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mercoledì 28 ottobre 2015

La Storia Di Javaris Crittenton: Pistole, Gangster Crips ed Omicidio

Javaris Crittenton nasce il 31 dicembre 1987 ad Atlanta e vive una gioventù tutto sommato tranquilla.
Si avvicina subito al Basket, infatti a Cleveland Avenue nel Southeast di Atlanta, c’è una scuola Basket che insegna i fondamentali e forma i ragazzi sin dalla giovane età.
Grazie al suo istruttore PJ, comincia così il grande viaggio verso l’NBA, fatto di tanto lavoro e sacrificio.
Nel draft del 2007 c’era molto hype intorno al suo nome e sebbene gli Hawks avessero un buco in guardia dopo la scelta di Al Horford con la tre, chiamarono alla numero 11 Acie Law.
Otto scelte dopo, però, viene proclamato il suo nome accostato ai Los Angeles Lakers.
Nonostante fosse il tipico giocatore da Jackson, ovvero guardia intelligente e con ottime doti difensive, non riusciva a sfondare.
Nonostante ciò la sua vita sembrava comunque andar bene perché il giorno successivo al suo compleanno del 2007 riuscì a ritagliarsi uno spazio e segnare 19 punti in una partita.
Poco dopo però i Lakers lo mandarono ai Memphis Grizzlies assieme a Brown per portarsi a casa Pau Gasol.
La sua apparizione ai Grizzlies fu relativamente fortunata e continuò nel limbo iniziato in quel di L.A.


INIZIANO I GUAI: LE PISTOLE A WASHINGTON E LA SOSPENSIONE
Di lì a poco viene scambiato agli Washington Wizards per una scelta ed è proprio in quel momento che la sua vita cambia.
Dopo aver giocato un ottimo finale, per una partita di carte finita male il suo compagno Gilbert Arenas porta in spogliatoio tre armi da fuoco, invitando Javaris a munirsi di almeno una per far fronte all’umoristica richiesta di vendetta.
In realtà possedeva davvero una pistola da quando in quel di Los Angeles gli avevano rubato da sotto gli occhi l’automobile e non se lo fa dire due volte.
Una volta pizzicati dal front office, vengono sospesi con pena esemplare.


LA GANG MANSFIELD GANGSTER CRIPS
L’estate precedente tornando a Los Angeles per qualche tempo, viene in contatto con una gang di Los Angeles chiamata Mansfield Gangster Crips, una banda di delinquenti soprannominata: “l’unica gang con due genitori”.
In questi casi basta poco per prendere la strada sbagliata.
I Crips furono tra le prime band da strada(fondati nel 1971) e sicuramente tra le più famigerate di Los Angeles, i rivali principali sono i Bloods, i Latin Kings e i Chicano.
Si fa attrarre così dal potere e il timore che la gente ha verso la confraternita cominciando a vivere la quotidianità di una gang.
Nel 2010 la polizia fa irruzione nella sua casa in cerca di notizie su due malviventi di nome “Flaco” e “K-Swiss” accusati di omicidio plurimo.
Sebbene li conoscesse bene perché facenti parte dei Crips, declina ogni domanda e nega ogni legame con i due loschi figuri.
Ovviamente la verità viene a galla presto, infatti dopo che Flaco e K-swiss avevano regolato dei conti con un rivale uccidendone la compagna, gli chiedono di acquistar loro un biglietto per Atlanta.
Il giocatore non ricevendo spiegazioni chiare decide comunque di aiutare gli amici e li accontenta venendo poi scoperto dalle forze dell’ordine.
Dopo il misfatto non trova un impiego in NBA e fallendo anche l’occasione che i Bobcats gli avevano proposto, vola in Cina a Hangzouh dove domina la lega con il suo talento.
Ovviamente il campionato cinese è mediocre, ma è anche a migliaia di chilometri dal suo sogno chiamato NBA, così torna negli Stati Uniti e gioca con i Dakota Wizards affiliati con Washington e Memphis, ma non avendo spuntato nemmeno questa volta un contratto torna a Los Angeles.
Un giorno andando dal parrucchiere viene fermato da tale Lil Tic e i suoi due fratelli, che gli puntano addosso una pistola rubandogli, si stima, 55.000 dollari di gioielli.
Era chiaro che, per qualche motivo, conoscesse l’aggressore visto che decide di non sporgere denuncia.
Le forze dell’ordine non riescono a prendere i ladri e nemmeno a estorcere una testimonianza a colui che era stato aggredito.
Per farsi giustizia sommaria decide di chiedere a un amico di sentire Big Boo, probabilmente il mandante della rapina, per riavere la merce.
Ovviamente la conversazione è intercettata dalla polizia, ma lui ne rimane sostanzialmente fuori non essendo diretto protagonista.
Tre mesi dopo, a luglio, i malviventi concedono il bis derubandolo per la seconda volta.
E' dopo di qui che inizierà il punto più basso della sua vita.


L'OMICIDIO e L'ARRESTO
Una chiamata anonima al 911 denuncia una sparatoria nel quartiere dove Javaris era cresciuto ed è proprio lui ad essere incolpato di uno sparo partito dal retro di una Porsche che ha mancato di poco il famoso “Lil Tic”.
Il 19 agosto si va anche oltre.
Lui e il cugino Scooter noleggiano una Black Cheevy Tahoe a Fayetteville e con quella macchina si dirigono ad Altanta per visionare alcune partite del Kings Of Hoops Tournament.
A pochi isolati da lì, a Macon Drive, Julian Jones aka Pee Pie compagna di 22 anni di Lil Tic e madre dei suoi quattro figli, sta sostando tranquillamente nel giardinetto di casa.
Dall’inizio della strada si avvicina un SUV nero con vetri oscurati che arrivato davanti all’abitazione abbassa il vetro posteriore facendo partire una scarica di colpi che non prendono Lil Tic ma centrano per due volte Pee Pie, trafiggendo l’arteria femorale.
Dopo una disperata corsa in ambulanza e ogni tentativo da parte dei medici di fermare l’emorragia, alle 11.34, la donna muore.
Il giorno dopo è un sabato e Javaris si presenta regolarmente al King Of Hoops Tournament con la sua squadra.
Gioca e vince la prima partita, ma non ritornerà nè per la semifinale, né per la finale.
Scooter nel frattempo ha fatto visita al rental car dove era stato noleggiato il giorno prima il SUV e chiede che il nome di suo cugino venga tolto dalla lista assieme a tutti i dati correlati.
Javaris quindi ritorna a Los Angeles, ma ormai il suo nome è legato inscindibilmente all’omicidio e la polizia quando stava per far ritorno ad Atlanta lo arresta.
Dopo un mese lascia la prigione e torna a LA ma ha bisogno di soldi per un avvocato che non può permettersi, così si affida a una persona seguita dalla polizia per un vasto traffico di droga.
Qualche tempo dopo viene estradato ad Atlanta per affrontare il processo, durante il quale si è dichiarato completamente estraneo al fatto.
Viene rilasciato dopo aver pagato una cauzione di 230.000 dollari.
Il 2 aprile 2013 Crittenton e suo cugino Douglas Gamble sono stati ufficialmente incriminati con 12 capi d'accusa, tra i quali omicidio, aggressione aggravata, falsa testimonianza, tentato omicidio e partecipazione in attività di bande.
Secondo l'assistente procuratore distrettuale Gabe Banks, Crittenton è entrato a far parte dei Crips dopo essere stato ingaggiato dai Lakers e ha probabilmente sparato anche ad un altro uomo, Demontinez Stephens.
Il bersaglio di entrambe le aggressioni era Lil Tic, fratello di Demontinez e membro della R.O.C. Crew, banda affiliata ai Bloods
Il 15 gennaio 2014 la polizia fa nuovamente irruzione nella sua casa trovando un vero e proprio arsenale.
Viene messo definitivamente in isolamento dietro le sbarre, potendo interagire sol con mamma Sonya attraverso un altoparlante.
Il 29 aprile 2015 il giocatore viene condannato a 23 anni di carcere e 17 di libertà vigilata dopo il patteggiamento, a seguito della confessione di aver commesso l'omicidio.
Il giocatore tornerà in libertà quando avrà 67 anni.


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