Boxing Day, letteralmente “giorno della scatola”, è una ricorrenza che risale, al Medio Evo.
L’etimologia in realtà non è chiarissima, ma l’idea di fondo della festività, ufficialmente istituita nel Regno Unito nel 1871, è quella di donare qualcosa ai bisognosi.
Tradizionalmente, le cassette delle offerte nelle chiese venivano aperte il 26 dicembre, e nel Boxing Day i latifondisti donavano in passato una scatola ai lavoratori per ringraziarli del proprio lavoro durante l’anno (anche se la ragione principale era probabilmente quella di tenerseli buoni).
Nella scatola c’erano regali e avanzi di cibo e ai lavoratori veniva concesso anche il giorno libero per stare con la propria famiglia.
I lavoratori però, come fecero molti uomini dall’800 in poi, dedicavano il Boxing Day anche al calcio. A livello amatoriale, prima che arrivasse la First Division (l’antenata della Premier League) nel 1888, si giocavano a Natale e il 26 dicembre partite di ogni genere: scapoli contro ammogliati, lavoratori contro disoccupati, cognomi A-M contro N-Z.
INGLESI CONTRO TEDESCHI: LA TREGUA DI NATALE
Spesso, in tale ricorrenza, viene ricordata dalle televisioni e dai giornali britannici la famosa "Tregua di Natale".
A Natale, quindi, il Regno Unito ha giocato una delle partite più improbabili e straordinarie che è passata alla storia.
Il sito della federazione calcistica inglese racconta che vicino ad Armenteries, in Francia, su un campo in condizioni pessime, il 25 dicembre 1914 soldati britannici e soldati tedeschi si sfidarono a calcio in campo neutro tra le due trincee, piena di buche per le esplosioni, durante una tregua non ufficiale dalla guerra.
L'orrore di una guerra che, seppur agli inizi, già mieteva centinaia di migliaia di vittime devasta l'Europa.
Si sta scrivendo la Storia, si sta combattendo quello che sarà il più grande conflitto armato mai combattuto fino ad allora.
Gli uomini nelle trincee di tutto il fronte occidentale, però, questo non possono saperlo.
Molti di loro sono molto giovani, e, sì, c'è un guerra attorno a loro.
Ma è pur sempre il giorno di Natale.
Quello che i capi di Stato sembrano però aver dimenticato è che le guerre le fanno gli uomini.
E che, se gli uomini si rifiutano di combattere, le guerre si fermano.
Dopo qualche ora, abbandonati i fucili, ci si incontra a metà strada.
Nella terra di nessuno, dove i soldati tornano ad essere solo uomini, solo ragazzi.
Ci si scambiano auguri, cibo, alcool.
Spuntano regali, sigarette e, finalmente, una palla da calcio.
Solo per un giorno, ci si ritaglia un angolo di paradiso nello scenario più vicino all'inferno sulla Terra.
LA TRADIZIONE DEL BOXING DAY
Il Boxing Day è un culto, un qualcosa dal quale non si prescinde.
Mentre tutti gli altri sanno fermi, il mondo del calcio inglese va avanti e lo fa pure negli altri sport più comuni, vedi il Rugby e il Cricket.
Non importa quando cade Santo Stefano, tutte le squadre inglesi scendono in campo in un turno unico e, secondo gli esperti, è anche una giornata decisiva visto che in molti tracciano un primo quadro della stagione dopo questa ridda di sfide.
«Siamo speciali, giocando a Natale diamo ai tifosi ciò che vogliono, è bellissimo»
Tuttavia, la prima partita ufficiosa del Boxing Day risale al 1860 a Sheffield, quando si affrontarono le due squadre più antiche del mondo, lo Sheffield FC e l’Hallam FC.
Lo Sheffield vinse 2-0, nonostante giocasse con qualche giocatore in meno (il numero di giocatori in campo non era ancora stato regolamentato).
Quando poi venne istituita la First Division, giocare il 26 dicembre divenne una tradizione ufficiale.
Anzi, nei primi decenni di vita della massima serie di calcio inglese, come detto si giocava sia a Natale che a Santo Stefano in modo che due squadre, il più delle volte della stessa città o comunque geograficamente vicine, potessero giocare sia l’andata che il ritorno, un giorno dopo l’altro.
Questi “derby locali” natalizi attiravano spesso l’affluenza più alta di pubblico allo stadio.
Tuttavia, con gli anni, il calcio nel giorno di Natale ha perso molto appeal.
Calciatori, arbitri, allenatori e dirigenti si sono opposti perché non volevano giocare due giorni consecutivi e almeno il 25 dicembre preferivano spenderlo in famiglia.
C’erano anche problemi di ordine pubblico, soprattutto per quanto riguardava i trasporti.
Del resto, anche oggi nessun calciatore o società accetterebbe di giocare due giorni consecutivi.
Così nel 1958 si è deciso di abolire la giornata di campionato nel giorno di Natale, lasciando però invariata quella del Boxing Day.
BOXING DAY: PRIMA EDIZIONE (1860)
Questo match amichevole, che oppose Sheffield FC e Hallam FC, passa alla storia come il primo match di calcio ufficiale della storia.
Lo Sheffield FC è la prima società professionistica al mondo ed ovviamente non hanno niente a che vedere con lo Sheffield Utd e lo Sheffield Wednesday.
La partita, che si disputò al Sandygate Road vide la vittoria dello Sheffield FC per 2-0.
Entrambi i club esistono tutt'ora e ancora oggi l'Hallam FC gioca a Sandygate Road, impianto che è considerato fra i più vecchi del Mondo: aperto nel 1804 come campo da cricket, nel 1860 fu convertito al calcio.
Nel 2010, in occasione dei 150 anni da quella partita, il match venne rigiocato sempre nel boxing day e, ancora una volta, a imporsi fu lo Sheffield, che vinse per 2-1.
BOXING DAY: IL DOUBLE HEADER (1933)
Come detto in passato si giocava il classico "double-header": cioè si giocava sia a Natale che il giorno dopo.
Partita in esame? Grimsby Town-Manchester United.
Il giorno di Natale, un relativamente semplice 3-1, ma il giorno di Santo Stefano i Mariners a Blundell Park batterono i Red Devils 7-3 involandosi verso la promozione in Prima Divisione.
10 reti, vittoria convincente per i padroni di casa e football spettacolare secondo il Grimsby Telegraph.
BOXING DAY: BRIAN CLOUGH (1962)
Una banale partita di Seconda Divisione tra due squadre che alla fine avrebbero perso anche la promozione ma questo match cambiò il corso della storia del calcio inglese.
Sunderland-Bury, terminata per la cronaca 0-1.
Infatti la carriera manageriale di Brian Clough iniziò probabilmente qui, dopo essersi scontrato con Chris Harker(portiere del Bury) ed essersi strappato i legamenti del ginocchio.
Clough avrebbe tentato il rientro un paio di anni più tardi, ma la "storia" si fa qui.
BOXING DAY: RECORD DI GOL (1963)
Nella sola Prima Divisione furono segnate ben 66 in dieci partite: quasi 7 a partita.
Il Fulham umiliò l'Ipswich Town(campioni 1 anno e mezzo prima), il Blackburn Rovers travolse 2-8 il West Ham.
A tabellino vanno anche messi il 3-3 fra Nottingham Forest e Sheffield United e quello fra Wolverhampton e Aston Villa.
Agli Spurs non basta la gran giornata di Jimmy Greaves, esploso proprio in un match natalizio del 1957 con la tripletta al Portsmouth nel 7-4 del Chelsea: finirà 4-4 contro il West Bromwich.
Quel giorno Greaves firma una doppietta e serve a Bobby Smith l'assist per il suo gol numero 200 nella lega. Bill Shankly si gode il 6-1 del Liverpool allo Stoke, con cinque gol nella ripresa e quattro firmati da Roger Hunt, che chiuderà la stagione con 31 reti.
Insieme a Ian St John (21) e Alf Arrowsmith (15), entrambi a segno anche in quel Boxing Day, contribuiscono a portare i Reds al titolo con il record di 92 gol all'attivo in stagione.
Quattro gol li segna anche Andy Lochhead nel 6-1 del Burnley sul Manchester United mentre il Chelsea domina il Blackpool, in trasferta, 5-1. “E' stato un massacro” scrive l'inviato del Daily Mirror “avremmo potuto andare tutti a casa dopo il primo tempo”.
BOXING DAY: DERBY COUNTY V MANCHESTER UTD (1970)
Da una parte il Derby County di Brian Clough con Dave Mackay, Archie Gemmill e Kevin Hector, dall'altra il Manchester United di George Best, Denis Law e Bobby Charlton.
A fare da cornice il mitico Baseball Ground(ora demolito) di Derby, per l'occasione coperto dalla neve.
N'esce una partita dura e aspra, si chiuderà sul 4-4 al termine di una girandola di emozioni. I padroni di casa volano sul 2-0 ma lo United capovolge tutto e si porta sul 2-3.
Poi 4-3 per gli uomini di Clough ma alla fine sarà Brian Kidd a fissare il punteggio finale.
BOXING DAY: EVERTON V MANCHESTER UTD (1977)
Il giorno di Santo Stefano del 1977, l'Everton ospita il Manchester United a Goodison Park.
Le due squadre non potrebbero attraversare momento più speculare: da una parte l'Everton lanciato nella lotta per il titolo, dall'altra i rossi "demotivati" di Manchester(fermi al quattordicesimo posto in classifica).
Sembrerebbe una partita semplice per l'Everton in lotta per il titolo ma finirà 2-6.
Il bello del calcio è anche questo.
Per la cronaca, a fine stagione l'Everton sarà terzo(dietro a Nottingham Forest e ai rivali cittadini del Liverpool).
BOXING DAY: LIVERPOOL V MANCHESTER UNITED (1978)
Il Manchester United divenne la prima squadra inglese a fare il treble (campionato, FA Cup e Coppa dei Campioni nel 1999), ma il Liverpool quasi ci riuscì 22 anni prima.
A negare loro il treble in finale di FA Cup fu proprio lo United grazie ad un gol di Jimmy Greenhoff, così la squadra di Bob Paisley era in cerca di vendetta e l'ottenne 19 mesi più tardi (nel 1978 appunto).
United vennero percossi dalla più grande squadra di Liverpool della storia che aveva tra le file Kenny Dalglish, Emlyn Hughes, Ray Clemence, Graeme Souness, Terry McDermott e un giovane Alan Hansen. Jimmy Case, David Fairclough e Ray Kennedy segnarono le tre reti decisive.
BOXING DAY MASSACRE: STEEL CITY DERBY (1979)
Un derby è sempre un derby, e quello andato in onda a Sheffield il 26 dicembre 1979, è entrato di fatto nella storia del football.
Ad Hillsborugh(10 anni dopo sede della dolorosa tragedia in cui 96 tifosi perderanno la vita), 49309 spettatori quel giorno affollano lo stadio per la sentitissima stracittadina fra Sheffield Wednesday e Sheffield United.
Tutt'oggi quella partita detiene il record imbattuto di presenze per una partita di Third Divison.
La partita passò alla storia come "The Boxing Day Massacre": in campo non ci fu storia e il Wednesday travolse i rivali con un perentorio 4-0 grazie alle reti di Ian Mallor, Terry Curran, Mark Smith e Jeff King.
È una delle prime occasioni in cui le due squadre, come oggi siamo abituati a vedere, entrano in campo insieme.
Ma non c'è alcun segno di cameratismo nel sottopassaggio.
“John McPhail mi ha detto subito che mi avrebbe spezzato una gamba” ha ricordato Terry Curran al Daily Mail.
“Qualcuno dei nostri ha reagito e si è scatenata una rissa”.
Curran non resiste all'idea di festeggiare inginocchiato davanti ai tifosi dello United, che per risposta gli tirano monetine addosso.
“Allora prendevo 300 sterline a settimana, se le avessi raccolte tutte avrei ricavato di più”
BOXING DAY: CAMPIONI D'EUROPA UMILIATI (1982)
Va bene, in realtà, si giocò il 27 dicembre 1982 (non c'era nessun partita in programma in First Division quell'anno) l'Aston Villa erano Campioni d'Europa e i loro "nemici" del Birmingham City erano in fondo alla classifica con solo tre vittorie.
Tutto scritto? Non tanto, i Blues vinsero 3-0 con gol di Noel Blake, Ian Handysides e Mick Ferguson.
BOXING DAY: L'INCREDIBILE RIMONTA (1992)
Sheffiled Wednesday, avanti di tre reti in casa, riescono a farsi rimontare dal Manchester United, che accorcia con la doppietta di Brian McLair prima di impattare con Eric Cantona, complice anche una tutt'altro che irresistibile fase difensiva attuata dai giocatori dello Sheffield.
A Hillsborough è 3-3, tanto spettacolo e un'enorme occasione sprecata per il Wednesday.
BOXING DAY: UNDERDOG E STRANIERI AL POTERE(1999)
Nel Boxing Day del 1999 il piccolo Coventry City, guidato dallo scozzese Gordon Strachan, sgambetta l'Arsenal in corsa per il titolo.
I giocatori in maglia azzurra vanno subito sul 2-0 e quando Ljungberg prova a riaprire i giochi al minuto 67, ci pensa Robbie Keane a rimettere le cose a posto cinque minuti più tardi, mentre Davor Suker segnerà il più inutile dei gol per il 3-2 finale.
Nella stessa giornata, il Chelsea batte il Southampton 2-1.
I Blues avrebbero poi chiuso terzi, i Saints quart'ultimi: e allora perché questo rimane un match storico per la Premier League?
Perché quel giorno il Chelsea diventa la prima squadra nel massimo campionato inglese a schierare una formazione titolare composta di soli giocatori stranieri.
BOXING DAY: IL MANCHESTER UNITED PERDE L'IMBATTIBILITA' (2002)
Prima di questa sfida al Riverside Stadium contro il Middlesbrough, il Manchester United vantava il record di non essere mai stato battuto in un Boxing Day (da quando esiste la Premier League).
Quel giorno del 2002, però, il post Natale fu fatale agli uomini di Ferguson, che caddero al Riverside Stadium con un sonoro 3-1, aperto dalla marcatura di Alen Boksic.
Una grande vittoria per Steve McLaren, una sconfitta indolore per Sir Alex Ferguson, che a fine anno avrebbe sollevato l'ennesimo trofeo della sua carriera.
Nel 2015, il Manchester Utd perde contro lo Stoke City per 2-0 (seconda sconfitta dalla nascita della Premier).
BOXING DAY: I SOLDI NON SONO TUTTO (2003)
Il terremoto Abramovich si era abbattuto da qualche anno sulla Premier.
L'acquisizione del Chelsea da parte del magnate russo ha portato nelle casse dei Blues una vagonata di soldi e dato via a una nuova fase della Premier.
Eppure non sempre i soldi fanno la felicità.
Il Charlton imperversa e fa a brandelli il Chelsea di Ranieri.
Al The Valley finì 4-2 per i padroni di casa.
BOXING DAY: CHELSEA V ASTON VILLA (2007)
A Stamford Bridge, anno 2007, Chelsea e Aston Villa danno vita a un match palpitante.
Gli ospiti partono forte e volano sullo 0-2, ma rimangono in 10 (espulso Zat Knight) quindi subiscono l'uno/due di Shevchenko che rimette tutto in parità.
Alex realizza il 3-2 per i Bleus, che però vengono nuovamente raggiunti da Martin Laursen.
Ma le emozioni non sono finite: Ricardo Carvalho si fa cacciare dall'arbitro e pareggia i giocatori in campo, Ballack su punizione per il 4-3, ma all'ultimo respiro Ashely Cole con la sua parata evita il pareggio dei "Villans", ma costa a lui il rosso e al Chelsea un rigore contro.
La firma sul 4-4 finale è di Gareth Barry.
BOXING DAY: IL RITIRO DI FERGUSON E LA FINE DI UN'ERA (2012)
Nel 2012/13, i Red Devils vincono nove partite in rimonta, recuperano 29 punti sugli 89 finali partendo da una situazione di svantaggio.
E il 4-3 al Newcastle a Santo Stefano non fa eccezione.
I Magpies vanno tre volte in vantaggio, e tre volte si fanno raggiungere fino alla rete finale di Michael Carrick, epifania dell'ultimo titolo in Premier di Sir Alex Ferguson (il 13esimo).
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