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lunedì 3 agosto 2020

Tifosi e Cori Virtuali In Premier League, NBA e MLB

Il Post-Covid ha negato (per il momento) ai tifosi la possibilità di andare allo stadio. Eppure guardando tra giugno e luglio alcuni eventi che sono re-iniziati si può notare la presenza di pubblico e cori. Peccato che sia tutto virtuale. Visto che gli inglesi sono sempre avanti, qualcosa di simile (ma più vera) si era vista nel 2016 durante Manchester Utd v Liverpool. I Red Devils, in partnership con Google, presentarono "Front Row", un'iniziativa davvero interessante per tutti gli appassionati di calcio che vorrebbero essere in prima fila allo stadio ma si trovano in altre parti nel mondo.
Un gruppo selezionato di fan del Manchester United ebbe infatti la possibilità di tifare per la squadra, apparendo in diretta tramite Google+ Hangout sui cartelloni digitali a bordo campo dell'Old Trafford. Per tutta la partita, i tifosi coinvolti in "Front Row" hanno avuto l'impressione di essere a Old Trafford, unendosi ai 75.000 tifosi presenti.
Ogni partecipante ricevette "fotografie professionali" della propria apparizione "virtuale" allo stadio.
Citazione negativa invece per il Tottenham che, abbandonato White Hart Lane, pare che anche prima del Covid usasse cori falsi. Più che altro basi registrate che amplificassero i canti dei tifosi nel "freddissimo" Tottenham Hotspur Stadium.
La polemica partì da un tifoso dell’Arsenal che accusò il club rivale di utilizzare dei finti cori precedentemente registrati e diffusi tramite altoparlanti, per rendere l’atmosfera al Tottenham Hotspur Stadium più avvolgente e ricca, in grado di aumentare le energie dei padroni di casa.
A supporto della polemica, un video del tifoso diffuso su Twitter, che, in uno stadio completamente vuoto, registra l’audio del coro: "Come on you Spurs", con sotto la scritta "Sapevo che i fan non potevano essere così rumorosi".
Una questione che, come riporta Marca, è stata riportata anche da un tifoso del West Ham.
Il web, aggiunge sempre il portale sportivo, ha ricordato di come sia già presente un precedente simile: il club inglese, infatti, nel periodo in cui si è trasferito a Wembley, era già stato accusato di creare un’atmosfera artificiale con un battito di tamburi.


CANTI E TIFOSI VIRTUALI IN PREMIER LEAGUE
Parlando invece di questo periodo, la Premier League e FIFA 20 (EA Sports) hanno effettuato una partnership per riprodurre gli effetti sonori degli stadi durante le partite del massimo campionato inglese (disputate ovviamente a porte chiuse).
L’idea è stata quella di migliorare lo spettacolo televisivo delle partite senza tifosi (i cori sono su misura per ogni singola squadra).
I finti cori dei tifosi sarebbero stati facoltativi per gli spettatori nel Regno Unito, che potrebbero comunque decidere se attivare o meno l’audio alternativo.
A questi si sono aggiunti i tifosi virtuali in alcuni stadi per rappresentare i club coinvolti nelle partite, replay a 360° e una nuova camera tattica gestita dal fornitore di analisi della Premier League, Second Spectrum.
In realtà per quanto riguarda i tifosi virtuali si è visto un po' di tutto: da manichini a quelli cartonati, passando per i tifosi reali presenti in videoconferenza collegati su Zoom (vediamo sotto quelli presenti nella sfida Manchester City v Arsenal).
Il pubblico virtuale viene invece creato tramite la computer grafica e consiste nel coprire una certa area di schermo (in questo caso quella in genere occupata dai tifosi) con una serie di immagini, fisse o in movimento.


NBA
Nella NBA per ovviare alla mancanza di tifosi si sono affidati alla realtà aumentata di Microsoft per creare un avatar delle persone in modo da riempire gli stadi con un falso pubblico.
La NBA avrebbe dovuto ricominciare la stagione 2019-2020, interrotta per la pandemia globale, il 30 luglio a Orlando senza pubblico presente, privando il basket di una componente importante per la sua riuscita. Così Microsoft, in collaborazione con l'NBA, ha studiato un modo per garantire la presenza di un pubblico virtuale negli stadi e rendere le partite coinvolgenti per tutti.
Grazie alla nuova funzionalità di Microsoft Teams, chiamata Together mode, sarà possibile avere un pubblico di avatar negli stadi:

"La modalità Together utilizza la tecnologia di segmentazione AI per riunire le persone in uno sfondo condiviso come una sala conferenze, una caffetteria o un'arena. Utilizzando i principi scientifici della cognizione e della percezione sociale, la modalità Insieme è più di uno sfondo virtuale che fa sentire virtualmente tutti più vicini"
Per poter utilizzare la nuova modalità Together di Microsoft Teams, l'NBA ha installato degli schermi a LED alti circa 5 metri lungo tre lati di ogni campo da gioco. Dal 30 luglio questi schermi sono stati riempiti con oltre 300 fan che partecipano dal vivo al gioco collegandosi alla funzione Teams di Microsoft. Lanciata durante il lockdown, questa modalità era stata ideata per creare migliori interazioni durante le riunioni di lavoro attraverso un proprio avatar e quello dei colleghi realizzato grazie all'intelligenza artificiale che segmenta viso e spalle e colloca le persone in uno spazio virtuale. La nuova modalità Together di Microsoft Teams è stata potenziata ed estesa anche allo sport per permettere ai fan di mantenere un senso di comunità mentre guardano le partite di basket. Microsoft, dà ai fan quindi la sensazione di sedersi uno accanto all'altro in una partita dal vivo senza lasciare il comfort e la sicurezza delle loro case. I giocatori, nel frattempo, sperimenteranno il loro supporto e vedranno la reazione in tempo reale dei fan. E gli spettatori che si sintonizzano sulla partita sentiranno l'energia della folla e vedranno gli stand virtuali pieni di fan.


MLB
Tutte le 30 squadre della MLB hanno già annunciato che adotteranno un falso rumore dei fan preso dai giochi "MLB: The Show di Sony", invece Fox Sports trasmetterà le partite con un pubblico virtuale.

Brad Zeger (produttore esecutivo e di Fox Sports): "Crediamo che la folla e vedere le persone sedute facciano parte di una trasmissione di sport di alto livello nelle principali leghe. Quindi volevamo trovare una soluzione per questo"
Per creare un pubblico virtuale nelle partite di baseball della Major League, Fox Sports userà una combinazione di tecnologie già precedentemente usato per il Super Bowl: in primis il software di realtà aumentata Pixotope, che sfrutta la grafica di Silver Spoon Animation in Unreal Engine di Epic, già in uso nei videogiochi e sui set per gli spettacoli. Unreal si differenzia dalla solita grafica cinematografica perché non usa la post-produzione ma il rendering in tempo reale, che risulta dunque adatto alle necessità della televisione, specialmente durante la diretta delle partite. Per completare la resa credibile di un pubblico virtuale SportsMedia Technology (SMT), società che gestisce la maggior parte degli overlay sportivi come i tabelloni segnapunti o altro, lavorerà per inserire la grafica nei feed live della videocamera. Saranno quattro le telecamere che permetteranno di vedere i fan virtuali. I tifosi potranno indossare le maglie della propria squadra, saranno di numero e densità variabile. In realtà, squadre, dogout e bullpen a parte, i ballpark della MLB sono desolatamente vuote. Mascotte della squadra di casa esclusa.


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