Lleyton Hewitt nato ad Adelaide nel 1981 è conosciuto per la sua aggressività e il suo grande spirito combattivo, le sue qualità migliori sono i colpi dal fondo, tra cui una splendida risposta, i lob e la grande capacità di recupero dettata dalla rapidità dei piedi.
I SUCCESSI E GLI SLAM
Il suo primo torneo del Grand Slam in singolare arrivò nel 2001, agli Us Open, dove sconfisse il quattro volte campione Pete Sampras in 3 set 7-6 6-1 6-1.
Nel 2001 oltre agli Us Open vinse i tornei di Sydney, al Queen’s, Hertogenbosch, Tokyo e la Masters Cup di Shanghai dove batté in finale il francese Grosjean.
Chiuse l'anno con 80 vittorie e 17 sconfitte e come numero 1 del ranking mondiale, il più giovane della storia, a soli 20 anni e 8 mesi.
Nel 2002 Hewitt vinse il suo secondo titolo del Grande Slam aggiudicandosi il torneo di Wimbledon battendo in finale David Nalbandian in 3 set 6-1 6-3 6-2.
La sua vittoria ha rafforzato l'idea riguardo al quale il torneo di Wimbledon non doveva per forza essere dominato da giocatori con servizio e volée, ma poteva anche essere vinto da giocatori che scambiano da fondo campo come Agassi e lo stesso Hewitt.
Nel 2002 vinse inoltre il primo Master Series in carriera ad Indian Wells, il Queen’s per il terzo anno di seguito, San Jose e la Masters Cup di Shanghai per il secondo anno di seguito battendo Juan Carlos Ferrero in finale.
Concludendo la stagione con 61 vittorie e 15 sconfitte, difese per tutto l'anno la posizione di numero 1 del mondo.
MALEDUCAZIONE ED AGGRESSIVITA'
Detto dei successi sembra proprio che "la gloriosa tradizione" dei McEnroe e dei Connors si sia reincarnata nei fatti e nei misfatti di Lleyton Hewitt.
Il tennis rissoso, scorretto e provocatore.
La carica agonistica al limite della correttezza e spesso oltre, dell'ex numero 1 del mondo riesce a tirare fuori il peggio dagli avversari.
Negli anni 2000 è stato sicuramente il tennista più detestato tra i colleghi.
Sfrontato e capriccioso, esagerato nelle vittorie e non in grado di accettare le sconfitte.
Uno dei primi tennisti ad usare il "come on" sugli errori degli avversari ed addirittura sul primo punto del match (unico, in ciò) tanto da far dire al tranquillo giocatore spagnolo Corretja "questo non può esultare cosi dopo il primo 15!".
GLI INSULTI RAZZISTI A JAMES BLAKE E GIUDICE DI SERIE (US OPEN 2001)
All'US Open 2001 insultò un giudice di linea di colore, colpevole di aver fatto una chiamata a favore dell'americano James Blake in nome di una presunta "solidarietà razziale".
Blake, ai tempi l' unico giocatore di colore tra i primi 100 della classifica, era completamente disidratato a metà del quarto set (dopo aver fatto sperare nella clamorosa sorpresa il pubblico americano).
Durante il cambio di campo, il diciannovenne americano era stato anche male di stomaco mentre Hewitt continuava a caricarsi con urla belluine e braccia al cielo.
A quel punto la partita era ormai decisa ma l' australiano testa di serie N.4 aveva dovuto soffrire davvero molto per avere la meglio.
Era tanto nervoso il ventenne di Adelaide che nel momento più critico della partita, quando un giudice afroamericano gli chiamò per due volte il fallo di piede perse la testa.
Rivolgendosi all' arbitro di sedia, lo svizzero Egli, pretese il cambio del giudice:
"Mi è stato chiamato per due volte dalla stessa parte (il fallo di piede)"
E poi aggiunse, indicando prima Blake con la capigliatura afro e poi il giudice di linea di colore:
"Guardali. Dimmi se noti qualche somiglianza"
I due poi ovviamente si re-incontreranno nel corso della loro carriera, inutile dire che si tratterà sempre di sfide tese e al limite della rissa anche se a distanza
Si ricordi soprattutto la loro sfida in Australia con un Blake notevolmente "cresciuto" a livello di atteggiamento, al punto di imitare l'australiano nei festeggiamenti.
I LITIGI CON CHELA E NALBANDIAN (AUSTRALIAN OPEN 2005)
Inoltre pare che Hewitt abbia un conto aperto con gli argentini: infatti all' Australian Open al terzo turno litigò prima con Chela, l'argentino esasperato dalle provocazioni di Hewitt, perse la testa e partirono degli sputi al cambio di campo.
Più precisamente Hewitt, come si sa, iniziò ad esultare sugli errori dell'avversario.
Smash che prendono la rete e finiscono fuori o altri errori banali.
Quello che porta allo sputo, è una prima di servizio sbagliata da Chela con seguente "come on" nel quarto set quando si era 0-40 per l'australiano.
Hewitt strappa il servizio ed urla il successivo "come on" all'avversario, al pubblico e al suo angolo.
Va a sedersi e mentre Chela gli passa vicino, sputa verso la sua panchina.
Poi si vede Hewitt, ridere in modo ironico.
E poi nei quarti di finale con l'altro argentino Nalbandian, dove al cambio di campo l'australiano rifilò una spallata a Nalbandian a metà del quinto set (poi finito 10-8 per Hewitt).
L'argentino gli urlò "che hai fatto?".
LA BATTAGLIA CONTRO CORIA E GLI ARGENTINI (COPPA DAVIS 2005)
Nel 2005 poco ci mancò che tutto degenerasse in una maxi rissa nel quarto di finale tra Australia e Argentina in corso a Sydney (per la cronaca Hewitt battè Coria in quattro set).
I due non si fecero mancare nulla, ad accendere la miccia il solito Lleyton: dagli insulti alle minacce sino al più classico "ti aspetto fuori..." e ai colpi bassi durante il cambio di campo.
Nel frattempo ad ogni punto messo a segno arrivava l'esultanza dell'australiano con Coria che s'innervosiva sempre di più e cominciava a rispondere a suon di "vamos".
Hewitt vince i primi due set, Coria il terzo e nel quarto il match si accende ancora di più.
Anche Coria inizia ad esultare sugli errori dell'avversario, Hewitt si carica sempre di più.
Sul 2 pari al quarto Hewitt strappa il servizio a 0 all'avversario: ogni punto è uno show, più quello decisivo dove l'australiano si rende protagonista di una corsa sfrenata verso la sua panchina.
3-2 e servizio per Hewitt.
Coria chiama il medical timeout, l'Australia non la prende benissimo, Coria cerca di convincere tutti che l'infortunio è reale.
Si torna in campo e i due continuano a rispondersi colpo su colpo, "come on" contro "vamos", esultanza su esultanza.
I primi 5 punti del sesto game vanno avanti tutti così.
Sino a che appunto si arriva al 40-30 per Hewitt, Coria riesce a chiamare a rete Hewitt che alza un pallonetto che esce troppo corto.
Coria viene a rete, fa lo smash e spara addosso a Hewitt che all'ultimo riesce a spostarsi per evitare di essere colpito.
L'argentino esulta, Hewitt senza batter ciglio abbassa il capo, sputa a terra e torna indietro, Coria dopo qualche secondo si accorge che forse la cosa sta degenerando e chiede scusa.
Siamo sempre 3-2, 40 pari con Hewitt che batte.
Neanche a dirlo arriva l'ace di Hewitt. Stavolta non arriva nessun "come on", Hewitt alza il braccio e mima una pistola, guarda l'argentino e poi urla "fuck off".
Il game non finisce qui pechè ci sono continui vantaggi e parità ma poi l'australiano tiene il servizio e si porta 4-2.
Nel game successivo, non c'è più storia: l'australiano si porta subito 0-40 e successivo 5-2 (esultando e gridando "come on" sul doppio fallo finale dell'avversario).
Hewitt chiude 6-2 e si inginocchia a terra, malgrado tutto i due si stringono la mano freddamente anche se poi la rissa continua fuori dal campo nelle interviste.
Al termine di ciò Coria dirà:
"Uno che aggredisce, che esulta per gli errori degli avversari, che prende in giro, uno come Hewitt insomma...potrà pure essere il più forte al mondo ma per me rimane l'ultimo degli uomini. Preferirei non vincere un torneo in tutta la mia carriera che essere come lui: mi sentivo quasi di ucciderlo in campo"
Hewitt ribatte:
"E ' stato molto stupido da parte loro provocarmi.
Molto raramente ho perso partite quando le persone mi fanno arrabbiare. Coria rimane un perdente"
GLI ANNI RECENTI
Aggressività, cattiveria smodata, scorrettezza oltre ogni limite, questo era Lleyton Hewitt.
Il peggiore, il più cattivo, il più maleducato.
Eppure invecchiando ha guadagnato molti simpatizzanti, in un circuito fatto di bambocci e imberbi lungagnoni, la grinta distillata dell'australiano ha creato un certo numero di fans.
Dimenticando i gestacci insolenti e i lugubri saluti agli avversari (come quando alcuni anni fa augurò a Nalbandian un incidente aereo sull’Atlantico).
Persino a Parigi non lo odiano più.
Figurarsi a Melbourne (per la verità Hewitt non ha mai nascosto di preferire altri tornei all'Open Australiano di casa. Il motivo? L'australiano da grande combattente quale è sempre stato, si è sempre esaltato in arene dove tutto il pubblico gli tifava contro, ciò per forza di cose non poteva avvenire in Australia dove era il beniamino di casa).
SCONTRI DIRETTI (GIOCATORI PRINCIPALI)
Hewitt v Sampras 5-4
Hewitt v Philippoussis 3-1
Hewitt v Agassi 4-4
Hewitt v Henman 9-1
Hewitt v Rusedski 4-3
Hewitt v Roddick 7-7
Hewitt v Haas 7-4
Hewitt v Coria 2-0
Hewitt v Nalbandian 3-3
Hewitt v Federer 9-18
Hewitt v Nadal 4-7
Hewitt v Djokovic 1-6
Hewitt v Murray 0-1
Hewitt v Berdych 0-3
Hewitt v Del Potro 3-2
PALMARES (TORNEI PRINCIPALI: GRANDE SLAM, MASTER 1000 E COPPA DAVIS)
Coppa Davis 1999
US Open (Grande Slam) 2001
Wimbledon (Grande Slam) 2002
Indians Wells (Master 1000) 2002
Indians Wells (Master 1000) 2003
Coppa Davis 2003
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