Ovvero la gara tra le università di Oxford e Cambridge: "la Regata".
Da quasi 2 secoli.
Una lunghissima rivalità che nasce già dal 1209 quando alcuni studenti di Oxford, per ostilità e problemi nella propria città, si rifugiarono a Cambridge per fondare la seconda università più antica del mondo (dopo Oxford appunto).
THE BOAT RACE
In realtà l’idea della regata venne a Charles Wordsworth (studente di Oxford) e all’amico Charles Merivale (di Cambridge), nel 1827.
Ci vollero due anni per organizzare la prima sfida su una barca con 8 vogatori, campo di regata il tratto di Tamigi che va da Hambledon Lock al ponte di Henley.
I Light Blue di Cambridge ed i Dark Blue di Oxford composti, oltre che da 8 vogatori, anche da 1 timoniere ("otto con") e spesso vi partecipano anche campioni del mondo oppure olimpici (ovviamente iscritti ad uno dei due college).
La prima Boat Race si svolse ad Henley On Thames nello Oxfordshire e nei giorni a seguire le cronache dei giornali scrissero che una folla di circa 20 mila spettatori si era assiepata lungo il percorso per assistere a questa sfida.
La gara fu interrotta una prima volta subito dopo la partenza, dopo il secondo via Oxford prese subito un buon margine di vantaggio e andò a vincere la gara: fu in questi 3.000 metri che iniziò la leggenda.
L'evento fu un tale successo che in seguito gli abitanti della città decisero di organizzare anch’essi una propria regata che divenne in seguito la Henley Royal Regatta.
Da allora l'università che nell'anno precedente ha perso la gara, l'anno successivo rilancia la sfida per ottenere la rivincita.
La seconda edizione fu organizzata 7 anni dopo, nel 1836, remando da Westminster a Putney.
Rivalità molto accesa ma il massimo della "ferocia" è rappresentato dal fatto che gli studenti delle due università evitano di nominare l’ateneo rivale, chiamandolo semplicemente ed elegantemente “the other place”, l’altro posto.
Unica eccezione, la piccola macchia del dicembre del 1849, quando l’equipaggio di Cambridge commise in gara un’infrazione immediatamente punita con la squalifica.
La partenza dal 1942 avviene da Putney e prosegue nel tratto ad esse passando per Hammersmith e Barnes fino all'arrivo a Mortlake, su un tratto del Tamigi appena fuori Londra (per un periodo lo start veniva dato da Westminster ma poi venne spostato dove le acque erano meno inquinate...).
C'è stato un solo pareggio, nel giugno 1877.
In realtà, leggenda vuole che anche quella volta ci fu un vincitore ma pare che il giudice si fosse... addormentato, senza poter determinare l’effettivo risultato.
Il record assoluto di velocità, stabilito da Cambridge nel 1998 con un tempo di 16 minuti e 19 secondi, e al contrario quello più lento, toccato sempre a loro nel 1860, quando gli 8 canottieri se la presero comoda, mettendoci 23 minuti e 30 secondi.
Storica anche la vittoria di Oxford del 2003, per 30 miseri centimetri di lunghezza appena.
L’edizione 2010 della gara partita con l’equipaggio di Oxford al comando, dominio mantenuto anche nei rilevamenti di Mile Post, Hammersmith Bridge e Chiswick Stpes, sino a che, i ragazzi terribili di Cambridge hanno iniziato una rimonta irresistibile (portando lo sforzo sui 47 colpi al minuto contro i 45 degli avversari, fino al traguardo, tagliato con il tempo di 17 minuti e 35 secondi, ad una lunghezza e 1/3 di vantaggio).
E per finire, i 6 affondamenti delle imbarcazioni, fra cui quello clamoroso del 1912, in cui entrambe finirono sul fondo del Tamigi a pochi minuti di distanza una dall’altra e per nessun motivo apparente.
Da quel 1829, ogni anno, lungo le sponde del Tamigi, decine di migliaia di spettatori con il fiato sospeso aspettano la carambola della sorte: tocca allo sfidante, il presidente del club che ha perso l’edizione precedente, scegliere testa o croce.
Chi vince la scommessa decide su quale ansa del fiume si posizionerà la sua squadra, Surrey o Middlesex, in base alle condizioni atmosferiche.
Un vantaggio che può rivelarsi decisivo per vincere la gara.
Lungo le rive del Tamigi si radunano oltre 250mila spettatori, mentre più di 7 milioni di persone seguono l’evento in diretta incollate alla TV su BBC1 (o Eurosport in Italia).
Il pubblico si affolla nei bar, nei ristoranti e nei pub disseminati lungo il percorso.
BREVE CRONOSTORIA
1849: Cambridge è squalificata.
1859: L'imbarcazione di Cambridge affondò.
1873: Gli equipaggi gareggiano per la prima volta usando carrelli scorrevoli.
1877: La gara si concluse in parità.
1898: L'equipaggio di Cambridge fu sommerso dall'acqua ma riuscì a portare a termine la gara.
1912: La gara era in programma il 31 marzo ma entrambe le imbarcazioni affondarono e la gara fu ripetuta il 1 aprile.
1915-19: La Boat Race non viene disputata a causa della guerra.
1925: Oxford affonda.
1927: Per la prima volta la BBC trasmette un breve sunto della Boat Race.
1932: Il percorso viene accorciato di 1 minuto a causa di lavori di costruzione sul ponte di Putney.
1940-45: La Boat Race non viene corsa a causa della guerra.
1946: Il 24 Marzo Oxford affonda e la gara viene messa nuovamente in programma per il 26 marzo. La gara fu vinta da Cambridge.
1952: Oxford si aggiudica la gara mentre imperversa una bufera di neve.
1954: La Boat Race compie 100 anni e Oxford vince.
1976: La Boat Race viene sponsorizzata per la prima volta dai Ladbrokers.
L'equipaggio di Oxford abbatte la barriera dei 17 minuti.
1978: Cambridge affonda.
1981: Sue Brown è la prima donna a partecipare alla gara.
Timona e porta alla vittoria la barca di Oxford.
1984: Cambridge danneggia in maniera irreparabile la propria imbarcazione a pochi minuti dal via.
1985: Henrietta Shaw diventa la prima timoniera donna di Cambridge.
1987: E' l'anno del famoso ammutinamento di Oxford causato dal gruppo di atleti di vertice statunitensi che si rifiutarono di gareggiare quando uno dei loro compagni fu fatto scendere dalla barca. Oxford vinse comunque la sfida.
1989: Per la prima volta entrambi gli equipaggi vengono timonati da donne: Alison Norrish (Oxford) e Leigh Weiss (Cambridge).
1990: Viene battuto il record per il membro dell'equipaggio più pesante gareggiante nella Boat Race, è Chris Heathcote.
1994: Per la prima volta in 21 anni Cambridge vince la Boat Race per la seconda volta consecutiva.
Il principe Michael di Kent consegna il trofeo.
1996: Il Presidente di Cambridge assiste alla vittoria del suo equipaggio da un motoscafo e da lì alza al cielo il trofeo consegnatogli dalla Duchessa di Kent.
1997: Steve Redgrave, vincitore di quattro medaglie d'oro olimpiche, consegna il trofeo ai vincitori di Cambridge.
1998: Cambridge mette in barca l'equipaggio più pesante e più alto della storia della Boat Race. Entrambi gli equipaggi battono il record della gara ed è ancora Cambridge che si aggiudica la vittoria con il tempo di 16 minuti e 19 secondi. E' questa la sua sesta vittoria consecutiva.
1999: Le società di canottaggio delle Università di Oxford e Cambridge firmano un accordo di sponsorizzazione di tre anni con la Aberdeen.
Un altro record viene battuto ed è quello all'uomo più alto che abbia mai gareggiato nella “sfida”.
Si chiama Josh West ed è alto 2,10 metri.
2000: Oxford vince la gara dopo sette anni di dominio da parte di Cambridge.
Matt Smith diventa il più giovane vincitore della Boat Race.
Dei 12 atleti britannici che vinsero la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Sydney, 5 partecipano alla Boat Race.
2001: La gara termina con una netta vittoria di Cambridge malgrado uno scontro con la barca di Oxford ad inizio gara che ne invalida la prima partenza.
Durante la gara Colin Swainson di Cambridge perde un remo ma il suo equipaggio vince ugualmente.
2002: Oxford si aggiudica una delle gare più avvincenti della storia recente.
L'atleta di Cambridge, Sebastian Mayer, crolla durante la gara.
2003: Oxford vince con appena 30 centimetri di vantaggio.
Probabilmente è l'arrivo più ravvicinato di tutta la storia della Boat Race. Due fratelli si trovano a gareggiare l'uno contro l'altro sulle due barche rivali.
David Liviston sulla barca vincente di Oxford, James Liviston sulla barca di Cambridge.
2004: Oxford e Cambridge si scontrano dopo poche palate dal via.
Cambridge si aggiudica la Boat Race.
2005: Oxford vince la gara con l'equipaggio più pesante di sempre.
CRITERI E REQUISITI PER L'EQUIPAGGIO
I criteri per far parte dell'equipaggio sono:
1) Essere uno studente di una delle due università
2) Essere un grande vogatore.
Gli allenatori iniziano le selezioni per "la Regata" l’autunno precedente, per scegliere gli otto «eletti» che si giocheranno il prestigio della propria Università, il marzo successivo.
Le selezioni sono dure fisicamente ma soprattutto né Oxford né Cambridge concede ai propri candidati facilitazioni su esami e lezioni.
Semplicemente chi ha orari troppo duri o materie troppo ardue, rinuncia.
Succede anche l’inverso: le due università corteggiano studenti da ogni parte del mondo purché particolarmente dotati nel canottaggio, offrendo loro una iscrizione «agevolata» per due anni accademici.
Sconti sulle tasse, non sugli studi.
A dicembre ciascun allenatore riduce la scelta a due equipaggi, che si sfidano tra loro: chi vince rappresenterà la propria università alla sfida contro l’altra.
E' stato calcolato che per ogni palata servono due ore di allenamento, e considerando che per coprire il percorso ne occorrono almeno 600, è facile capire quanto tempo siano costretti a passare in acqua i 18 studenti coinvolti.
Le imbarcazione devono pesare 96 kg a vuoto ed essere lunghe 19,9 metri.
RIVALITA' ACCADEMICHE
Gli anni accademici d’Oltremanica, come si sarà capito, sono contraddistinti storicamente anche dalla rivalità sportiva.
Per esempio quella tra le città ed università di Southampton e Portsmouth, quella delle Midlands tra Derby e Lincoln, quella tra le università di York e Lancaster ed ovviamente quella tra Oxford e Cambridge.
Possono essere menzionati anche le sfide cittadine "interne" tra l’Imperial College di Londra che si confronta con l’Imperial College School Of Medicine, la Leeds Metropolitan University che affronta l’University Of Leeds, l’University Of Nottingham contro la Nottinghma Trent University, Edimburgo contro Glasgow in Scozia, l’University College Of Dublin contro la Dublin University in Irlanda, Cardiff contro Swansea nel Galles.
C’è anche un organismo che vige sulle università, il British Universities and Colleges Sport che dal 2008 ha sostituito la British Universities Sports Association (BUSA) e la University College Sport (UCS) e che ogni anno stila una graduatoria finale, determinata dalle prestazioni degli atenei in tutte le discipline.
Tra le università storicamente migliori la Loughborough University, un campus universitario che sorge nel Leicestershire (insomma un sistema abbastanza simile a quelli universitari americani).
Nel caso di Oxford e Cambridge:“Oxford for arts, Cambridge for science”, sintetizza così un vecchio adagio inglese.
Da una parte le materie umanistiche, dall’altra quelle scientifiche: un'etichetta che i vertici dei due atenei non riconoscono, impegnati come sono ad assicurarsi i migliori studenti britannici e internazionali in entrambi gli ambiti.
Nel passato alla prima veniva riservata un’etichetta più conservatrice, alla seconda una più liberal, per quanto fu un intellettuale di sinistra, Philip Toynbee, figlio di Oxford, ad affermare che «una bomba sotto il parcheggio Ovest di Twickenham durante una partita porrebbe fine al fascismo in Inghilterra per generazioni».
Il riferimento è al Varsity Match, la partita di Rugby che Oxford e Cambridge disputano ogni anno a dicembre nello stadio londinese.
Sono bagnate dalla stessa acqua da sponde diverse.
Si dividono tutto e così sono complementari una all’altra: allora ogni premier inglese, da Churchill in poi, ha studiato a Oxford, ma tutti i loro consulenti, i loro spin doctor, le loro menti pensanti, arrivano da Cambridge.
Oxford è tradizionalista e vive ancora di metallurgia e meccanica: la Bmw produce lì la Mini.
Cambdrige, invece, è la Silicon Valley inglese: aziende hi-tech, internet, futuro.
A Cambridge per festeggiare la fine degli esami gli studenti si sfidano con delle imbarcazioni di cartone sul fiume Cam, invece nell'All Souls College di Oxford ogni 100 anni si organizza la caccia all'anatra mitologica (un'anatra che leggenda vuole sia volata via dai prati del college dopo la sua fondazione).
La guerra che dura da otto secoli passa per i premi Nobel, con rettori e senati accademici delle due università che ogni anno aggiornano i loro record: avanti Cambridge 84 a 51.
BULLINGDON CLUB
Con questo termine s'intendevano i festini segreti che avevano sede ad Oxford.
Usiamo il passato perchè seppur ancora presenti, ora, non sono più tanto segreti.
Alla base di tutto serate “bondage”, fetish e sadomasochiste, party d'elite ed abbastanza underground almeno nella concezione originaria.
Poi Droga, Sesso, Rock And Roll.
E un sacco di teste di maiale, conficcate su pali, deposte sulla tavola a bocca aperta, piazzate dappertutto.
Questi erano i festini delle “società segrete” di Oxford, cioè fino a quando l’avvento della rivoluzione digitale ha reso praticamente impossibile organizzare alcunché in “segreto”: perché ognuno ha in tasca un telefonino con cui scattare fotografie.
Come lo scandalo che riguardò David Cameron (ai tempi ventenne).
Era noto, per esempio, che negli anni dell’università, Cameron fosse membro del Bullingdon Club, i cui iscritti erano tutti figli di persone ricche.
I figli passavano il sabato sera a ubriacarsi nei pub della zona e una volta sbronzi spaccavano tutto.
Il giorno dopo i papà correvano a pagare i danni per evitare lo scandalo.
Ma di club studenteschi del genere, a Oxford ce n’erano altri e tutti piuttosto coloriti.
Il Piers Gaveston, per esempio, organizzava party estivi nei migliori hotel di Londra invitando «gli uomini più eccitanti e le donne più belle », minacciando di espulsione chiunque diceva o faceva «qualcosa di noioso».
La costante era l’appartenenza degli iscritti alla élite, se non proprio all’aristocrazia.
Circolavano cocaina ed ecstasy, oltre a fiumi di alcol, naturalmente.
E le teste di maiale, per motivi che finora nessuno ha saputo chiaramente spiegare, abbondavano: forse perché considerate un segno della depravazione che univa tutti quanti in una grande abbuffata di vizi.
«Eccessi sessuali, gare a chi vomita di più e ristoranti fatti a pezzi, erano la norma quando studiavo a Oxford», ricorda Roswynne Jones, giornalista del Daily Mirror.
T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog: Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)
RIVALITA' ACCADEMICHE
Gli anni accademici d’Oltremanica, come si sarà capito, sono contraddistinti storicamente anche dalla rivalità sportiva.
Per esempio quella tra le città ed università di Southampton e Portsmouth, quella delle Midlands tra Derby e Lincoln, quella tra le università di York e Lancaster ed ovviamente quella tra Oxford e Cambridge.
Possono essere menzionati anche le sfide cittadine "interne" tra l’Imperial College di Londra che si confronta con l’Imperial College School Of Medicine, la Leeds Metropolitan University che affronta l’University Of Leeds, l’University Of Nottingham contro la Nottinghma Trent University, Edimburgo contro Glasgow in Scozia, l’University College Of Dublin contro la Dublin University in Irlanda, Cardiff contro Swansea nel Galles.
C’è anche un organismo che vige sulle università, il British Universities and Colleges Sport che dal 2008 ha sostituito la British Universities Sports Association (BUSA) e la University College Sport (UCS) e che ogni anno stila una graduatoria finale, determinata dalle prestazioni degli atenei in tutte le discipline.
Tra le università storicamente migliori la Loughborough University, un campus universitario che sorge nel Leicestershire (insomma un sistema abbastanza simile a quelli universitari americani).
Nel caso di Oxford e Cambridge:“Oxford for arts, Cambridge for science”, sintetizza così un vecchio adagio inglese.
Da una parte le materie umanistiche, dall’altra quelle scientifiche: un'etichetta che i vertici dei due atenei non riconoscono, impegnati come sono ad assicurarsi i migliori studenti britannici e internazionali in entrambi gli ambiti.
Nel passato alla prima veniva riservata un’etichetta più conservatrice, alla seconda una più liberal, per quanto fu un intellettuale di sinistra, Philip Toynbee, figlio di Oxford, ad affermare che «una bomba sotto il parcheggio Ovest di Twickenham durante una partita porrebbe fine al fascismo in Inghilterra per generazioni».
Il riferimento è al Varsity Match, la partita di Rugby che Oxford e Cambridge disputano ogni anno a dicembre nello stadio londinese.
Sono bagnate dalla stessa acqua da sponde diverse.
Si dividono tutto e così sono complementari una all’altra: allora ogni premier inglese, da Churchill in poi, ha studiato a Oxford, ma tutti i loro consulenti, i loro spin doctor, le loro menti pensanti, arrivano da Cambridge.
Oxford è tradizionalista e vive ancora di metallurgia e meccanica: la Bmw produce lì la Mini.
Cambdrige, invece, è la Silicon Valley inglese: aziende hi-tech, internet, futuro.
A Cambridge per festeggiare la fine degli esami gli studenti si sfidano con delle imbarcazioni di cartone sul fiume Cam, invece nell'All Souls College di Oxford ogni 100 anni si organizza la caccia all'anatra mitologica (un'anatra che leggenda vuole sia volata via dai prati del college dopo la sua fondazione).
La guerra che dura da otto secoli passa per i premi Nobel, con rettori e senati accademici delle due università che ogni anno aggiornano i loro record: avanti Cambridge 84 a 51.
BULLINGDON CLUB
Con questo termine s'intendevano i festini segreti che avevano sede ad Oxford.
Usiamo il passato perchè seppur ancora presenti, ora, non sono più tanto segreti.
Alla base di tutto serate “bondage”, fetish e sadomasochiste, party d'elite ed abbastanza underground almeno nella concezione originaria.
Poi Droga, Sesso, Rock And Roll.
E un sacco di teste di maiale, conficcate su pali, deposte sulla tavola a bocca aperta, piazzate dappertutto.
Questi erano i festini delle “società segrete” di Oxford, cioè fino a quando l’avvento della rivoluzione digitale ha reso praticamente impossibile organizzare alcunché in “segreto”: perché ognuno ha in tasca un telefonino con cui scattare fotografie.
Come lo scandalo che riguardò David Cameron (ai tempi ventenne).
Era noto, per esempio, che negli anni dell’università, Cameron fosse membro del Bullingdon Club, i cui iscritti erano tutti figli di persone ricche.
I figli passavano il sabato sera a ubriacarsi nei pub della zona e una volta sbronzi spaccavano tutto.
Il giorno dopo i papà correvano a pagare i danni per evitare lo scandalo.
Ma di club studenteschi del genere, a Oxford ce n’erano altri e tutti piuttosto coloriti.
Il Piers Gaveston, per esempio, organizzava party estivi nei migliori hotel di Londra invitando «gli uomini più eccitanti e le donne più belle », minacciando di espulsione chiunque diceva o faceva «qualcosa di noioso».
La costante era l’appartenenza degli iscritti alla élite, se non proprio all’aristocrazia.
Circolavano cocaina ed ecstasy, oltre a fiumi di alcol, naturalmente.
E le teste di maiale, per motivi che finora nessuno ha saputo chiaramente spiegare, abbondavano: forse perché considerate un segno della depravazione che univa tutti quanti in una grande abbuffata di vizi.
«Eccessi sessuali, gare a chi vomita di più e ristoranti fatti a pezzi, erano la norma quando studiavo a Oxford», ricorda Roswynne Jones, giornalista del Daily Mirror.
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