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venerdì 17 gennaio 2020

Le Trovate Eco-sostenibili Del Forest Green Rovers: Pannelli Solari, Robot, Menù Vegani

Mentre in questi anni si fa un gran parlare di "Global Warning" con la natura che lancia continui segnali (bombe d'acqua, alluvioni, trombe d'aria, iceberg) e con alcuni mari (Pacifico in primis) che sono diventati assolutamente innavigabili per la gran presenza di plastica (rifiuti) anche a 3000 km dalla costa o con larghe zone chiuse (altri mari del Sud) per la presenza di pezzi di ghiaccio...

Per quanto riguarda gli stadi:
Fabio Iraldo (prof. e responsabile dell'area Sport Sustainability Management): "L'illuminazione non è solo quella dei riflettori che si usano per una partita in notturna. Ci sono casi in cui si arriva a 8 milioni di kWh di energia elettrica e se a questi aggiungiamo i consumi del centro sportivo, per il club la spesa potrebbe più che raddoppiare. Per dare l'idea, 8 milioni di kWh è pari al consumo annuale di 2600 famiglie di 4 persone, ci verrebbero fuori più di 1 milione di paia di scarpe da uomo in pelle, considerando l'intera fase di produzione. Da qui, l'emissione di CO2 in un anno, uno stadio ne produce oltre 3 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda l'acqua siamo intorno ai 100mila metri cubi tra irrigazione del campo, docce, toilette, pulizia ed irrigazione delle aree verdi intorno alla stadio, se ci sono. Equivalgono a 42 piscine olimpiche o alla produzione di 15mila tonnellate di carta, tenendo conto che le cartiere sono quelle che necessitano di più acqua"

Tuttavia ci sono anche esempi degni di menzione.
Ad esempio gli inglesi del Forest Green Rovers, da una decina d'anni, sono una squadra "green" nel verso senso della parola.
Tante innovazioni dal punto di vista eco-tecnologico e miranti alla salvaguardia della natura e alla riduzione dell'inquinamento.
L'ultima trovata è stata la maglia composta per il 50% da bambù per diminuire l'utilizzo di plastica.
Ma il club si è segnalato anche per altre trovate eco-sostenibili ovvero:

- Pannelli solari per l'illuminazione dello stadio e l'acqua calda degli spogliatoi
- Maglie lavate in modo biologico senza saponi industriali
- Menù vegani per calciatori e tifosi
- L'erba del campo innaffiata da acqua piovana riciclata attorno lo stadio
- La stessa erba tagliata da un robot alimentato ad energia solare
- L'olio di cottura è riciclato come biocarburante
- Le talee dello stadio sono utilizzate dagli agricoltori locali per lavorare sui loro terreni
- L'area esterna dell'impianto è stata rivestita di fiori selvatici ed alberi autoctoni
- Costruzione di un nuovo stadio interamente in legno
- Utilizzo di bus e mezzi ecologici

Fondati nel 1889, il club oggi milita in League Two (quarta serie inglese).
Il club inizialmente giocava in un campo in cima ad una collina conosciuto come Lawn Ground.
Dopo varie peregrinazioni, il club si è trasferito al The New Lawn nel 2006.
La svolta "green" risale al 2011, con l'arrivo dell'imprenditore di energia verde Dale Vince, fondatore dell'azienda Ecotricity. Grazie allo stesso, il club ha iniziato a lavorare sull'ecosistema del campo.
Ciò ha comportato l'installazione di un terreno interamente organico (primo stadio al mondo).
Nel dicembre dello stesso anno, 180 pannelli solari sono stati installati sul tetto della EESI Stand, per aiutare il club a generare il 10% di elettricità necessaria per il campo.
Sono stati varati solo menù vegani per calciatori e tifosi con la carne rossa che è stata vietata dalle vendite dell'impianto.
Nel 2012, il Forest Green ha introdotto il primo robot taglia-erba mai usato da un club inglese per curare il suo stadio. Il robot Etesia (mow bot) usa la tecnologia GPS per muoversi attorno al campo senza il bisogno di intervento umano e acquista energia dai pannelli solari dello stadio.
Si sono distinti anche per un metodo di reclutamento di giocatori stile Moneyball (cioè giocatori a poco prezzo, scelti in base alle statistiche).
Nel 2016 è stato varato il progetto per un nuovo stadio da 5.000 posti situato nel complesso dell'Eco Park del Gloucestershire.
Il design prevede uno stadio fatto quasi interamente di legno, compreso il tetto.
A questo proposito, va sottolineato che in uno stadio con tribune in legno, nel 1985, morirono 56 persone in quello che è conosciuto come "il rogo di Bradford".
Certo, il ricordo degli Hooligans, in Inghilterra, è ormai un cattivo ricordo però è singolare la cosa (visto che gli stadi in legno sono ormai considerati vetusti e "pericolosi").


STADIO IDEALE
Ma quali sono i sistemi ideali per uno stadio eco-sostenibile?
Sfruttare terra, vento, terra e sole.
Tramite la geotermia (produzione e trasferimento di calore dall'interno della terra) è possibile sfruttare la terra per produrre energia (viene prodotto caldo e freddo con una pompa di calore e un minimo consumo di energia elettrica).
Pannelli fotovoltaici (che non sfruttano il calore del sole ma la luce quindi producono corrente continua) montati sul tetto permettono di sfruttare l'energia solare.
Invece pannelli solari (che sfruttano l'energia termica del sole) e luci led permettono un risparmio energetico di oltre il 40%.
Il vento può essere sfruttato per creare un'areazione naturale tramite pannelli in acciaio (che diminuiscono anche l'inquinamento sonoro), invece l'acqua piovana può essere raccolta e riutilizzata (per irrigazione e quant'altro) tramite torri di raffreddamento.
Per ridurre i rifiuti e i trasporti invece, è fondamentale l'utilizzo di materiale riciclati.


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