Il 28 ottobre 1962 nasce Thuận B.Nguyễn, detto anche "Scotty" e in seguito "Prince Of Poker".
In Vietnam era periodo di guerra, per cui la madre lo spedisce prima a Taiwan, poi negli Stati Uniti d’America.
Lontano da casa, la sua strada è in salita: viene espulso dalla scuola di Orange County, in California, quando il preside scopre che il giovane Nguyen passava più tempo nelle partite di Poker underground ed illegali che con la testa sui libri.
Nel 1983 lavora in un ristorante dove guadagna 270 dollari per il suo lavoro da garzone, non capisce bene l'inglese e viene preso in giro dai suoi colleghi che lo insultano e prendono in giro.
Un giorno, stanco di ciò, dice “Prendo questi soldi e mi licenzio. Ma la prossima volta che mi vedrete, mi bacerete tutti il culo“.
I suoi colleghi, ovviamente, ridono.
L'INIZIO SERIO CON IL POKER
Riesce a trovare lavoro a Las Vegas in una Casinò dove lavora come dealer ma ben presto questo ruolo comincia ad andargli stretto.
“Con quei soldi sono andato a Lake Tahoe: lì ho vinto tutto quel che potevo vincere.
Ho vinto un torneo, ho vinto tutte le partite cash a cui ho partecipato.
In 11 giorni ho trasformato $270 in $100.000: No Limit Hold’em, Pot Limit Omaha, qualsiasi cosa.
A parte lo Stud ovviamente, quello no”
Nguyen ricorda come abbia iniziato male nel mondo del Poker: “Allo Stud ero veramente pessimo, perdevo sempre. Poi ho cambiato gioco e ci ho messo sei mesi a diventare milionario Hai capito bene, baby: nel giro di sei mesi avevo vinto il mio primo milione di dollari“
Con quei 100.000 va al casinò di Bob Stupak (che oggi è lo Stratosphere) e gioca finché, per l’appunto, non moltiplica quella cifra per 10: $1.000.000.
IL RITORNO AL RISTORANTE
“Volevo prendermi una bella casa, una bella macchina, ma prima avevo ancora una questione in sospeso”.
Scotty Nguyen torna al ristorante da dove si era licenziato e chiede al suo responsabile, tale Richard (uno dei pochi che gli voleva davvero bene lì dentro) di chiamare quei sei camerieri che lo prendevano sempre in giro e di farli accomodare in tre tavoli.
Per il disturbo, dà a Richard $500: “Era il 1983, baby: $500 allora erano come $5.000 oggi“.
Richard non crede ai suoi occhi, ma naturalmente accontenta Scotty. “Ho messo $300 davanti a tutti e sei quei camerieri: per loro era la paga di 4 settimane!
Gli ho detto 'sono vostri se mi baciate il culo. Ve l’avevo detto che sarei tornato e che mi avreste baciato il culo, e io mantengo le mie promesse, baby!”.
Ma non è finita qui.
Scotty chiede di vedere il menù del ristorante. “Ho ordinato sei volte ogni singola portata del menù. Tutti i tavoli erano pieni di roba da mangiare. Ho detto ‘aspettate un attimo e non toccate i soldi’. Sono uscito, ho raccolto tutti i mendicanti del quartiere, li ho fatti entrare e ho detto loro di godersi tutto ciò“.
LA FAMA E LA SFIDA CONTRO MCBRIDE
Scotty riesce a migliorare il suo gioco in maniera graduale e proprio nel 1997 si aggiudica il suo primo braccialetto WSOP nella specialità Omaha Hi-Lo.
L'anno dopo si presenta alle World Series di Las Vegas senza avere neppure i soldi per coprire il buy in di un satellite di qualificazione.
Raggiunge la popolarità comunque nello stesso anno quando fa suo il main-event delle WSOP dopo un heads up memorabile contro Kevin Mc Bride.
Contro lo stesso pronuncia una frase che divenne un cult: "You call this one, and it’s gonna be all over, baby" ("se fai Call, è finita baby").
Scotty decise infatti di andare all in su un board di 8-9-9-8-8 con McBride che optò per il Call, ma il vietnaminta girò J-9, e come aveva dichiarato, si aggiudicò il braccialetto di campione del mondo. Una vittoria da ben 1.000.000 di dollari che lo lanciò nell'olimpo del poker mondiale.
I suoi successi alle WSOP continuano, e nel 2001 vince altri due braccialetti nel $2500 Pot Limit Omaha e nel $5000 Omaha Hi-Lo.
Nel gennaio del 2006 riesce a conquistare anche un evento del World Poker Tour.
Nel 2007 arriva dietro ad Eli Elezra al WSOP Seven Card Stud Hi-Lo e nello stesso anno viene eliminato ad un passo dal tavolo finale del Main Evant delle WSOP, uscendo undicesimo su 6358 giocatori.
L'EVENTO H.O.R.S.E.: L'ALCOOL, LA DROGA E GLI INSULTI TELEVISIVI
Nel 2008 si aggiudica quella che può essere considerata la sua vittoria più prestigiosa nell'evento H.O.R.S.E. da 50.000 dollari quando intasca quasi 2 milioni di dollari eliminando altri 147 giocatori.
Durante il tavolo finale del torneo Scotty cominciò a parlare e scherzare, oltre che a bere.
Prima di lui, anche il giovane Michael de Michele aveva tenuto un comportamento poco elegante, ma era poi riuscito a controllarsi di nuovo, dopo essere stato redarguito da altri giocatori.
Scotty però sembrava non averla presa molto bene e aveva incominciato a fare battute sul giovane giocatore.
Era addirittura arrivato ad affermare che avrebbe voluto finire il torneo giocando heads-up con Erick Lindgren e aveva incominciato a fare di tutto per riuscire nel suo intento.
Quando Lindgren era poi stato eliminato e de Michele rimasto a giocare da solo contro Scotty, sono continuate sia le provocazioni del campione vietnamita che i drink di superalcolici bevuti.
Nonostante questo comportamento, Nguyn riuscì comunque a vincere il torneo.
Nguyen riuscì comunque a rovinare la diretta video a colpi di insulti verso tutti (avversari, dealer, personale di sala e camerieri inclusi) facendo passare in secondo piano la sua ennesima vittoria finale.
Le cattive abitudini hanno comunque afflitto Nguyen per un po' tutta la sua carriera per uso di marijuana, cocaina ed appunto alcool sviluppando una dipendenza su vasta scala.
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