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venerdì 10 gennaio 2020

Quali Sono Le Più Incredibili "The Great Escape" Del Calcio Inglese?

Quali sono le più incredibili "The Great Escape" del calcio inglese?
Per Great Escape, ci si riferisce a salvezze miracolose, con la squadra coinvolta data per spacciata ormai.
In oltre 100 anni di storia se ne potrebbero citare moltissime però preferiamo rimanere in anni recenti.
Oltre ai punti da recuperare e alle partite rimaste si è dato molta importanza anche ai giorni che hanno visto ognuna di queste squadre in fondo alla classifica.
Anche se non citate di seguito mi piace comunque ricordare il cane poliziotto Bryn che salvò il Torquay nel 1987 mordendo Jim McNichol (oltre a riorganizzare la squadra nel tempo di sospensione per le sue cure, i minuti di recupero aggiunti permisero ai The Gulls di pareggiare a tempo scaduto quindi di salvarsi) e la rete decisiva del portiere Jimmy Glass che tenne il Carlisle nella seconda serie nel 1999 (punteggio sull'1-1 ma serviva la vittoria)
O si può anche ricordare la miracolosa salvezza del Luton Town di David Pleat nel 1983 a spese del Manchester City di John Benson sconfitto nello scontro diretto in una drammatica resa dei conti dove ai Citizens bastava un pareggio (Maine Road era come un mausoleo).


Coventry (1984/85)
Gli Sky Blues dovevano vincere le ultime 3 partite per rimanere a spese del Norwich che aveva su di loro ben 8 punti di vantaggio.
Vittorie di 1 gol di scarto contro lo Stoke da lungo tempo retrocesso e contro il Luton li portò a due punti dal Norwich, ma il problema era la partita successiva ad Highfield Road contro il fortissimo Everton.
Sorprendentemente, i gol di Micky Adams, Terry Gibson e una doppietta di Cyrille Regis diedero al Coventry una netta vittoria per 4-1.
Il Norwich, malgrado la vittoria a Wembley contro il Sunderland in Carling Cup, cadde ancora... retrocedendo.
Sul Coventry sta da dire una cosa: nei 30 anni in massima serie, per ben 10 volte(!) si salvarono all'ultima giornata (si ricordi anche quella miracolosa del 1997).


Oldham (1992/93)
La squadra sempre tifata da Paul Scholes si salvò miracolosamente nell'inaugurale prima annata della Premier League, in gran parte grazie a 3 vittorie nelle ultime 3 partite. Ciò ha comportato una vittoria sull' Aston Villa che lottava per il titolo, oltre a battere il Liverpool al sesto posto nella penultima partita del campionato.

Solo i campioni del Manchester United (67 reti), lo Sheffield Wednesday (76) e il Blackburn Rovers (68) con Alan Shearer segnarono più gol dell' Oldham di Joe Royle in quella stagione (63) che si salvò per differenza reti sul Crystal Palace (-11 contro -13).


Everton (1993/94)
L'Everton è la squadra ad aver giocato più campionati di massima serie e non è mai retrocesso dalla Premier League, ma ci andò vicino nel 1994 proprio nella seconda stagione della massima serie moderna.
Il manager leggendario dei Toffees Howard Kendall aveva lasciato il club a dicembre dopo aver guidato la squadra in una serie di 7 partite senza vittorie. Mike Walker fu scelto per svoltare la stagione dell'Everton.
L'ultimo giorno della stagione, l'Everton era sotto 2-0 contro il Wimbledon e sembrava destinato alla retrocessione. Barry Horne aveva portato i Toffees sul pareggio nel secondo tempo, ma era ancora in svantaggio perchè lo Sheffield United stava battendo il Chelsea.
Le Blades avevano bisogno di un pareggio per rimanere in Premier, ma erano stati erroneamente informati dalla linea laterale che avevano bisogno di vincere la partita. Il Chelsea reagì vincendo la partita, mentre Graham Stuart realizzò il gol vittoria per l'Everton.
Retrocesse lo Sheffield Utd.


Southampton (1996/97)
Affrontare 6 squadre nella parte inferiore della classifica ha sicuramente aiutato i Saints guidati da Graeme Souness a sopravvivere in quelle ultime 10 partite. La svista sulla firma di Ali Dia no (il senegalese fingendosi Weah contattò diverse squadre di Premier League dicendo che questo Ali Dia era suo cugino ed aveva giocato nel PSG oltre che nel Senegal. Il Southampton ci cascò in pieno mettendolo sotto contratto, in realtà a seguito dell'esordio dove per 20 minuti non toccò palla, venne rispedito subito tra i dilettanti).
Dopo aver perso contro Arsenal e Chelsea, il Southampton rimase imbattuto per 7 partite, per salvarsi bastava 1 punto nell'ultima giornata.
Persero ma grazie ai risultati degli altri campi si salvarono per 2 punti sulla terz'ultima.


Bradford (1999/00)
La fine della stagione dei Bantam sembrava un mezzo disastro: le loro ultime 10 partite videro infatti cinque sconfitte consecutive a Coventry, Manchester United, Newcastle United, Southampton ed Everton.
I 10 punti affinchè la squadra si salvasse sono arrivati ​​nelle ultime 5 partite, inclusa una vittoria all'ultima giornata contro il Liverpool al Valley Parade.
Arrivarono 17esimi salvandosi per 3 punti.


West Bromwich Albion (2004/05)
Nel 2005, il West Brom divenne la prima squadra della storia della Premier League ad evitare la retrocessione dopo essere stata in fondo alla classifica a Natale.
Con 10 partite da disputare, i Baggies erano a 5 punti dalla salvezza e dovevano affrontare le prime 4 della stagione.
Gestendo un pareggio con il Manchester United e una vittoria contro l'Everton, i Baggies avevano bisogno di battere Portsmouth nell'ultima giornata.
Finì 2-0 grazie alle reti di Kieran Richardson e Geoff Horsfield.


Portsmouth (2005/06)
La Premier League 2005/06 fu molto turbolenta per i tifosi dei Pompey. Con il club in piena zona retrocessione già a novembre, venne licenziato il manager Alain Perrin.
Circa un anno dopo aver lasciato il club, venne scelto Harry Redknapp che ai tempi guidava i rivali del Southampton. A febbraio e con 10 partite da disputare, il Portsmouth aveva 8 punti da recuperare alla quart'ultima.
Ma sei partite senza sconfitta videro i Pompey trasformare il loro deficit di otto punti in un cuscinetto di quattro punti sopra la zona retrocessione.
Sopravvissero in Premier pur perdendo contro il Liverpool, a Fratton Park, nell'ultima giornata.


West Ham United (2006/07)
Una storia incredibile, resa ancora più memorabile dalle polemiche che la circondano.
Fu una stagione drammatica per West Ham. Eggert Magnusson aveva acquistato il club nel novembre 2006 e licenziato rapidamente il manager Alan Pardew, lasciando il club in bilico ai margini della zona retrocessione.
Venne nominato Alan Curbishley che inizialmente fece ben poco per stabilizzare la nave. Con 10 partite da disputare, gli Hammers rimasero in ​​fondo al campionato con ben 10 punti dalla zona salvezza.
Ma 7 vittorie su 10 hanno cambiarono tutto con gli Hammers che batterono l'Arsenal, l'Everton e il Manchester United nell'ultimo giorno.
Carlos Tevez segnò la rete decisiva contro lo United per confermare il soggiorno degli Hammers in Premier League. Sheffield United, Charlton e Watford retrocessero. Alla fine, le Blades accusarono gli Hammers di aver violato le leggi sulla proprietà di terzi negli acquisti di Tevez e Javier Mascherano. Il West Ham fu costretto a pagare 20 milioni di sterline ma fortunatamente per loro evitò una detrazione di punti.


Fulham (2007/08)
Il Fulham evitò la retrocessione nel 2008 grazie alla differenza reti.
Roy Hodgson prese le redine della squadra nel mese di dicembre dopo la partenza di Laurie Sanchez. Con 10 partite rimanenti, i Cottagers dovevano colmare una distanza di 6 punti per rimanere su.
3 vittorie nelle ultime 3 partite fecero la differenza, il punto di svolta fu il 92° minuto quando Diomansy Kamara punì il Manchester City.
Danny Murphy segnò il gol della vittoria contro il Portsmouth nell'ultimo giorno, il che significava che la differenza reti li avrebbe salvati a spese del Reading.


Bolton Wanderers (2007/08)
Sempre nella medesima stagione non si può non citare il Bolton di Megson, visto che la squadra riuscì a salvarsi all'ultima giornata classificandosi sedicesima in Premier League.
Decisiva fu la striscia di 5 partite (le ultime 5) senza sconfitte.
Il sostituto di Allardyce, Sammy Lee, fu esonerato ben presto per far spazio a Gary Megson autore del miracolo.
Megson non fu mai pienamente amato dal pubblico del Reebok, per il suo modo di giocare (tanta fisicità e lanci lunghi, anche se a ben vedere, il gioco rispetto ad Allardyce non era cambiato di molto).
Degno di nota fu anche l'accesso agli ottavi di finale di Coppa UEFA, dove il Bolton fu eliminato dallo Sporting Lisbona dopo aver eliminato l'Atlético Madrid nei sedicesimi. Durante il suo percorso europeo il Bolton aveva pareggiato anche contro il Bayern Monaco.


Wigan Athletic (2011/12)
Fu in questa stagione che il Wigan ottenne la reputazione giants killing mentre i Latics sopravvivevano alla retrocessione nonostante un cammino incredibilmente difficile.
Nelle ultime 10 partite, il Wigan riuscì a battere il Liverpool, il Manchester United per la prima volta nella sua storia, a vincere con l'Arsenal per la prima volta e a distruggere le speranze di Champions League del Newcastle United tramortendolo 4-0 e registrando la sua vittoria più larga in Premier.
Dopo aver trascorso la maggior parte della stagione nelle ultime 3 posizioni, l'incredibile corsa del Wigan li vide salire al 15° posto, recuperando 7 punti dalla zona retrocessione.


Sunderland (2013/14)
Apparentemente già retrocessi a marzo (7 punti da recuperare a 6 giornate dal termine), gli uomini di Poyet vinsero 4 partite ad aprile, tra cui vittorie sia sul Chelsea (a Stamford Bridge) che sul Manchester United.
Pareggiarono anche contro i futuri campioni del Manchester City e l'improbabile star della salvezza fu l'attaccante Connor Wickham. Wickham divenne persino assistman nella vittoria all'Old Trafford. "Sono fermamente convinto che Connor e il club diventeranno sempre più forti", ha insistito Poyet in seguito. Purtroppo no, Gus. Oggi il Sunderland è in League One (terza serie).


Leicester City (2014/15)
Nell'arco di 18 mesi, il Leicester City riuscì a passare dalla zona retrocessione alla vittoria della Premier League.
In fondo alla classifica a Natale nel 2014, il Leicester sembrava morto e sepolto con 10 partite da disputare, trovandosi a 7 punti dalla salvezza.
7 vittorie nelle ultime 9 aiutarono le Foxes di Pearson a rimanere in piedi, in quello che si è rivelato uno dei momenti più importanti della storia del club (dopo 140 giorni in fondo alla classifica di Premier League).
L'anno successivo arriverà il titolo infatti.
Inutile dire che se il Leicester fosse retrocesso, la sua storia sarebbe stata molto diversa.



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