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martedì 28 marzo 2017

Il Massacro Di Croke Park: IRA Contro Black And Tans (1920)

Siamo a Dublino, 21 novembre 1920, precisamente a Croke Park.
Tempio degli sport Gaelici.
Grazie alla "Rule 42" erano banditi Calcio, Rugby, Cricket e compagnia cantante (le nazionali irlandesi giocavano a Lansdowne Road).
Perchè banditi? Perchè provenivano da una cultura (quella inglese) con cui gli irlandesi erano in guerra.
Ai tempi infatti l’Irlanda era nel pieno della sua Guerra di Indipendenza, che nel 1921 le avrebbe permesso di lasciare il Regno Unito, diventando una repubblica.
Il conflitto tra i nazionalisti irlandesi e l’Impero Britannico iniziò nel 1919 e assunse la forma di una guerriglia urbana e non solo.


FORZE IN CAMPO
Le forze britanniche spiegate in Irlanda erano costituite dalla polizia Royal Irish Constabulary, dalle forze paramilitari Black And Tans e dalle divisioni ausiliari Auxies.
Dall’altra parte combatteva l’IRA (Irish Republican Army), l’Esercito Repubblicano Irlandese.
I Black And Tans si costruirono in breve tempo una reputazione negativa, a causa delle loro pratiche illegali e inumane fatte di violazioni, saccheggi, attentati, torture e uccisioni.
Inoltre, a Dublino, queste truppe paramilitari crearono una rete di agenti speciali, il cui compito era infiltrarsi nell’IRA (The Cairo Gang perché gli alti ufficiali che ne facevano parte erano stati precedentemente impegnati in missioni segrete in Egitto).


L'ATTACCO DELL'IRA E LA CONTROFFENSIVA
La mattina del 21 novembre, l’IRA decise di attaccare la Cairo Gang, lasciando sul terreno un totale di 13 morti (11 dei 18 componenti dell’intera pattuglia più 2 auxies).
Un gran successo per l’IRA che, però, portò ad una immediata rappresaglia da parte del governo britannico e del suo braccio armato.
Quella stessa sera era in programma un match di football gaelico a Croke Park, tra il Dublíno e il Tipperary.
La Gaelic Athletic Association e le autorità irlandesi decisero di non rinviare il match nonostante il clima di tensione che si respirava nella capitale irlandese.
Uno dei soldati inglesi che avrebbe partecipato al massacro di Croke Park svelò successivamente come la sorte decise quale dovesse essere il luogo prescelto per la vendetta: una monetina lanciata in aria per decretare se bisognava andare a uccidere a Sackville Street (una delle vie più frequentate dell’epoca) o nello stadio di Dublino in cui era in corso la partita.
La monetina scelse Croke Park.


IL MASSACRO DI CROKE PARK
Allo stadio c’erano circa 10.000 persone e il match era iniziato da alcuni minuti, quando i Black And Tans si presentarono a metàcampo e cominciarono a far fuoco.
Nello stesso momento una mitragliatrice sparava appena fuori l’entrata dello stadio.
Tutto questo provocò panico tra gli spettatori che cercavano di fuggire dal fuoco incrociato.
Il risultato fu di 14 víttime e 65 feriti.
Tra le vittime anche tre bambini di 10, 11 e 14 anni, una donna che si sarebbe dovuta sposare cinque giorni dopo e Michael Hogan, capitano del Tipperary, a cui sarebbe poi stata dedicata una delle gradinate dello stadio, la Hogan Stand.
Fu un massacro contro civili inermi, lo sdegno mostrato dalle altre nazioni fu totale.
Il governo inglese subì pesanti critiche, sull’altro versante il tutto, invece, determinò un maggior consenso popolare sull’IRA.
Fu il primo tragico "Bloody Sunday" della storia irlandese.
Poco più di 50 anni dopo, il secondo Bloody Sunday a Derry (in Irlanda del Nord) nel 1972 (13 morti).
Per approfondire: James McClean, Il Poppy e Bloody Sunday 1972


RUGBY A CROKE PARK
Da quel giorno del 1920 si può dire che Croke Park abbia vissuto di una vita propria, poi nel febbraio 2007 le circostanze hanno fatto sì che lo stadio vivesse un’altra giornata a suo modo storica.
Con Lansdowne Road in ricostruzione per dar vita all’attuale Aviva Stadium e in previsione del Sei Nazioni 2007,  la selezione di Rugby chiede alla GAA l’uso di Croke Park per disputare le partite interne.
Un fatto senza precedenti perché mai uno degli sport stranieri è entrato nella cattedrale degli sport gaelici.
Per fornire questa autorizzazione si rese addirittura necessario modificare lo statuto della GAA, che all’articolo 21 proibisce esplicitamente la disputa di sport britannici, tipo Rugby, Football o Cricket, in stadi gestiti della federazione degli sport gaelici.
Inoltre, Croke Park era nel frattempo divenuto un importante simbolo del nazionalismo irlandese, molto vicino ai settori repubblicani e cattolici.
Aprire le sue porte ai britannici fu dunque una decisione molto sofferta.
Vengono convocate manifestazioni e congressi per invitare a fischiare God Save The Queen in occasione del match contro l’Inghilterra.
Eh sì perché l’esordio di Croke Park nel Rugby è avvenuto l’11 febbraio 2007 nel match contro la Francia, ma due settimane dopo, il 24 febbraio, a Dublino erano attesi gli inglesi.
Arriva il momento degli inni e la risposta di Croke Park è un’unica voce che all’unisono intona Amhrán na bhFiann, l’inno nazionale irlandese.
Quello che poi succede sul terreno di gioco mostra ancor più chiaramente che gli spettatori non sono di fronte a una partita normale, ma a una sorta di vendetta storica: gli irlandesi, capitanati da Ronan O’Gara infliggono quel giorno la sconfitta più dura agli inglesi in 130 anni di storia del torneo.
Il risultato finale è 43-13.
Oltre ad aver ospitato match di Rugby tra 2007 e 2009, anche il Calcio c'ha messo piede nello stesso periodo.



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