Gianluca Vialli su Dennis Wise: "Potrebbe scatenare una rissa in una stanza vuota"
In carriera chiuderà con 79 gialli e 6 espulsioni (neanche tantissimo per quello che ha provocato dentro e fuori dal campo).
Centrocampista dai buoni mezzi tecnici ma anche tutto grinta e sostanza, la sua prima squadra non poteva che essere la "Crazy Gang" del Wimbledon.
A Plough Lane con i Dons è ricordato per il calciò di punizione che Sanchez trasformò in gol per uno dei più grandi giant-killing della storia della FA Cup: Wimbledon-Liverpool 1-0 (FA Cup 1988). Ai Dons, Wise ci era arrivato partendo dalle giovanili del Southampton (poi rilasciato, infatti i Dons lo presero free).
Al Wimbledon arriva nel 1985 e ci rimane sino al 1990.
Wise divide lo spogliatoio con Dave Beasant "Lurch", Eric Young (detto il "Ninja" per i suoi interventi), John Fashanu (fratello dello sfortunato Justin Fashanu, suicidatosi nel 1998 dopo aver pubblicamente ammesso la sua omosessualità) noto più per le botte che rifilava agli avversari che non per le reti realizzate e il cattivissimo Vinnie Jones ("Ho portato la violenza degli spalti direttamente sul terreno di gioco").
Allenati da Dave Bassett, che lascia l’incarico di manager nel 1987, vengono svezzati da Bobby Gould che porta il Wimbledon a trionfare a Wembley al primo anno in panchina.
Wise si trovò subito bene nell'ambiente del Wimbledon, visto che il moto di quella squadra era non fare prigionieri, incutere timore agli avversari, aggressività oltre ogni limite del regolamento, interventi duri senza cura della salute altrui, da codice penale appunto. Wise non potè che adattarsi a questo modo d'intendere il calcio. Dennis ci gioca come ala o comunque esterno (chiuderà con 27 reti in 135 presenze, non male). Nel 1990 arriva la grande occasione per il piccolo Dennis: il Chelsea.
A Stamford Bridge viene dirottato al centro.
"Il momento più bello col Chelsea fu la conquista della FA Cup del 2000 ma ricordo anche un altro bel momento: il gol a San Siro contro il Milan in Champions League. La cosa che mi inorgoglisce è aver superato Paolo Maldini: lui mi inseguiva ma io ero più veloce. I tifosi ci hanno fatto anche una canzone su quel gol"
I limiti caratteriali di Wise vennero fuori tutti: dopo l’esordio contro il Derby County, Wise si fa espellere 3 giorni dopo contro il Crystal Palace.
Spintoni e risse in campo soprattutto contro l’Arsenal: "Henry, Keown, Smith, Vieira... ci scontravamo sempre, era una sfida sempre molto sentita. Erano giocatori di spessore".
Fu Glenn Hoddle, da allenatore giocatore, nel 1993, a renderlo capitano. Da un lato per via della sua grande grinta, per l'attaccamento alla squadra, alla partita e per il suo ardore mai scelta poteva essere più giusta. Dall'altro lato la grinta irrefrenabile lo portava spesso e volentieri a scatenare risse venendo espulso. Gia nel 1994 perderà la fascia di capitano dopo un’espulsione contro il Newcastle. Ma Hoddle non poté resistere più di qualche mese prima di riconsegnare i gradi di capitano. L’anno successivo si guadagnò 3 mesi di prigione per aver distrutto un taxi in centro a Londra e aver colpito con un pugno l’autista, reo di aver fatto male alla sua compagna. Nel 1999 venne espulso e quindi accusato di aver morso il giocatore del Mallorca Marcelino Elena in Coppa delle Coppe, anche se venne in seguito scagionato dalla UEFA.
Pochi mesi dopo stoppò con un tackle un invasore di campo curdo durante una partita di Champions League contro il Galatasaray. Al Chelsea, Wise vincerà anche la Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea (battuto il Real Madrid a Montecarlo) nel 1998, oltre alla già citata FA Cup. Eppure, al suo arrivo, furono momenti difficili. Nel 1999 fa espellere Butt che lo colpisce con una ginocchiata in pancia. Fino a quel giorno del 2001, quando, con Ranieri in panchina, Wise regge la prima stagione e poi fa le valigie andando al Leicester nell’estate del 2001. Con il Chelsea chiude con 53 reti in 332 partite. Al Leicester dura solo una stagione ma bastarono 2 partite per vedersi sventolare il primo rosso da giocatore delle Foxes dopo un diverbio con Patrick Vieira.
Ancora più bizzarre le sue iniziative fuori dal rettangolo di gioco: cena non pagata con annessa fuga pochi giorni dopo l’arrivo in città, discussione con Robbie Savage durante la festa di Natale dopo che Wise decise di regalargli un dildo. Ma è durante il tour estivo in Finlandia che arriva il più grave caso, quando decise di prendere a pugni il compagno di squadra Callum Davidson mentre questi era steso tranquillamente sul letto. Doppia frattura delle mascella per Davidson e licenziamento quasi istantaneo per Dennis.
Nel 2002 passa al Millwall dove resta tre anni prima di chiudere a Coventry. In mezzo, un breve ritorno dove era stato lanciato, a Southampton: 11 partite con 1 rete. In seguito prova una breve esperienza da manager con Millwall, Swindon Town e Leeds prima di diventare direttore sportivo del Newcastle.
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