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giovedì 9 febbraio 2017

La Storia Di Lawrence Taylor: Cocaina, Incidenti Stradali e Giri Di Prostituzione (NFL)

"...era un ragazzo che amava le sfide. Mentre i suoi fratelli avrebbero chiesto il permesso per fare qualcosa, lui l’avrebbe fatta e basta, inventando incredibili storie se fosse stato scoperto"

Lawrence Taylor, conosciuto anche come "Reckless" (folle), è considerato unanimemente tra i più grandi giocatori della storia della NFL, nonostante una carriera molto travagliata ed afflitta da gravi problemi di droga ed abuso di alcolici.
Giocò tutta la carriera professionistica come linebacker per i New York Giants.
E' stato classificato come il miglior difensore della storia della lega da giocatori, allenatori, membri dei media e numerose testate online come NFL Network.
Taylor è il giocatore che ha ridefinito il ruolo di outside linebacker, obbligando gli offensive coordinator avversari ad escogitare strategie nuove per cercare di bloccarlo o, almeno, limitare i danni che la sua forza e velocità straordinaria portavano nei backfield offensivi avversari.
Dopo una carriera universitaria nei Tar Heels di North Carolina, Taylor venne scelto con la seconda selezione assoluta dai New York Giants nel 1981.
Indicato da molti come prima scelta assoluta, non venne scelto dai New Orleans Saints, che gli preferirono il runningback George Rogers.

Phil Simms, il QB che avrebbe guidato il team al Super Bowl, lo definiva, prima dell’inizio della stagione “Un animale nella pass rush. Ti è sempre intorno, tranne quando non ti è sopra!” e, più tardi, ammise di aver atteso con impazienza la prima giornata di campionato “perché almeno non avrei più dovuto giocargli contro”.
L’ultima partita di pre-season fu giocata dai Giants contro Pittsburgh.
Terry Bradshaw, QB degli Steelers, che incontrò Taylor solo in quell’occasione, diversi anni dopo ricordò: “Mi ha quasi ucciso, io continuavo a chiedermi chi diavolo fosse quel ragazzo e lui continuava a sbucarmi dal lato cieco e a farmi a pezzi le costole”.

Nel 1986 Taylor giocò una delle più grandi stagioni della storia della NFL per quanto riguarda un ruolo difensivo: mise a segno 20.5 sack, dominando questa classifica, fu nominato Defensive Player Of The Year e divenne uno dei soli tre giocatori difensivi capaci di vincere il titolo di MVP.
I Giants dominarono la NFC East con un record di 14-2 e giunsero al Super Bowl XXI nel quale batterono i Denver Broncos.
Taylor fu protagonista di una giocata chiave quando, nel corso del primo quarto, salvò un TD fermando sulla goal-line una corsa di John Elway.
Secondo Bill Belichick, all’epoca defensive coordinator dei Giants "ciò che rendeva Taylor così grande, così aggressivo, era il completo disprezzo del suo corpo. Una volta, dopo una commozione celebrale, ho dovuto nascondergli il casco per evitare che tornasse in campo".
Il 15 gennaio 1993 i Giants persero nettamente, al secondo turno dei playoff, contro i San Francisco 49ers e Taylor fu sorpreso in lacrime, durante le fasi finali dell’incontro, dalle telecamere.
Durante la conferenza stampa del dopo partita Taylor annunciò la sua decisione: “Sono arrivato a giocare dei Super Bowl, a giocare i playoff. Ho fatto cose che altra gente non è mai riuscita a fare prima in questo sport. Dopo 13 anni, è giunto il momento di andare”.
La sua maglia, numero 56, è stata ritirata dai Giants il 10 ottobre 1994 e nel 1999 LT è stato introdotto nella Hall Of Fame.
I numeri dei suoi 13 anni di carriera NFL (tutti a New York) sono impressionanti: 10 convocazioni al Pro Bowl consecutive, 10 nomination nella All-Pro consecutive, un titolo di MVP NFL, 3 titoli di Defensive Player Of The Year, 1 titolo di Defensive Rookie Of The Year, 2 Super Bowl, 132,5 sack ufficiali (più i 9,5 del suo anno da rookie quando la statistica dei sack era ancora ufficiosa), 9 intercetti e ben 1088 placcaggi.


GLI ACCORGIMENTI PER CONTENERLO
Bill Walsh, l’head coach dei San Francisco 49ers, preferì cercare di bloccare Taylor assegnando le responsabilità del blocco ad una guardia o un tackle.
Dovendolo affrontare due volta l’anno, l’head coach dei Washington Redskins Joe Gibbs si inventò la figura dell’H-back, per cercare di contrastare i suoi raid.
Joe Gibbs: "Dovevamo adottare, in qualche modo, un piano speciale solo per Lawrence Taylor. Ora non succede spesso, ma vi assicuro che è perché abbiamo imparato la lezione. Da lui"
Quindi lo stesso Gibbs spostò il runningback a fianco del tight end, un passo indietro per mantenerlo nel backfield.
L’esperimento si rivelò efficacissimo contro linebacker “normali”, meno con Taylor.
Ad ogni modo l’H-back, assieme alle formazioni a doppio tight end, si vedono spesso ancor oggi sui campi NFL.
Taylor inoltre eseguì meglio di tutti gli altri la tecnica del “chopping” (colpo portato con il braccio sul braccio del quarterback inteso a fargli perdere la palla, durante il placcaggio del quarterback avversario).
Le sue armi forti erano la velocità, forza fisica, reattività, l'istinto ed ovviamente la passione.


LA FINE DELLA CARRIERA DI JOE THEISMANN
Lawrence Taylor mise involontariamente fine alla carriera del quarterback Joe Theismann procurandogli la frattura scomposta di tibia e perone con uno dei suoi terribili sack.
Duro, ma sempre corretto (almeno in campo), e quello di Theismann fu un episodio sfortunato, anche a detta dello stesso Joe.
La correttezza nel gioco non sempre corrispondeva alla disciplina, sia in campo che fuori.
Spesso Taylor faceva di testa sua ignorando gli assegnamenti degli schemi, ma ottenendo quasi sempre ottimi risultati.


ALCOOL E COCAINA DURANTE LA CARRIERA SPORTIVA
In contrasto con il suo successo sul campo di gioco, la vita personale di Lawrence Taylor è stata segnata da abuso di alcolici, uso di droga ed altre polemiche.
Taylor ebbe infatti uno stile di vita controverso, durante e dopo la sua carriera professionistica.
Egli ammise di aver fatto uso di droghe come la cocaina nel secondo anno nella NFL e fu sospeso diverse volte dalla lega per aver fallito dei test anti-droga.
Quando a Taylor venne chiesto che cosa avrebbe potuto concedersi rispetto agli altri linebacker, la sua risposta fu "bere".
Come detto, l'abuso di alcol non è stato il più grande dei suoi problemi.
Risultò positivo alla cocaina nel 1987 e venne sospeso per 30 giorni nel 1988, dopo aver fallito un secondo test antidoping.
Dopo il suo secondo test positivo fallì un terzo test antidoping, sempre per cocaina.
Mentre si avvicinava la fine della sua carriera sportiva disse: "Sniffare è forse  l'unico punto luminoso nel mio futuro".


ABUSO DI COCAINA DOPO IL RITIRO
Dopo il suo ritiro, iniziò l' abuso di droghe su base regolare.
Infatti il suo abuso di droga aumentò dopo il ritiro, venendo arrestato tre volte per detenzione di sostanze stupefacenti.
Finì per 2 volte in riabilitazione per due volte nel 1995, solo per poi essere arrestato due volte in un arco di tre anni per aver tentato di acquistare cocaina da agenti di polizia in borghese.
Durante questo periodo, visse con altri tossicodipendenti con lenzuola bianche che coprivano le finestre dell'appartamento.
Taylor dirà "stavo veramente male. Voglio dire quel posto era quasi come una casa di morti".
Nella sua seconda autobiografia, Taylor ammise di aver iniziato a utilizzare droghe già prima della sua stagione da rookie nella NFL.


GIRO DI PROSTITUZIONE, INCIDENTI STRADALI E RAPPORTI CON MINORI
Taylor ha inoltre sostenuto di aver assunto e inviato prostitute nelle camere d'albergo avversarie la notte prima di una partita, nel tentativo di stancare i giocatori e che al suo picco, ha speso migliaia di dollari al giorno sugli stupefacenti.
Ha anche raccontato molti altri casi di comportamenti aberranti, tra cui arrivare a una riunione della squadra nel corso della sua carriera da giocatore in manette dopo aver trascorso una notte con alcuni ragazze squillo.
Egli ha anche detto che per superare i test antidroga della NFL, ha regolarmente presentato le urine dei suoi compagni di squadra.
Nel 2009, Taylor ha iniziato ad avere nuovamente problemi nella sua vita personale.
L'8 novembre, venne arrestato a Miami-Dade County, in Florida, dopo aver colpito un altro veicolo con la sua Cadillac Escalade ed essser fuggito.
Aveva già commesso lo stesso reato nel 1996, quando fuggì con la sua Lexus dopo aver provocato un incidente.
Venne rilasciato su cauzione di $500.
Poco dopo venne arrestato per aver fatto sesso con una ragazza di 16 anni in un Holiday Inn situato a New York.
Venne accusato di stupro di terzo grado, con l'accusa di essersi impegnato in un rapporto sessuale con una ragazza sotto i 17 anni.
E 'stato anche accusato di aver pagato la minorenne $300 per fare sesso con lui.
Taylor è dichiarato colpevole il 22 marzo 2011 e condannato a sei anni di libertà vigilata come parte di un patteggiamento, in cui si è dichiarato colpevole per i reati di cattiva condotta sessuale.
Il 9 giugno 2016, la moglie di Taylor è stata arrestata per violenza domestica in Florida dopo aver gettato "un oggetto" e che colpì Taylor alla parte posteriore della testa.


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