Visualizzazioni totali

domenica 25 agosto 2019

Quando Il Cane Bryn Salvò Il Torquay Dalla Retrocessione (1987)

Il Torquay United fondato nel 1899 non ha mai superato la League One e al di là della caduta in National League negli ultimi anni, storicamente, sono stati protagonisti quasi sempre di calcio professionistico tra League One e League Two.
La stagione 1986/87, però, passò alla storia per un episodio davvero curioso.
Nelle due stagioni precedenti, i Gulls erano sempre finiti ultimi in classifica, ma si erano comunque salvati perché le due squadre che avrebbero dovuto prenderne il posto, cioè il Bath City prima e l’Enfield Town poi, non riuscirono a iscriversi al campionato.
Nel 1986/87 fu istituita per la prima volta la retrocessione automatica per l’ultima classificata.
Guidati da Stuart Morgan, 37enne reduce da un’esperienza come vice al Bournemouth, il Torquay arrancò per quasi tutta la stagione in fondo alla classifica.
All’ultima giornata la situazione era disperata: Lincoln City a 48 punti, Torquay a 47 e Burnley fanalino di coda a 46.


L'ULTIMA GIORNATA
Quasi 4mila spettatori, sabato 9 maggio 1987, riempirono gli spalti di Plainmoor per spingere i Gulls verso un’insperata vittoria contro il Crewe Alexandra, squadra ormai demotivata ma che decise di onorare comunque l’impegno, portandosi sul 2 a 0 (con una rete di David Platt).
Con le speranze di salvezza ormai al lumicino, gli animi dei tifosi si surriscaldarono, costringendo le forze dell’ordine a creare, con l’ausilio delle unità cinofile, una barriera tra tribune e campo.
A peggiorare la situazione ci pensò il fanalino di coda Burnley, che nel frattempo stava vincendo in casa contro l’Orient.
Pezzi di recinzione furono divelti e lanciati in campo quindi la polizia mise a bordocampo diversi cani.
Intanto, con un calcio di punizione improvviso, il terzino Jim McNichol accorciò le distanze per il Torquay, che si gettò all’assalto dell’area del Crewe.


IL MORSO DEL CANE A MCNICHOL
A circa dieci minuti dalla fine, lo stesso McNichol corse per battere un corner, non prestando però attenzione a Bryn, un pastore tedesco di 40 chili, che vedendo il terzino avvicinarsi di corsa alle spalle dell’agente John Harris, decise di attaccare quindi mordere lo scozzese.
Jim McNichol si ritrovò a terra con una coscia ferita dai denti di Bryn.
Scoppiò il finimondo.
Pochi di quelli in campo si accorsero dell’accaduto, anche lo stesso Kenny Allen, portiere del Torquay, intimò a McNichol di rialzarsi, visto che non c'era tempo da perdere ma rimase di sasso nel vedere il sangue fuoriuscire copioso dalla coscia destra del suo compagno di squadra.
McNichol venne prontamente soccorso, ma il Torquay aveva finito le sostituzioni e rischiava di restare con un uomo in meno.
Quattro minuti furono necessari ai medici per curare McNichol, che decise di restare in campo, e proprio quattro furono i minuti di recupero concessi dall'arbitro.
Intanto le radioline sugli spalti annunciavano il secondo gol dello Swansea contro il Lincoln City: grazie alla differenza reti, pareggiando il Torquay si sarebbe salvato.
Con la forza della disperazione gli uomini di Morgan buttarono in avanti qualsiasi pallone giocabile.
Era l’ultimo minuto di recupero quando Terry Milligan, numero 10 del Crewe, recuperò palla nella propria trequarti e la passò a John Pemberton, che si ritrovò accerchiato da maglie avversarie al limite della propria aria di rigore, con il pallone tra i piedi. Ne approfittò
Paul Dobson, punta dei Gulls, che recuperò il pallone e la scagliò in fondo alla rete, decretando la fine di un incubo.
Retrocesse il Lincoln per differenza reti.
Al triplice fischio i tifosi invasero il campo: tra abbracci e pianti liberatori, giocatori e allenatore furono portati in trionfo.
Tutti tranne Jim McNichol, trasportato in fretta in ospedale per ricucirgli la ferita alla coscia: furono necessari 17 punti di sutura.
Per ironia della sorte, il fratello di McNichol, in Scozia, allevava cani.
Il cane Bryn diventò di fatto la nuova mascotte della squadra, visto che grazie alla sua interruzione permise al Torquay di riorganizzarsi.

Jim McNichol: "Festeggiare una salvezza è diverso, non c’è solo gioia ma anche sollievo, un senso di liberazione, ma quella volta fu speciale. Non so quante squadre verranno ricordate per essersi salvate grazie a un cane. Io, di sicuro, lo ricorderò per sempre"
McNichol si trasferì all'Exeter nel 1989 (per poi ritornare a Torquay a fini carriera), il cane Bryn morì nel 1994.
Dopo quella miracolosa partita il Torquay restò sempre tra i professionisti ma nel 2007 la società fallì retrocedendo in quinta serie, la National League.
Sostenuta da un consorzio guidato da tifosi e anche da una vincitrice di 15 milioni di sterline alla lotteria nazionale, il Torquay tornò in quarta serie rimanendoci fino al 2014.
Dopo anni difficili e diverse retrocessioni, i Gulls nel 2018 hanno vinto la National League South (sesta serie), guadagnandosi un posto in National League.
Di questa storia sono stati girati anche diversi documentari, di cui "Losers" su Netflix.



T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog:  Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)

giovedì 22 agosto 2019

Allenatori Britannici Vincitori Di Coppe Europee

In queste classifiche vedremo gli allenatori più vincenti di ogni coppa europea, soffermandoci su quelli britannici.
Inoltre è stata riportata una classifica complessiva che somma le vittorie in queste quattro competizioni in base alla nazionalità del manager vincente.
Nel conteggio non sono state considerate due coppe: l'Intertoto (torneo di qualificazione che dava l'accesso alla Coppa UEFA) e la Coppa Intercontinentale/Mondiale Per Club (in quanto trofeo mondiale e non europeo).


Champions League 1955-2019
-Italia (11)
-Spagna (10)
-Germania (8)
-Inghilterra (7): Bob Paisley 3 (1977, 1978, 1981), Brian Clough 2 (1979, 1980), Tony Barton (1982), Joe Fagan (1984)
-Paesi Bassi (5)
-Scozia (4): Alex Ferguson 2 (1999, 2008), Matt Busby (1968), Jock Stein (1967)
-Argentina (4)
-Romania (3)
-Portogallo (3)
-Francia (3)


Coppa Delle Coppe 1960-1999
-Inghilterra (6): Bill Nicholson (1963), Ron Greenwood (1965), Joe Mercer (1970), Dave Sexton (1971), Howard Kendall (1985), Bobby Robson (1997)
-Italia (5)
-Scozia (4): Alex Ferguson 2 (1983, 1991), William Waddell (1972), George Graham (1994)
-Germania (4)
-Paesi Bassi (4)
-Spagna (3)
-URSS (3)
-Jugoslavia (2)


Coppa UEFA/Europa League 1971-2019
-Italia (10)
-Spagna (10)
-Paesi Bassi (6)
-Germania (5)
-Inghilterra (4): Bill Nicholson (1972), Bob Paisley (1976), Bobby Robson (1981), Keith Burkinshaw (1984)
-Portogallo (3)
-Argentina (2)
-Belgio (2)
-Svezia (2)
-Scozia (1): Bill Shankly (1973)


Supercoppa Europea 1973-2018
-Italia (11)
-Spagna (9)
-Paesi Bassi (6)
-Inghilterra (3): Bob Paisley (1977), Brian Clough (1979), Tony Barton (1982)
-Francia (3)
-Belgio (3)
-Scozia (2): Alex Ferguson (1983, 1991)
-Romania (2)
-Argentina (2)
-Germania (1)


Classifica Complessiva Nazioni
-Italia (37)
-Spagna (32)
-Paesi Bassi (21)
-Inghilterra (20)
-Germania (18)
-Scozia (11)
-Argentina (8)
-Francia (8)
-Portogallo (7)
-Belgio (7)
-Jugoslavia (4)
-URSS (4)
-Svezia (4)


Classifica Allenatori (CL, CC, CU/EL, SE)
-Alex Ferguson (6): 2 CL, 2 CC, 2 SE
-Carlo Ancelotti (6)
-Giovanni Trapattoni (6)
-Bob Paisley (5): 3 CL, 1 CU/EL, 1 SE
-Josep Guardiola (5)
-Zinedine Zidane (5)
-Nereo Rocco (4)
-Arrigo Sacchi (4)
-Johan Cruijff (4)
-Raymond Goethals (4)
-Luis Van Gaal (4)
-Rafael Benitez (4)
-Jupp Heynckes (4)
-Jose Mourinho (4)
-Brian Clough (3): 2 CL, 1 SE


Aggiornato alla Supercoppa Europea 2019.



T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog:  Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)

lunedì 19 agosto 2019

Le Tragedie Che Hanno Colpito I Los Angeles Angels: Da Dick Wantz a Tyler Skaggs

La scioccante morte del lanciatore dei Los Angeles Angels, Tyler Skaggs, avvenuta il primo luglio 2019 a soli 27 anni ha riportato alla mente i tanti giocatori persi in tragedie durante i 58 anni della storia della franchigia californiana.
Skaggs è stato dichiarato morto il lunedì, dopo essere stato trovato nella sua stanza d'albergo in un sobborgo di Southlake a Dallas, in vista della partita contro i Texas Rangers.
Nessuna causa di morte è stata resa pubblica e le autorità hanno escluso sia un eventuale omicidio che suicidio.
Skaggs aveva appena lanciato 2 giorni prima, il sabato precedente, concedendo due Run in 4.1 inning in una sconfitta per 4-0 contro gli Oakland Athletics.
Draftato nel 2009 dagli Angels e venduto agli Arizona Diamondbacks, dove il nativo californiano aveva giocato due stagioni prima di tornare a Los Angeles nel 2014.
Il venerdi seguente tutta la squadra ha vestito la divisa numero 45 in suo onore.
Poche ore prima del suo compleanno (13 luglio), Taylor Cole e Felix Peña hanno completato una no-hitter.
Gli Angels hanno realizzato 7 punti nel primo inning e in totale 13 Run.
13/7 è la data del compleanno di Skaggs.
Mike Trout ha battuto un Home Run al primo lancio. La palla ha viaggiato per 454 piedi (se si leggono le prime due cifre o le ultime due da destra verso sinistra...fuoriesce il numero 45!).
Questa è stata l'11esima No Hitter nella storia della franchigia (numero 11 che Skaggs indossava al liceo!).


LE ALTRE TRAGEDIE ANGELS
Per molti, la morte del nativo di Santa Monica ha immediatamente ricordato la perdita di Nick Adenhart, un altro lanciatore degli Angels morto nel 2009 .
Nick ai tempi 22enne e due amici furono uccisi quando la loro auto fu colpita da un guidatore ubriaco che sfrecciava ad alta velocità, senza aver rispettato il semaforo rosso.
Non ci si può poi dimenticare di Luis Valbuena, giocatore che ha giocato due stagioni con gli Angels nel 2017 e nel 2018. Valbuena, 33 anni, è stato ucciso in un incidente automobilistico nel suo nativo Venezuela a dicembre.
Luis Rodriguez a The Athletic: "Quando ho sentito per la prima volta la notizia, pensavo fosse falsa. Prima Adenhart, poi (Luis) Valbuena e ora Tyler? C'è una maledizione? Qualcosa non va?"

La storia delle tragiche perdite per gli Angels risale alle origini della franchigia negli anni '60, quando il debuttante Dick Wantz morì per un tumore al cervello nel 1965.
L'outfielder Minnie Rojas rimase paralizzato in un incidente d'auto nel 1968, l'interno Chico Ruiz morì quattro anni dopo in un incidente automobilistico a San Diego.
Nel 1974, il pitcher Bruce Heinbechner morì in un altro incidente stradale durante lo spring training. Fu un altro incidente automobilistico a reclamare la vita della scelta numero uno al Draft degli Angels: Mike Miley, tre anni dopo.
A questo, fa seguito la morte nel 1978 di Lyman Bostock, che stava disputando una stagione All-Star. Fu sparato e ucciso a Gary, nell'Indiana, prima di una partita contro i Chicago White Sox.
Nel 1989, a lasciarci le penne fu il rilievo Donnie Moore, che sparò alla moglie ferendola quasi a morte, prima di suicidarsi.



T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog:  Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)

sabato 10 agosto 2019

Bristol City: Avversario A Terra? Non Butteremo Più La Palla Fuori

Il Bristol City, rivede, il concetto di Fair Play.
E lo notifica a tutti: attraverso una mail, il club di Championship ha comunicato a tutti gli avversati che nessun giocatore della squadra calcerà volontariamente il pallone fuori in caso di infortunio di qualcuno in campo.
La notizia, apparsa sul sito del quotidiano locale Bristol Post, è stata già verificata sul campo durante la prima giornata.
Infatti durante la sfida con il Leeds (persa 1-3) i padroni di casa non hanno interrotto il gioco nonostante un duro scontro di gioco con un avversario rimasto a terra.
Campionato scorso (penultima giornata) fu Marcelo Bielsa (manager del Leeds) a dettare il fair play alla squadra contro l’Aston Villa, match sbloccato da Klich che non interruppe il gioco nonostante un avversario a terra.
Leeds in vantaggio e rissa scoppiata in campo con tanto di espulsione, disordine sanato da Bielsa che ordinò ai suoi uomini di concedere il pareggio ai Villans ovvero l’1-1 finale.
Stavolta invece, all’esordio nella nuova Championship, si è visto segnare contro mentre un suo giocatore era infortunato in campo.
Rete come detto vana per il Bristol City battuto 1-3, tuttavia l’episodio non è piaciuto a Bielsa protagonista di un acceso diverbio proprio con Lee Johnson, 38enne manager dei Robins, che in realtà aveva già informato tutte le squadre iscritte al campionato riguardo alla decisione del club.

Lee Johnson: "Abbiamo mandato una mail a tutti. A meno che l’infortunio non dipenda da un colpo subito alla testa, continuiamo a giocare. I nostri ragazzi si sono già abituati a difendere ed attaccare in 10 uomini proprio perché anche noi potremmo ritrovarci senza un elemento e con il pallone ancora in gioco"

Johnson è tornato sull’argomento dopo la lite con Bielsa come riportato dal Guardian: "I nostri giocatori sono abituati a giocare in 10 in certe fasi di gioco, ho tentato di spiegarlo a Bielsa nel tunnel verso gli spogliatoi, ma sul momento a causa della barriera linguistica non è stato facile"
Spetterà dunque all'arbitro valutare eventuali entità di scontri.
I Robins non si fermeranno, anche a costo di affrontare l’inferiorità numerica.
La singolare scelta nasce da una moda diffusasi negli ultimi tempi: trasformare un contrasto di gioco in un’opportunità per fermare l’azione pericolosa.
Il Bristol City ha voluto porre fine alla cosa, affidandosi alle decisioni dell’arbitro.

Come ribadisce lo stesso Johnson: "Il Fair Play si trasforma in una tattica difensiva. Chi rimane a terra, specialmente se l’azione diviene pericolosa, a volte  simula sperando che qualcuno arresti il gioco. E per questo abbiamo inviato una e-mail a tutti i nostri avversari spiegando che noi non calceremo più fuori il pallone in caso di infortuni".



T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog:  Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)

giovedì 8 agosto 2019

Treni e Passaggio A Livello Chiusi: Il Regolamento Del Ciclismo

Cosa succede se un passaggio a livello blocca una gara di Ciclismo? La corsa viene neutralizzata?
Si ricordi quello che successe alla Scheldeprijs 2018 quando un gruppo abbastanza numeroso di corridori venne squalificato a gara ancora in corso per aver attraversato un passaggio a livello chiuso. Il fatto è avvenuto proprio mentre il plotone principale si stava frazionando: i primi sono passati regolarmente, un secondo gruppetto di una trentina di corridori attardato di una trentina di secondi è transitato invece con il semaforo rosso mentre le sbarre si stavano chiudendo, quelli più attardati ancora si sono invece trovati bloccati.
In realtà, questa situazione curiosa, è più successa più volte nella storia del ciclismo.
Classiche, grandi Giri e quant'altro.
Nella Parigi-Roubaix 2006 Leif Hoste, Peter Van Petegem e Vladimir Gusev, giunti rispettivamente secondo, terzo e quarto, furono squalificati per aver attraversato un passaggio a livello con le sbarre abbassate.
Kenny van Hummel, Marco Righetto, Lenaïc Olivier e Martin Pedersen giunsero al traguardo ma non furono classificati.
Nel 2015 sempre Parigi-Roubaix andò diversamente invece.
Quando il gruppo arrivò ad un passaggio a livello che si stava abbassando con una sola sbarra per senso di marcia una drappello di corridori è passata nonostante i tentativi di fermarli di un poliziotto motociclista.
Nessuna squalifica in questo caso.
Un altro treno passò anche durante la Tirreno Adriatico 2017.


COSA DICE IL REGOLAMENTO UCI
1) Nel caso che uno o più ciclisti che sono andati in fuga si trovino il passaggio a livello chiuso, ma le sbarre si aprono prima che il gruppo li raggiunga il problema verrà considerato come un incidente di gara.

2) Nel caso in cui uno o più corridori con più di 30 secondi di vantaggio vengano raggiunti dal gruppo in attesa della riapertura del passaggio a livello si prende il tempo e si riparte ridando il vantaggio perduto ai fuggitivi. Se il vantaggio era meno di 30 secondi il passaggio a livello sarà considerato come un incidente di corsa.
3) Se uno o più fuggitivi passano prima della chiusura delle sbarre che si chiudono all’arrivo del gruppo, nessuna azione viene presa e il passaggio a livello chiuso viene considerato come un incidente di corsa.

4) Se un gruppo di ciclisti è diviso in due gruppi successivi alla chiusura di un passaggio a livello, il primo gruppo sarà rallentato o fermato per consentire ai ciclisti in ritardodi tornare al primo gruppo;

5) Qualsiasi altra situazione (chiusura prolungata della barriera, etc.) deve essere risolta dai commissari.



T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog:  Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)

sabato 3 agosto 2019

I Casi Di Razzismo Nel Calcio Inglese: Tifoserie e Giocatori Coinvolti

Da quando Arthur Wharton, ganese, divenne il primo giocatore di colore a giocare in Inghilterra per il Darlington (1885) ne è passato di tempo. In realtà Wharton fu il primo calciatore professionista di colore, anche se forse il record di precocità spetta ad Andrew Watson (un calciatore scozzese ma dilettante).
Dixie Dean, attaccante dell' Everton dalla pelle più o meno scura, ha ricordato come i commenti razzisti fossero di casa a Londra già negli anni '30.
In una particolare circostanza, Dean nel tunnel che porta agli spogliatoi colpì il giocatore che lo aveva insultato, le autorità non presero provvedimenti contro Dean (un agente di polizia venne accusato di aver assistito alla scena senza intervenire con l'aggravante di aver detto al giocatore colpito che se l'era meritato).
Steve Mokone, un sudafricano, lasciò il Coventry City dopo che il suo manager gli disse: "Ti abbiamo portato qui e non sei soddisfatto, questo è il problema con te".
Mokone lo interpretò come frase razzista e lasciò l'Inghilterra.
Ci fu anche chi, come Rajinder Singh Birdi, fu costretto a cambiare il suo nome in Roger Verdi, a causa del razzismo.
Garth Crooks era regolarmente soggetto a canti razzisti e striscioni d'insulti da fan avversari durante il suo periodo agli Spurs.
Negli anni 70 forse il giocatore più colpito fu Viv Anderson, il terzino del Nottingham Forest che divenne il primo giocatore nazionale britannico di colore nel 1978.
I giocatori neri divennero una caratteristica sempre più frequente nel calcio inglese negli anni '80, e con il teppismo ancora diffuso, gli episodi di abuso razziale continuarono su larga scala.
Dunque negli anni 70 e soprattutto '80 il razzismo nel calcio inglese era ormai dilagante tra i giocatori ma soprattutto sugli spalti.
Ovviamente si trattava di tempi in cui il fronte nazionale fascista governava gran parte delle tifoserie inglesi.
Ci furono anche casi che coinvolsero giornalisti ed opinionisti, basti ricordare che il 21 aprile 2004, Ron Atkinson si dimise da ITV (e come editorialista del Guardian) dopo essere stato sorpreso a fare un commento razzista in diretta sul giocatore del Chelsea Marcel Desailly; credendo che il microfono fosse spento, disse "Lui in alcune scuole sarebbe noto come un fottuto negro pigro". Anche se la trasmissione nel Regno Unito era finita, la gaffe del microfono venne trasmessa in vari paesi del Medio Oriente.


CHELSEA
Paul Canoville venne insultato dai suoi stessi fan prima di debuttare con i Blues.
Dopo la sua nomina a manager nel settembre 2007, l'israeliano Avram Grant fu oggetto di provocazioni antisemite da parte di alcuni fan del Chelsea (il padre di Grant era un sopravvissuto polacco dell'olocausto tedesco).
Lo stesso allenatore ricevette anche minacce di morte ed insulti antisemiti per posta.
Il 23 ottobre 2011, in una partita tra Queens Park Rangers e Chelsea, Anton Ferdinand del QPR ha denunciato abusi razziali da parte del capitano del Chelsea John Terry, sostenendo che Terry l'aveva definito una "fottuta fica nera" durante la partita. Nel gennaio 2012, Ferdinand ricevette minacce di morte e gli fu inviato un proiettile per posta. Un mese dopo Terry venne accusato di un reato di ordine pubblico aggravato razzialmente in relazione al match di Loftus Road.
Venne processato a luglio e a seguito di 4 giorni in tribunale, il 13 luglio, venne inizialmente assolto. Tuttavia, a seguito dell'udienza, Terry venne accusato dalla FA per aver "usato parole e comportamenti offensivi nei confronti di Ferdinand che includevano un riferimento al colore e alla razza contrariamente a quanto previsto dalla regola E3".
Nel settembre 2012, dopo un'udienza di quattro giorni, venne dichiarato colpevole, bandito per quattro partite e multato per 220.000 sterline.
Sempre nello stesso anno un tifoso del Chelsea venne arrestato per aver insultato e mimato una scimmia nei confronti di Danny Welbeck allora al Manchester Utd.
Tifosi del Chelsea che in semifinale di FA Cup non risparmiarono neppure il loro Drogba: un fan ricevette il ban di 3 anni da Stamford Bridge.
Nel febbraio 2015, gli stessi tifosi dei Blues furono coinvolti in un altro incidente in cui un passeggero nero venne spinto fuori da una carrozza della metropolitana alla stazione di Richelieu-Drouot a Parigi prima di una partita di Champions League contro il Paris Saint-Germain. I sostenitori furono sorpresi a cantare: "Siamo razzisti, siamo razzisti e ne siamo fieri".
Il Chelsea in seguito sospese tre fans dal partecipare alle proprie partite in attesa di ulteriori indagini.


MILLWALL
Nel 2004, Millwall divenne il primo club ad essere accusato dalla Federcalcio per il comportamento razzista dei suoi fan. Le accuse relative agli abusi erano rivolte al giocatore del Liverpool Djimi Traoré.
Nel 2012 a ricevere insulti razzisti fu Marvin Sordell del Bolton Wanderers.
Qualche mese dopo, durante una partita contro il Derby County, venne esposto uno striscione con su scritto "Sordell is a cxxx", a seguito di ciò sei fans del Millwall vennero arrestati.


WEST HAM
Nel 1960, Clyde Best originario delle Bermuda ed Ade Coker furono sottoposti a "cori razzisti" e a lancio di banane durante le partite del West Ham.
Il 6 marzo 2007, i tifosi del West Ham finiscono sotto inchiesta per canti antisemiti prima della partita contro il Tottenham Hotspur (che nasce in un quartiere ebraico di Londra).


NEWCASTLE
Cyrille Regis del West Bromwich fu soggetto a canti inneggianti scimmie dai tifosi del Newcastle United e in seguito ricevette una pallottola per posta dopo venne convocato nella nazionale inglese.
Il 13 gennaio 2007, la FA accusò Emre del Newcastle per aver "usato parole offensive e insulti aggravanti", riferendosi a un evento successo durante la sconfitta per 3- a Goodison Park il 30 dicembre 2006.
Lo stesso Emre fu nuovamente accusato il 16 febbraio 2007, di comportamento razzista, questa volta nei confronti del rissoso El Hadji Diouf (ai tempi con il Bolton Wanderers).
Anche Al Bangura del Watford rilasciò una dichiarazione in cui dichiarava di essere stato vittima di abusi razzisti da Emre.
Nel novembre 2008, ad essere oggetto di discriminazioni fu l'attaccante egiziano Mido del Middlesbrough, da parte di un piccolo numero di fan di Newcastle.
Mido era stato insultato anche l'anno precedente, sempre dai fan del Newcastle, da quelli del Southampton e dai fan del West Ham che lo etichettarono come "shoe bomber" (in riferimento alla sua somiglianza con Richard Reid, il Terrorista britannico imprigionato nel 2003).


EVERTON
Nel 1987 John Barnes venne fotografato con una banana (appena lanciata) fuori dal campo durante una partita del Liverpool contro l'Everton, i cui tifosi cantavano "Everton è solo dei bianchi".
Barnes (già vittima di insulti razzisti quando militava nel Watford, soprattutto a Luton) fu il secondo giocatore di colore della storia del Liverpool.
L'Everton non aveva ancora ingaggiato un giocatore nero.


LIVERPOOL
L' attaccante della Aston Villa Stan Collymore accusò il difensore del Liverpool Steve Harkness di insulti razzisti durante una partita a Villa Park nell'aprile del 1998.
Il 15 ottobre 2011, Luis Suarez del Liverpool fu accusato di abuso razziale nei confronti di Patrice Evra del Manchester United.
Il 16 novembre, la FA annunciò che avrebbero squalificato Suárez, mentre il Liverpool annunciava il pieno supporto per il loro giocatore.
A Suárez venne inflitta una multa di 40.000 sterline ed 8 giornate di squalifica.
Suárez si difese dicendo di aver usato la parola "negrito" nei confronti di Evra, che significa "piccolo uomo nero" in spagnolo (in Sud America, a suo dire, è usato come un vezzeggiativo, ma questa spiegazione non venne accettata dalla FA).
Quando United e Liverpool si re-incontrarono nuovamente con Suarez ed Evra in campo, il giocatore dell'Uruguay non strinse la mano ad Evra, stessa cosa poi fece il capitano del Manchester Utd (Rio Ferdinand) con Suarez.


MANCHESTER UNITED
Quando successe il fattaccio con Terry che insultò Anton Ferdinand, in difesa del capitano del Chelsea accorse il suo compagno di squadra Ashley Cole. Il fratello di Anton Ferdinand, Rio, in seguito si riferì a Cole su Twitter etichettandolo "choc ice" (cioè nero all'esterno ma bianco dentro). Nell'agosto 2012, la FA appurato che si trattava di un riferimento di origine etnica, colore e razza multo Rio di 45.000 sterline.


CHARLTON ATHLETIC
Nell'ottobre 2013, sei sostenitori del Charlton Athletic furono arrestati dopo essere stati dichiarati colpevoli di insulti razzisti aggravati. I tifosi erano su un treno di ritorno da una partita contro il Fulham mentre cantavano canzoni che glorificavano Gary Dobson, l'assassino di Stephen Lawrence, motivato per motivi razziali.


STOKE CITY
Durante una partita di Coppa di Lega tra Blackpool e Stoke City al Britannia Stadium il 22 settembre 2009, il giocatore del Blackpool Jason Euell (seduto in panchina) fu pesantemente insultato da un fan dello Stoke, che fu espulso dallo stadio e successivamente arrestato dalla polizia dello Staffordshire prima di essere rilasciato in attesa di indagini. Il manager del Blackpool, Ian Holloway, fu costretto a trattenere Euell.


CHESTERFIELD
Nell'aprile 2011, due fans del Chesterfield sono stati arrestati prima dell'inizio di una partita contro il Torquay United dopo aver insultato un giovane giocatore nero del Torquay che stava prendendo parte al riscaldamento pre-partita. Ai trasgressori Trevor Laughton e Joanne Worrall è stato vietato di assistere alle partite del Chesterfield (e a tutte le altre) per tre anni.
Nel 2019 durante Chesterfield-Ebblesfleet (finita 3-3, dopo lo 0-3 degli ospiti) i tifosi di casa prima insultano Ashmore per il colore della pelle, poi invadono il campo e lo prendono a calci nel sedere.


ALTRI CASI
Durante una partita tra Rotherham United e Gillingham, il portiere Kelvin Jack del Gillingham fu oggetto di abusi razziali da parte di un tifoso del Rotherham, poi bandito a vita dagli stadi.
Nel 2011 Danny Hilton dell'Aldershot ricevette 8 giornate di squalifica e 1000 sterline di multa per aver insultato due giocatori di colore del Barnet.
Il 29 maggio 2012, a finire nell'occhio del ciclone fu lo Swindon Town dell'allora manager Paolo Di Canio, che aveva fatto un'osservazione inappropriata al proprio giocatore Tehoue.
Nello stesso anno una telecamera incastra i tifosi dell'Arsenal nell'insultare Cheick Tiote del Newcastle, idem i tifosi del Gillingham nell'insultare Dean Howell del Craley Town.
Nel marzo 2014, i giocatori del Wolverhampton Wanderers Carl Ikeme e George Elokobi dichiararono di essere stati oggetto di abusi razziali da parte dei tifosi del Walsall.
Nell'agosto 2014, Malky Mackay e Iain Moody del Crystal Palace sono stati accusati di inviarsi a vicenda messaggi razzisti, sessisti e omofobici. Mackay in seguito negò di essere razzista, sessista ed omofobico.
A settembre 2014, il presidente del Port Vale, Norman Smurthwaite, prese in considerazione la nomina di Jimmy Floyd Hasselbaink come manager, ma decise di non dargli il lavoro perché credeva che una minoranza razzista dei tifosi del club si sarebbe fatta una cattiva idea visto che era stato scelto un manager di colore.


NAZIONALE INGLESE
Nel 1984, poco dopo esser stato convocato nella nazionale di calcio dell'Inghilterra, John Barnes fu vittima di abusi razzisti durante una amichevole in Brasile da parte di alcuni sostenitori inglesi che si identificavano come membri del Fronte Nazionale.
Nel 2004, durante una amichevole contro la Spagna, i fan inglesi cantarono cori razzisti nei confronti della squadra spagnola e dei tifosi.



T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog:  Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)