La partita tra Linfield e Celtic è finita come prevedibile con una vittoria degli scozzesi (0-2) ma sono tante le cose da raccontare.
In primis i tifosi del Celtic non hanno potuto assistere alla partita per uno strano scherzo del destino: ovvero la concomitanza con l'evento The Twelfth (Orange Walk) che si tiene ogni anno il 12 del mese di luglio in Irlanda del Nord.
Si tratta di una celebrazione protestante ed unionista (con tanto di falò) in onore di Re Guglielmo III d'Orange, deceduto a Londra 315 anni fa.
Nel 1690, i soldati protestanti guidati da Guglielmo III d'Orange attaccarono e sconfissero nella battaglia del Boyne i cattolici, condotti da Giacomo II Stuart, sancendo di fatto il dominio della religione protestante in Nord Irlanda.
La tifoseria del Linfield è chiaramente protestante (tanto da essere gemellata con i Rangers e sudditi della corona inglese).
Il Linfield ha anche divisa blu e pantaloncini bianchi) e ogni anno dà vita a questa storica manifestazione, che spesso e volentieri sfocia in scontri con la polizia, arresti e feriti.
Ciò comporta sempre un grande dispendio di forze dell'ordine, motivo per cui queste non sarebbero state sufficienti per fronteggiare anche la presenza dei tifosi del Celtic (quindi cattolici) in trasferta.
La versione ufficiale della polizia nordirlandese è stata infatti che il Celtic abbia rinunciato di sua spontanea volontà alla sua dotazione di biglietti per questa partita di Champions League contro il Linfield, ma il club scozzese ha precisato di ritenersi molto sorpreso delle parole della polizia, rigettando al mittente la responsabilità della decisione.
IL MATCH
Il doppio confronto, in teoria, era scritto in partenza.
Il Celtic sino ad una decina di anni fa era un cliente fisso di ottavi di finale di Champions, ne hanno vinta anche una nel 1967, curiosamente nello stesso anno il Linfield ottenne anche il miglior risultato della sua storia nelle coppe europee: quarti di finale.
Tornando all'attualità, un autogol di Haughey (17') e una rete di Rogic (23') hanno permesso al Celtic di espugnare il Windsor Park di Belfast.
Il prossimo 19 luglio, in Scozia, il Celtic partirà dunque con un importante doppio vantaggio.
I Nord Irlandesi potranno contare su 1500 tifosi che hanno già fatto loro il biglietto.
INTEMPERANZE
Nei giorni precedenti il match era comparso uno striscione intimidatorio e di insulti contro Scott Sinclair, attaccante del Celtic.
I tifosi del Linfield hanno provocato quelli del Celtic per tutto il tempo (giocatori e i pochissimi tifosi che c'erano sugli spalti), e l’atmosfera si è fatta anche più tesa nel finale di gara con il Celtic già in vantaggio per 2-0, Leigh Griffiths, attaccante biancoverde è uscito illeso dopo il calcio d'angolo più pericoloso della sua vita, calciato schivando di tutto, dagli accendini alle bottiglie di wishky.
Lo stesso poi è stato ammonito dopo aver raccolto una delle bottiglie di vetro lanciate in campo, ammonito per aver provocato i tifosi di casa mimando un 5-1 (risultato di Celtic-Rangers della passata stagione).
Griffiths poi ha deciso di prendersi un’ulteriore rivincita a fine partita: ha preso una sciarpa del Celtic e la ha annodata a uno dei pali della porta del Linfield, scatenando la rabbia dei tifosi di casa, frenati solo dall’intervento della polizia con i cani.
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