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giovedì 24 gennaio 2019

Lo Sheffield United Di Chris Wilder e Il Suo Strano Schema Offensivo

"Alcune delle squadre che abbiamo affrontato nei play-off in passato hanno avuto spesso paura di perdere. Si sono sempre più preoccupati di non concedere niente che di uscire e provare a vincere e, di conseguenza, hanno finito per non combinare nulla"

Negli ultimi 3 anni, Chris Wilder (manager dello Sheffield Utd) è stato sicuramente tra i miglior manager in Inghilterra.
Wilder è riuscito a raggiungere diverse promozioni e settare vari record.
Dal 2015 ha vinto due titoli di divisione, ottenendo una promozione con il Northampton Town (da subentrato salvò la squadra dalla retrocessione in Non League, poi nel 2015/16 vinse il campionato con 99 punti realizzando 82 reti e subendone 46) ed una con lo Sheffield United, portandolo fuori dalla League One (l'anno era il 2016/17 quando il suo Sheffield Utd chiuse con 100 punti realizzando 92 reti e subendone 47).
Nel 2008 aveva ottenuto anche una promozione con l'Oxford City.
Va sottolineato che sia lo scorso anno che quest'anno, le Blades sono tra le protagoniste in Championship e l'obiettivo Premier League non è certo un miraggio (nonostante un budget limitato).
Premier che per lo Sheffield Utd è ormai un miraggio da più di 10 anni, quando vennero retrocessi in circostanze controverse alla fine della stagione 2006/07.
Lo Sheffield United retrocesse nell'ultima partita della stagione, mentre il West Ham United vinse in casa del Manchester United. Gli Hammers successivamente verranno anche multati per 5,5 milioni di sterline per la gestione delle operazioni che portarono il duo argentino Javier Mascherano e Carlos Tevez ad Upton Park (quest'ultimo segnò anche il gol decisivo ad all'Old Trafford, salvando i londinesi).
Le Blades ovviamente fecero ricorso ma a nulla servì.

"Non stiamo cercando di reinventare la ruota. A volte va bene, altre volte no. Abbiamo un certo modo di fare le cose. Fondamentalmente sono una persona positiva che cerca di migliorare giocatori e squadre"

Wilder ha studiato il Manchester City e in particolar modo i suoi attaccanti e i suoi fraseggi, cercando di emulare le loro esecuzioni nello stretto ma forse il segreto è semplicemente quello di avere un buon occhio per un giocatore, farsi rispettare e metterli nelle migliori condizioni per giocare.
O, come dice Wilder, "creare un ambiente" in cui sono liberi di ottenere il meglio da loro stessi.
Chris ha iniziato la sua carriera manageriale con l'Alfreton Town 16 anni fa e si è fatto strada lentamente attraverso Halifax Town, Oxford United, Northampton e Sheffield Utd.

"Noi giochiamo sempre in attacco. Ci sono squadre che giocano in contropiede, che si schiacciano e si ritirano nella loro metà campo. Poi ci siamo noi che proviamo a giocare in modo un po' diverso rispetto a molte squadre della divisione. Questo è il modo che ci si addice ed esso si adatta al modo in cui giochiamo"

Intervista del 2017: "Adoro il modello del Bournemouth. Hanno Harry Arter che ha giocato in Conference, Simon Francis, Charlie Daniels e Marc Pugh che hanno giocato in League One: questi sono stati gli uomini guida sino alla Premier League, insieme ad Eddie [Howe]"

"Anche Neil [Harris] del Millwall è un bravo ragazzo. È uno a cui piace giocare in avanti e sa con che spirito il calcio deve essere giocato"
"Sono ambizioso. Voglio portare questo club sù, per giocare al più alto livello. Questa è la mia mentalità e voglio che i giocatori capiscano questo. Ho una visione a breve termine, continuiamo a giocare partita dopo partita. La posizione finale sarà quella che meritiamo"

"Penso che il gioco sia evoluto. Se vedete siamo circondati da prozone, cardiofrequenzimetri, GPS, analisi video, dietologi, psicologi.
Il gioco non cambia però: devi battere l'avversario, battere ancora l'avversario, giocando in avanti e questo è il modo in cui le persone vogliono vederti giocare.
È un gioco competitivo, voglio avere persone che competono e vogliono vincere"

Lo schema di Wilder è molto variabile: dal 3-4-1-2 (con Matt Duffy come rifinitore delle due punte) al 3-5-2 (con i terzini George Baldock ed Enda Stevens sempre pronti ad andare in avanti).
Wilder, schiera una formazione abbastanza strana che non dà punti di riferimento, visto che i difensori (centrali e terzini) sono incaricati di unirsi agli attaccanti.
Solo il portiere Dean Henderson e il centrale John Egan rimangono nella metà campo dello United, con gli altri nove Blades tutta sulla linea di metà campo.
Come si vede in uno screen che riporta le posizioni dei giocatori in campo contro l'Hull City: il centrocampista John Fleck (che affianca l'altro centrale Oliver Norwood) fa quasi da spalla agli attaccanti David McGoldrick e Billy Sharp, mentre il centrocampista offensivo Mark Duffy era il giocatore United più vicino al portiere avversario David Marshall.
Oppure sono i due centrali di difesa a giocare in linea con i centrocampisti.
Chris ha visto diversi avversari passare a difese a 3 (e a 5) nel tentativo di annullare lo schema delle Blades, con vari gradi di successo, e ammette che potrebbe modificare di nuovo la propria formazione per mantenere il vantaggio tattico.

"Dobbiamo essere in grado di giocare in diversi modi. Dobbiamo avere giocatori che possono giocare in modi diversi, forme diverse e combinazioni diverse"

Ovviamente se lo Sheffield United dovesse salire in Premier League, lì sarà tutta un'altra storia ed affrontando team che spendono 150 milioni di sterline l'anno non sarà facile competere e fare la partita contro le squadre più forti.
Tuttavia, nel suo piccolo e quando sarà possibile, sicuramente potremmo vedere uno Sheffield United offensivo.



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