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domenica 23 novembre 2014

Migliori Manager Britannici Che Hanno Allenato All'Estero (Calcio)

Iniziamo col dire che fare liste del genere è sempre difficile.
In questo articolo vedremo manager inglesi che hanno avuto maggior successo all'estero che non in patria, facendo una specie di classifica(ovviamente soggettiva).
Non potendo comunque ignorare altri del calibro di Tony Waiters, che vinse un titolo nordamericano con i Whitecaps di Vancouver e fu l'unico ct a portare il Canada alle  finali di Coppa del Mondo.
Senza scordarci di Herbert Kiplin, che fondò il Milan(fu anche allenatore e giocatore).
Altri nomi importanti furono Herbert Burgess(allenò in Ungheria ed Italia), Robert Firth, Ralph Kirby(Barcellona con i quali vinse 1 Copa del Rey), Harry Lowe(Espanyol e Real Sociedad) e Bob Spottiswood(all'Inter con alterne fortune).
L'irlandese Patrick O'Connell fu una specie di leggenda a Siviglia, visto che portò il Betis al titolo nel 1934/35, invece nel 1936/37 vinse anche il titolo con il Barcellona.


Classifica:

12) Jesse Carver
Anche se ha vinto un solo scudetto con la Juventus, ha anche guidato l'Olanda, Lazio, Inter, Genoa, Torino e Roma.
Era conosciuto per ottenere vittorie praticando un calcio davvero elegante.


11) Teddy Duckworth
Dopo la carriera da giocatore in Inghilterra, allenò praticamente solo in Svizzera.
Vinse 4 campionati con il Servette, 1 coppa di Svizzera ed 1 argento alle Olimpiadi sempre con la Svizzera.


10) Jack Kirwan
Anche se ha giocato per l'Irlanda a livello internazionale, Kirwan è nato in Inghilterra e ha giocato per gli Spurs, Chelsea e Everton.
Nel 1910, è diventato il primo allenatore professionista dell' Ajax, il club che avrebbe continuato a rivoluzionare il calcio nel 1970.
Dopo un anno, li condusse alla promozione.


9) Vic Buckingham
Buckingham, insieme all'altro inglese Reynolds(che troveremo più avanti) fu tra i pionieri del Calcio Totale in Olanda.
Infatti egli sostenne la necessità di mantenere il possesso palla il più possibile.
Pertanto curò molto la precisione dei passaggi fra i giocatori.
Impose un gioco offensivo in grado produrre un alto numero di realizzazioni.
Guidò l’Ajax dal ’59 al ’61, con successo(1 campionato ed 1 coppa di Olanda), poi ancora nel 1964/65, prima di essere sostituito da Michels nel corso di una stagione piuttosto deludente.


8) Arthur Johnson
Dopo Miguel Muñoz, nessuno è riuscito più di Arthur Johnson a vincere al Real Madrid.
Dieci anni al timone tra 1910-1920 ha portato 4 campionati e la prima Copa del Rey.


7) Jack Greenwell
Solo Johann Cruyff ha gestito il Barcellona per più stagioni consecutive di Greenwell.
Tra il 1917 e il 1923, Greenwell ha vinto 6 campionati e 2 Copa del Rey.
Egli ha vinto anche in Perù un campionato sudamericano, diventando l'unico non-sud americano a vincere quel trofeo.
Ha inoltre guidato i rivali locali del Barcellona, ovvero l'Espanyol, vincendo la Copa del Rey.


6) Jimmy Hogan
Gustav Sebes, allenatore della squadra ungherese che battè l'Inghilterra 6-3 a Wembley, disse "Abbiamo giocato a calcio come Jimmy Hogan ci ha insegnato.
Quando la nostra storia viene raccontata, il suo nome dovrebbe essere scritto in lettere d'oro".
Hogan collaborò con Hugo Meisl allenando il Wunderteam austriaco, iniziando una rivoluzione nel calcio europeo con innovazioni quali movimento fluido, passaggio corti e stretti, controllo della palla.
Inoltre è stato chiamato "il padre del calcio tedesco".


5) William Garbutt
Garbutt era, ed è ancora, un modello per i manager in Italia.
Rivoluzionò il Genoa in tutto e per tutto, vincendo 3 scudetti con loro.
Lui aveva nel sangue la passione per il gioco del calcio e l'idea che solo un collettivo autentico, ben amalgamato, potesse conquistare il successo.
Così il suo lavoro, che era quello tipico del "manager" all'inglese (cioè di mera gestione dei giocatori della prima squadra), si sviluppava in due direzioni.
La prima era l'inse­gnamento dei fondamentali.
Considerava inammissibile che un giocatore "avesse un solo piede" e chi si azzardava a confessarlo veniva immediata mente sottoposto alla cura del caso.
Che consisteva nel doversi togliere la scarpa dal piede "buono" prima di entrare in campo per l'allenamento e la partitella.
Calciare il durissimo pallone di cuoio con il piede nudo equivaleva a immolarne l'integrità, sicché dopo qualche goffo tentativo era giocoforza industriarsi con l'estremità analfabeta e forzarla a un minimo di collaborazione tecnica.
L'altra direttrice era il consolidamento del gruppo, che curava nello spogliatoio, al riparo da orecchie estranee.
Pretendeva dai suoi il gioco di squadra, l'aiuto reciproco e ovviamente il rispetto delle direttrici di massima del Metodo, la tattica allora imperante, indispensabile per garantire equilibrio alle forze in campo tra difesa e attacco.
Garbutt se ne andò al profilarsi del conflitto mondiale, non appena riportati i colori rossoblu allo scudetto, ma sarebbe tornato dopo la guerra, avviando una lungo ciclo che lo avrebbe portato in giro per varie piazze d'Italia.Garbutt introdusse anche sistemi che restarono poi a lungo di uso corrente, come i pioli in fila sul campo che i giocatori dovevano superare palla al piede scartandoli senza farli cadere, o i palloni appesi a una corda e tirati sempre più su per addestrare gli atleti al l'elevazione e al colpo di testa.
Guidò anche la Roma, poi il Napoli.
Andò a vincere anche una Liga con l'Athletic Bilbao.


4) James Richardson Spensley
Prima di Garbutt, il Genoa vinse il suo primo campionato con il manager inglese James Richardson Spensley.
Egli è ancora considerato uno dei padri del calcio italiano, dato che vinse 6 campionati da giocatore/allenatore.


3) Jack Reynolds
Il secondo manager inglese dell' Ajax che però ebbe un impatto maggiore di Kirwan: egli infatti può essere messo a fianco di allenatori del calibro di Rinus Michels(uno dei pionieri del calcio olandese).
A lui è accreditato la costruzione del famoso settore giovanile dell'Ajax, avendo tra l'altro posto anche le basi per il Calcio Totale che avrebbe poi cambiato il calcio mondiale.
Nei suoi insegnamenti, Reynolds dà molta importanza al controllo di palla, alla tecnica individuale.
Sostiene che l’attacco è la miglior forma di difesa.
Inoltre, elemento di fondamentale importanza per il futuro, richiede che a tutti i livelli l’Ajax giochi allo stesso modo e dunque anche nelle formazioni giovanili.
Inoltre, vinse 8 campionati ed 1 Coppa d'Olanda, allenò anche la nazionale.


2) George Raynor
Fu il primo inglese ad arrivare in una finale di Coppa del Mondo(1958 con la Svezia, dove andarono addirittura in vantaggio contro il Brasile di Pelè, prima di essere sconfitti 5-2).
Nel 1954 sempre con la Svezia arrivò al terzo posto.
Con gli stessi vinse anche una medaglia d'oro olimpica.
Dopo aver guidato diverse squadre svedesi e come detto la loro nazionale andò ad allenare in Italia(Juventus e Lazio), per poi tornare alla Svezia sino ai primi anni 60.


1) Fred Pentland
Iniziò come allenatore guidando la nazionale francese dove venne sconfitto in semifinale dell'Olimpiadi, poi guidò il Racing Santander, prima di andare al Bilbao dove si consacrò.
Il passing football utilizzato dalla Spagna per vincere Euro 2008 e la Coppa del Mondo due anni dopo, lo si deve sicuramente a Fred Pentland, che lo introdusse durante la sua carriera all' Athletic Bilbao negli anni '20 e '30.
Ha vinto due campionati e due Copa del Rey  ed è stato allenatore della nazionale spagnola quando sono diventati la prima squadra non britannica a sconfiggere l'Inghilterra.
Pentland è ancora visto come una sorta di figura paterna in Spagna e il suo compleanno è ancora celebrato a Bilbao.
Nel 1931 inflisse al Barcellona, sempre con il Bilbao, una batosta storica: 12-1.


ANNI RECENTI
Roy Hodgson
Ebbe il merito d'introdurre la marcatura a zona in Svezia.
Sempre in Svezia vinse 4 campionati e 2 coppe di Svezia.
Vinse 1 titolo anche con il Copenaghen in Danimarca.
Guidò Svizzera, Finlandia ed allenò anche in Italia(Inter ed Udinese).
Portò la Svizzera ai mondiali americani del 1994, gli svizzeri mancavano il grande appuntamento dal 1966.


Bob Houghton
Insieme a Roy Hodgson, rivoluzionò il modo di giocare in Svezia con una marcatura a zona ed un calcio offensivo, basato sul pressing e sul 4-4-2.
Nel 1974 Houghton fu assunto come allenatore della squadra svedese del Malmö, che, con il suo modulo di gioco allora inedito per la Svezia, condusse alla conquista di 3 campionati e 3 Coppe di Svezia.
Con Houghton in panchina la squadra guadagnò inoltre una certa fama a livello internazionale raggiungendo la finale di Coppa dei Campioni nel 1979 (persa contro il Nottingham Forest)e giocando anche la Coppa Intercontinentale (il Malmö aveva giocato la partita a causa della rinuncia del Nottingham Forest).
Nel 1980, dopo una breve esperienza in Grecia con l'Ethnikos Pireo, Houghton tornò in Inghilterra sulla panchina del Bristol City, da cui si dimise nel 1982 dopo una sconfitta contro il Wimbledon.
Passato al Toronto Blizzard, con cui raggiunse la finale nel 1984 (ultima edizione della NASL), Houghton allenò per due anni la squadra saudita dell'Al-Ittihad (con cui vinse una coppa di Lega nel 1986) per poi tornare, nel 1987, in Svezia, sulla panchina dell'Örgryte.
Negli anni novanta Houghton, dopo aver allenato per una seconda volta il Malmö e l'Al-Ittihad, ebbe delle brevi esperienze sulla panchina dello Zurigo e del Colorado Rapids per poi passare, a partire dal 1997, ad allenare squadre nazionali, esordendo come commissario tecnico della nazionale cinese.
Dopo aver ricoperto alcuni incarichi dirigenziali per diverse squadre cinesi, nel 2005 Houghton riprese la carriera di commissario tecnico dapprima sulla panchina della nazionale uzbeka, quindi, dal 2006 fino al 2011, su quella della nazionale indiana, contribuendo ad un miglioramento nei risultati e nelle prestazioni della squadra.


Terry Venables
Negli anni 80, dopo aver allenato l'Australia, vinse 1 Liga ed 1 Copa del Rey con il Barcellona.
Per il Barcellona il titolo mancava da ben 11 anni


Josh Toshack
Il gallese, nel 1984, fu ingaggiato dallo Sporting Lisbona, l'anno successivo passò alla Real Sociedad.
Con la squadra basca iniziò il suo periodo d'oro in Spagna.
Nel 1987 vinse la Copa del Rey.
Nel 1989 passò al Real Madrid che portò alla conquista della Primera División nel 1990.
Nel 1991 tornò al Real Sociedad, prima di passere nel 1995 al Deportivo la Coruna, con cui vince la Supercopa de España 1995.
In estate lascia la Spagna per tentare l'avventura in Turchia dove è ingaggiato dal Beşiktaş, vince la Coppa di Turchia e a metà della stagione il 24 febbraio 1999 abbandona la squadra per tornare al Real Madrid.
La seconda stagione resiste appena 11 partite e il 17 novembre la squadra madrileña lo licenzia.
A questo punto Toshack inizia a girovagare per l'Europa con poca fortuna: dal 7 ottobre 2000 al Saint-Étienne, che lascia dopo 12 partite il 22 dicembre per tornare ancora al Real Sociedad, rimanendo fino all'11 marzo 2002, sempre nello stesso anno e sino al 28 gennaio 2003 guida il Catania e il 19 gennaio 2004 è alla guida del Real Murcia, fino al 30 giugno.


Bobby Robson
Dopo aver guidato la nazionale inglese, si spostò in Olanda per guidare il PSV Eindhoven con il quale vinse il campionato olandese sia nella stagione 1990-1991 che nella 1991-1992.
Tuttavia, nelle competizioni europee la squadra non fece i progressi sperati dall'ambiente e Robson fu informato che avrebbe dovuto lasciare il club al termine della stagione 1992.
Andò quindi allo Sporting Lisbona nel luglio del 1992, dove ebbe un giovane José Mourinho, futuro allenatore di Porto, Chelsea e Inter, come interprete e anche assistente (preparava le partite e allenava i portieri).
Nella sua prima stagione in carica guidò il club ad un terzo posto finale, pur essendo in conflitto con il presidente della società José Sousa Cintra, in quanto questi spesso acquistava i giocatori senza il suo consenso.
Robson fu licenziato a dicembre del 1993 con la squadra al vertice del campionato.
Il Porto, rivale dello Sporting, ingaggiò prontamente Robson, con Mourinho designato come vice allenatore. Il Porto versava in cattive condizioni al momento del suo arrivo e la già scarsa presenza di pubblico si ridusse a diecimila spettatori.
La squadra batté immediatamente proprio l'ex società di Robson, lo Sporting, nella finale di Coppa di Portogallo, facendo seguire a quel trionfo la vittoria del Campionato portoghese nelle stagioni 1994-1995 e 1995-1996.
Tale fu l'impatto dell'allenatore inglese al Porto che egli divenne conosciuto dai tifosi locali come "Bobby Five-O", in onore delle partite che il Porto vinse per 5-0, e nel 1995 siglò un nuovo contratto con la società. Pur avendo sofferto di un melanoma maligno durante i primi mesi della stagione 1995-1996, Robson guidò ancora con successo il Porto alla difesa del titolo.
Nel corso dell'estate del 1996, una conversazione telefonica effettuata dal vice presidente del Barcellona Joan Gaspart per discutere di Luís Figo si risolse in un'offerta da parte del club spagnolo.
Robson rilevò l'incarico nel luglio di quell'anno, avendo ancora come assistente Mourinho.
Una delle decisioni chiave prese da Robson durante la sua breve reggenza al Barcellona riguardò l'acquisizione per 19,5 milioni di dollari di Ronaldo, che si dimostrò essere decisivo in una stagione che vide il club vincere Coppa del Re, Supercoppa spagnola e la Coppa delle Coppe.
Il Barcellona fu anche eletto squadra dell'anno del 1996-1997 dall'International Federation Of Football History & Statistics.
In seguito tornò al PSV con un accordo a breve termine valido per il 1998-1999 nel quale il PSV mancò la vittoria del campionato, terminando terzo dietro Feyenoord e Willem II.


Steve Nicol
La leggenda del Liverpool, venne nominato Major League Soccer Coach Of The Year nella sua prima stagione come manager dei New England Revolution nel 2002 e il suo regno di 10 anni negli Stati Uniti è in gran parte visto come un successo.
I Revolution vinsero il titolo nel 2008.


Steve McClaren
L'ex manager del Middlesbrough aveva visto la sua reputazione rovinata da un regno terribile come allenatore dell'Inghilterra con mancata qualificazione per il Campionato Europeo 2008, si trasferisce in Olanda per re-iniziare la sua carriera .
Il primo mandato di McClaren al Twente è stato un indubbio successo riportando gli olandesi al titolo di Eredivisie nel 2009-10(dopo che l'anno precedente erano arrivati secondi).
Dopo aver lasciato l'Olanda per Wolfsburg nel luglio 2010, McClaren venne licenziato dopo aver vinto solo sette partite.
Il suo secondo mandato a Twente fu anche un po' deludente, malgrado il suo rapporto di vittoria era quasi del 50%


Chris Coleman
Coleman si trasferì alla Real Sociedad nel giugno 2007, dopo essere stato consigliato dal collega gallese John Toshack.
Un ottimo record di 12 vittorie e 4 pareggi su 21 partite vide la Real Sociedad al quinto posto in Segunda Division, ma Coleman si dimise nel gennaio 2008 dopo aver litigato con il presidente del club.


Peter Taylor
L'11 luglio 2011, il Bahrain Football Association scelse Taylor per allenare la loro nazionale di calcio.
Solo pochi mesi dopo, Taylor portò il Bahrain a vincere la medaglia d'oro agli GCC Games, la prima volta della loro storia.
Il Bahrain battè i rivali dell'Arabia Saudita 3-1 in una finale a senso unico.
Taylor ricevette un sacco di elogi da parte dei giocatori, tifosi e funzionari.
Due mesi più tardi, Taylor si aggiudicò l'oro di calcio anche agli Arab Games di Doha, battendo la Giordania per 1-0 in finale con un gol in extremis dell' attaccante Ismail Abdullatif.
Tuttavia la sua carriera finì male perchè la FIFA dovette indagare lui e la sua nazionale per calcio scommesse, a seguito della vittoria per 10-0 contro l'Indonesia.


Graeme Souness
Infine Souness, citato non per le sue abilità tattiche ma per quello che successe in un noto episodio.
Lo scozzese allenò il Torino in Italia, poi volò in Turchia dove durante la sua permanenza alla guida del Galatasaray, dopo aver vinto la Coppa di Turchia 1996 battendo gli avversari storici del Fenerbahçe, al termine del match di ritorno (giocato in trasferta allo Stadio Şükrü Saraçoğlu), Souness prese una bandiera giallorossa (colori del Galatasaray) e la piantò in mezzo al campo.
A seguito di questo atto, giudicato "sacrilego" dai tifosi del Fenerbahçe, scoppiarono violenti disordini in tutta Istanbul.
Non un grande nome (almeno come manager) ma sicuramente un buon provocatore.



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