Dopo che il Bradford City era stato promosso in Premier League nel 1999, Stuart McCall venne filmato dopo essersi unito alla festa fuori dallo stadio Valley Parade. Lo si vede arrampicarsi sul tetto di un'auto parcheggiata, una lattina di birra in mano e tentare di ballare prima di affrontare una comica caduta, con la fascia in giù sull'asfalto sottostante.
A livello manageriale, dopo una discreta carriera da giocatore con Bradford City, Everton, Rangers e Sheffield Utd, l'esplosione di Stuart McCall come allenatore avviene proprio con i Bantams nel 2007 ma in particolare nel 2016 quando sostituisce Phil Parkinson.
In realtà anche l'esperienza in Scozia con il Motherwell fu incredibile, dal momento che guidò la squadra scozzese fino ad un terzo e due secondi posti nella Premiership scozzese e li vide qualificarsi in Champions League per la prima volta.
Il cambiamento più ovvio e sorprendente nella seconda esperienza al Bradford fu lo stile e i sistemi di gioco della squadra.
Dal calcio pragmatico, diretto e spesso prevedibile (ma di enorme successo) prodotto dalla squadra sotto Phil Parkinson (settimo nel 2015 con 55 reti segnate e 55 subite e 65 punti e quinto l'anno successivo con 55 reti e 40 subite con 80 punti), i Bantams passarono ad uno stile molto più fluido e divertente con Stuart McCall senza perdere i risultati sul campo.
Il primo e più significativo cambiamento è stato che la squadra è diventata più aggressiva.
Da 10,63 tiri a partita a 14. La causa più ovvia di questo furono alcuni cambiamenti del centrocampo. Sotto Parkinson, 3 dei 4 centrocampisti avevano un ruolo principalmente difensivo. I due centrocampisti centrali rimanevano bassi, entrando raramente nella area avversaria.
Sotto McCall, quando la squadra ha giocato a quattro a centrocampo, il bilanciamento è stato diverso. Entrambi i giocatori di fascia alta (Marshall e solitamente Law) erano chiamati ad attaccare, e uno dei centrocampisti centrali (spesso Dieng) aveva il compito di entrare nell'altra metà campo con il compito di creare gioco ed attaccare (un solo centrocampista era principalmente difensivo). Anche in difesa McCall chiede ad entrambi i terzini di andare avanti, con Meredith che guadagnava ancora più libertà a sinistra.
Le occasioni concesse però passarono da 8,50 a partita a 10.
L'altro grande cambiamento apportato fu nei moduli, quasi sempre diversi.
Le squadre di Phil Parkinson giocavano di solito con il 4-4-2 con un centravanti e un numero 10 o seconda punta.
Oppure un uomo largo (di solito Reid) e uno che si infila sull'altro fianco (Atkinson, Thompson, McMahon).
4-4-2 o diamante.
Sotto Stuart McCall: due attaccanti, due ali. In generale ha spaziato dal 4-3-3, 4-4-1-1, 4-4-2, 4-5-1 contro il MK Dons.
Contro lo Swindon si vide un 4-3-3, con Cullen, Vincelot e Dieng, anche in realtà si trattava di un 3-4-3, con Vincelot tra i quattro centrocampisti. Questo sembrava funzionare abbastanza bene, anche se la vera rivoluzione arrivò dopo aver introdotto Billy Clarke con il modulo virato verso il 4-2-1-3.
Si vide un modulo molto più offensivo contro lo Scunthorpe, con quello che era, in teoria, un 3-4-3 ma è finito quasi con un 3-3-1-3 con Billy Clarke in avanti. Poi la squadra venne modificata con il 4-2-1-3 vistro contro il Walsall in casa, con Vincelot che torna a centrocampo. Questo sistema è stato il preferito per la maggior parte del resto della stagione, fornendo una maggiore solidità difensiva e dando a Marshall, Wyke, Jones e Billy Clarke le loro migliori posizioni.
Questa flessibilità tattica è forse l'arma vincente di McCall.
Nella sua prima stagione (2016/17) la squadra raggiunse la finale spareggio della EFL League 2017 , perdendo però 1-0 contro Millwall.
La stagione era stata chiusa al quinto posto con 79 punti (62 reti fatte e 43 subite).
L'anno successivo era al sesto posto (2017/18) quando McCall venne licenziato, in quanto a 13 punti dalla promozione diretta.
In realtà il Bradford poi sprofonderà all'11esimo posto sotto Simon Grayson, chiudendo con 63 punti.
Per lo scozzese fatali furono 6 sconfitte consecutive.
Il 2018/19 è iniziato tutt'altro che bene con la squadra in piena zona retrocessione con continui cambi di allenatore (prima Michael Collins, poi David Hopkin), segno che non sempre è colpa dell'allenatore.
L'ESPERIENZA ALLO SCUNTHORPE UTD
Il 27 agosto 2018 gli viene offerta la panchina dello Scunthorpe United e come prevedibile prova a migliorare il gioco offensivo degli Irons.
Simon Parker (giornalista che segue il Bradford City per il Telegraph): "Ha uno stile piuttosto aggressivo e non giocherà mai per lo 0-0. Gli piace giocare con estro e positività. Gioca in genere con il 4-4-2 ma varia molto schema.
Gli piace giocare a calcio con la palla che gira a centrocampo e lo Scunthorpe dovrebbe divertirsi con lui. Ha fatto un lavoro incredibile a Motherwell e se guardi la sua esperienza al Bradford rimase fuori dalle prime 6 solo per 3 partite. La brutta esperienza che ha avuto la scorsa stagione è stata la prima durante il suo periodo da allenatore e ha pagato il prezzo.
La maggior parte dei fan pensava comunque che la scelta era sbagliata. I giocatori si divertono a giocare per lui e lui creerà uno spogliatoio positivo e un'atmosfera felice anche a Scunthorpe"
Per la verità a Glanford Park, l'inizio è molto difficile: lo Scunthorpe segna tante reti ma ne subisce sempre qualcuna in più.
Tuttavia dopo aver vinto 4 delle loro 5 partite nel gennaio 2019, e risalendo la classifica fino alla 14a posizione (e fuori dalla zona retrocessione), McCall ha vinto il premio di allenatore del mese della League One di gennaio 2019.
Lo Scunthorpe per il momento veleggia a metà classifica con 40 reti realizzate e 57 subite, dopo 30 giornate.
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