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domenica 23 dicembre 2018

Le Strane Abitudini Alimentari Di Alcune Squadre (Calcio Inglese)

Nel 2016, arrivato al Manchester City, Pep Guardiola impose ai suoi giocatori un regime rigidissimo: niente pizza (anche dopo la partita) e niente succhi di frutta.
Nel mentre i risultati in Champions League sono stati così così, in campionato leggermente meglio: a seguito della stagione avara di trofei nel 2016/17 è seguito il campionato vinto lo scorso anno più la FA Cup.
Quest'anno il Manchester City battendo 2-0 il Chelsea ha fatto subito sua la Charity Shield.
Un regime ancor più rigido era stato scelto da Fabio Capello quando venne eletto CT della nazionale inglese.
Già nel 2008 erano trapelate indiscrezioni secondo cui il tecnico non facesse mangiare i giocatori dei Three Lions ai tempi in cui era selezionatore.
Jimmy Bullard, ex centrocampista del Fulham che Capello portò nel giro della nazionale e convocò per uno stage, disse: "Capello era terribile. In due settimane con l’Inghilterra mi avrà rivolto due frasi. Con lui non si può ridere, non può esserci allegria. Ci impediva di mangiare se avevamo fame, potevamo farlo solo quando era lui ad ordinarlo. Non si poteva nemmeno bere un drink. Ci trattava come dei bambini, una cosa insopportabile".
Le cronache parlavano di ben 8 ore di digiuno forzato imposto ai giocatori dopo gli allenamenti.
E di una dieta ferrea, fatta essenzialmente di cereali e toast, con giocatori letteralmente a pezzi, colpiti da nausea e attacchi di vomito.
Bullard: "Sono stato un professionista e ho accettato le regole del CT, ma tutto ciò era noioso. E tremendo. Avevamo una fame incredibile...". 
A livello di risultati Capello parte bene: 8 vittorie nelle prime gare ufficiali e girone di qualificazione vinto in scioltezza con 9 vittorie su 10.
Poi qualcosa si rompe, cioè ai mondiali.
1-1 con gli USA, 0-0 con l'Algeria ed 1-0 con la Slovenia.
Qualificazione agli ottavi dove però l'Inghilterra perde 4-1 contro la Germania (per la verità, gli inglesi avevano anche pareggiato 2-2 ma non venne concesso un clamoroso gol a Lampard che aveva oltrepassato la linea di porta di almeno 30 cm).
Ma forse, come sempre nella vita, la verità sta nel mezzo e gli estremi (da una parte o dall'altra) non sono mai positivi anche se come vedremo ci sono stati esempi (vincenti) malgrado scelte alimentari abbastanza discutibili.


NOTTINGHAM FOREST (1978/79)
La notte prima della finale di Coppa di Lega, il grande manager del Nottingham Brian Clough impone ai suoi giocatori una bevuta colossale di birra e champagne.
Risultato finale? 3-2 per il Forest che doppietta di Garry Birtles e Tony Woodcock.


CARDIFF (2000/01)
Le abitudini alimentari dei gallesi, ai tempi, erano quantomeno strane.
Al che quando venne comprato Spencer Prior dal Manchester City, gli venne offerto un contratto quantomeno particolare..
Nel contratto c'erano diverse clausole: Prior doveva mangiare testicoli di montone con salsa al limone e prezzemolo.
Inoltre il giocatore doveva mangiare cervello di montone ed addirittura intrattenere rapporti sessuali con una pecora. Il contratto, testuale, venne depositato presso le federazioni calcistiche del Galles e dell' Inghilterra, senza che nessuno battesse ciglio.
Spencer Prior: "E' senz' altro il contratto più strano che mi sia mai capitato di firmare, quando l' ho letto non credevo ai miei occhi, ma io sono uno che nella vita, almeno per una volta, vuole provare tutto. Certo, sul sesso con le pecore ho dovuto tranquillizzare mia moglie, perché aveva paura che mi prendessi l' afta epizootica".
Sam Hammam (allora proprietario del Cardiff): "Nella scorsa stagione tutti i miei giocatori hanno mangiato i testicoli di montone, e la cosa ci ha portato bene. Prior si è rifiutato di mangiarli crudi, ma non ci sono problemi: li potrà avere cotti. Gli ho concesso anche il limone, il sale, e il prezzemolo"


MANCHESTER UTD (ANNI 2000)
Un venerdi a pranzo Ruud Van Nistelrooy, grande attaccante olandese del Manchester United, mangia un budino al caramello.
Il giorno dopo segna 3 gol.
Da allora, per anni, si aprì una nuova tradizione ad Old Trafford: budino al caramello per tutti.


JAMIE VARDY (2013-2018)
Dal 2013 al 2018 pare che Jamie Vardy (poi campione d'Inghilterra con il Leicester nel 2015/16) bevesse una Red Bull al risveglio, una omelette al formaggio e prosciutto con fagioli alle 11:30 del mattino, poi un doppio espresso.
Il tutto appena prima della partita.
Diciamo che i 24 gol nell'anno del titolo, i 13 e 20 nei due anni successivi evidenziano che forse non sono abitudini alimentari del tutto sballate.
Almeno per lui.


LIVERPOOL (2017/18)
A febbraio 2017, per superare un momento no, Jurgen Klopp ordinò ai suoi giocatori di mangiare pomodori 2 volte al giorno.
Il Liverpool chiuderà la stagione in bianco, raggiungendo però la finale di Champions League (poi persa 3-1 contro il Real Madrid per due papere di Karius e il gol dell'anno di Bale).



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