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martedì 1 marzo 2022

Lo Stoke City Di Mark Hughes: Da Pulis Allo Stokelona (2013-2018)

Qualcuno potrebbe avere brutti ricordi dello Stoke City guidato da Tony Pulis dal 2006 al 2013. Erano spesso ruvidi, aggressivi, non facili da vedere ed inclini al gioco sporco. Pulis al secondo anno al Britannia Stadium portò lo Stoke dalla Championship alla Premier League. Tanti ottimi piazzamenti a metà classifica (dal decimo al quattordicesimo posto nei 5 anni successivi, con anche una qualificazione in Europa League). Le sue squadre, oltre che per i risultati, erano ricordate per il gioco sporco, per i lanci lunghi e i gol provenienti anche dalle rimesse laterali. Era la squadra di Shawcross, Jerome, Crouch, Etherington e Delap. Se vuoi approfondire sul vecchio gioco inglese vai qui: Charles Reep, Charles Hughes e I Manager Inglesi Della "Long Ball"
Nonostante il suo successo, non molte persone erano grandi fan dei suoi metodi di allenamento né del suo stile di gioco. Se giochi per una squadra gestita da Pulis, devi capire due punti molto semplici: organizzazione difensiva e palla lunga in avanti verso le torri. Ogni squadra di Tony Pulis è nota per dominare aereamente e fisicamente l'incontro. Pulis è il classico manager che avrebbe facilmente scelto di schierare giocatori alti oltre l'1.85, quattro difensori centrali (Marc Wilson, Ryan Shawcross, Robert Huth e Andy Wilkinson per esempio) ed attaccanti vecchia scuola quali Ricardo Fuller, Mamady Sidibe, Peter Crouch e Kenwyn Jones, tutti alti almeno 1.90. Questo dice tutto, vero? Pulis aveva anche a sua disposizione un centrocampista centrale che ironicamente era più bravo con le mani che con i piedi: il maestro della rimessa Rory Delap. Le sue rimesse laterali erano meglio anche dei calci d'angolo.
In ogni caso, nel 2013, sua ultima stagione, arrivarono giocatori quali: Michael Kightly, Geoff Cameron, Charlie Adam e Maurice Edu solo per citarne alcuni.
Poi Xherdan Shaqiri, Bojan, Ibrahim Affelay. La rivoluzione avvenne con il nuovo manager Mark Hughes (che per la verità, poi, nel resto della sua carriera non è che abbia brillato).
I Potters dai giornali spagnoli vennero etichettati come "Stokelona", a causa del loro calcio molto attraente. Pulis invece andò al Crystal Palace e poi al West Bromwich.
Lo Stoke di Hughes era nelle fasi iniziali di una rivoluzione in cui avrebbero inesorabilmente diversificato il loro attacco e il loro approccio alle partite, non più basato solo sulla fisicità ed aggressività. Hughes aveva fatto ottime cose ad Ewood Park con il Blackburn (si ricorda il sesto posto del 2006 e il settimo nel 2007, seppur la sua squadra venne accusata di giocare sporco, anche se quella sarà una prerogativa anche del Blackburn di Allardyce sino al 2010), meno bene al Manchester City (anche se forse venne esonerato troppo frettolosamente). Poi tre noni posti con lo Stoke (miglior piazzamento per lo Stoke dal 1974!), un tredicesimo posto nel 2017 e poi esonero nel 2018 a metà stagione. Sotto di Hughes si ricordano: 3-2 al Chelsea nel 2013/14, l'1-0 al Manchester City, il 3-2 all'Arsenal, il 3-0 al Tottenham e il 6-1 al Liverpool nel 2014/15. Anche l'annata successiva vennero battute le due di Manchester, il Chelsea (sia in campionato che in Coppa di Lega) e l'Everton in un drammatico 4-3 (sempre in Coppa di Lega).


STOKELONA
In particolare furono il 2015 e 2016 le annate migliori di Hughes con lo Stoke Cty. Grazie ad ex giocatori del Barcellona, tra cui Bojan Krkic e Ibrahim Afellay, la squadra riuscì a passare dalle tattiche di palla lunga di Pulis ad un gioco più manovrato (e lento nel possesso).
Quando ad Hughes è stato chiesto durante una conferenza stampa in merito al tag "Stokelona", l'ex giocatore del Barcellona, ​​​​ha detto: 

"C'è un evidente interesse per quello che stiamo facendo qui con il calcio catalano. Hanno un grande affetto per Bojan, che vedono molto come uno di loro, quindi sono davvero contenti che sta facendo bene e, di conseguenza, che stiamo facendo bene. I complimenti vanno bene quando sono meritati, e probabilmente lo erano, dato il livello delle prestazioni. Quindi li prenderemo, anche se probabilmente non ci sta molto bene al momento perché non siamo abituati! E' un livello di prestazioni che speriamo di essere capaci di ripetere in più occasioni. La sfida per noi è riprodurlo regolarmente"

In seguito arrivò anche Glen Johnson che etichettò lo Stoke come una "vera squadra di calcio".

Johnson: "Tutti sanno che lo Stoke aveva una reputazione per i lanci lunghi, le rimesse in gioco lunghe ma da quando è arrivato Mark sono diventati una vera squadra di calcio. Spero di poter continuare a fare questo. La gente mi ha visto giocare per anni, non mi piace sbandierare le cose. Mi piace giocare a calcio e da quello che mi ha detto Mark vuole fare lo stesso...Penso che sia un club che va nella giusta direzione e voglio farne parte"
Anche il presidente del club Gordon Banks riconobbe che lo "stile di gioco è cambiato" dall'era Pulis e che i Potters ora giocano "un calcio migliore" rispetto a quegli anni.
Il possesso e la precisione dei passaggi dello Stoke sono migliorati da quando Hughes è subentrato.
Tale era la ferocia delle critiche ricevute in quel periodo, si poteva perdonare ai sostenitori di sentirsi un po' suscettibili alle accuse sul loro stile. Lo Stoke ebbe le statistiche di possesso palla più basse della Premier League dal 2009/10 al 2011/12.
Pulis ha iniziato il processo di cambiamento nella sua ultima stagione in carica, portando la sua squadra al 43,5% di possesso ma il cambio è stato troppo lento per alcuni.

Pulis nel 2013: "Non ti svegli una mattina e dici 'Stiamo cambiando il nostro intero stile di gioco oggi. Ci vuole tempo perché un club si evolva: tre, quattro, forse anche cinque anni in alcuni casi. È come girare il QE2: deve essere fatto gradualmente"

Poco dopo il regno di Pulis era finito e il tasso di successo dei passaggi della squadra è salito per la prima volta al di sopra del 70%, raggiungendo il 77,3% nel 2013/14.
Crouch: "È molto diverso dal precedente allenatore. Stiamo cercando di passare la palla un po' di più"

Mark Hughes giocò per il Barcellona nella stagione 1986/87 e ha continuato a guardare alla Catalogna per i suoi trasferimenti. Ibrahim Afellay, Moha El Ouriachi, Marc Muniesa e Bojan in primis.

Hughes: "Ryan Shawcross ha mostrato un miglioramento nel trattare la palla. La gente non è mai stata in grado di vederlo in questa veste. Questo perché non gli è mai stato chiesto di giocare in quel modo"

Concentrarsi sui calci piazzati aveva senso quando lo Stoke giocava in un certo modo. Il successivo cambio di gioco ha reso lo Stoke diverso. Nell'ultima stagione di Pulis, i Potters si classificarono terzi in Premier League per occasioni create da calci piazzati ma in fondo alla classifica per le occasioni su gioco aperto. Lo Stoke di Hughes non è più riuscito a creare tante occasioni dai calci piazzati ma è migliorato nel complesso. Come detto la sua avventura con lo Stoke City (poi retrocesso) è finita a metà stagione annata 2017/18. Hughes è andato poi al Southampton (subito esonerato) ed infine nel 2022 al Bradford City in League Two.


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