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venerdì 11 dicembre 2020

Gli Attacchi Dei Tabloid Inglesi e Di Shilton a Maradona

Diego Armando Maradona è morto il 25 novembre 2020, a 60 anni. Molti giornali e nazioni ne hanno celebrato le gesta sportive (come giusto che sia) ed anche la famosa "mano di Dio" (questo molto meno giusto). Ovviamente i tabloid inglesi non ne hanno disconosciuto la grandezza sportiva ma lo hanno attaccato duramente dal punto di vista umano tacciandolo di antisportività (altrettanto giusto).
Come tutti saprete, nei quarti di finale del Mondiale 1986 in Messico, l’Argentina vinse 2-1 contro l’Inghilterra di Sir Bobby Robson in una delle partite più memorabili della storia del calcio. L'argentino segnò probabilmente la miglior rete della storia del Mondiale, dopo aver aperto il match con un gol di mano che continua a scatenare polemiche ancora oggi. Successivamente la squadra guidata da Carlos Bilardo eliminò il Belgio in semifinale per poi diventare campione del mondo battendo la Germania Ovest in finale.
Circa 1 mese prima della morte di Maradona e a distanza di 34 anni dall'episodio si sono incrociati Gary Lineker (storico attaccante inglese) ed Oscar Ruggeri (ex difensore argentino), entrambi in campo all’Azteca il 22 giugno 1986 ed entrambi commentatori televisivi oggi.
Nel bel mezzo del dibattito all’interno di 90 Minutos de Fútbol su Fox Sports è spuntato il tema Argentina-Inghilterra dove a Lineker è stato chiesto cosa avrebbe fatto al posto di Maradona. La risposta (sorridendo)? 

"In Inghilterra facciamo gol solo con la testa ed i piedi"

Ad inizio 2020, anche il portiere inglese di quella partita, Peter Shilton, aveva avuto parole di fuoco, dicendo "Maradona non lo rispetto e non lo perdono. Come potrei".
L’inglese, oltre ad una caterva di record (anche 2 Coppe dei Campioni con il Nottingham Forest), ebbe appunto la sfortuna di vedersi superato con quel gol di mano. Saltò in alto uscendo, Pete, ma non abbastanza.
"Osservate bene le foto: la mia mano era più vicina al pallone di quanto lo fosse la testa di Diego. Ecco perché l’ha toccata con la mano! Ho sempre sentito dire: ti è saltato in testa. No! Ha semplicemente ingannato. Ma da allora il racconto su quell’episodio è sempre uguale"
"Mi domanda se una scusa di Maradona avrebbe alleviato il mio dolore? Lo avrebbe alleviato a tutta la squadra. Perché questo non è solo un fatto personale. Tutta la squadra è rimasta vittima del suo inganno. E poi, dai, il modo in cui ha ammesso la cosa...La mano di Dio! Nessuna scusa, nessun rimorso. La gente adesso si lamenta della Var, ma credo che a noi sarebbe servita..."
Shilton già due anni fa aveva rifiutato di partecipare a un programma televisivo con Maradona: "E il motivo è semplice: tanti calciatori hanno ingannato in qualche modo, ma poi lo hanno ammesso e si sono scusati. Lui no. La mia animosità dipende dal suo atteggiamento. Non stringerò mai la mano a uno che so già per certo che non si scuserà mai. Ho sempre detto che lo considero il più grande giocatore di sempre, ma come sportivo non lo rispetto e non lo rispetterò mai"

Shilton fece un'analisi anche del secondo gol di Maradona, quello del 2-0 (il match finì poi 2-1 con il gol inutile di Lineker), realizzato dribblando Hoddle, Reid, Sansom, Butcher e Fenwick e Shilton. 

"Dopo quel primo gol, non eravamo più nello stato d’animo adatto per giocare. Quando sai che qualcuno ti ha fregato e l’ha fatta franca, in una partita fondamentale come quella poi, ti si chiude lo stomaco. Insomma, non eravamo più noi, e abbiamo difeso come abbiamo difeso...Senza contare che Hoddle subì fallo. Comunque non si possono togliere meriti a Maradona: in quell’azione ha fatto vedere al mondo che cosa era capace di fare"

Neppure la morte ha convinto la patria del calcio, ad assolvere Maradona. Neppure i tabloid e il Daily Telegraph hanno perdonato il famoso gol segnato a Shilton nei quarti del mondiale messicano. La rabbia è ancora profonda, al punto da invocare una Var retroattiva:

Daily Star: "Where was Var when we needed most?"

Mirror: "He’s in the hands of God. Diego Maradona, a hero, a villain, a cheat and a genius"

Sun: "In the hands of God"

Daily Express: "Maradona, the eternal, flawed genius... now safe in the hands of God"

Times: "Adios Diego"

Molto duro l’attacco di un pezzo del Daily Telegraph, in cui Maradona viene trattato come un volgare imbroglione: "In una carriera in cui non è mai mancato il dramma, si è dimostrato: un bugiardo, un imbroglione e un egomaniaco" 

Peter Shilton: "Aveva grandezza ma non sportività"
Gary Lineker (ci va invece leggero, visto che i due si erano incontrati nel 2006 a Buenos Aires): "Il miglior giocatore della mia generazione e probabilmente il più grande di tutti i tempi. Dopo una vita benedetta, ma travagliata, si spera che finalmente troverà un po’ di conforto nelle mani di Dio"

Il tabloid inglese The Guardian ha invece rivelato che nel 1978 Maradona fu vicinissimo al trasferimento allo Sheffield United, ma poi saltò tutto.
Maradona non aveva nemmeno 18 anni e giocava con la maglia dell'Argentinos Juniors. L'allenatore di allora dello Sheffield United, Harry Haslam, volò in Argentina in cerca di giovani campioni. Rimasto sbalordito, Haslam era pronto a fare un'offerta da 200mila sterline pur di portarlo in Europa. Il club, all'epoca in seconda divisione, però, lo fermò: troppi soldi per un giovane di nemmeno 18 anni. Solo qualche mese dopo il club inglese sborsò 160mila sterline per acquistare Alejandro Sabella. Maradona sbarcherà in Europa nel 1982, al Barcellona.


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