Sono tanti gli scandali scommesse che hanno colpito il calcio italiano dagli anni 20 sino ai tempi più recenti (dallo scandalo anni 80, passando per quello del 2011 o più recente di Tonali giocatore del Newcastle che avrebbe scommesso partite del Milan quando giocava proprio con i rossoneri), vediamo i casi principali.
1927: a finire sotto inchiesta fu il derby di Torino quando i torinesi versarono 50.000 lire allo juventino Luigi Allemandi comprandosi la partita. Allemandi viene prima squalificato a vita, poi riceve solo 5 mesi e si laurea anche campione del mondo con l'Italia nel 1934. Anche Virgilio Rosetti si laurea campione del mondo, anche lui inglobato in calcioscommesse
Anni 50-60: in questi anni fu Gegio Gaggiotti (della provincia di Parma) ad aver aggiustato 64 partite tra serie A, B e C. Un altro a finire sotto inchiesta fu Moro Bepinato Giuseppe
1980: la centrale delle scommessa questa volta è a Roma grazie a Massimo Trinca ed Alvaro Cruciani. Finiscono sotto inchiesta anche Paolo Rossi, Bruno Giordano, Ricky Albertosi e molti altri giocatori
1986: qui la base operativa è a Napoli (Armando Carbone). Vengono coinvolti anche alcuni dirigenti tra cui Franco Janich del Bari, Spartaco Ghini del Perugia e Tito Corsi dell'Udinese. Sono coinvolte 12 società e 62 tesserati. Anche Renzo Ulivieri riceve 3 anni di stop
1988: sempre Napoli protagonista, dove pare che il Napoli venga costretto a perdere lo scudetto di proposito in favore del Milan per un giro di scommesse
2000: finisce sotto inchiesta Atalanta-Pistoiese di Coppa Italia con flusso anomalo su 1 primo tempo ed X ripresa (questi furono gli esiti). Anche Massimiliano Allegri viene coinvolto e poi assolto
2006: non ci sono scommesse in senso stretto ma Calciopoli fu un sistema atto a truccare le partite
2009: la criminalità pugliese e campana viene incriminata di combinare le partite di Lega Pro (calciatori che scommettono sulla sconfitta della propria squadra). Il giro riguarda non solo scommesse ma anche usura, estorsioni, prestanomi e centri scommesse. Ci fa le spese il Potenza che viene radiato dalla lega, vengono effettuati 25 arresti
2011: a gestire il tutto in questo grosso scandalo furono il clan dei Bolognesi (facenti capo a Beppe Signori) e quello degli zingari. Altri nomi noti Doni, Masiello, Sartor e Mauri. 120 indagati e 14 arresti. Andrea Masiello è ricordato per il clamoroso autogol nel derby Bari-Lecce (saranno diverse le partite del Bari coinvolte, ricordando anche quella con Treviso e Salernitana)
2015: scoppia ennesimo scandalo in Lega Pro, centro nevralgico sono Calabria, Campania e Puglia. Sono coinvolte 33 squadre, 77 indagati e 50 arresti
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