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sabato 28 dicembre 2019

Il Gioco Di Brendan Rodgers: Calcio Offensivo e Possesso Palla

Dopo le prime 2 breve esperienze con Watford e Reading, Brendan Rodgers si fece conoscere alla guida dello Swansea riuscendo nel 2010/11 a portarlo in Premier League battendo in semifinale playoff il favorito Nottingham Forest e poi 4-2 in finale la sua ex squadra (il Reading).
Lo Swansea fu la prima squadra gallese ad essere promossa in Premier League.
La prima vittoria di Rodgers come manager in Premier League arrivò il 17 settembre 2011, quando lo Swansea battè il West Bromwich Albion 3-0 allo stadio Liberty. 
Nonostante i gallesi fossero una serie candidata alla retrocessione, si salvarono facilmente raccogliendo punti contro Liverpool, Newcastle United, Tottenham Hotspur, Arsenal e Chelsea.

Rodgers in un'intervista del 2010: "La filosofia del mio gioco è molto incentrata sul calcio propositivo. Ci piace giocare ad attaccare creando gioco ma sempre con disciplina tattica. Il modello per tutto il nostro lavoro è la nostra organizzazione.
Si tratta di difendere i principi del nostro gioco: che è il calcio. Preferirei di gran lunga fare questo, piuttosto che giocare in un altro modo.
Lavoriamo molto attentamente alle quattro fasi del gioco. Lavoriamo per aprire il campo e costruire il nostro [gioco] attraverso la squadra; così la nostra costruzione parte da dietro; pensiamo alla fase di costruzione e proviamo a cogliere tali opportunità; e quindi guardiamo alle due fasi di transizione, che è molto importante per il nostro modo di giocare, in particolare quella difensiva"

Va detto che giocatori del calibro di Leon Britton, Nathan Dyer e Scott Sinclair resero alla grande sotto di lui, per quanto molti club di Premier li avessero scartati.
Sigurdsson esplose qui, Danny Graham visse forse il periodo più florido della sua carriera.

Poi continua: "Puoi creare convinzione e fiducia in un giocatore. Penso sempre che il giocatore più l'ambiente sia uguali prestazione. Se hai un giocatore che vuole imparare e lo metti in un ambiente che ti permette di essere creativo e costruire, allora otterrai il livello di prestazioni volute. È un'equazione che ho sempre guardato"
L'anno successivo, Rodgers divenne nuovo manager del Liverpool con un contratto di tre anni, a seguito della partenza di Kenny Dalglish due settimane prima. 
Il primo anno fu nella media del Liverpool dell'epoca: chiuso in settima posizione (una posizione in più rispetto alla stagione precedente).
L'anno successivo fioccano i premi del mese e una serie di 11 vittorie consecutive, proiettano il Liverpool in testa alla Premier League con 5 punti di vantaggio e solo 3 partite da giocare. 
Tuttavia, una sconfitta per 2-0 in casa contro il Chelsea il 27 aprile riaprì il campionato ma fu la trasferta in casa del Crystal Palace (il 5 maggio) a condannare i Reds.
Il Liverpool conduceva 3-0 a 11 minuti dalla fine, ma la partita terminò 3-3. 
I Reds chiusero la stagione al secondo posto, a 2 punti dal Manchester City. 
Il Liverpool segnò 101 gol in campionato (maggior numero di reti dalla loro stagione 1895/96 e il terzo più alto nella storia della Premier League). 
Rodgers ricevette comunque il premio LMA Manager Of The Year diventando il primo manager del Liverpool a vincere il riconoscimento nella sua storia ventennale. 
L'anno successivo, il 'pool concluse la stagione con una sconfitta per 6-1 contro lo Stoke, finendo sesto in Premier League ma la dirigenza decise comunque di dargli fiducia.
Fu il 225° derby del Merseyside contro l' Everton la partita (terminata 1-1) che condannò Rodgers (decimo posto dopo 8 partite giocate). 
In seguito la carriera del nord-irlandese prosegue in Scozia, alla guida del Celtic.
Il 27 novembre 2016, Rodgers vinse il suo primo trofeo in assoluto come manager battendo l' Aberdeen 3-0 nella finale della Scottish League Cup.
Il 2 aprile 2017, il Celtic sconfiggendo gli Hearts 5-0 vinsero il sesto titolo consecutivo.
Con il Celtic infligge ai Rangers la loro più pesante sconfitta ad Ibrox dal 1915, battendoli 1-5. 
La vittoria per 2-0 del Celtic sugli Hearts il 21 maggio li vide finire 30 punti davanti all'Aberdeen in seconda posizione nella classifica con un punteggio record di 106 punti: furono la prima squadra scozzese a completare una top-flight da imbattuti dal 1899. 
Sconfitta l' Aberdeen per 2-1 i biancoverdi vinsero anche la Coppa di Scozia.
Il 26 novembre 2017, Rodgers ha vinto il suo quarto trofeo di fila come allenatore nella Scottish League Cup 2017 battendo il Motherwell.
La striscia d'imbattibilità di 69 partite senza sconfitte viene interrotta (bruscamente) dal 4-0 subito contro gli Hearts.
Il 29 aprile 2018, Rodgers si assicurò il suo secondo titolo consecutivo in campionato grazie ad una vittoria per 5-0 contro i Rangers al Celtic Park (completando un double treble in 2 anni con la vittoria in Coppa di Scozia nel 2-0 rifilato al Motherwell il 19 maggio 2018).
Rifiutate alcune offerte arrivate dalla Cina e con il Celtic avanti di 8 punti anche nel 2019, Rodgers si accasò al Leicester in Premier League.
Qui siamo alla storia recente, dove Brendan e i suoi registrano 7 vittorie consecutive, giungendo al secondo posto dopo 16 partite di Premier League.
Nelle giornate 17 (1-1 con il Norwich), 18 (sconfitta 3-1 con il Manchester City) e 19 (0-4 interno subito dal Liverpool) si è visto, per la prima volta in stagione, il Leicester in difficoltà.
Ma la squadra rimane al secondo posto spinta dalle tante reti del solito Vardy e del fantasista Maddison più Tielemans in grado comunque di vedere la porta.
Per sottolineare la mentalità di questa squadra basta fare mente locale sulla vittoria per 9-0 contro il Southampton.
Rodgers, sin dalle sue prime esperienze con lo Swansea, ha sempre voluto che le sue squadre mantenessero il possesso della palla giocando un calcio fluido con la palla sempre in movimento; difensivamente è solito applicare molta pressione sulla squadra avversaria.
Non c'è un modulo in cui Rodgers può identificarsi perchè cambia lo stesso in funzione dei giocatori a disposizione (per farli rendere al meglio).
Il Liverpool durante la stagione 2013/14 usava moduli che variavano dal 4-5-1 al 3-5-2 al 4-4-2 con il diamante sino al 4-3-3.
Rodgers ha dovuto mostrare una grande flessibilità tattica per far convivere Sterling, Suarez, Sturridge ed anche Coutinho (più Gerrard alla base del diamante).
Il passaggio dal 4-3-3 al 3-4-3 portò in dote 26 punti su 30 disponibili.
Steven Gerrard descrisse la gestione di Rodgers come la migliore che avesse mai visto.
Con il Celtic si è spesso visto il 4-2-3-1 e il 3-4-2-1 e con la trovata di spostare un centrocampista (Kristoffer Ajer) come difensore centrale.
Con il Leicester invece principalmente un 4-1-4-1 (anche se ci si aspettava che Tielemans facesse da spalla a Ndidi nel 4-2-3-1 ma con Rodgers, come si sa bene, non esistono certezze).
Questa formula comunque consente al Leicester di attaccare con 6 giocatori (i 2 terzini Chilwell e Pereira più Barnes, Maddison, Perez e Vardy) e malgrado alla squadra piace avere il possesso palla tra i piedi, riesce comunque a chiudersi bene senza subire reti (non a caso prima dei 7 goal subiti tra Manchester City e Liverpool era una delle migliori difese della Premier League).
Le Foxes rimangono una delle squadre con il maggior possesso palla in Premier e questa è stata sicuramente una rivoluzione pensando all'era Ranieri e Puel poi.
Ranieri schierava un 4-4-2 ordinato: con i terzini che avanzavano solo se in sicurezza, per il resto difesa ad oltranza, poco possesso palla, contropiedi e lanci lunghi verso Okazaki e soprattutto Vardy.
L'impresa di Ranieri che portò il Leicester a vincere il titolo nel 2015/16 è difficilmente eguagliabile e rimarrà nella storia dello sport tutto però se le Foxes continuassero con questo ritmo potrebbero insidiare gli 81 punti realizzati nella stagione del titolo.
Molto difficile ma non impossibile.
Se ai tempi (oltre a Vardy) i cavalli di battaglia erano N'golo Kantè, Danny Drinkwater e Riyad Mahrez...oggi lo sono diventati James Maddison, Youri Tielemans, Harvey Barnes, Ben Chilwell e il già citato Wilfred Ndidi ovvero tutti giocatori under 23, sottolineando anche l'eccellente fiducia di Rodgers nei giovani giocatori.
Va anche ricordato che questa squadra in estate ha venduto a peso d'oro Harry Maguire, sostituendolo egregiamente con Soyuncu che di spalla ad Evans si è subito ambientato.
Oltre al possesso palla, sono le corsie laterali con i due terzini a dar man forte a Barnes e Perez, a fare la differenza. Se i due terzini sono attaccanti aggiunti, Ndidi invece garantisce quantità in mezzo al campo con contrasti ed intercetti, permettendo a Tielemans (bravo nei movimenti senza palla e con il tiro dalla distanza) e Maddison (fantasista e forse giocatore più talentuoso) di spingersi in avanti.
Sulle corsie di centrocampo invece: Perez è più riflessivo e s'intende bene con Vardy, mentre Barnes più offensivo (classica ala).
Poi Vardy in avanti come faro permette al Leicester di giocare come vuole: possesso palla, contropiedi veloci, palle lunghe.
Di tutto, volendo.
Potremmo dire tranquillamente che Rodgers unisce al vecchio gioco inglese fatto di alti ritmi e gioco offensivo...il calcio moderno di Klopp (per quanto riguarda le rapide transizioni in velocità in attacco) e di Guardiola (il possesso a centrocampo).
La differenza però con i due manager citati e con Liverpool e Manchester City è però ovviamente lo scarso budget a disposizione.


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