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domenica 18 aprile 2021

La Storia Di Robbie Savage: Maglia Maldini, Graham Poll e Denuncia Alla FIFA

Robbie Savage, oggi rispettato opinionista della BBC, legò la sua carriera oltre a buone prestazioni anche a comportamenti antisportivi in campo e fuori.
Centrocampista gallese "box to box" con aggressività, dinamismo, personalità e talento. Cresciuto nelle giovanili del Manchester United, il biondo mediano veniva considerato uno dei migliori prospetti del calcio inglese degli anni 90. Con i Red Devils non riuscirà mai a esordire, chiuso da una concorrenza disumana nella sua zona del campo. Lo si ricorda soprattutto con Leicester, Birmingham, Blackburn e Derby County a fine carriera (si è ritirato nel 2011 all’età di 37 anni). Con la divisa della sua nazionale, invece, ha collezionato 39 presenze, condite con 2 gol. 
Sicuramente fu tra i maggiori collezionisti di cartellini gialli (deteneva il primato in Premier League, ben 89, prima di essere superato da Lee Bowyer e Kevin Davies).


LA MAGLIA DI MALDINI GETTATA A TERRA (1998)
La sua carriera, però, verrà ricordata soprattutto per alcuni episodi davvero controversi, imputabili al suo carattere difficile. Odiato dai tifosi avversari e fiero di esserlo, sboccato, a tratti poco corretto. 
Il 5 settembre 1998, l’Italia di Dino Zoff venne inserita nello stesso girone del Galles per la corsa ai campionati Europei del 2000. Proprio la prima gara in assoluto delle qualificazioni, vede la nazionale italiana sfidare Giggs e compagni in quel di Liverpool (Mark Hughes, Gary Speed, Dean Saunders, etc). La partita verrà vinta dall’Italia, 0-2 (non molto meritatamente ma questo è un altro discorso). 
In quella gara Robbie Savage non risulta in campo. Il motivo? Alla vigilia del match, che avrebbe dovuto giocare da titolare, il biondo centrocampista allora in forza al Leicester, presentandosi in sala stampa gettò la maglia dell'Italia a terra. 
Un giornalista, probabilmente per provocarlo, pensò bene di passargli una maglia di Paolo Maldini. Successivamente, domandò a Savage di indossarla in segno di rispetto verso l’avversario. La risposta del centrocampista? Prese la maglia azzurra, la gettò a terra lasciando stizzito la conferenza stampa!
Un vero e proprio putiferio, col calciatore accusato di antisportività e di mancanza di rispetto. Il CT Bobby Gould lo esclude dalla partita (anche se poi viene riammesso, giocando i minuti finali). Verrà comunque allontanato per le successive due partite, tornando tra i convocati solo il mese successivo. 


IL TUFFO CONTRO IL DERBY COUNTY (2001)
Mentre giocava sempre per il Leicester, nell'ultimo minuto di una partita di campionato contro il Derby County a Pride Park, Savage si tuffò in area di rigore. Al Leicester venne assegnato il rigore, poi realizzato, per la vittoria 2-3. Il tuffo sfacciato di Savage, il suo sguardo pieno di speranza all'arbitro e la sua esultanza aggressiva davanti ai tifosi di casa provocarono gravi insulti da parte dei tifosi di casa e Savage venne inseguito attraverso il campo dai giocatori furenti del Derby County, due dei quali ammoniti. 
I fan del Derby fischiarono, schernirono d insultarono regolarmente Savage ogni volta che giocava contro di loro, e quando divenne un loro giocatore nel gennaio 2008, venne sempre trattato con un misto di ostilità e indifferenza.


ENTRARE NEL BAGNO DELL'ARBITRO (2002)
Nel 2002, sempre in forza al Leicester, alla vigilia di una partita, mentre è intento a fare riscaldamento con i suoi compagni, è improvvisamente colpito da un attacco di dissenteria. Prova a resistere, ma le fitte allo stomaco sono micidiali e lo costringono all’opportuna ritirata. Corre disperatamente verso lo spogliatoio del club ma, per sua sfortuna, lo trova chiuso a chiave. In seguito trova una porta aperta, è quella dell’arbitro. In quel momento, il direttore di gara è ancora all’interno del suo spogliatoio assieme ai collaboratori (si trattava di Graham Poll). Savage, come da sua indole, non si fa alcun tipo di problema, usa il bagno, ha un dialogo sboccato e si pulisce addirittura le mani sul risvolto della giacchetta del quarto uomo Hedges. L’aneddoto è raccontato proprio da Poll nella sua biografia. 
Inoltre, avrebbe fatto il tutto lasciando la porta totalmente aperta.  A chiudere la fantastica performance, Savage pensò bene di scoppiare a ridere e di non tirare l’acqua, in modo da dimostrare agli arbitri il suo "trofeo". Non pago, prosegue a scherzare sull’episodio per tutta la durata del match. Poll, però, segnala l’accaduto alla federazione: 10 mila euro di multa per una diarrea. 


LA DENUNCIA VERSO LA FIFA (2004)
Nel 2004 il centrocampista è in campo, a Cardiff, con la maglia della sua nazionale in un incontro di qualificazione ai Mondiali tedeschi del 2006. Non si tratta di una partita qualunque ma di un derby tutto britannico con l’Irlanda del Nord (terminata 2-2). Arbitro della sfida l’italiano Domenico Messina. E’ una classica partita anglosassone, fatta di alti ritmi e grande intensità. I cartellini fioccano e Savage, ovviamente, non è da meno. Il centrocampista del Birmingham è sanzionato con un rosso da Messina dopo appena 9 minuti di gioco! A suo dire (ma anche della stampa locale) è una decisione folle dell’arbitro. Savage subisce un duro fallo da parte del nordirlandese Michael Hughes (subito espulso). Robbie trattiene prima Hughes per i pantaloni, poi si alza di scatto, probabilmente con l’intento di reagire, ma viene trattenuto dai compagni e spintonato dagli avversari. 
Il gesto, però, è male interpretato dall'arbitro italiano che lo caccia senza pensarci (effettivamente la decisione è molto severa). La direzione di Messina sarà caratterizzata da altre 2 espulsioni. La reazione di Savage è veemente. Il gallese stava già scontando 3 giornate di squalifica in Premier per una gomitata a Kezman e non ci sta. Si sente perseguitato e minaccia l’addio al calcio giocato. Ma Savage mette su una vera e propria causa legale nei confronti della FIFA per violazione dei diritti umani! Si affida ad un legale, Mel Goldberg. La richiesta minima è che la squalifica venga cancellata e che, così, gli venga permesso di giocare la successiva partita contro l’Inghilterra. Ovviamente Savage non ottiene nulla di ciò che voleva scontando la sua squalifica (è in quel periodo che abbandona la nazionale gallese).


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2 commenti:

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