Se consideriamo quattro grandi giocatori inglesi più o meno della stessa epoca si può notare come Frank Lampard e Steven Gerrard, terminata la carriera da giocatori, hanno subito trovato il posto che conta su panchine di alto livello. Lo stesso ad esempio non si può dire per Ashley Cole e Sol Campbell.
Probabilmente sono state le carriere dei quattro (comprese le bravate commesse al di fuori del terreno di gioco) a far propendere incarichi da allenatore completamente diversi come prestigio?
Campbell e Cole sono sempre stati considerati dei "Giuda" (per i loro passaggi tra Arsenal/Tottenham ed Arsenal/Chelsea), Ashley ha avuto anche altri problemi (si ricorda nel 2011 quando sparò uno studente con un fucile ad aria compressa, rischiando 5 anni di carcere).
In realtà anche Gerrard e Lampard non hanno avuto carriere immacolate (Gerrard con diverse risse fuori dal campo; invece Lampard insieme a Terry diedero spettacolo a New York completamente ubriachi e quasi nudo l'indomani degli attentati terroristici l'11 settembre 2001, inoltre protagonista con Rio Ferdinand anche di un'orgia a Ayia Napa con diverse ragazze).
Al di là di ciò, Sol Campbell (brillante difensore, vincitore di 2 Premier League ed inserito nella squadra All Star del Mondiale 2002) ha iniziato la sua carriera da allenatore in League Two con il Macclesfield (salvandoli dalla retrocessione), prima di finire al Southend in League One (retrocedendo). Cole sta iniziando dalle giovanili.
Lampard invece dopo una breve gavetta al Derby County in Championship sta già guidando il Chelsea, invece Gerrard i Glasgow Rangers in Scozia.
A dire di qualcuno il mondo del calcio soffre di razzismo verso gli allenatori di colore.
Il problema è che, consapevolmente o meno, anche i proprietari di calcio la pensano (probabilmente) in questo modo. Non solo nello sport ma nella vita, c'è stata a lungo la percezione che gli uomini bianchi della classe media siano allevati per guidare e gli uomini neri no.
Di conseguenza, gli ex giocatori bianchi ottengono opportunità che semplicemente non esistono per le loro controparti nere.
Stan Collymore: "Ricordo di aver chiesto a Les Ferdinand alcuni anni fa perché non fosse diventato allenatore e si limitò a dire: 'Stan, non ha senso' . Ebbe una carriera da giocatore stellare ed ha inviato numerose candidature quando si ritirò ma in molte situazioni non ha nemmeno ricevuto risposta. Non dovrebbe importare di che colore sia la pelle di una persona, in qualsiasi settore la persona migliore per quel lavoro dovrebbe ottenerlo e questo deve essere applicato anche nella gestione di una squadra di calcio. Se giocatori forti come Cole e Campbell affrontano una dura lotta per emergere, è ancora più difficile per coloro che non erano molto bravi da giocatori...ottenere un posto. Eppure Sean Dyche, Brendan Rodgers, Arsene Wenger e Sir Alex Ferguson non sono stati grandi giocatori"
Raheem Sterling (in un'intervista a BBC a giugno 2020): "Questo è il momento per parlare di questi argomenti, di ingiustizia, specialmente nel mio campo. Ci sono qualcosa come 500 giocatori in Premier League e un terzo di loro sono neri ma non abbiamo alcuna rappresentazione come manager o staff tecnico. Bisogna riunirsi e trovare una soluzione per essere in grado di innescare un cambiamento perché possiamo parlare quanto vogliamo di cambiare e mettere i neri, in queste posizioni in cui sento che dovrebbero essere. Vedi Steven Gerrard, Frank Lampard, Sol Campbells ed Ashley Coles. Tutti hanno avuto grandi carriere, tutti hanno giocato per l'Inghilterra. Allo stesso tempo, hanno tutti rispettosamente fatto i loro passi per allenare ai massimi livelli e i due a cui non sono state date le giuste opportunità sono i due ex giocatori neri. Dare ai neri, non solo agli allenatori ma alle persone nei rispettivi campi, l'opportunità giusta. Sento che è quello che manca qui, non si tratta solo di mettersi in ginocchio, si tratta di dare alle persone la possibilità che meritano"
PRIMO MANAGER DI COLORE NELLA FOOTBALL LEAGUE: TONY COLLINS (1960)
Storicamente, gli allenatori neri sono incredibilmente sottorappresentati nel massimo campionato inglese, ma ci sono state alcune eccezioni.
Presidente del Rochdale, Freddie Ratcliffe, nel 1960 (a seguito della nomina di Tony Collins): "Siamo consapevoli che alcune sopracciglia saranno sollevate a causa del suo colore, ma questo non ci interessa e speriamo sinceramente che non farà differenza nella sua carriera di manager"
Tony Collins è diventato infatti il primo allenatore nero nella storia del calcio inglese quando prese le redini del Rochdale nel 1960 portandoli in finale di Coppa di Lega del 1962 (fino ad oggi la loro unica apparizione in una finale importante). In seguito divenne anche un importante scout di Don Revie al Leeds.
Da allora, tuttavia, oltre mezzo secolo dopo, è piuttosto raro vedere un manager di colore nel calcio inglese, inclusa la Premier League, in particolare se si considera che il numero di calciatori professionisti neri è ai massimi livelli.
PRIMO DI COLORE IN PREMIER LEAGUE E PRIMO INGLESE: GULLIT ED INCE
L'olandese Ruud Gullit è stato il primo manager nero in Premier League, dopo esser stato assunto come allenatore-giocatore del Chelsea nel 1996 (vincendo la FA Cup nel 1997).
Gullit è stato anche allenatore del Newcastle United durante la stagione 1998/99.
L'irlandese Chris Hughton è uno degli allenatori più rispettati del calcio inglese e, come Gullit, ha diretto più di un club in Premier League (Newcastle, Norwich City e, più recentemente, Brighton).
Hughton ha anche trascorso due brevi periodi come allenatore provvisorio del Tottenham alla fine degli anni '90.
Altri nomi sono: Jean Tigana (Fulham), Paul Ince (Blackburn Rovers), Darren Moore (West Bromwch), Terry Connor (Wolves ad interim), Nuno Espirito Santo (Wolves), Hayden Mullins (Watford ad interim) e Chris Ramsey (Queens Park Rangers).
Paul Ince è ampiamente riconosciuto come il primo allenatore britannico nero nella storia della Premier League, dopo aver diretto i Blackburn Rovers nel 2008.
Il suo periodo alla guida dei Rovers è stato breve, durando solo 21 partite. Ince, che è stato anche il primo calciatore nero a capitanare l' Inghilterra, ha successivamente guidato MK Dons, Notts County e Blackpool.
SERIE INFERIORI
Oltre al citato Tony Collins negli anni 60, andando un po' nelle serie inferiori si può citare: Ricky Hill (allenò il Luton Town nel 2000, prima di migrare negli USA), Keith Curle (iniziò dal Mansfield Town nel 2002 ed ora alla guida del Northampton in League One), John Barnes (manager del Tranmere nel 2009), Leroy Rosenior (che allenò il Torquay Utd dal 2002 al 2006, poi Brentford e nel 2007 tornò al Torquay dove fu protagonista di un incredibile esordio lampo arrivato in un giorno, per il cambio di proprietà) e soprattutto lo sfortunato Keith Alexander noto soprattutto come manager del Macclesfield e morto all'età di 53 anni nel 2010 a causa di un'aneurisma cerebrale.
Alexander guidò per diverse stagioni anche Lincoln City (1993) e Peterborough (2006). Nei primi anni 90, l'altro manager di colore in tutto il paese era Ed Stein che guidò il Barnet nel 1992/93, poi l'Harrow Borough dal 2000 al 2003 ed infine il Banbury Utd dal 2012 al 2014.
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