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sabato 18 giugno 2022

La Fortuna Di Ancelotti e Del Real Madrid (Champions League 2021/22)

Vero che nel calcio chi vince ha sempre ragione ma la Champions League vinta quest'anno dal Real Madrid è assolutamente un qualcosa di folle. Il Real Madrid ha vinto la sua 14esima Coppa Campioni, invece Ancelotti la sua quarta Champions League da allenatore. Rimane però tuttavia lontano dagli allenatori più vincenti della storia del calcio:

Alex Ferguson (49)
Mircea Lucescu (34)
Pep Guardiola (31)
Valery Lobanovsky (27)
José Mourinho (26)
Ottmar Hitzfeld (25)
Jock Stein (25)
Giovanni Trapattoni (22)
Walter Smith (22)
Carlo Ancelotti (22)
Arsène Wenger (21)

Tuttavia, a livello di coppe europee, con 9 trofei vinti ha superato Ferguson rimasto fermo a 8. Tra gli altri in attività, Guardiola e Zidane sono a 5. A livello di Coppe Campioni idem, balzato al primo posto con 4 trofei, staccando l'inglese Bob Paisley e Zidane fermi a 3. Il Real Madrid si conferma squadra imbattibile nelle finali, l'ultima sconfitta in una finale di coppe europee fu per mano proprio di Alex Ferguson quando guidava l'Aberdeen (era la finale di Coppa Coppe del 1983).
Il Liverpool, dal canto suo, aveva già perso con il Real Madrid la finale nel 2017/18 per 3-1 con rete di Benzema, pareggio di Manè e doppietta di Bale. Ai tempi si ricordano le incredibili papere di Karius sull'1-0 Real (con una palla servita incredibilmente a Benzema) e poi sulla rete del 3-1 (con una palla non trattenuta a seguito di un tiro di Bale da circa 40 metri).
Per quanto riguarda quest'edizione la fortuna di Ancelotti e del Real Madrid inizia subito nello scontro contro il PSG. A Parigi è un vero e proprio assedio con il Real che praticamente non supera mai la metà-campo ma i francesi sprecano l'impossibile (sbagliando anche un rigore con Messi) e finisce sol 1-0. A Madrid, il PSG passa in vantaggio ma viene rimontato nella mezz'ora finale da una tripletta di Benzema.
Nei quarti di finale, arrivano i campioni in carica del Chelsea. Inglesi che non se la passano bene perchè a causa della guerra in Ucraina, il loro patron Abramovich (russo) viene sanzionato dalla FA e tutti i suoi beni congelati (Chelsea compreso). Al club viene bloccato il mercato e vengono tagliati i fondi (sono costretti a pagarsi le trasferte da soli o ad andare in bus). A Londra è una partita più o meno equilibrata ma grazie ad una tripletta dello scatenato Benzema, gli spagnoli si difendono con ordine ed espugnano Stamford Bridge per 1-3.
La musica però cambia nettamente a Madrid, dove gli inglesi dominano in lungo e largo e nel giro di 75 minuti vanno in rete 4 volte (di cui 1 gol viene annullato per un dubbio fallo di braccio): con reti di Mount, Rudiger e Werner. Qualche minuto dopo lo 0-3, visto che il Real non muore mai, è Rodrygo al 80esimo che la porta ai supplementari. Al 96esimo la rete decisiva è del solito Benzema per l'indolore 2-3 finale.
In semifinale ad attenderli è il Manchester City di Guardiola. Nei primi 10 minuti, il Manchester City assedia il Real che va subito sotto 2-0 (De Bruyne e G.Jesus) e potrebbe capitolare altre 2 volte nei 15 minuti successivi. Tuttavia alla prima vera occasione, Benzema la riapre per il 2-1. Foden ristabilisce le distanze per il 3-1, Vinicius accorcia 3-2, Silva segna il 4-2 in un tripudio celeste. Un rigore regalato da Laporte all'82esimo per un fallo di mano, permette al Real di accorciare nuovamente per il 4-3 finale.
A Madrid invece, il Manchester City controlla il match senza particolari patemi e gli spagnoli, anche se costretti a rimontare, sembrano non dare segni di vita. E' Mahrez che dà una svolta alla partita e al 73esimo insacca per lo 0-1. Grealish si vede negare lo 0-2 con un salvataggio sulla linea. Il Real Madrid ormai disperato lancia qualche palla in aria e nei minuti di recupero succede l'incredibile, prima pareggia al 90esimo, poi la porta ai supplementari 1 minuto dopo. Nei supplementari un altro rigore di Benzema regala agli spagnoli la qualificazione. Il Real gioca 6 minuti e riesce a segnare 3 gol!
F.Capello (dopo Real-Manchester City): "Ha avuto il colpo di fortuna al momento giusto, la fortuna di Carletto è famosa e dà il colpo d'ala che lo porta a volare. Aveva detto che voleva una difesa attenta, lo è stata abbastanza. Ha avuto un colpo di fortuna anche col salvataggio sulla linea"

Infine la finale con il Liverpool, rimandata di mezz'ora a causa di alcuni disordini provocati dai tifosi inglesi e da gente del posto, vede gli uomini di Klopp dominare per larga parte dell'incontro, soprattutto nel secondo tempo è un vero e proprio assedio con Courtois che riesce a parare di tutto. Sono almeno 8 le parate degne di nota, di cui alcune veri e propri miracoli. Il Real la decide con 1 gol di Vinicious al 59esimo ed agisce prevalentemente in contropiede per tutto l'incontro (riuscendo a creare anche 2 occasioni degne di nota ma malamente sprecate) ma gli basta Courtois per arrestare le folate dei rossi.
Sicuramente una Champions non si vince con la sola casualità, comunque si tratta di una squadra ed allenatore vincente che ha fatto fuori PSG, i vecchi campioni in carica del Chelsea e le due squadre più forti al mondo (Manchester City e Liverpool) però quantomeno è curioso constatare tutti gli episodi favorevoli tra gol nei minuti di recupero, rigori regalati dagli avversari e reti sprecate quando gli spagnoli erano con un piede e mezzo nel baratro.

A.Cassano: "Tra 10 anni conterà la bacheca, per cui vanno fatti i complimenti ad Ancelotti e al Real Madrid. Però poi vedo che il Liverpool ha fatto 26 tiri e il Real solo 2, e Vinicius ha segnato dopo un’azione nata da una ciabattata di Valverde. Poi non so come Courtois, che è stato pazzesco, sia riuscito a fare certe parate. Mi pare evidente che siano stati fortunati, anche nelle gare precedenti. La cosa che non capisco è come mai nessuno abbia fatto notare ad Ancelotti che ha avuto un po’ di fortuna"

C.Ancelotti (dopo la finale vinta): "Tutte le vittorie hanno un sapore speciale, quella di oggi è stata una sorpresa per tutti perché nessuno diceva che noi potessimo vincere. Piano piano ci abbiamo cominciato a credere. La chiave della partita era uscire bene da dietro, su un’uscita da dietro abbiamo fatto gol. Quando siamo saltati fuori dalla partita contro il Manchester City sicuramente abbiamo cominciato a crederci. Dopo quella partita le nostre possibilità sono iniziate ad aumentare. La differenza di questa squadra non è stata tanto la qualità individuale di Benzema ma la sua umiltà. Abbiamo giocatori d’esperienza e altri molto giovani, Courtois oggi ha fatto dei miracoli, Vinicius ha fatto gol e abbiamo avuto anche un po’ di fortuna ma io non ho mai visto qualcuno che vince senza fortuna"


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