Visualizzazioni totali

sabato 4 marzo 2023

La Storia Di Jim Baxter: Alcol, Gioco D'Azzardo e Donne

"La moderazione l’ho sempre lasciata ai moderati. Senza pentirmene nemmeno una volta"

Jim Baxter, nato il 29 Settembre del 1939 a Hill O’Beath, un villaggio situato sulla ventosa costa orientale della Scozia fu uno dei giocatori scozzesi (e non solo) più forti di tutti i tempi. Anche se fu frenato da alcuni eccessi quali alcol, scommesse, gioco d'azzardo e donne.
Basti dire che già la prima volta che gli fu concessa la possibilità di firmare un contratto da calciatore, nel giorno del suo provino con la squadra giovanile dell’Halbeath, rimase inchiodato al tavolo da gioco della sala scommesse di Hill O’Beath non presentandosi all'appuntamento.
Una partita a poker e una fumata di sigaro circondato da manovali avevano la priorità sul contratto. Finiti i soldi da sperperare, a Baxter non restò altro che sfogare la propria delusione incantando con prodezze mirabolanti i manager a cui inizialmente aveva dato buca. Nel 1957 fu il Raith Rovers ad assicurarsi i suoi colpi di genio e la sua arroganza (si ricorda, la grande vittoria contro i Rangers nel 1958 di cui fu indiscusso protagonista).
Baxter nel 1960 approdò, per la cifra record del tempo di 17.500 sterline, proprio nei Rangers di Scot Symo. A Novembre mise a segno le sue prime reti in campionato e nei quarti di finale della Coppa delle Coppe contro il Borussia Mönchengladbach. Finì 8-0 quel match: uno dei più grandi massacri europei di sempre a tinte blu. L’eleganza di Baxter fece immediatamente breccia nei cuori del popolo di Ibrox.

"Un giorno ero un giocatore del Raith Rovers che cercava di rimorchiare al Cowdenbeath Palais, ed il giorno dopo ero a Glasgow circondato da ragazze che si gettavano impazzite su di me. Si era verificato un grande cambiamento nella mia vita e di certo non me lo sono lasciato sfuggire"

Tuttavia, nel 1965 sposò Jean Ferguson, una parrucchiere, e la coppia ebbe due figli Alan e Steven. Il suo matrimonio con Jean fallì nel 1981 e i due divorziarono. Nel 1983 Baxter strinse una relazione con Norma Morton.
Scommesse, gioco d’azzardo, alcol (3 bottiglie di Bacardi al giorno), donne, abiti firmati e la vita notturna spericolata nei locali di Glasgow alimentarono come benzina sul fuoco la sua leggenda. Allenarsi con regolarità ovviamente era una parola sconosciuta e questo lo portò a scontrarsi più volte con i senatori della squadra e con lo stesso Scot Symon che a malincuore era continuamente costretto a chiudere un occhio sulla sua condotta indisciplinata. Baxter se ne infischiava di qualsiasi codice comportamentale presentandosi ubriaco ai raduni prima delle gare ufficiali o addirittura concludendo in commissariato le notti brave della vigilia. Fu tra i pochissimi in quegli anni a fare amicizia con i nemici cattolici dell’altra sponda del fiume Clyde, ovvero con il capitano Billy McNeill, Pat Crerand e Mike Jackson del Celtic. Del settarismo religioso, politico e sociale che divideva le due fazioni non se ne curava. I derby però li vinceva tutti lui: solo 2 sconfitte in 18 partite contro il Celtic. 
Con i Rangers vincerà 3 campionati, 3 Coppe di Scozia e 4 Coppe di Lega. Anche la Tartan Army stravedeva per lui, infatti si ricorda il 6 Aprile 1963 davanti ad una platea di quasi 100,000 spettatori, uno spettacolare 1-2 a Wembley contro i maestri del calcio inglesi.
Tuttavia le voci sulla sua profonda mancanza di professionalità avevano fatto il giro dell’isola e per molti club Jim era considerato uno squilibrato da tenere alla larga (pare si ubriacasse sempre la notte prima delle partite). L'altra sua grande dipendenza permanente fu il gioco d'azzardo, in cui perse £ 500.000. Più tardi nella sua vita, quando gli venne chiesto se guadagnare gli enormi stipendi dei calciatori nei decenni successivi avrebbe fatto la differenza, rispose: "Sì, avrei giocato £ 50.000 a settimana sui cavalli invece di £ 100".
Qualche anno più tardi, dopo l‘amichevole tra Scozia e Brasile, Pelé disse ai cronisti che lo tempestavano di domande fuori da Hampden Park che Baxter sarebbe dovuto nascere brasiliano viste le qualità tecniche di cui era padrone. George Best poco prima di morire, in un’intervista rilasciata al magazine FourFourTwo, lo inserì nel suo undici ideale. Fu in grave infortunio nei quarti di coppa campioni contro il Rapid Vienna ad arrestargli la carriera (fu probabilmente un fallo di frustrazione a causa dell'umiliazione che Baxter stava riservando agli austriaci sotto 0-2, dopo la sconfitta anche in Scozia). I Rangers senza di lui si arresero nelle semifinali di fronte all’Inter di Helenio Herrera. Baxter non fu più lo stesso dopo l’infortunio. Nel 1965 venne ceduto al Sunderland (si ricorda una partita contro il Newcastle, dove super ubriaco dopo la partita, venne portato a casa in braccio dai tifosi) e poi al Nottingham Forest di Brian Clough, senza fortuna (il primo giorno a Nottingham, per festeggiare, si chiuse in un pub e rimase sino a notte fonda).
L’ultima grande prestazione avvenne ancora a Wembley, il 15 Aprile 1967 dove la Scozia battè i campioni del mondo (l'Inghilterra aveva vinto il mondiale nel 1966) per 2-3.

"Per festeggiare il trionfo andai al pub. 14 anni di fila"
A seguito del suo ritiro, aprì un suo pub ma questo non fece altro che accentuare i suoi vizi di alcol e gioco d'azzardo. Divorziò dalla moglie e poi la vita gli presentò il conto, come spesso accade.
Il 14 Aprile 2001 morì a soli 60 anni per cancro al pancreas, dopo aver vanamente tentato due trapianti al fegato (ormai andato per i problemi cronici di alcol). Le sue ceneri vennero sparse sul manto erboso di Ibrox Park. Al suo funerale Sir Alex Ferguson lo definì il miglior giocatore della storia del calcio scozzese. I Rangers esposero lo striscione "Slim Jim. Semplicemente il migliore".


T'interessano altri articoli su storie sportive(doping, scandali, suicidi, partite vendute, etc) e scommesse?
Qui trovi l'indice completo ed aggiornato del blog:  Indice Storie Sportive(Doping, Suicidi, Partite Vendute, Stake, etc)

Nessun commento:

Posta un commento