Visualizzazioni totali

venerdì 24 giugno 2022

L'Improvvisata Esperienza Da Manager Di Gary Neville A Valencia

Daily Mail: "Gary Neville non è più il più intelligente della stanza"

Gary Neville non ha bisogno di molte presentazioni: bandiera del Manchester United, simbolo della Nazionale Inglese. 12 campionati inglesi, 4 FA Cup, 2 Champions League e 2 mondiali per club, i trofei di maggior spessore vinti. Oltre 400 presenze nei Red Devils e 85 nella nazionale inglese. Terzino destra aiutato dalla generazione di fenomeni del Manchester United degli anni 90, ovvero Paul Scholes, Ryan Giggs, David Beckham, Nicky Butt e suo fratello Phil Neville.  "The Class Of 92" hanno acquisito il club inglese Salford (Greater Manchester) nel 2014 subito portato in League Two, nel giro di qualche anno, tra i professionisti (era in settima divisione).
Ritiratosi dal calcio, ovvero nel 2012, Gary è diventato uno degli opinionisti di calcio più stimati a livello mondiale. Ha cominciato a lavorare per Sky Sport UK e a scrivere per la BBC. Grande esperto di tattica e di sketch con Carragher, suo ex rivale. In campo, fedelissimo di Sir Alex Ferguson, sapeva alla perfezione come e quando doveva muoversi dalla linea difensiva per spingere in avanti e tornare poi indietro. Con in mano il microfono la stessa cosa: si è sempre subito sentito a suo agio, nelle veste di opinionista. Sui social da anni, insieme a Carragher, i due hanno addirittura un hashtag personale di coppia, ovvero #Carraville. 
Nel 2019, all’inizio di una stagione di Premier League, quella poi vinta dal Liverpool (2019/20), Neville dichiarò "Credo proprio che se i Reds dovessero vincere la Premier, dovrò andare in Papua Nuova Guinea". Un commento a causa degli sfottò che gli sarebbero arrivati dai tifosi del Liverpool.
Il Liverpool effettivamente vinse il campionato, il 19esimo della sua storia (l'ultimo risaliva al 1990), venne creato un video in cui Carragher, lo cercava per tutta l’Inghilterra a suon di "Where is Gary Neville?". La scena finale del video vede un uomo di spalle, in aeroporto, con un biglietto in mano per la Papua Nuova Guinea.

Alan Shearer: "Non gli dispiaceva andare avanti, ma gli piaceva difendere ed era molto bravo. Era anche bravo a mettere le palle in area e gli piaceva attaccare, ma grazie alla sua forma fisica e agilità, poteva salire e scendere sulla linea laterale. Era un ottimo difensore e un organizzatore"

Paul Gascoigne: "Ho avuto la fortuna di giocare con dei grandi terzini destri, vedi i terzini di oggi, che avanzano, tornano indietro e lanciano cross e la gente dice che questo è il nuovo gioco, ma lui lo faceva 15 anni fa. Era un ragazzo molto tranquillo ed era un uomo squadra. Era un ragazzo che non avresti mai visto fare jogging, era su e giù per quella linea. Era un giocatore onesto"


IL FALLIMENTO DA ALLENATORE DEL VALENCIA
Praticamente dal nulla, da un giorno all'altro, il 2 dicembre del 2015 il Valencia annunciava di aver messo sotto contratto l’inglese come nuovo allenatore della prima squadra, in un momento critico di risultati per il club (6 punti dalla zone Champions League). Nuno Espirito Santo aveva lasciato il club per contrasti con la dirigenza. Un giornalista gli chiede: "sei pronto per tutto questo?", lui risponde "lo scopriremo".

"Sono molto emozionato e orgoglioso di aver ricevuto questa grande occasione. Il Valencia è un club enorme, di immenso prestigio, ricordo benissimo quando l'ho affrontato da giocatore: i suoi tifosi hanno grande passione e lealtà"

Si presentava con queste parole ad inizio dicembre ai tifosi del Valencia. Gary aveva nessuna esperienza da allenatore e la sua parentesi in panchina (nonostante la presenza del fratello Phil come collaboratore tecnico) fu un autentico disastro. 
Quando tutti gli chiedono perchè nelle sue condizioni (senza conoscere la lingua e senza aver mai allenato) aveva accettato l'incarico: "Quando ero giocatore, questo era un posto terribile in cui giocare fuori casa. So quanto può intimidire e la sfida è questa". 
Nominato a dicembre, come detto, venne allontanato dal Valencia soltanto nel marzo successivo, ufficialmente con una risoluzione contrattuale. Va sottolineato che nella negativa esperienza ci furono anche tanti infortuni (molti giocatori della primavera portati in panchina) e cessioni importanti (tra cui Otamendi ceduto al Manchester City). Neville ha iniziato ad allenare il Valencia con l’intento di schierare la squadra con un 4-3-3 o un 4-2-3-1, invitando i calciatori a giocare con la palla a terra fin dalla difesa e cercando di evitare i lanci lunghi. Poi è passato al 4-4-2 e 4-1-4-1. Neville ha utilizzato come centrali Mustafi, Aderlan e Abdennour, i quali commisero diversi errori sia difensivi che nell'impostazione della manovra dal basso. Sotto Neville si è spesso vista una pressione confusionaria e disorganizzata che ha lasciato spazi vuoti in mezzo al campo, favorendo così la rapida avanzata delle squadre avversarie.

Uno dei più grandi problemi fu la lingua: "Già dal primo discorso alla squadra ho capito che sarebbe stato complicato trasmettere qualcosa. Parli, poi aspetti che il traduttore traduca, poi continui a parlare e poi aspetti ancora. Non sai nemmeno se quello che sta dicendo il traduttore è esattamente quello che volevi dire"

Gary Neville esce a dicembre dalla Champions League, con una sconfitta decisiva contro il Lione (il Valencia colpisce un palo, il Lione trova un gol assurdo e uno in contropiede). Retrocesso in Europa League, esce subito anche da questa competizione nel doppio confronto tutto spagnolo contro l’Athletic Bilbao (gol decisivo dei baschi viziato da uno stop di mano). Dalla Copa del Rey esce in semifinale contro il Barcellona perdendo 7-0 (etichettata come "Una delle più brutte esperienze mai vissute nel calcio"). 
Realizza un filotto di 9 partite senza vincere, il primo pareggio contro l'Eibar il 12 dicembre 2015 dove afferma ("capisco che prendermi sia stato un grosso rischio"), la prima vittoria arriva il 16 febbraio 2016: 2-1 all'Espanyol. 

A seguito del pareggio con l'Eibar: "Fossi nella testa di un tifoso sarei sicuramente scettico, perché non dovrei essere scettico? Se fossi un tifoso del Valencia o un reporter, direi: ‘È un rischio, è un grosso rischio’ e penso che sia un grosso rischio anche per me. Ma il rischio che sto correndo è gestibile perché conosco i proprietari, cosa vogliono fare con il Valencia e cosa succederà anche dopo questa stagione"

Va però ricordato che riuscì a pareggiare sia contro il Real Madrid che contro il Barcellona, ed è arrivato in semifinale (poi persa malamente contro il Barcellona come detto) di Coppa del Re dopo aver eliminato il Granada e il Las Palmas. Si ricorda una dura protesta dopo la sconfitta interna 0-2 contro il Celta, con i tifosi che cantavano "Gary vattene ora" e i classici fazzoletti bianchi di disapprovazione. Per il resto anche molta sfortuna come nella partita contro lo Sporting Gijon (con Negredo che sbaglia l'impossibile) o quella contro il Betis (gol subito su errore difensivo, tante reti sbagliate dai suoi in avanti, un gol ingiustamente annullato ed infortuni in ruoli già martoriati dalle assenze). Una delle ultime partite è il derby perso con il Levante:

"Volevo scusarmi con i tifosi del Valencia. Non posso dire, come ho fatto alte volte, 'beh la squadra ha avuto un paio di opportunità che non abbiamo colto'. Stavolta non difenderò niente e nessuno. Non difenderò loro, la nostra prestazione, me stesso. Is absolutely unacceptable every single thing"

Nella Liga vince 3 partite su 16 giocate (5 pareggi e 8 sconfitte) e non mantiene mai la porta inviolata. Complessivamente guida il Valencia per 28 partite vincendo in 10 occasioni. Vista comunque la situazione del Valencia nei 5 anni successivi si può anche dire che Neville fu l'uomo sbagliato nel club sbagliato al momento sbagliato, immerso in una crisi che era impossibile invertire.

Dopo la risoluzione contrattuale: "È stata una decisione senza senso. Non avrei mai dovuto accettare l’offerta del Valencia: non ero abbastanza qualificato e non mi svegliavo ogni mattina col pensiero di dover allenare una squadra. Avevo troppi impegni. Lavorare per Sky, il giornale e il lavoro col Salford, oltre che alla Nazionale. Pianifico tutto nella mia vita, da cosa fare nei prossimi tre anni a quale té bere nel pomeriggio del giorno dopo. E quando prendo decisioni istintive le sbaglio tutte: allenare il Valencia, aprire un night club, gestire un ristorante. Tutti fallimenti della mia vita, ogni volta che agisco d’istinto, sbaglio"


LE STRANEZZE DI GARY NEVILLE A VALENCIA
Su 16 partite giocate in Liga, manda in campo 16 formazioni diverse. In queste 16 partite, manda in campo tutti e 3 i portieri. Al suo primo allenamento, per poter osservare i movimenti dall’alto, preferisce posizionare una troupe con telecamera sopra una gru a bordo campo (al posto dei droni). 
Curiosi anche i vari allenamenti dove rincorre i giocatori e grida in uno spagnolo traballante.
Contro la Real Sociedad, i suoi giocatori sbagliano l'impossibile ma subiscono 2 gol negli ultimi 10 minuti, a fine match Gary va a stringere la mano all'allenatore avversario, ridendo (sicuramente sarcastico). Contro il Deportivo, si vede Neville gridare le poche parole spagnole che conosceva "adelante" e "detras" (avanti ed indietro) più bestemmie in inglese "fucking be ready" rivolto ad un giocatore che si stava preparando per entrare, poi cambia idea e fa entrare un altro giocatore.
Prima di Barcellona-Valencia, sfida di Copa del Rey, gli chiedono su chi scommetterebbe, "visto che a voi inglesi piace scommettere". Neville per la prima volta risponde seriamente offeso, scoppia a ridere e poi dice: "hai degradato un intero popolo sullo stereotipo di birra e scommesse".

Paco Polit (giornalista di Valencia): "In una partita stava per fare un cambio e all'improvviso i tifosi dietro la panchina hanno iniziato ad urlare consigli e questo lo ha portato a cambiare idea. Quel tipo di incertezza mostra che non trasmetteva esattamente sicurezza. Era troppo irregolare con il suo processo decisionale, una settimana ha iniziato una formazione specifica e poi ha cambiato tutto la settimana successiva. A Valencia se hai bisogno di qualcosa per conquistare i tifosi devi essere sicuro al 100% di te stesso"
Anche se complessivamente è ben ricordato dai suoi vecchi giocatori (perchè lui si sentiva ancora uno di loro), ci sono stati anche dei critici quali Santiago Canizares: "mi aspettavo le sue dimissioni , così come alcune scuse. Quell'uomo ha trattato l'opportunità di allenare il Valencia come uno scherzo. Non è degno della mia opinione, né del mio rispetto"


T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog:  Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)

Nessun commento:

Posta un commento