Lee Bowyer è nato a Londra il 3 Gennaio 1977.
Inizia nelle giovanili del Charlton, poi passa al Leeds, dove si ha indubbiamente il picco della sua carriera con apparizioni anche in Coppa Campioni.
Perfetto esempio del centrocampista inglese duro ed incazzoso di inizio anni ’90 che ha seguito le orme dei vari Dennis Wise, Joey Barton, Vinnie Jones e “Gazza” Gascoigne.
MALEFATTE E RISSE
A diciotto anni, quando giocava nelle giovanili del Charlton, fu squalificato per essere risultato positivo alla cannabis.
Venne momentaneamente allontanato dalla squadra.
Il suo trasferimento al Leeds fu, ai tempi, il trasferimento più costoso della storia del calcio inglese ma appena arrivato fu subito messo fuori rosa.
Lee era in un McDonald’s insieme a due amici.
Volevano mangiare un panino ma a quell’ora servivano soltanto le colazioni.
Non la presero benissimo, decidendo di sfasciare tutto il McDonald’s e picchiando due gestori del locale.
Inoltre l’impiegata dichiarò che prima dello sclero, Bowyer le disse che non voleva essere servito da una Pakistana.
Lasciò la fidanzata di origine indiana quando sua madre gli disse che c’era la seria possibilità che il loro figlio sarebbe potuto nascere con la pelle scura.
Dopo averlo reintegrato in rosa, riuscirono a tranquillizzarlo fino a gennaio 2000 quando insieme ai compagni di squadra Jonathan Woodgate, Michael Duberry e ad alcuni amici si ritrovarono nel mezzo ad una rissa fuori da un locale con tre studenti pakistani (sì, aveva uno scarso feeling con i pakistani). Due riuscirono a scappare, il terzo restò a terra con fratture al naso, ad una gamba ed agli zigomi.
Bowyer e i suoi amici furono processati.
Fu un processo lunghissimo che coincise con il momento migliore della carriera del centrocampista londinese.
Un anno dopo arrivò il verdetto: Woodgate fu accusato e condannato a 100 ore di lavori sociali, uno degli amici si prese sei anni, Duberry, Bowyer e gli altri furono assolti.
In Inghilterra scoppiò lo scandalo.
Il Leeds multò il suo giocatore decurtandogli una mensilità dallo stipendio.
Multa che, logicamente, Bowyer, si rifiutò di pagare.
Fu messo fuori squadra.
Bowyer venne etichettato come “Ubriacone, drogato, violento, razzista, codardo, impenitente, bugiardo, odioso" venne ovviamente messo sul mercato.
Fu costretto a pagare per poter tornare a giocare.
La F.A. proibì a Sven Goran Eriksson di convocare entrambi i giocatori per il Mondiale 2002 anche se i maligni sostengono tutt’ora che il vero motivo dell’esclusione di Bowyer fu il prendere troppo in giro David Beckham che in quegli anni aveva più potere di Tony Blair.
Fu squalificato dall’Uefa per sei giornate per aver passeggiato sulla testa di un avversario durante la partita di Coppa Uefa Leeds-Malaga.
Quando fu acquistato dal West Ham, sua squadra del cuore da sempre, alcuni tifosi degli Hammers si incatenarono ai cancelli di Upton Park in segno di protesta.
Nel 2005 infine, quando militava nel Newcastle, scambiò l’erba del St.James’ Park per un ring ed iniziò a boxare contro Kieron Dyer, suo compagno di squadra, reo di non avergli passato il pallone.
I due furono entrambi espulsi e squalificati per tre giornate.
Inoltre risarcì Dyer di mille sterline.
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