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mercoledì 29 ottobre 2014

La Rivalità Tra Detroit Red Wings e Colorado Avalanche (Bloody Wednesday)

In Gara 6 delle Finali di Western Conference del 1996 tra Colorado Avalanche e Detroit Red Wings erano sorte numerose rivalità ed atriti tra le due squadre.
Come giusto che fosse visto che stiamo parlando delle due franchigie più forti dell'epoca.
In particolare i Red Wings non avevano digerito la devastante carica che Claude Lemieux, in gara 6 di quella serie, aveva inflitto a Kris Draper: Lemieux aveva caricato da dietro Draper schiacciandolo contro la balaustra.
Draper in conseguenza della botta ricevuta/data aveva dovuto operarsi alla mandibola fratturata, si era rotto il naso ed aveva riportato un trauma cranico e numerose escoriazioni.


BRAWL IN HOCKEYTOWN: BLOODY WEDNESDAY 1997
Il 26 marzo 1997 alla Joe Louis Arena di Detroit, i Colorado Avalanche e i Detroit Red Wings si stanno preparando ad affrontare gli imminenti playoff.
Tra le due squadre non corre buon sangue dopo che la stagione precedente Colorado aveva messo a dura prova Detroit in un'infuocata serie finale di Conference.
Tornando al 1997, quella stagione Colorado e Detroit si erano incontrate/scontrate 3 volte e gli Avalanche avevano sempre vinto.
Con questo pesante passivo da recuperare, il 26 marzo i Red Wings scesero sul ghiaccio sapendo che in questo “quarto round” dovevano assolutamente riscattarsi.
Tutta l’HockeyTown chiedeva a gran voce che l’onta delle sconfitte venisse lavata via, basti pensare che in occasione di quella partita il quotidiano “The Detroit News” pubblicò un immagine di Lemieux con la scritta “Wanted”, come se si trattasse di un pericoloso ricercato al tempo del Far West.
Dopo neanche 5 minuti di gioco, con Colorado che conduceva già 1-0, Jamie Pushor (Detroit) e Brent Severyn gettarono a terra i guanti e si affrontarono.
Poi a circa metà del primo periodo fu la volta di Rene Corbet (Colorado) e Kirk Maltby (Detroit).
A 1’ 38” dal primo tempo, scoppiò l’inferno: Igor Larionov (Detroit) e Peter Forsberg (Colorado) diedero il via alle danze, poi il tough-guy dei Red Wings Darren McCarty decise che era giunto il momento di vendicare la carica subita da Draper, prendendo a pugni e ginocchiate Lemieux che si chiuse a riccio nella, da allora, famosa "posa a tartaruga".
Nel dopo partita McCarty, intervistato dal Denver Post, spiegò che l’attacco a Lemieux non fu qualcosa di premeditato: “I ragazzi erano tutti in campo e ognuno si deve prendere un avversario, no?
Lemieux era il più vicino e lì per lì non mi sono nemmeno accorto che fosse lui”.
Patrick Roy, da molti considerato il più grande portiere NHL di tutti i tempi, rispettò le leggi non scritte dell’hockey e si diresse a centro ghiaccio dove con il portiere di Detroit Mike Vernon diede vita a quella che è diventata una scazzottata leggendaria.
Il tutto davanti a una folla 19.983 persone letteralmente impazzita per quello che stava succedendo in pista
E siamo solo nel primo periodo.
4 secondi dopo l’inizio del secondo periodo, Brendan Shanahan e il difensore di Colorado Adam Foote si scontrarono. Pochi minuti dopo le cose degenerarono di nuovo quando Severyn e il giocatore di Detroit Aaron si attaccarono mentre Mike Keane (Colorado) si scambiava pugni con Tomas Holmstrom.
Ancora una manciata di minuti e McCarty e Adam Deadmarsh non riuscirono a resistere dal gettare i guanti a terra.
A metà del secondo periodo, l’epilogo: Pushor e Uwe Krupp (Colorado) conclusero le ostilità con quella che fu l’ultima rissa della serata.
A questo punto gli Avalanche stavano conducendo per 3-2, e alla fine del secondo periodo il risultato era di 4-3 sempre per Colorado.
Valeri Kamensky, a pochi minuti dall’inizio del terzo periodo, incrementò ulteriormente il vantaggio degli Avalanche (5-3).
Poi a 8:27 minuti la rete di Martin Lapointe riaccese le speranze di Detroit che a soli 36 secondi dalla fine della partita si concretizzarono nel pareggio di Shanahan.
Si va all’overtime e qui, dopo soli 39 secondi, McCarty si rifece delle botte subite trasformando un assist di Shanahan nel goal del 6-5 che diede la vittoria ai Red Wings.
Così Detroit si aggiudicò un importantissimo round nella rivalità con Colorado e alla fine della stagione si aggiudicò la Stanley Cup (la prima dopo 42 anni).


ANNI SUCCESSIVI
Il 1° aprile del 1998, la Joe Louis Arena fu sede di un'altra grande rissa. 
Questa volta si sfidarono Patrick Roy e Chris Osgood al centro del ghiaccio. 
Le due squadre ricevettero 46 sanzioni per un totale di 228 minuti.
I Red Wings vinsero 2-0.
Un accenno di rissa si ebbe il 23 Marzo 2002 quando Dominik Hašek pattinò per tutta la lunghezza del ghiaccio per affrontare Roy, ma inciampò su un bastone, facendolo sbattere su Roy. 
Infuriato, Roy si tolse i guanti e maschera per combattere come fece lo stesso Hasek ma i due vennero trattenuti, impedendo così che Roy venisse coinvolto nell'ennesima rissa contro gli Avalanche.


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