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venerdì 29 novembre 2019

I Ritmi Infernali Negli Stadi Inglesi: This Is Anfield e You'll Never Walk Alone

La difficoltà nel giocare in Inghilterra, nelle trasferte europee, risiede principalmente nei ritmi infernali che le squadre inglesi (storicamente) impongono soprattutto nella prima mezz'ora di gioco.
Superata indenne la prima mezz'ora, si può vincere ma molto più spesso perdere...però quantomeno iniziano a giocare anche gli avversari.
Era così anche in stadi ormai defunti quali Highbury o White Hart Lane.
Ma rimane così più o meno ovunque anche oggi in stadi storici quali Old Trafford, Stamford Bridge ma soprattutto Anfield Road (inaugurato nel 1884).
Non vincono la Premier League dal 1990 ma Anfield ha visto vincere ben 6 Champions League e il dominio europeo tra anni 70 e 80 fu tale che questo stadio venne ribattezzato Fortress Anfield (Fortezza Anfield) dai tifosi del Liverpool.
Il tecnico Bill Shankly fece apporre sul muro che conduce i giocatori sul campo di gioco una targa, con la scritta "This Is Anfield" (Questo è Anfield).
A suo dire "per ricordare ai nostri ragazzi per quale maglia giocano, e ai nostri avversari contro chi giocano".
Ma i grandi ritmi e il pressing infernale sono possibili anche grazie all'incessante spinta dei tifosi (oggi, solo tifosi; negli anni 80 Hooligans) presenti nella Kop.
Cos'è la Kop? La "curva" dei tifosi dei Reds (in realtà in Inghilterra si chiama "End").
Lo stadio nel suo complesso può contenere 54mila spettatori ma la capacità totale della Kop fu ridotta drasticamente negli anni a seguito dell'adozione delle misure di sicurezza istituite dopo la strage di Hillsborough del 1989, che provocò la morte di 96 persone nello stadio dello Sheffield Wednesday.
Nel 1994 Anfield divenne uno stadio con soli posti a sedere e la capacità totale della end contenente i tifosi più caldi del Liverpool si ridusse a circa 12.500 spettatori.

Per Guardiola: "Anfield è una cosa a parte: nessuno stadio al mondo produce quell'atmosfera particolare. Ti senti piccolo e vedi avversari dappertutto. In questo momento il Liverpool è inarrestabile"

Andrea Dossena (ex giocatore del Liverpool): "Anfield Road è un inferno"

Alexander Arnold: "Tutti hanno visto quanto a casa nostra il pubblico faccia la differenza.
Pochi hanno ottenuto punti ad Anfield, quando giochiamo in casa sentiamo che nessuno può batterci: l’atmosfera è fantastica, i tifosi ancora di più"

Si ricordano imprese incredibili come la rimonta in finale ai danni del Milan ad Instanbul 2005 (da 0-3 a 3-3 in 10 minuti) o la rimonta dell'anno scorso in semifinale ai danni del Barcellona (dopo il 3-0 immeritato rimediato al Camp Nou) perchè ad Anfield Road niente è impossibile come sanno bene tutti (il Barcellona venne completamente annichilito ed umiliato nella ripresa, malgrado i Reds fossero senza Salah, Keitah e Firmino più Robertson infortunatosi durante il match).

Suarez (dopo l'eliminazione con il Barcellona): "Ho vissuto un momento davvero duro, ma è stato così anche per i miei compagni. Sapevamo che ad Anfield sarebbe stato difficile, con tanti tifosi al seguito pronti ad incitare la propria squadra. E con questo non voglio sminuire il Liverpool, che ha spinto alla follia per rimontare"

E poi quando parte il coro di You'll Never Walk Alone (ad 1 minuto dalla fine sia in casa che in trasferta), tutto lo stadio lo canta, sia che si sta vincendo che perdendo.
E' proprio una regola, non puoi non cantarlo.
Il coro viene utilizzato ad Anfield dal 1964 ed anche questo fu introdotto da Bill Shankly.

When you walk through a storm, hold your head up high
And don’t be afraid of the dark
At the end of the storm, there’s a golden sky
And the sweet, silver song of a lark
Walk on through the wind
Walk on through the rain
Though your dreams be tossed and blown
Walk on, walk on
With hope in your hearts
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone
Walk on, walk on
With hope in your hearts
And you’ll never walk alone
You’ll never walk alone

Quando cammini nel bel mezzo di una tempesta
tieni bene la testa in alto
e non aver paura del buio
alla fine della tempesta,
c’è un cielo d’oro
e la dolce canzone d’argento
cantata dall’allodola
cammina nel vento
cammina nella pioggia
anche se i tuoi sogni
saranno sconvolti e scrollati
va avanti, va avanti
con la speranza nel tuo cuore
e non camminerai mai da sola
non camminerai mai da sola
va avanti, va avanti
con la speranza nel tuo cuore
e non camminerai mai da sola
non camminerai mai da sola


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