 novembre 2019

Saracens Puniti Per Aver Infranto Il Salary Cup (Rugby)

I Saracens dell'irlandese Mark McCall, fondati addirittura nel 1876, stanno andando incontro ad una penalizzazione storica che potrebbe farli retrocedere dalla Premiership.
Parliamo di un club campione d'Europa in carica in Champions Cup (hanno vinto 3 delle ultime 4 edizioni) e che ha vinto gli ultimi 2 campionati inglesi (5 in totale).
Il club è finito nella bufera per non aver rispettato il Salary Cap di complessivi 7 milioni di sterline previsto dalle rigide norme finanziarie della Premiership.
La violazione riguarderebbe le ultime 3 stagioni (dal 2016 al 2019) con conseguente condanna per il club a pagare una multa di 5,36 milioni di sterline e l’immediata penalizzazione di 35 punti in classifica.
Nella prima giornata i Saracens erano stati sconfitti in casa dai Northampton Saints, poi erano arrivate 3 vittorie (contro Leicester Tigers, London Irish e Gloucester).
L’indagine è stata lunga ed ha evidenziato la truffa messa in atto dal proprietario e chairman Nigel Wray per aggirare il Salary Cap.
Alcune delle stelle del club tra cui Owen Farrell (capitano dell’Inghilterra), Maro Itoje e i fratelli Billy e Mako Vunipola, sarebbero stati pagati direttamente dal proprietario attraverso fondi di investimento, titoli finanziari o tramite il passaggio di proprietà immobiliari ("fuori busta" diciamo).
Un modo per mantenere dentro le regole il monte stipendi, che però non ha convinto il gruppo di investigatori.
Per i Saracens, più della penalizzazione e della multa, pesano però i danni di immagine (parliamo di un marchio a livello globale a livello non solo rugbstico ma sportivo).
In un comunicato, i Saracens hanno fatto sapere che i titoli conquistati sul campo non potranno essere sottoposti ad alcuna revisione e che al momento il club non sarà costretto a vendere alcun giocatore.
I londinesi quindi si ritrovano all'ultimo posto con -22 punti, penultimo il Leicester con 4 quindi 26 lunghezze da recuperare.
L’anno scorso i Saracens chiusero la stagione con 78 punti.
Facessero un campionato identico, dunque, chiuderebbero a 43 punti (a retrocedere fu il Newcastle che finì con 31 punti).
Due anni fa, invece, i londinesi chiusero con 77 punti, cioè 42 con la penalizzazione (i London Irish retrocessi chiusero con 22 punti).
Tre anni fa chiusero nuovamente a 77 punti quindi 42 con la penalizzazione odierna, con il retrocesso Bristol che chiuse a quota 20.
Per trovare i Saracens virtualmente retrocessi bisogna arrivare alla stagione 2008/09, quando i Sarries chiusero noni, con 47 punti (12 con la penalizzazione), mentre Bristol arrivò ultimo con 17 punti.

Vanno considerate però due cose:
1) Se il club manterrà tutti i giocatori
2) Presumibilmente la corsa non andrà fatta su club storici quali Leicester Tigers, Harlequins, Bath (che ora occupano 3 delle ultime 4 posizioni) ma su club con già 9 punti in classifica (la quota salvezza potrebbe essere più alta, anche perchè la neopromossa London Irish è partita bene, per non parlare della neo-promossa di 2 anni fa...Bristol che guida addirittura la classifica)

Tutte le altre società comunque hanno attaccato duramente il club di Londra, sostenendo che sia giusto revocargli tutti i titoli vinti nelle ultime stagioni. Tra questi il mediano di mischia della Nazionale inglese Danny Care, che ha detto chiaramente che "non meritano di tenersi le loro coppe".

Nigel Wray (presidente della società): "Abbiamo commesso errori e quindi, con umiltà, dobbiamo accettare queste penalità. Come club, ora ci riuniremo e affronteremo le sfide che ci attendono. Confermiamo il nostro impegno nei confronti del salary cap e il principio di base di lavorare a parità di condizioni. Continueremo a lavorare in modo trasparente con il Premiership Rugby a questo proposito"
Tony Rowe (CEO degli Exeter Chiefs), club che negli ultimi anni è stato il rivale domestico più accreditato di Farrell e compagni: "Abbiamo, per un certo numero di anni, sospettato che avessero infranto le regole sul tetto salariale ma non credo che la pena sia abbastanza severa: in realtà avrebbero ancora la possibilità di arrivare ai playoff e poi a Twickenham per la finale 2020 della Premiership.
Retrocessione? Nello sport americano se infrangi le regole sei fuori. Il management ha violato le regole, hanno costruito una rosa che non avrebbero potuto mettere in campo e per noi non eguagliabile, come hanno dimostrato i fatti. Sono un po’ amareggiato per quello che è successo: siamo stati battuti in una maniera che non ci piace, anche se non possiamo dare la colpa allo staff tecnico e ai giocatori dei Saracens per quanto successo. Scoprire, a distanza di tempo, di essere stato superato da un club che ha imbrogliato, non va bene"

Mark McCall, temendo un gran numero di domande da parte dei media, non si è presentato al lancio delle competizioni europee. Champions Cup che fra l’altro è detenuta, in qualità di campioni in carica, proprio dal club rossonero.
Questo scandalo inerente stipendi pagati sotto-banco e in modo non ufficiale per non gravare sul monte stipendi, giunge a distanza di 10 anni dal più grande scandalo vissuto dal Rugby inglese, il "Bloodgate Scandal", che fece piovere squalifiche pesanti sullo staff tecnico degli Harlequins, altro leggendario club londinese, reo di aver obbligato, durante un quarto di finale di Heineken Cup, l’ala Tom Williams a masticare una capsula di sangue umano per costringere l’arbitro a effettuare una sostituzione per infortunio.


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domenica 17 novembre 2019

Tutti I Ruoli Del Football Americano: Spiegazione e Compiti (NFL)

Nel football americano possiamo distinguere due fasi: quella di attacco e quella di difesa.
Dunque distingueremo due grosse categorie di ruoli, quelli di attacco e quelli di difesa.
Per quanto riguarda l'aspetto manageriale: Spiegazione Ruoli Coach Football Americano: Head, Offensive, Defensive Coordinator e Special Team
La fase di attacco consiste di un quarterback, uomini di linea di attacco, dei back, dei tight end e dei ricevitori.
La linea d'attacco, oltre che funzioni di ricezioni della palla, ha anche lo scopo di bloccare i tentativi dei difensori che cercano di impedire l'avanzata o di recuperare la palla.
Di solito troviamo un centro, due guardie, due offensive tackle e uno o due tight end.
I running back solitamente portano la palla e i fullback eseguono blocchi o più raramente portano o ricevono il pallone. La funzione primaria dei ricevitori è ovviamente quella di ricevere i passaggi in avanti del quarterback.
E l'offensive coordinator a gestire la fase di attacco.

Quarterback (QB)
Guida la squadra in attacco e decide l'azione di gioco. Si posiziona in genere subito dietro al centro e ne raccoglie lo snap per consegnare la palla ad un corridore o lanciarla ad un ricevitore.
Un quarterback può anche correre in avanti con la palla (se la situazione lo richiede).

Center (C)
È il giocatore che sta al centro della linea d'attacco e che mette la palla in gioco con lo snap.
Ha anche la funzione di bloccare gli uomini di linea di difesa avversari.

Offensive Guard (OG)
Si tratta dei due giocatori ai lati del centro (a sinistra e a destra), questi effettuano i blocchi nelle azioni di corsa e proteggono il quarterback in quelle di lancio, inoltre aprono gli spazi per i running back.

Offensive Tackle (OT)
Sono i due giocatori di linea d'attacco all'esterno delle guardie (sempre a sinistra e a destra) e proteggono il quarterback dagli avversari.

Tight End (TE)
Si trova all'esterno della linea d'attacco a ridosso dell'offensive tackle. I suoi compiti sono un misto tra quelli degli uomini di linea e quelli dei ricevitori: ovvero compiti sia di protezione che di corsa (dato che possono ricevere la palla).
Quindi si tratta di giocatori molto muscolari ma anche agili.

Fullback (FB)
È il giocatore posizionato dietro il centro della linea ed effettuare blocchi, qualche corsa e qualche ricezione di passaggi corti.

Running Back (RB)
È destinato a portare la palla nelle azioni offensive di corsa. In genere sono, con i ricevitori, i giocatori più veloci della squadra.

Wide Receiver (WR)
È il giocatore destinato a ricevere i lanci lunghi del quarterback. In genere è un giocatore veloce che, dopo lo snap si posiziona nel campo avversario per ricevere il lancio.
Oltre a velocità, devono essere molto bravi nelle prese.


Ora passiamo alla fase di difesa.
Iniziano l'azione di gioco dalla linea di scrimmage senza essere in possesso della palla.
Sostanzialmente il loro compito è quello di impedire agli avversari di realizzare dei punti recuperando il possesso del pallone o forzando gli avversari all'errore.
Dunque devono bloccare i tentativi di avanzata degli avversari, possono retrocedere l'azione avversaria (sack), intercettare la palla o recuperarla dopo un fumble (palla lasciata incustodita dagli avversari con la difesa che si butta sopra) o impedire il raggiungimento delle 10 yard con il seguente punt dell'attacco al quarto tentativo (cioè lungo calcio del punter avversario che spara nell'altra metà-campo riconsegnando la palla alla difesa, essendo terminati i tentativi offensivi).
Quando il pallone è stato riconquistato o quando gli avversari hanno realizzato dei punti, la squadra di difesa lascia il posto all'attacco o allo special team.
Possono segnare punti tramite intercetti della palla o in alternativa se riescono a far retrocedere l'azione dell'attacco avversario nella end zone (area dove si segnano punti) realizzando così un safety.
La gestione della squadra di difesa è affidata al defensive coordinator.

Defensive End (DE)
Sono posizionati alle estremità della linea di difesa. La loro funzione è di attaccare il quarterback avversario in azione di lancio o di bloccare il portatore di palla.

Defensive Tackle (DT)
Sono guardie difensive che si schierano sulla linea di scrimmage tra i defensive end. Il loro compito principale è quello di attaccare il portatore di palla avversario eludendo i blocchi degli uomini di linea d'attacco avversari.

Nose Guard (NG)
È il giocatore che nella difesa si posiziona di fronte al centro avversario. Il suo compito è quello di bloccare le corse centrali e di penetrare nella linea di attacco avversaria per effettuare un sack.

Linebacker (LB)
Sono i giocatori che prendono posizione dietro alla linea di difesa per fermare le corse o intercettare i lanci corti. Si dividono in strongside linebacker (si schierano in corrispondenza del tight end avversario e sono di solito i linebacker più forti perché devono affrontare i bloccatori più forti), middle linebacker (si schierano nel mezzo della difesa e devono identificare la formazione dell'attacco avversario per dettare gli aggiustamenti necessari per la difesa) e weakside linebacker (devono coprire il campo aperto sui lanci).

Cornerback (CB)
Sono i giocatori che devo occuparsi principalmente della difesa sui lanci. Devono marcare i ricevitori avversari e cercare di intercettare i lanci del quarterback o quantomeno di deviarli dal loro obiettivo.

Safety (FS o SS)
Sono i giocatori che costituiscono l'ultima linea di difesa e che aiutano i cornerback nella difesa sui lanci. Si dividono in strong safety (solitamente il più forte e pesante, orientato alla difesa sulle corse) e free safety (più leggero e veloce, orientato alla difesa sui lanci).


Sempre a livello di ruoli, menzione a parte anche per gli special team che entrano in campo nelle situazioni di kickoff, di punt o di tentativo di realizzazione di field goal o extra point (quindi giocano molto di meno rispetto agli altri ruoli).
Solitamente tali formazioni sono composte da giocatori di seconda linea in altri ruoli e sono estremamente specializzate.
Gli special team assumono il nome della situazione in cui sono chiamate in causa, si hanno così: un kickoff team, un kick return team, un punting team, un punt blocking/return team, un field goal team ed un field goal block team.
Questi giocano determinano spesso l'inizio o l'esito di una determinata serie di azioni e sono chiamate in campo spesso per decidere una partita negli ultimi secondi di gioco.

Kicker (K)
È il giocatore che calcia i kickoff e tenta di trasformare i field goal (solitamente nei quarti tentativi di gioco e a distanze propizie).

Holder (H)
È il giocatore che ferma la palla per il kicker. Spesso è un quarterback o un punter.

Long Snapper (LS)
È un centro specializzato nel consegnare la palla direttamente all'holder o al punter.

Kick Returner (KR)
È il giocatore che riceve i kickoff, solitamente è un ricevitore o un cornerback.

Punter (P)
È il giocatore che calcia i punt (sempre quarto tentativo di attacco ma distanza proibitiva per realizzare un field goal).

Upback (U)
È il giocatore che nelle azioni di punt si posiziona qualche yard dietro la linea e funge da seconda linea di difesa per il punter. Nelle situazioni di finta di punt può essere colui che riceve lo snap dal long snapper per iniziare l'azione d'attacco.

Punt Returner (PR)
È il giocatore che riceve i punt avversari.



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