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mercoledì 27 gennaio 2021

Tutte Le Reti Realizzate Da Portieri (Premier League e Serie Inferiori)

Succede poche volte ma quando succede si tratta di un evento storico: cioè il portiere che segna agli avversari. Sia che si tratti del numero 1 che si fa avanti per un calcio piazzato all'ultimo minuto o che segna direttamente da calcio di rinvio.
Solo cinque sono i portieri che hanno realizzato l'impresa in Premier League con Peter Schmeichel (sugli sviluppi di un corner, prima rete di un portiere in Premier League nel 2001 quando giocava per l'Aston Villa contro l'Everton) e Brad Friedel i pionieri (segnò nel 2004 in un Charlton v Blackburn 3-2). Il portiere danese che giocò ovviamente anche con il Manchester Utd segnò pure in Europa, in Coppa UEFA, contro il Rotor Volgograd nel 1995.
Nel frattempo (2007), Paul Robinson si aggiunse alla lista segnando poco fuori la sua area di rigore quando giocava per il Tottenham (era il 2-0 contro il Watford, beffando il collega Foster). Fu il secondo gol della carriera di Robinson che quando giocava per il Leeds segnò nel 2003 in un incontro di League Cup sugli sviluppi di un corner.
Poi nel 2012 Tim Howard nella sconfitta del suo Everton per 2-1 contro il Bolton (con un rinvio dalla sua area di rigore) e Asmir Begovic (nel 2013, dopo soli 13 secondi di gioco, il più veloce della storia, in uno Stoke v Southampton. Retropassaggio all'indietro, gran rinvio di Begovic e Boruc beffato).


IL RECORD DI TOM KING
Il goal segnato dalla distanza maggiore (ben 96 metri) nella storia del calcio appartiene a Tom King, portiere del Newport County. Goal realizzato a gennaio 2021 in Football League contro il Cheltenham con un calcio di rinvio.
Con un po' di aiuto del vento, il portiere del Newport ha visto il suo rinvio fluttuare in altezza e profondità nella metà campo avversaria, prima di prendere un malvagio rimbalzo sopra la testa della sua controparte del Cheltenham.
Sicuramente aiutato da vento e terreno di gioco ma l'ex portiere di Millwall e della nazionale inglese under 17 rimarrà nella storia del calcio.


ALTRI PORTIERI GOLEADOR NEI CAMPIONATI INGLESI
Scendendo nelle serie inferiori e considerano anche la vecchia prima divisione inglese, prima che per ragioni di sponsor diventasse Premier League (1992), sono tanti i portieri goleador.
Il caso più eclatante fu quello di Tony Read che segnò 12 gol in carriera negli anni 60/70, tuttavia li segnò da attaccante. Iniziò portiere, poi divenne centravanti al Luton Town e poi ritornò in porta.
Ernald Scattergood ne segnò 8 tra Derby County e Bradford Park Avenue (anni 20 e 30). Invece George Kitchen 6 al West Ham (tutti penalty) tra il 1905 e il 1912. Arnold Birch ne segnò 5 con il Chesterfield, sempre 5 Freid Craig al Plymouth, 3 invece per Roger Freestone (allo Swansea negli anni 90), Jimmy Maidment (Newport), Kevin Pressman (Sheffield Wednesday), James Raeside (Bury) e per Richard Gray al Burton Swifts.
Scendiamo a 2 per Jim Brown (di cui 1 con il Chesterfield ed un altro all'estero), Alan Fettis negli anni 90 con l'Hull City e Alex Stepney per il Manchester Utd.
Infine con solo una rete: Benjamin Baker (Chelsea), Arthur Bown (Halifax), Arthur Box (Burslem Port Vale), Nikki Bull (Aldershot), Ray Cashley (Bristol City), Mark Crossley (Sheffield Wednesday), Harry Dowd (Manchester City), George Farm (Blackpool), Scott Flinders (Hartlepool), Jimmy Glass (Carlisle), Iain Hesford (Maidstone Utd), John Joyce (Tottenham), Eric Lindon (Merthyr Town), Chris MacKenzie (Hereford Utd), Alan Marriot dalla sua area di rigore (con il Manfield), Jim McDonagh (Bolton), Peter McSevich (Bournemouth), Bert Mehaffy (New Brighton), Frank Moss (Arsenal), Steve Ogrizovic (Coventry), Tony Roberts (Dag & Red), Barry Roche (Morecambe), Peter Roney (Bristol Rovers), Steve Sherwood (Watford), Peter Shilton (Leicester City), Kenny Simpkins (Hartlepool), Paul Smith (Nottingham Forest), Tommy Thorpe (Barnsley), Ian Turner (Preston North End), Gavin Ward (Tranmere), Chris Weale (Yeovil Town), Charlie Williams (Manchester City), Steve Mildenhall (Notts County) e Andrew Lonergan (Preston North End).



IL GOL DI ADRIAN AL WEST HAM
Ok non si tratta di una rete ufficiale essendo stata realizzata in un match tra West Ham e le sue leggende (ed alcuni avversari sembrano spostarsi ad un certo punto), tuttavia per idea, corsa, dribbling e tiro finale quello di Adrian nel 2016 è forse il più bello della storia del calcio realizzato da un portiere essendo partito palla al piede dalla sua area. 
Come forse solo Benji Price avrebbe saputo fare in Holly & Benji.


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venerdì 22 gennaio 2021

Il Record Del Chelsea Contro Il West Ham: 0 Falli In 90 Minuti (2019)

Il 30 novembre 2019 è ricordato per una cosa davvero curiosa che successe in Chelsea v West Ham. Il Chelsea di Lampard fu sconfitto per 1-0 dagli Hammers di Pellegrini a Stamford Bridge (West Ham che non vinceva da 7 gare e in generale da 17 anni a Chelsea).
Dopo un primo tempo senza reti, i Blues sono rimasti storditi ad inizio ripresa, quando Aaron Cresswell ha superato Reece James mettendo a segno un bel tiro battendo il portiere del Chelsea Kepa.
Sorprendentemente, nella partita contro gli Hammers, il Chelsea non ha commesso alcun fallo per tutti i 90 minuti, dimostrando (probabilmente) quanto molle fosse stato il Chelsea in quella partita. Volendolo vedere in modo negativo. O semplicemente il referee della contesa ha fischiato poco facilitando la fluidità delle azioni di gioco.
Non ci sono stati contrasti fallosi, né falli tecnici da parte dei padroni di casa rispetto al West Ham che commise 16 falli.
Fu la prima volta da quando esiste il sito di statistiche Opta (2003) che sono stati registrati 90 minuti in cui una squadra non commise alcun fallo di gioco.

Gary Lineker: "Statistica incredibile, non ne avevo mai sentito parlare prima. Non sono sicuro se sia una cosa negativa o positiva ma forse è una buona cosa. Questo è strano comunque ma in un giorno in cui gli Hammers avevano bisogno di vincere, mostra quanto fossero più pronti alla lotta rispetto ai loro avversari. Manuel Pellegrini sembrava sull'orlo del baratro ma ora, dopo una sola vittoria, le cose nell'East London sono cambiate decisamente. Certo, dovranno seguire altri risultati positivi e le prossime partite contro Arsenal e Wolves non saranno facili, ma questa vittoria avrà ripristinato un po' di fiducia nel club, e potrebbe fare un enorme differenza per una squadra che dovrebbe lottare per un posto europeo invece che per la retrocessione. Si spera che da qui sia tutto in salita. Per quanto riguarda la statistica, a nessuno piace vedere partite nervose con falli non necessari"

Il Chelsea, malgrado alcune partenze estive (ad esempio Hazard), chiuderà bene la stagione al quarto posto a pari merito con il Manchester Utd (terzo per differenza reti). Il West Ham invece esonererà comunque Pellegrini, sostituito da David Moyes che porterà gli Hammers alla salvezza chiudendo con +5 sul Bournemouth terz'ultimo grazie ad 8 punti nelle ultime 4 giornate (pareggiando anche ad Old Trafford).


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venerdì 15 gennaio 2021

I Portieri Più Provocatori Durante I Rigori: Da Grobbelaar a Dudek

Sono stati diversi i portieri che nel corso della storia del calcio hanno provato ad intimorire/innervosire i rigoristi dal dischetto. 
Uno dei portieri più aggressivi della storia del calcio è sicuramente William Foulke, portiere inglese, di fine 800 che era solito intimorire gli avversari e scagliarli addirittura nella sua rete: come dimenticare diverse risse con arbitri, avversari, crolli di porte ed abbandono delle partite per protesta. Era un para-rigori perchè era alto 1.93m (tantissimo all'epoca) ed arrivò a pesare 150 kg.
Si ricorda anche il portiere dell'Olanda, Jan Jongbloed, che mimava il gesto della sigaretta di fronte all'avversario oppure Jan Tomaszewski che pare ci riuscisse semplicemente ipnotizzando l'avversario guardandolo negli occhi.
Il più folle di tutti era probabilmente l'argentino Hugo Orlando Gatti che insultava il rigorista e tutti i suoi familiari fino a fargli perdere la calma.
Era solito dire dopo aver parato un rigore: "E' stato un gioco da ragazzi. Io guardo sempre intensamente la palla. Se la guardi intensamente puoi fermarla e farla andare dove vuoi. Potete chiamarmi stregone o sciamano: sono soltanto il miglior portiere sulla faccia della terra"
Una volta che non aveva molto da fare si sedette sulla traversa. Ad un giocatore del River Plate, disse: "se mi fai gol ti ammazzo. E non scherzo" (il centravanti sbagliò il rigore, effettivamente Gatti girava per Buenos Aires con la pistola nei pantaloni).
Impossibile dimenticare le diavolerie di Bruce Grobbelaar nella finale di Coppa Campioni 1984 tra Liverpool e Roma. Il Liverpool di Dalglish, Rush e Souness aveva chiuso la contesa all'Olimpico sull'1-1. Si va ai rigori. I balletti e gli occhiolini del portiere del Liverpool iniziano sul secondo rigore di Bruno Conti che calcia alto. Anche Graziani sbaglierà il rigore, la rete decisiva viene segnata da Alan Kennedy per la quarta Coppa Campioni della loro storia. Poi dirà "Per vincere vale tutto".

Grobbelaar: "I fili della rete sembravano spaghetti, così iniziai a camminare sulla linea come se avessi due spaghetti al posto delle gambe"

21 anni dopo, nel 2005, ad Instabul sempre il Liverpool protagonista stavolta contro il Milan. I Reds sotto 3-0 rimontano in 6 minuti portandosi sul 3-3 (Gerrard, Smicer ed Alonso) e guadagnandosi prima i supplementari e poi i rigori. Jerzy Dudek memore dei balletti di Grobbelaar si mise a ballare sulla linea di porta. Molleggiava sulle gambe, muovendo le braccia come uno spaventapasseri ubriaco. A finire ipnotizzati da lui furono Serginho, Pirlo e Shevchenko. Fu Carragher a consigliargli di fare come Grobbelaar per deconcentrare gli avversari.

Piccinini (telecronista): "Primo rigore, Dudek contro Serginho. Primo rigore, giudicato evidentemente un rigorista affidabile, Serginho che sembra optare per una super rincorsa. Serginnho contro Dudek, alla Grobbelaar, si muove, parte Serginho, sinistro e sbagliaa! Sbaglia! L'aveva detto Dudek che aveva studiato Grobbelaar, l'avete visto il suo balletto sulla linea di porta"

Piccinini (telecronista): "Lo sguardo di Pirlo, Dudek con fairplay gli cede il pallone senza ulteriori sceneggiate, vedremo però l'atteggiamento che avrà tra i pali, vediamo se farà come prima. Riprova Dudek ad irretire Pirlo, rincorsa di Pirlo, tiro ed ancora parataaa! Incredibile. Dudek, è arrivato caricatissimo ai calci di rigore in virtù di quella parata eccezionale su Shevchenko"
Dudek: "Rafa era attentissimo ai dettagli, e prima della finale scrisse tutte le informazioni sui rigoristi e tiratori di punizioni del Milan in una lavagna negli spogliatoi. Io e Rafa avevamo lavorato sui rigori per tutta la stagione. Mi disse di dividere la porta in sei quadrati, poi guardavamo i video dei rigoristi avversari e cercavamo di capire in quale dei quadrati era più probabile che tirasse. Nessuno, tranne me e Rafa, sapeva di cosa parlavamo, avevamo il nostro codice segreto dei rigori personale. La lista di Jose Ochotorena sembrava un rotolo di carta igienica. Non sarei mai riuscito a ricordare tutto. Dissi a Ochotorena che prima di ogni rigore avrei guardato verso di lui. Se avesse alzato una mano, mi sarei tuffato a sinistra, se ne avesse alzate due mi sarei tuffato a destra. Ma era un compito difficile, molti giocatori del Milan variavano spesso gli angoli in cui tiravano, e potevo vedere la difficoltà di Ochotorena nel prendere le decisioni ogni singola volta. In realtà fu Scott Carson che alzò le mani per segnalare il lato verso il quale avrei dovuto tuffarmi. Ocho guardava gli appunti e gli diceva quale braccio alzare man mano che i giocatori del Milan si presentavano sul dischetto. Mentre aspettavamo la premiazione, Benitez si avvicinò e mi disse, senza lasciar trasparire alcuna emozione: ‘dimmi, Jerzy, perché ti sei tuffato da tutt’altra parte rispetto a dove ti avevamo detto?’. Aveva ragione, perché penso di essermi tuffato almeno tre volte in direzione opposta a quella che mi avevano segnalato dalla panchina. A differenza di Rafa, non avevo fatto caso a questa cosa nel mezzo dei festeggiamenti, ma a questo punto sono felice di essermi tuffato dalla parte sbagliata!"

Grobbelaar: "Dudek, per vincere la Champions nel 2005, fece qualcosa di simile a quello che ho fatto io contro la Roma nel 1984. Ma lui è stato ancora più pazzo di me e nessuno gliene ha dato merito. Tutti dissero che mi aveva copiato, ma non era assolutamente vero"


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