Eddie Waitkus nacque nel 1919, figlio d'immigrati lituani si trasferì a Boston dove divenne un giocatore di Baseball professionista.
In MLB giocherà 11 anni.
Dopo aver prestato servizio nella Seconda Guerra Mondiale, Eddie giocò tre stagioni complete per i Cubs, prima di essere ceduto ai Philadelphia nel mese di dicembre 1948.
Nel 1949, Eddie Waitkus stava giocando il miglior inizio di stagione della sua carriera.
Dopo 54 partite, il battitore mancino batteva .306 per i Philadelphia Phillies ed era in testa nel ballottaggio dell’All Star per diventare il prima base titolare.
RUTH ANN STEINHAGEN
Il 14 giugno, i Phillies andarono a Chicago per iniziare una serie contro i Cubs, la squadra con cui aveva inizialmente firmato Waitkus nel 1939.
Waitkus era ignaro di aver attirato l'attenzione di una ragazza di Chicago di nome Ruth Ann Steinhagen.
A 16 anni, aveva cominciato a frequentare le partite al Wrigley Field e divenne ossessionata di Waitkus appunto.
Aveva raccolto nella sua camera da letto centinaia di immagini e ritagli di giornale e costruito un santuario dedicato a lui.
I genitori di Ruth la mandarono da uno psichiatra senza alcun risultato.
Quando Eddie venne scambiato, la ragazza ai tempi 18enne, piangeva e diceva che non voleva più vivere.
L'INCONTRO CON LA SUA FAN E LA SPARATORIA
Quando i Phillies giunsero nella Windy City nel giugno successivo, Ruth decise che era ora di incontrare Eddie.
Il 14 giugno i Phillies sconfissero 9 a 2 i Cubs e Waitkus con il suo compagno di stanza Russ Meyer e altri giocatori andarono a cena.
Era quasi mezzanotte quando Meyer tornò nella loro stanza all’Edgewater Beach Hotel, dove trovò un biglietto indirizzato a Waitkus da parte di "Ruth Ann Burns" che diceva che voleva vederlo nella stanza 1297. Quando Eddie arrivò pochi minuti dopo, Meyer gli diede il biglietto.
Incredibilmente Eddie aveva conosciuto una donna di nome Ruth Ann e pensò che il biglietto fosse appunto indirizzato a lui.
Così andò nella camera.
Quando Ruth Ann Steinhagen aprì la porta, lei lo invitò ad entrare e Waitkus si sedette.
Steinhagen andò verso l'armadio, tirò fuori un fucile calibro 22, e gli sparò al petto, affermando che se lei non poteva averlo, nessuno poteva averlo.
Poi chiamò la reception e disse ciò che aveva fatto.
Senza quella chiamata, Eddie sarebbe indubbiamente morto dissanguato.
In base all’identificazione di Waitkus dal suo letto d'ospedale, Steinhagen venne accusata, il 30 giugno, del tentato omicidio.
Disse che "non era sicura" del perché avesse sparato a Waitkus, aggiungendo "Non sono davvero dispiaciuta. Mi dispiace che Eddie abbia dovuto soffrire tanto, ma l'ho dovuto fare per alleviare la tensione e sono stata oppressa dal passato nelle ultime due settimane".
Una giuria la trovò legalmente insana, e venne internata in un manicomio.
Venne rilasciata ad aprile del 1952, meno di tre anni dopo la sparatoria.
LA RIABILITAZIONE DI WAITKUS, L'ALCOOL E LA MORTE
Waitkus subì quattro operazioni, prima di andare a Clearwater, in Florida, per la riabilitazione. Sorprendentemente, ritornò per la stagione del 1950, colpendo .284 e segnando 102 punti aiutando i Phillies a vincere il loro primo pennant dal 1915.
Eddie giocò con Philadelphia nel 1953, poi andò a Baltimora per un anno e mezzo prima di terminare la sua carriera con i Phillies nella seconda parte del 1955.
Psicologicamente dopo la sparatoria, Eddie cambiò moltissimo e dall'essere socievole e alla mano, che tutti conoscevano, divenne un uomo solitario e diffidente.
Dopo il suo ritiro, venne curato per alcolismo.
Morì nel 1972 all'età di 53 anni.
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