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lunedì 24 aprile 2017

Il Derby Fantasma Di Edimburgo e La Seconda Guerra Mondiale (1940)

Il derby di Edimburgo tra l’Hibernian Football Club e l’Heart Of Midlothian è anche detto “derby di Capodanno” perché tradizionalmente si gioca il primo o il secondo giorno dell’anno, o comunque il fine settimana successivo più vicino a quella data.
La rivalità fra gli Hibs e gli Hearts è molto sentita, anche perchè i primi sono generalmente considerati cattolici, i secondi protestanti.
Il 1 gennaio 1940, fu uno dei Derby più particolari di tutti i tempi e non solo perchè furono segnati 11 gol.
Per via del meteo avverso e di una fittissima nebbia, quasi nessuno riuscì a vedere la partita, nemmeno Bob Kingsley (il corrispondente della BBC che stava facendo la radiocronaca).


SECONDA GUERRA MONDIALE
Ai tempi (1940) si stava combattendo la Seconda Guerra Mondiale.
La partita era in programma a Easter Road, in casa degli Hibs, e si era deciso di trasmetterla sulla radio di BBC, in modo che anche le truppe al fronte avrebbero potuto seguirla.
Come hanno raccontato anche Scott Murray e Rowan Walker nel loro libro “Day Of The Match”, dagli spalti l'inviato Bob Kingsley non riusciva nemmeno a vedere il campo.
La partita, comunque, non venne rimandata: l’esercito britannico sapeva che annunciare via radio il rinvio della partita a causa della forte nebbia avrebbe significato fornire preziose informazioni ai nemici tedeschi ed esporre agli attacchi della Luftwaffe, l’aviazione tedesca, bersagli come il Forth Railway Bridge (uno dei più importanti ponti di Edimburgo).
Easter Road infatti, lo stadio dell’Hibernian, è a un passo da Leith.
Questo perchè i tedeschi ascoltano, si informano con qualsiasi mezzo delle debolezze di Edimburgo, cercano falle dove entrare e annientare il nemico.
Anche se non si riusciva a vedere a più di 1 metro, la partita quindi si giocò regolarmente: Leo Hunter, capo dei corrispondenti di BBC, impose a Kingsley di andare avanti con la radiocronaca senza menzionare assolutamente la nebbia.


LA NEBBIA LA FA DA PADRONE
Kingsley riusciva a vedere soltanto Gilmartin (terzino destro degli Hibs) e John Donaldson (ala sinistra degli Hearts): riuscì comunque a fare la radiocronaca per 90 minuti, raccontando per lo più azioni che vedeva solo lui, visto che le inventava.
Gli spettatori più vicini al terreno di gioco lo informavano sulle azioni salienti, come gol e calci d’angolo.
Il resto erano fantasie e supposizioni.
Sul finire del primo tempo, quando Bobby Nutley segnò il 3-2 per gli Hibs, uno spettatore invase il campo, forse per accertarsi di quello che era successo.
Nella confusione che ne seguì, l’arbitrò fischiò la fine del primo tempo con due minuti di anticipo: quando le due squadre erano già arrivate negli spogliatoi, l’arbitro si accorse del suo errore e fece tornare tutti i giocatori in campo.
Gli Hearts riuscirono a rimontare lo svantaggio, e il primo tempo finì 3-4.
Nella ripresa le due squadre segnarono altri quattro gol: la partita finì 6-5 per gli Hearts.
Quello decisivo fu messo a segno da Tommy Walker, attaccante degli Hearts: a Edimburgo era già buio e alcuni spettatori avevano già lasciato lo stadio.


JOHN DONALDSON DISPERSO
Kingsley non fu avvisato che la partita era finita e quindi continuò a raccontare azioni di gioco inventate anche dopo la fine della partita (vedeva Donaldson correre su e giù, unico rimasto in campo): si fermò solo quando vide arrivare in tribuna alcuni giocatori degli Hearts che cercavano un loro compagno di squadra.
Il disperso era il già citato John Donaldson che non era rientrato negli spogliatoi insieme ai suoi compagni: diversi minuti dopo il fischio finale, fu trovato ancora in campo mentre continuava a correre sulla fascia sinistra e chiamava a gran voce il pallone.



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