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venerdì 24 febbraio 2017

La Storia Di Ugueth Urbina e Il Tentato Omicidio Nella Sua Fattoria (MLB)

Ugueth Urbina, closer venezuelano classe 1974, vinse le World Series nel 2003 con i Florida Marlins.
Giocò per dieci anni in Major League con Expos Montreal, Boston Red Sox, Texas Rangers, Florida Marlins e Detroit Tigers.
Nella Lega Venezuelana si accasò con i Leones Caracas.
Due volte All Stars.
Il suo repertorio di lanci comprendeva fastball e slider.
Anche il changeup e splitter erano nel suo bagaglio tecnico.
Inoltre fu leader di salvataggi (41) nella National League nel 1999.
Quando i Marlins sconfissero gli Yankees nelle World Series del 2003, Urbina totalizzò 4 salvataggi nella serie finale.
Nel 2004, la madre di Ugueth venne rapita nel sud-ovest del Venezuela e ciò lo colpì molto.
I sequestratori chiesero un riscatto di 6 milioni di dollari ma la famiglia di Urbina si rfiutò di pagare il riscatto.
Fortunatamente per loro un'unità anti-sequestro risolse l'operazione il 18 febbraio 2005.
Nello stesso anno, Urbina venne arrestato a Caracas avendo sparato in aria nella Francisco Fajardo Avenue.
Non aveva porto d'armi, inoltre era ubriaco.
Abbandonò la MLB nel 2005, chiudendo con un ERA di 4.13 per i Philadelphia Phillies.
In 11 anni di Major, Urbina chiuse con 3,45 ERA in 6971/3 inning.
237 furono i salvataggi totali in carriera, assolutamente non male.


LAVORATORI UBRIACHI NELLA SUA PROPRIETA'
In seguito comprò una "finca", cioè una tenuta da sogno (con tanto di fattoria e piscina) a Valles Del Tuy, 50 km da Caracas.
Mise sotto contratto dei giovani lavoratori affinchè curassero il bestiame e per altri lavori simili nei campi.
Un giorno del 2005, 16 ottobre precisamente, decise di andare con il figlio a passare un po' di tempo lì nella sua tenuta.
Lo spettacolo che si ritrovò davanti fu inquietante.
Gli stessi ragazzi che curavano il bestiame avevano organizzato una maxi festa lì dentro, senza chiedere il permesso.
Ugueth li ritrovò completamente ubriachi (e in seguito imbarazzati per quanto successo), rimase ovviamente perplesso ma poi sorrise, salutò tutti e ritornò a casa con il suo camion.
Non prima però di aver firmato qualche autografo, ad esempio a Vinkler Gallego.
Pericolo scampato per tutti, del resto quello che i suoi "dipendenti" avevano fatto non era esattamente qualcosa che accade tutti i giorni.
Una tenuta privata è una tenuta privata.
Tutto finito però, almeno così sembra.


LA VENDETTA
Tuttavia nella nottata Ugueth, un altro Ugueth (almeno a livello di personalità), ritornò indietro con 5 uomini e si fece giustizia da solo: vengono brutalmente picchiati e presi a bastonate e con un machete, poi minacciati di morte (loro e le famiglie).
Gli assalitori cospargono la benzina su coloro rimasti a terra e provano a dargli fuoco: la maggiorparte se la cavano, altri subiscono gravissime ustioni.
Argenis Farias Tovar, Myckelín Echenique, Tony Rodriguez, Bernardo Navarro e Jonathan Duarte denunciarono immediatamente l'incredibile aggressione subita.

Osal: "Ci ha colpito come animali, era fuori di sè ed ha minacciato di uccidere le nostre famiglie se avessimo denunciato l'accaduto"

Tovar: "A me disse tu sarai il primo a morire", minacciando di appiccare un incendio.

Secondo Rodriguez, tre delle vittime furono date alle fiamme.
In primo luogo, cosparsi con diluenti per vernici, benzina e poi con benzene.
Vennero salvati per miracolo, grazie alla velocità con cui si gettarono in piscina, dove tutto cominciò.
Navarro e Duarte vennero ricoverati in ospedale.
Giorni dopo, Navarro si ricordò che Urbina fu colui che "lo bagnò" con la benzina provando a dargli fuoco con un fiammifero (aveva gravi ustioni su tutto il corpo: collo, orecchie e viso soprattutto).
Gallegos aveva lividi sulle ginocchia.
Farias soffriva di una frattura allo zigomo.
Il motivo per il drastico cambiamento di personalità fu che durante"la festa" erano spariti diversi oggetti, tra cui una pistola.
La mattina dopo, il 16 ottobre, Urbina interrogato dalle autorità fece finita di niente.
Era gentile, tranquillo, sereno.
Molti credettero alle sue parole.
"La storia descrive un mostro e non ci tocca perchè Ugueth non lo è", disse Ariel Prat, presidente del Lions Caracas con cui giocava.
Per il suo avvocato si tratta di un ricatto, di una trappola, di un complotto contro Ugueth (che a loro dire stava dormendo).
Poi alla fine cedono e confessano.
Ugueth viene condannato il 28 marzo 2007, a 14 anni e 4 mesi di carcere, per tentato omicidio nei riguardi di 7 persone ma ne sconta solo 7.
Esce nel 2012 per buona condotta (7 anni perchè in realtà era agli arresti già dal 2005) e torna a giocare a 40 anni con i Leones.


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