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lunedì 22 gennaio 2018

La Storia Di Joachim Johansson e Il Record Di Ace Contro Agassi

L'esordio nel circuito professionistico di Joachim "Pim Pim" Johansson avvenne nel 2000 in Svezia all'età di 18 anni.
Nel 2003, arrivarono le prime importanti vittorie sul circuito internazionale: vittoria con Fernando Gonzales (in quel periodo 25esimo al mondo) 4-6 6-4 7-5 nel torneo di Stoccolma per poi perdere in due set contro Davide Sanguinetti.
Il decollo definitivo avvenne nel 2004, la migliore annata di tutta la carriera di Joachim.
Agli Australian Open ottiene la prime due vittorie in uno Slam, per poi essere sconfitto da Juan Carlos Ferrero al quarto set.


PRIMO TITOLO E LE SFIDE CONTRO RODDICK E HEWITT ALL'US OPEN 2004
Il primo titolo ATP non tarda ad arrivare e nel torneo di Memphis vince in finale contro il tedesco Nicolas Kiefer 7-6 6-3.
Dopo aver steccato a Parigi, fa un'ottima impressione sul verde di Wimbledon raggiungendo il quarto turno.
Agli US Open Pim Pim si porta ai quarti di finale dopo aver sconfitto Lu, Gambill, Koubek e Llodra. Nei quarti di finale incontra Roddick (campione uscente) e ne nasce una partita entusiasmante e combattuta, in cui si sfidano due con i migliori servizi al mondo e che Pim Pim riuscirà a vincere 6-4 6-4 3-6 2-6 6-4 (facendo 24 punti in meno dell'americano!).
Raggiunge quindi la semifinale e così si trova a giocare una sfida quasi di famiglia contro Lleyton Hewitt, fratello della sua fidanzata Jaslyn.
E alle persone che gli chiedevano a chi dei due la sua fidanzata avrebbe tenuto, lui diceva "Non puoi scegliere il fratello ma puoi scegliere il tuo fidanzato, quindi spero che tiferà per me"
La partita sarà poi una facile vittoria per l'australiano, 6-4 7-5 6-3.
Il proseguo della stagione continua ad essere positivo con quattro quarti di finale raggiunti: Lione, Mosca, Madrid e Stoccolma, diventando 12esimo nel ranking mondiale.


IL RECORD DI ACE CONTRO AGASSI
Nel 2005 inizia ottimamente la stagione vincendo il torneo di Adelaide e raggiungendo il 4° turno agli Australian Open, perdendo da Agassi 7-6 6-7 6-7 4-6.
Quattro set assolutamente incredibili, quattro set da record, il record di servire ben 51 ace a uno dei migliori giocatori in risposta di tutti i tempi.
Joachim dirà: "Potevo servire meglio!"
Ivo Karlović eguagliò questo record il 21 giugno 2005 a Wimbledon contro Daniele Bracciali, e al French Open 2009 battè questo record servendo 55 ace contro Lleyton Hewitt nel primo turno, perdendo però in cinque set.
Johansson mantenne il record di più ace serviti in 4 set (51 come detto) fino a luglio 2014, quando John Isner lo battè a Wimbledon (Isner servì 52 ace, perdendo a sua volta).


I CONTINUI INFORTUNI E IL PRIMO RITIRO NEL 2008
Il terzo e ultimo titolo nel circuito ATP lo ottiene poco tempo dopo a Marsiglia sconfiggendo Ljubicic 7-5 6-4: raggiunge così il suo best ranking di n.9 al mondo.
Da quel momento in poi inizia un vero e proprio calvario.
Il primo intervento viene fatto infatti alla spalla destra, siamo nel luglio 2005, e proprio per questo Joachim perderà tutta la stagione, terminando la stagione 45esimo.
Il primo rientro avviene in California a San Josè, nel febbraio del 2006, in cui si infortuna nuovamente.
Rientrerà a Llglio del 2006 e a ottobre otterrà la vittoria che lui stesso definirà la migliore di sempre. Siamo a Stoccolma e il gigante svedese riceve una wild card dagli organizzatori: dopo aver sconfitto al primo turno Sanguinetti sconfigge il n.2 di al mondo Rafael Nadal in 6-4 7-6, servendo ben 17 ace.
A Madrid, al secondo turno, sconfigge il russo n.5 al mondo Davydenko 6-3 al terzo set.
Ma qualcosa ancora non va.
La spalla dà ancora problemi, molti problemi, tanto da doversi operare un'altra volta il 23 febbraio 2007.
In tutto il 2007 i tornei giocati sono solamente quattro, a settembre gioca in Coppa Davis contro gli USA perdendo da Andy Rodick in tre set tra le polemiche della stampa svedese non d'accordo nello schierare un giocatore appena rientrato dopo un così lungo stop.
L'ultimo torneo dell'anno che giocherà è ancora una volta Stoccolma, in cui dopo aver vinto il primo turno è costretto a ritirarsi al secondo turno senza neanche scendere in campo.
IL 1° febbraio 2008 decide di dire basta: "non ho alcuna possibilità se non di ritirarmi".


IL RIENTRO E IL RITIRO DEFINITIVO NEL 2013
Ma a ottobre dello stesso anno decide di rientrare nel circuito, dicendo di essere in grado di poter ancora competere e di aver superato l'infortunio alla spalla.
Così inizia nuovamente a giocare grazie a wild card ricevute qua e là, facendo discretamente bene: secondo turno a Stoccolma nel 2008, quarti di finale nel 2009 sempre a Stoccolma.
Nel 2010 gioca un solo match, in Coppa Davis contro l'Argentina perdendo da Mayer 6-4 al quarto set.
E così siamo al 2011.
Inizia la stagione con il challenger di Bergamo, torneo in cui perde al secondo turno contro il tedesco Kindlmann.
Tornato in Svezia affronta in Davis la Russia e, singolarista insieme a Robin Soderling, vince la prima partita contro Gabashvili 6-3 7-6 6-4 risultando dunque decisivo per la vittoria finale.

Poco dopo (2013) però arrivò la notizia che era più o meno nell'aria da tempo: "Per cinque anni ho lottato contro gli infortuni e il mio obiettivo era di essere in una posizione in cui potessi decidere che fare. E la mia decisione l'ho fatta. So che posso battere tutti i migliori al mondo ma non ho più voglia di farlo, credo di aver finito con questa vita"



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