Harry Redknapp, pare di Jamie (ex giocatore di Liverpool e Tottenham), dopo una discreta carriera da giocatore inizia quella da manager negli anni 80.
Dopo i primi tempi da vice, va a sostituire Don Megson (licenziato alla fine del 1983) al Bournemouth quando la squadra si trovava in piena zona retrocessione nella allora terza divisione.
Nella sua prima stagione al timone, Redknapp aiutò il Bournemouth ad evitare la retrocessione in Quarta Divisione.
Bournemouth provocò anche un giant killings eliminando i detentori del Manchester United per 2-0 al terzo turno.
Cherries che vinceranno il titolo di Terza Divisione nel 1987 con 97 punti, battendo il record del club per il maggior numero di punti accumulati in una stagione.
La squadra durò 3 anni prima della retrocessione in una stagione anche molto sfortunata per via degli infortuni.
INCIDENTE STRADALE QUASI MORTALE
Nel giugno 1990, mentre era in Italia per assistere ai Mondiali, Redknapp fu coinvolto in un incidente stradale insieme a Michael Sinclair presidente dello York City, Fred Whitehouse presidente dell' Aston Villa e all'amministratore delegato del Bournemouth Brian Tiler.
Viaggiando a sud di Roma, di notte, il loro minibus si scontrò con un auto. Il minibus si capovolse e sbandò di 50 metri lungo la strada.
I 3 nell'altra auto persero la vita (3 soldati italiani).
Redknapp fu sommerso da benzina ma sottratto all'incidente da Sinclair.
L'ambulanza in arrivo lo diedero per morto mettendogli una coperta sopra la testa. Incosciente per due giorni, Redknapp si riprese completamente (a parte la perdita dell'olfatto il noto tic facciale).
PROSEGUO DELLA CARRIERA
Nell'agosto 1994, il consiglio di amministrazione decise di affidare il West Ham a Redknapp.
Redknapp introdusse un gran numero di giovani giocatori dell'Academy del club tra cui Michael Carrick, Joe Cole, Rio Ferdinand e Frank Lampard.
Redknapp (in un'intervista recente): "Tutti parlano quando fosse forte la class 92 del Manchester United ma vi ricordate chi avevamo al West Ham? Se fossi riuscito a tener insieme Rio Ferdinand, Joe Cole, Lampard, Glen Johnson, Defoe e Carrick sono sicuro che anche io avrei vinto la Premier"
Gli Hammers poi acquistarono Stuart Pearce, Paolo Di Canio e Trevor Sinclair che riuscirono a rilanciare la loro carriera.
Il West Ham concluse in ottava posizione nel 1998 e quinto nel 1999, che li ha visti qualificarsi per la Coppa UEFA Intertoto in quella che era la loro seconda migliore stagione in assoluto nella massima divisione.
Redknapp lasciò il West Ham il 9 maggio 2001, una partita prima della fine della stagione ma non si è mai saputo se si dimise o fu licenziato.
Harry divenne in seguito manager del Portsmouth nel 2001 ed anche avendo la possibilità di trasferirsi al più prestigioso Leiester rimase fedele ai Pompeys.
Redknapp riuscì ad ottenere la promozione in Premier League nel 2002, tenendo il club su sino al 2003/04 ma poi per disaccordi con il proprietario sulla nomina di Velimir Zajec si dimise da dirigente nel novembre 2004.
Alcune settimane dopo la sua partenza da Portsmouth, Redknapp divenne manager di Southampton, una mossa che fece infuriare i sostenitori del Portsmouth, poiché i due club erano feroci rivali locali. Alcuni fan portavano persino magliette che chiamavano Redknapp "Scummer" e "Giuda" e lo chiamavano "Rot in Hell".
Quella di Southampton fu una sfida molto difficile: non fu in grado di mantenere i Saints nella massima serie.
IL RITORNO AL PORTSMOUTH
Rimase in carica sino a dicembre 2005, prima di dimettersi per disaccordi con la società e rifirmare di nuovo con i Pompeys.
Era il 7 dicembre 2005 con il Portsmouth quasi in zona retrocessione. Inizialmente sembrava che Redknapp avrebbe raggiunto una seconda retrocessione consecutiva, ma un grande finale di stagione assicurò la sopravvivenza ai Pompeys. Nella stagione successiva, Redknapp portò il Portsmouth al nono posto, che è stata la più alta posizione raggiunta dal club dagli anni '50.
ACCUSE DI CORRUZIONE, FRODE E L'ARRESTO
Il 19 settembre 2006, Redknapp venne ripreso da una telecamera della BBC Panorama mentre avvicinava un giocatore al di fuori delle sedi appropriate, violando le regole della FA. Redknapp negò che la sua conversazione con l'allora giocatore del Blackburn Rovers (Andy Todd) e con il su agente Peter Harrison equivaleva ad avvicinarsi in modo improprio al giocatore. Redknapp si riferì a Todd chiamandolo "duro bastardo" durante la conversazione suggerendo che sarebbe stato interessato a fargli firmare un contratto.
Anche altri manager finirono sotto inchiesta per aver accettato/concesso bustarelle e premi, affinchè un loro giocatore cambiasse maglia.
Nel rapporto finale dell'indagine di Stevens, pubblicato nel giugno 2007, l'unica critica fatta a Redknapp riguardava la sua proprietà di un cavallo da corsa di nome Double Fantasy che gli era stato dato dall'agente Willie McKay, ciò suscitò alcuni sospetti.
Il 28 novembre 2007, Redknapp, insieme all'amministratore delegato del Portsmouth, Peter Storrie, all'ex presidente del Portsmouth, Milan Mandarić, all'agente Willie McKay e al calciatore Amdy Faye, furono arrestati dalla polizia della City di Londra con l'accusa di cospirazione (frode e falsa contabilità). Redknapp fu successivamente rilasciato senza accusa ed annunciò la sua intenzione di fare causa alla polizia a causa del suo arresto (ciò probabilmente gli fece perdere anche la nomina come CT della nazionale inglese).
Nel maggio 2008 l'Alta Corte stabilì che il raid degli agenti di polizia della City di Londra, nella casa di Redknapp a Poole, era illegale annullando di fatto il mandato di perquisizione.
A seguito di ulteriori indagini da parte di HM Revenue & Customs nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione, nel 2010 Redknapp fu accusato di frode, insieme a Milan Mandarić. L'accusa riguardava un pagamento di 189.000 sterline da Mandarić a Redknapp tramite un conto bancario sito a Monaco. Venne però scagionato da entrambe le accuse a febbraio 2012.
LA CONQUISTA DELLA FA CUP CON IL PORTSMOUTH
Nel 2008 Redknapp portò i Pompeys alla vittoria nei quarti di finale della FA Cup contro il Manchester United, battendo poi il West Bromwich Albion a Wembley il 5 aprile.
Il Portsmouth raggiunse la sua prima finale di FA Cup in 69 anni, dove sconfisse il Cardiff City il 17 maggio 2008, grazie a un gol segnato da Nwankwo Kanu.
Nonostante il suo contratto era sino al 2011, Harry è adocchiato dal Tottenham che ad ottobre 2008, a seguito del licenziamento di Juande Ramos, lo elegge nuovo manager.
Il Tottenham pagò 5 milioni di sterline al Portsmouth per il rilascio di Redknapp.
Gli Spurs si erano assicurati solo 2 punti dalle prime 8 partite della stagione prima dell'arrivo di Redknapp ed era in fondo alla classifica della Premier League, ma nelle sue prime due settimane in carica, portò il club fuori dalla zona retrocessione, cogliendo 10 dei 12 punti disponibili dopo le vittorie contro Bolton Wanderers, Liverpool e Manchester City (e un pareggio per 4-4 contro l'Arsenal).
Nel gennaio 2009, Redknapp comprò Jermain Defoe, Wilson Palacios, Carlo Cudicini, Pascal Chimbonda e Robbie Keane.
Nella seconda metà della stagione, gli Spurs salirono gradualmente in classifica dopo un significativo miglioramento della forma.
Nel marzo 2009 persero la Coppa di Lega contro il Manchester United. La stagione venne conclusa in ottava posizione.
Il 2009/10 fu la sua prima stagione completa con il club e fu assolutamente fenomenale: quarto posto con 70 punti e titolo di Manager of the Year della Premier League (solo il secondo manager a farlo in una stagione in cui la sua squadra non ha vinto il titolo).
Redknapp (in un'intervista del 2010): "Adoro guardarci, mi piace il modo in cui giochiamo a calcio. Mi piace il modo in cui muoviamo la palla e mi piace il movimento. Quando sei il manager e hai giocatori che giocano così, è una bella sensazione. Arsene Wenger deve provare lo stesso quando vede la sua Arsenal. Passiamo la palla e la muoviamo davvero bene. Lo fanno tutte le migliori squadre e certamente giochiamo a quel livello, a quel ritmo e con quel tipo di movimento. Penso che i ragazzi croati abbiano avuto un ruolo importante in questo. Modric esce dalla linea e trova piccoli buchi, Kranjcar fa lo stesso e noi giochiamo di squadra.
Modric, Kranjcar, Huddlestone stiamo parlando di assistman fantastici. È così che mi piace giocare, non riuscirei in nessun altro modo.
Penso che il Tottenham abbia sempre avuto una tradizione, erano la squadra push-and-run più originale sotto Arthur Rowe. Era il 1950 ma gli stessi principi si applicano ancora ora. È così che giochiamo, ci muoviamo sempre e creiamo fraseggi da un lato all'altro"
Rafael Van Der Vaart: "Non ci sono discorsi lunghi e noiosi sulla tattica, come ero abituato al Real Madrid. Ci sono solo degli appunti nel nostro camerino, ma Harry non ci scrive nulla. Non è che non facciamo nulla ma non siamo lontani da ciò. Ad esempio, lo scorso fine settimana Gareth Bale ha segnato con un colpo di testa contro il Blackburn dalla mia fascia. Ma non ci siamo allenati un minuto, è stata pura fortuna. Buoni calci da fermo, buona manovra, niente di più. E la nostra vittoria in casa contro i vincitori della Champions League, l'Inter, è stato un chiaro esempio di gioco sull'intuizione. Non puoi allenare il gol che ho segnato in quella partita"
Redknapp: "Puoi discutere su formazioni, tattiche e sistemi per sempre, ma per me il calcio è fondamentalmente basato sui giocatori. Che si tratti di 4-4-2, 4-2-3-1, 4-3-3, il gioco dei moduli non porta al bel gioco. Esso è basato 10% sulla disposizione in campo e il 90% sui giocatori. Se hai i migliori e fanno il loro lavoro, possono giocare come vuoi tu"
Come diceva John Giles in "The Football Man": "Resta il fatto che la palla è la cosa più importante in campo e che i buoni giocatori prenderanno le posizioni corrette in relazione ad essa, mentre i pessimi giocatori continueranno ad assumere posizioni sbagliate, indipendentemente da tattiche o formazioni".
Ma determinare se una posizione è buona o cattiva richiede in sè...una comprensione tattica.
Harry molte volte si è dimostrato tatticamente astuto durante la sua carriera.
Nell'andata degli spareggi di Champions League 2010, gli Spurs sono stati turbati dall'alto pressing dello Young Boys e avrebbero potuto essere annientati prima dell'intervallo.
Redknapp sostituì Benoît Assou-Ekotto per aggiungere un centrocampista aggiuntivo (Tom Huddlestone), scalando Gareth Bale terzino sinistro, che ha stabilizzato la nave, poi Niko Kranjcar ha aggiunto solidità a centrocampo dando maggiore possibilità alle ondate devastanti di Bale.
Il 3-0 è stato trasformato in 3-2, un deficit che gli Spurs hanno rapidamente cancellato al ritorno.
Contro l'Aston Villa, hanno iniziato con un 4-4-2 con Van der Vaart a destra e Peter Crouch e Pavlyuchenko come attaccanti, più Aaron Lennon dall'altra parte.
Stephen Warnock completamente bloccato indietro e il Villa ha perso gran parte della sua spinta a sinistra.
Poco dopo contro l'Arsenal, Redknapp fece il cambio opposto, spostando Van der Vaart da un ruolo centrale a destra e Defoe.
La capacità di svoltare le partite è stata una caratteristica di questa stagione del Tottenham.
Forse Redknapp è sempre stato più bravo a capire intuitivamente una partita, a modificare la squadra, a fare cambi rispetto a preparare una gara.
Nel 2010/11 gli Spurs conclusero la stagione di Premier League in quinta posizione con 62 punti e in Champions ai quarti di finale, eliminati dal Real Madrid.
Crouch diede maggiori alternative al gioco offensivo dando la possibilità di sfruttare i cross dalle fasce o qualche palla alta.
Redknapp (dopo una partita contro lo Stoke City): "Non puoi buttare la palla in avanti contro lo Stoke perché hanno due centrali forti nel gioco aereo. Dovevamo solo essere pazienti. A 30 minuti dalla fine, ci siamo un po' spaventati ed abbiamo iniziato a giocare troppo in fretta"
Forse una delle critiche che si potevano fare a quegli Spurs è che, palla tra i piedi, la squadra era troppo ragionata nelle scelte (ma a volte, nel calcio moderno fatto di "parking the bus" alla Mourinho style, si sa che non è facile trovare spazi).
Malgrado l'anno successivo portò gli Spurs di nuovo al quarto posto, perdendo però la qualificazione per la UEFA Champions League solo a causa della vittoria del Chelsea nella competizione (Blues che andavano di ufficio come vincitori ma non erano tra le prime 4 in campionato), Redknapp venne licenziato il 13 giugno 2012.
Per la nuova stagione è nominato manager del Queens Park Rangers, subentrando a Mark Hughes.
QPR era in fondo alla classifica con solo 4 punti in 12 partite.
Il 2 gennaio 2013, Redknapp portò il QPR a una vittoria per 1-0 fuori casa contro i campioni d'Europa in carica del Chelsea. Questa fu la prima vittoria in trasferta del QPR in Premier League dal novembre 2011 e la loro prima vittoria a Stamford Bridge dal marzo 1979.
Non fu comunque in grado di evitare la retrocessione a fine stagione, anche se l'agonia della Championship durò solo una stagione, visto che i londinese a Wembley battendo il Derby County riuscirono subito a ritornare in Premier.
Quello era il QPR dei ricchi, una squadra costruita un po' a caso (e a caro prezzo): classici mercenari moderni arrivati a Londra già spremuti.
Il 3 febbraio 2015 comunque si dimise da manager per una strana motivazione: un'imminente operazione al ginocchio che non gli avrebbe consentito di dare il 100% come allenatore.
In seguito si seppe che anche qui c'erano stati problemi con la dirigenza (un po' una prerogativa della sua lunga carriera): "non sapevo più chi fosse dalla mia parte".
Nel 2016 lui e Kevin Bond vengono scelti come CT della Giordania, due sole partite: l'8-0 sul Bangladesh ed una sconfitta per 5-1 in Australia.
Tra 2017 e 2018 si ricorda l'ultima esperienza su una panchina: quella a St.Andrews, con il Birmingham City.
SCOMMESSE
Nel 2016 il tecnico ormai 69enne venne registrato in un video da alcuni giornalisti sotto copertura che si fingevano imprenditori mentre parla di una partita nella quale presumibilmente i suoi giocatori hanno scommesso su se stessi per vincere, mentre uno di loro avrebbe detto ad un agente che le probabilità erano favorevoli.
Redknapp raccontava come "i ragazzi" avessero "tutti puntato in modo pesante" sulla vittoria di una gara che avrebbero poi disputato e uno di loro avrebbe anche consigliato a un agente di "ipotecare la casa" visto che le quote erano favorevoli. Lo stesso agente avrebbe poi raccontato che anche gli avversari avrebbero scommesso sullo stesso esito, ingolositi dalle quote dei bookmakers che si aspettavano da Redknapp una squadra imbottita di riserve visto che era l'ultima giornata e non aveva più niente da chiedere al campionato. E invece il tecnico ha mandato in campo la formazione migliore che ha poi vinto facilmente.
Le regole della FA ovviamente vietano ai giocatori di puntare su partite in cui sono direttamente coinvolti e i manager sono chiamati a denunciare fatti di questo tipo e a segnalare qualsiasi comportamento scorretto. Redknapp, secondo il Telegraph, lascia intendere di essere venuto a conoscenza delle scommesse solo dopo la partita ma resta il fatto che non ha riferito nulla alla FA, violando così lui stesso le regole, anche se il tecnico si difese sostenendo che all'epoca non era a conoscenza che la cosa fosse vietata.
T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
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