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domenica 25 agosto 2019

Quando Il Cane Bryn Salvò Il Torquay Dalla Retrocessione (1987)

Il Torquay United fondato nel 1899 non ha mai superato la League One e al di là della caduta in National League negli ultimi anni, storicamente, sono stati protagonisti quasi sempre di calcio professionistico tra League One e League Two.
La stagione 1986/87, però, passò alla storia per un episodio davvero curioso.
Nelle due stagioni precedenti, i Gulls erano sempre finiti ultimi in classifica, ma si erano comunque salvati perché le due squadre che avrebbero dovuto prenderne il posto, cioè il Bath City prima e l’Enfield Town poi, non riuscirono a iscriversi al campionato.
Nel 1986/87 fu istituita per la prima volta la retrocessione automatica per l’ultima classificata.
Guidati da Stuart Morgan, 37enne reduce da un’esperienza come vice al Bournemouth, il Torquay arrancò per quasi tutta la stagione in fondo alla classifica.
All’ultima giornata la situazione era disperata: Lincoln City a 48 punti, Torquay a 47 e Burnley fanalino di coda a 46.


L'ULTIMA GIORNATA
Quasi 4mila spettatori, sabato 9 maggio 1987, riempirono gli spalti di Plainmoor per spingere i Gulls verso un’insperata vittoria contro il Crewe Alexandra, squadra ormai demotivata ma che decise di onorare comunque l’impegno, portandosi sul 2 a 0 (con una rete di David Platt).
Con le speranze di salvezza ormai al lumicino, gli animi dei tifosi si surriscaldarono, costringendo le forze dell’ordine a creare, con l’ausilio delle unità cinofile, una barriera tra tribune e campo.
A peggiorare la situazione ci pensò il fanalino di coda Burnley, che nel frattempo stava vincendo in casa contro l’Orient.
Pezzi di recinzione furono divelti e lanciati in campo quindi la polizia mise a bordocampo diversi cani.
Intanto, con un calcio di punizione improvviso, il terzino Jim McNichol accorciò le distanze per il Torquay, che si gettò all’assalto dell’area del Crewe.


IL MORSO DEL CANE A MCNICHOL
A circa dieci minuti dalla fine, lo stesso McNichol corse per battere un corner, non prestando però attenzione a Bryn, un pastore tedesco di 40 chili, che vedendo il terzino avvicinarsi di corsa alle spalle dell’agente John Harris, decise di attaccare quindi mordere lo scozzese.
Jim McNichol si ritrovò a terra con una coscia ferita dai denti di Bryn.
Scoppiò il finimondo.
Pochi di quelli in campo si accorsero dell’accaduto, anche lo stesso Kenny Allen, portiere del Torquay, intimò a McNichol di rialzarsi, visto che non c'era tempo da perdere ma rimase di sasso nel vedere il sangue fuoriuscire copioso dalla coscia destra del suo compagno di squadra.
McNichol venne prontamente soccorso, ma il Torquay aveva finito le sostituzioni e rischiava di restare con un uomo in meno.
Quattro minuti furono necessari ai medici per curare McNichol, che decise di restare in campo, e proprio quattro furono i minuti di recupero concessi dall'arbitro.
Intanto le radioline sugli spalti annunciavano il secondo gol dello Swansea contro il Lincoln City: grazie alla differenza reti, pareggiando il Torquay si sarebbe salvato.
Con la forza della disperazione gli uomini di Morgan buttarono in avanti qualsiasi pallone giocabile.
Era l’ultimo minuto di recupero quando Terry Milligan, numero 10 del Crewe, recuperò palla nella propria trequarti e la passò a John Pemberton, che si ritrovò accerchiato da maglie avversarie al limite della propria aria di rigore, con il pallone tra i piedi. Ne approfittò
Paul Dobson, punta dei Gulls, che recuperò il pallone e la scagliò in fondo alla rete, decretando la fine di un incubo.
Retrocesse il Lincoln per differenza reti.
Al triplice fischio i tifosi invasero il campo: tra abbracci e pianti liberatori, giocatori e allenatore furono portati in trionfo.
Tutti tranne Jim McNichol, trasportato in fretta in ospedale per ricucirgli la ferita alla coscia: furono necessari 17 punti di sutura.
Per ironia della sorte, il fratello di McNichol, in Scozia, allevava cani.
Il cane Bryn diventò di fatto la nuova mascotte della squadra, visto che grazie alla sua interruzione permise al Torquay di riorganizzarsi.

Jim McNichol: "Festeggiare una salvezza è diverso, non c’è solo gioia ma anche sollievo, un senso di liberazione, ma quella volta fu speciale. Non so quante squadre verranno ricordate per essersi salvate grazie a un cane. Io, di sicuro, lo ricorderò per sempre"
McNichol si trasferì all'Exeter nel 1989 (per poi ritornare a Torquay a fini carriera), il cane Bryn morì nel 1994.
Dopo quella miracolosa partita il Torquay restò sempre tra i professionisti ma nel 2007 la società fallì retrocedendo in quinta serie, la National League.
Sostenuta da un consorzio guidato da tifosi e anche da una vincitrice di 15 milioni di sterline alla lotteria nazionale, il Torquay tornò in quarta serie rimanendoci fino al 2014.
Dopo anni difficili e diverse retrocessioni, i Gulls nel 2018 hanno vinto la National League South (sesta serie), guadagnandosi un posto in National League.
Di questa storia sono stati girati anche diversi documentari, di cui "Losers" su Netflix.



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