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mercoledì 25 agosto 2021

La Storia Di Matt Neil: Da Football Manager Al Plymouth Argyle

A soli 16 anni, Matt Neil divenne il più giovane collaboratore di Football Manager (videogame di calcio manageriale) per le squadre della quarta serie inglese.
In seguito il suo lavoro fu talmente apprezzato e preciso che venne adocchiato dal Plymouth Argyle diventando scout e match-analyst della squadra (fornendo dati su prestazioni, rapporti sugli avversari e giovani interessanti per il mercato).
Non si è trattato di un qualcosa di estemporaneo, visto che ormai da diversi anni, gestisce lo staff degli osservatori.
Oggi 26enne ma come tanti ragazzi della sua età ha avuto un lunghissimo passato come grande appassionato di Football Manager.
Matt cominciò a collaborare con Football Manager quando aveva 15 anni, rispondendo a un annuncio dove si cercava un osservatore per il Truro City, formazione della Cornovaglia militante oggi nella Southern League (South Division). Nonostante il prezzo del biglietto del treno per andare a vedere le partite era il doppio della paga, Matt per passione accettò e, grazie al suo ottimo lavoro, riuscì prendere il posto dell’analyst del Plymouth Argyle.
Dopo aver seguito per qualche tempo le partite del Plymouth Argyle, Matt è riuscito a entrare in confidenza con alcuni giocatori e con lo staff: ricordandosi di alcuni prospetti analizzati in passato, ha consigliato al manager Carl Fletcher un giovane attaccante che stava realizzando valanghe di gol nella squadra di un paese vicino. Il tecnico si è fidato, ha chiesto a Matt di realizzare una clip che evidenziasse le caratteristiche del giocatore, e il lavoro è stato talmente apprezzato che l’offerta di lavoro è arrivata a fine anno.
Matt ha accettato, ha lavorato per 6 mesi a stretto contatto con lo scout uscente imparando le basi del mestiere: oggi è ancora lì, segue 6 partite ogni weekend, è in contatto con decine di altri scout e analyst delle leghe minori inglesi e il lavoro lo coinvolge con così tanta passione che, suo malgrado, fatica a trovare il tempo per continuare a giocare a Football Manager.

Matt Neil (riguardo Football Manager): "Il mio più grande successo è stato avere uno stadio intitolato a me a Huddersfield. Se guardassi Steam per quante ore ho giocato negli ultimi cinque anni circa, sarei abbastanza preoccupato ad essere onesto. Sono circa 600/700 ore all'anno. Il tempo vola, non ti accorgi quando giochi. Non ho mai gestito il Plymouth perché dopo essere diventato uno scout mi sembrava di sapere troppo. Conosco ogni singolo dato per tutti i giocatori e tutto ciò che è nascosto sullo sfondo del gioco"
Poi prosegue: "Abbiamo messo sotto contratto il portiere Marc McCallum, che alcuni giocatori di FM ricorderanno nel Dundee United come un'incredibile prospetto. Lo prendevo sempre. Quando è venuto questa estate, è entrato ed è stato uno dei momenti più strani della mia vita. Non l'avevo mai incontrato di persona, avevo visto la sua faccia solo su un gioco per computer ma ho capito subito che era lui. Da scout ricordo di aver visto Lloyd Saxton negli Under 18, poi finito al GIF Sundsvall in Svezia; Christian Walton, poi al Brighton; Lloyd Jones e Sam Gallagher, poi finiti in Premier League con Liverpool e Southampton; e Joe Mason, poi ai Wolves. Se ricordo bene, li ho classificati abbastanza bene e hanno continuato a fare bene. Quando ho iniziato, Mason era considerato come un giocatore da Conference nella migliore delle ipotesi, quindi ho aumentato immediatamente il suo potenziale. Qualche anno dopo ha segnato il gol iniziale nella finale di Coppa di Lega per Cardiff contro il Liverpool"

Dopo che il manager Fletcher lascia la squadra (2013), Matt Neil ribadisce: "Fletch voleva ogni singolo dettaglio su ogni singolo giocatore, ma quando John Sheridan divenne manager voleva concentrarsi sul gioco in campo con solo un po' di informazioni sui singoli avversari. Era un po' più vecchia scuola. Mi ha insegnato molto perché quando sono entrato nel ruolo mi aspettavo che le richieste fossero sempre le stesse. Quindi ho dovuto fare un passo indietro e capire che c'è molto da fare nel calcio e la gente vede il gioco in modo diverso. Non ero molto attivo sotto Sheridan, ma è stato davvero un momento importante per imparare a lavorare in un ambiente calcistico"

Dopo Carl Fletcher (ora al Leyton Orient), John Sheridan (ora al Chesterfield), Derek Adams e Ryan Lowe...di manager l'Argyle ne ha cambiati tanti ma Matt Neil è ancora lì, a fare il suo lavoro da scout e match-analyst.


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2 commenti:

  1. Ottimo articolo, trovo che sia uno dei migliori che abbia letto in rete su quest'argomento. Grazie!

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