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giovedì 15 ottobre 2020

La Strategia Dei Tampa Bay Rays: Rilievi e Forte Difesa (MLB)

Il gioco del baseball (MLB) è passato nel corso del secolo scorso evolvendosi e cambiando continuamente a livello di strategie di gioco. Si è passati dalla "Dead Ball Era" dei primi decenni del 900 (gioco basato sul batti e corri, i bunt e le rubate). Ai tempi i ballpark erano molto ampi e limitavano i giocatori di potenza: il West Side Grounds dei Chicago Cubs, distava 560 piedi (171 m) alla recinzione del centro del campo, l'Huntington Avenue Grounds dei Boston Red Sox misurava 635 piedi (194 m) alla recinzione del centro del campo. Anche il Braves Field era enorme. La "Lively Ball Era" inizio dal 1920 in poi con alcune variazioni: sia nelle regole che nelle palle utilizzate che nella dimensione dei ballpark. Ciò portò ad aumento degli arrivi in base e ad un gioco di potenza (aumentano le medie battute). Un gioco maggiormente basato sui rilievi avviene negli anni 50 e 60.


BATTITORI DI POTENZA
Nell'epoca moderna si predilige il gioco di potenza, anche se quà e là vediamo ancora qualche manager che prova a giocare sulle rubate prediligendo un gioco più veloce ed aggressivo (Craig Counsell dei Milwaukee Brewers, Bryan Price con i Cincinnati Reds di qualche anno fa e Dave Stewart con gli Arizona Diamondbacks, Jerry Dipoto dei Seattle Mariners, Mike Matheny dei Kansas City Royals, Chris Woodward con i Texas Rangers). Poi ci sono grandi comunicatori quali Joe Maddon che riuscì, dopo 108 anni, a riportare sul tetto del mondo i Chicago Cubs (con una strategia che prediligeva un gioco misto: tra battitori di potenza ed arrivi in base).


BULLPEN E RILIEVI
Allo stesso modo negli anni ci sono state squadre che hanno puntato molto sul bullpen: ad esempio si ricordano i Cleveland Indians di Terry Francona, i Kansas City Royals di Ned Yost (con la sacra triade Kelvin Herrera, Wade Davis e Greg Holland) e i Tampa Bay Rays di Kevin Cash. 
Sappiamo che il Tropicana Field di St.Petersburg è pitcher friendly quindi la costruzione di un roster di questo tipo, probabilmente, è stata dettata anche dal loro ballpark. E dagli infortuni.
Si tratta di un esempio estremo di utilizzo di rilievi.


RILIEVI COME STARTERS: TAMPA BAY RAYS
Tutto iniziò nel 2018 quando la rotazione iniziale dei Rays venne ridotta a zero. In DL ci finirono diversi pitchers tra cui Blake Snell. Nate Eovaldi venne mandato a Boston, invece Chris Archer a Pittsburgh.
Per la maggior parte delle squadre, non avere una rotazione è segno di nubi nere all'orizzonte. Per i Rays, però, fu il risultato involontario di una nuova strategia che ribaltò la loro stagione.
Il bullpen venne soprannominato "The Opener".

"Sì", disse il manager Kevin Cash quando gli venne chiesto se la squadra anche nel futuro avrebbe continuato a giocare con un forte bullpen in grado di iniziare anche le partite.

"Niente è scolpito sulla pietra, e stiamo progredendo ma quello che abbiamo scoperto è che se hai i giocatori giusti, può funzionare"

I Rays partivano con rilievi che iniziano la partita lanciando da 1 a 3 inning (Sergio Romo ai tempi), lasciando il posto ad un nuovo rilievo (lungo), che di solito lancerà da 3 a 5 inning come secondo. Nel proseguo si sono visti come starter da pochi inning anche Ryan Yarbrough, Ryne Stanek, Hunter Wood, Wilmer Font, Jonny Venters, Matt Andriese, Diego Castillo e Yonny Chirinos. 
Gli uomini che seguono il rilievo starter sono altrettanto importanti per il suo successo, però.  E vennero spesso scelti gli stessi Yarbrough e Stanek.
Anche Tyler Glasnow, arivato da Pittsburgh come rilievo, lanciò qualche primo inning.
Altre squadre, tra cui Blue Jays e Dodgers, utilizzarono la stessa strategia quell'estate, anche se ciò era dovuto principalmente a infortuni che esaurirono le loro rotazioni. 

"Meno starters significa che non devi pagare grandi pitchers", disse ai giornalisti il terzo base degli Angels Zack Cozart non molto tempo dopo che i Rays iniziarono ad usare questta strategia. 

Vale la pena notare che i Rays negli anni hanno spesso avuto il libro paga più basso di tutta la MLB.
L'idea è quella di una squadra giovane piena di giocatori con contratti a basso costo che cercano di sfruttare una potenziale inefficienza sia sul campo che a livello salariale. 

Beeks: "Tutti pensano che sia strano perchè è una cosa nuova. Tutto è strano quando qualcuno lo fa per primo. Questo potrebbe cambiare il gioco"
In realtà, negli anni successivi, i Rays oltre ad un forte bullpen hanno rinforzato anche il parco partenti con Tyler Glasnow diventato starter a tutti gli effetti più l'esperto Charlie Morton e Blake Snell.
Nel 2020 i Rays sono ad un passo dalle World Series, in questa pazza stagione, rimandata e poi ridotta a causa del Covid19. Nella gara decisiva contro i New York Yankees, i Rays hanno scelto per i 9 inning... 4 lanciatori diversi che non avrebbero dovuto lanciare più di 2 inning a testa.

Glasnow 2.1IP
Anderson 2.2IP
Fairbanks 2IP
Castillo 2IP

9 strikeout e sole 3 valide per gli Yankees (battuti 2-1 e sconfitti 3-2 nella serie). Solo i Dodgers nel 1988 avevano vinto una partita delle World Series con una strategia simile.
Nella finale dell'American League contro gli Astros, i floridiani hanno ugualmente puntato sul fortissimo bullpen e su una difesa insuperabile. Qui, la differenza, la stanno facendo anche gli starters: Morton, Glasnow e Bell. Va sottolineato però che le prime 3 gare sono state macchiate dai clamorosi errori in seconda e prima base del duo texano Altuve e Gurriel.



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