La bandiera nera negli sport a motori (Formula 1, MotoGP, etc) è sempre un traguardo poco nobile da raggiungere.
Essa è sempre accompagnata da un cartello con il numero di gara di una vettura, e ordina al pilota con il numero indicato di ritornare ai box entro il giro seguente perchè è stato squalificato dalla corsa.
Si tratta di infrazioni gravi del regolamento.
La penalità del drive-through introdotta nel 2002, richiede al pilota di entrare nella pit-lane, viaggiare dentro la corsia ovviamente a velocità limitata, e uscire senza fermarsi ai box.
La penalità dello stop and go, introdotta nel 2014 consiste nel non svolgere operazioni sulla monoposto da parte dei meccanici, al rientro ai box del pilota, prima dello scadere di cinque secondi (o 10 dal 2015).
In realtà lo stop and go classico è usato da molto più tempo, esso consiste in un pit stop forzato di 10 secondi durante il quale non si può fare alcuna operazione sull'auto, accensione del motore esclusa se esso si spegne.
Per il drive through e il "vecchio" stop and go in pilota ha tre giri di tempo per scontare la punizione ricevuta; se non rientra nella pit-lane entro i tre giri, riceve la bandiera nera.
L'uso della bandiera nera prevede la squalifica del pilota (ma anche di entrambi i piloti se l'irregolarità viene dal team) dalla gara.
Inoltre ogni pilota, oltre alla squalifica dalla gara, rischia anche multe ed altre esclusioni dalle gare successive (a seconda della gravità della penalità):
La punizione più estrema è la totale esclusione dal campionato, per un pilota, entrambi o tutta la scuderia.
Dal 2014, inoltre, è stata varata la proposta di assegnare penalità a punti ai piloti che commettono scorrettezze.
Chi totalizzerà 12 punti, salterà il GP seguente.
3 a chi supera di 20 km/h il limite di velocità in corsia box
3 a chi è responsabile di una collisione pericolosa
3 a chi ignora la bandiera nera
2 a chi supera tra i 10-20 km(h il limite di velocità in corsia box
2 a chi è responsabile di una collisione
2 a chi non rispetta la velocità con bandiere gialle o rosse
2 a chi ignora le bandiere blu
2 a chi supera la safety-car
2 o 1 a chi costringe fuori pista un rivale
2 o 1 a chi blocca un pilota che lo segue
Sono tante le bandiere nere comminate ai piloti: da Michael Schumacher e Felipe Massa (entrato nella pit lane senza rispettare il semaforo rosso), passando per Lewis Hamilton.
Era il 2006 ed il pilota di Stevenage correva in GP2 ad Imola.
Allora sorpassò la safety car, quando era al comando della gara.
La Commissione gara decise di penalizzarlo con un bandiera nera!
Nel 1989 Nigel Mansell, nel GP di Portogallo, arriva leggermente lungo durante un pit-stop e decide di rimediare andando in retromarcia. I commissari gli mostrano la bandiera nera (ignorata dal pilota) perché la manovra è vietata.
Schumacher prese una bandiera nera al Gran Premio di Gran Bretagna (Silverstone) nel 1994: ignorò uno stop and go (per aver sorpassato più volte Damon Hill nel giro di ricognizione) e a seguito gli venne esposta la bandiera nera.
Malgrado la bandiera nera, continuò la gara e in seguito venne estromesso dalla classifica e squalificato per due gare.
Nel corso di quella stagione, più volte la Benetton di Schumacher (poi campione del mondo) fu accusata di montare un’elettronica irregolare, ma le indagini FIA non riuscirono mai a dimostrarlo.
L’unico sistema che la Federazione riuscì a scoprire sulla B194 fu una valvola che permetteva un rifornimento più rapido in seguito al celebre pit stop di Hockenheim, quando lo stesso Verstappen rimase intrappolato tra le fiamme durante un rifornimento di carburante. La Benetton in quella circostanza riuscì ad evitare sanzioni ma più di una volta dovette pagare multe per illeciti.
A livello di moto, si ricordi la bandiera nera inflitta a Max Biaggi nel 1998.
Al Montmelò, nei primi giri Max Biaggi e Alex Barros si superarono a vicenda in una curva dove sventolavano le bandiere gialle, poco visibili, e ancora presenti dopo un giro dalla caduta di Fujirame, Bayle e Criville.
Gli ispettori decisero di penalizzare con un drive-throug sia Barros che Biaggi: il brasiliano si fermò entro i tre giri previsti, Biaggi ignorò le sanzioni e continuò nonostante alcuni giri dopo gli fosse sventolata davanti la bandiera nera.
Verrà poi squalificato a fine gara.
Nel 2013 Marc Marquez non rientrò ai box nella “finestra” indicata dalla direzione gara (i piloti non potevano percorrere più di 10 giri con lo stesso pneumatico) e prese quindi la bandiera nera.
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