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mercoledì 4 settembre 2024
Quale Club Tifano Gli Arbitri Di Premier League? Nuove Regole PGMOL (2024)
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sabato 26 giugno 2021
Il Licenziamento Di Richard Keys ed Andy Gray: Insulti Alla Massey (2011)
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martedì 24 novembre 2020
Arbitri Casalinghi? Lo Dimostra Lo Studio "Animals Spirits In The Beautiful Game"
E' stata anche studiata la variazione del metro arbitrale: "Il periodo della pandemia è l'unico in cui gli arbitri non puniscono maggiormente gli ospiti rispetto ai locali", dice l'economista. "Con il pubblico, la squadra ospite subiva il 3% di falli in più e riceveva il 17% in più di cartellini gialli e il 33% in più di cartellini rossi rispetto alla squadra di casa. Dopo la chiusura delle fasi, queste differenze, statisticamente molto significative, sono scomparse"
Quindi, ora una squadra che gioca in casa ha il 4% in meno di possibilità di vincere rispetto a prima della pandemia. La mancanza di tifosi ha portato gli arbitri a fischiare il 10% in più alla squadra di casa (cresciuto anche il numero di falli degli ospiti ma decisamente meno in proporzione), il 22% di gialli (1,79 gialli a partita prima del lockdown, oggi 2,18; valore inalterato per gli ospiti) e il 33% di rossi in più sempre per la squadra interna (0,09 rossi pre-Covid e 0,12 rossi ora; per le squadre in trasferta il numero è rimasto uguale: 0,12).
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sabato 27 giugno 2020
Gli Errori Arbitrali Nella Doppia Sfida Chelsea-Inter (Champions League 2010)
Ovviamente tutti ricordano il doppio confronto con il Barcellona, soprattutto il goal di Milito in fuorigioco e il penalty su Dani Alves non concesso (nel 3-1 dell'Inter all'andata), oltre che al ritorno il gol-qualificazione annullato a Bojan all'89esimo per un fallo di mano di Yaya Toure (in realtà era di petto). Nella stessa partita però il belga De Bleeckere aveva espulso Thiago Motta, lasciando l’Inter in 10 per quasi tutta la partita, per via di una sceneggiata di Busquets, buttatosi a terra fingendo di avere dolore in faccia e contemporaneamente sbirciando la decisione dell'arbitro.
Inoltre l'1-0 del Barcellona forse era irregolare. Diciamo che gli errori penalizzarono, a fasi alterne, entrambe le squadre. In realtà ancora prima l'Inter aveva eliminato il Chelsea con un arbitraggio a senso unico sia all'andata che al ritorno. A Milano finì 2-1.
Stavolta a finire sotto inchiesta fu l'arbitro spagnolo Mejuto Gonzalez reo di non aver concesso un rigore per reiterate trattenute in area di Thiago Motta su Ivanovic.
Ma ancora più clamoroso fu, a fine primo tempo, il netto rigore non concesso su Kalou (atterrato da Samuel a due passi da Julio Cesar). Ovviamente sarebbe stato rigore più espulsione.
Il quotidiano "The Sun": "Chelsea furioso per l'errore dell'arbitro" e riportò le dichiarazioni di Mourinho: "Il rigore c'era sicuramente, non so perchè l'arbitro non ha fischiato, ma non voglio parlarne". Al ritorno a Stamford Bridge al sesto minuto, Malouda viene bloccato da Lucio (fallo simile a quello di Iuliano su Ronaldo nel 1998) ma per Stark non è rigore.
Il Chelsea chiede altri due rigori: prima con Ivanovic (strattonata abbastanza prolungata di Thiago Motta) in situazione di calcio d'angolo.
Poi a fine 1t sempre su corner è ancora lo stesso Motta a strattonare Ivanovic e soprattutto Drogba viene atterrato da Samuel.
Thiago Motta tra sceneggiate, simulazioni, strattonate in area, perdite di tempo sul finire di partita fece infuriare Drogba. All'85esimo infatti l'ivoriano perde la testa e a palla lontana rifila un calcio a Motta venendo espulso (l'Inter era passata al 77esimo con Eto'o). Sicuramente fu una grande annata per gli uomini di Mourinho ma almeno in Champions League la fortuna fu davvero tanta.
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mercoledì 20 maggio 2020
Quando Graham Poll Ammonì Simunic 3 Volte (Mondiale 2006)
Arbitrò anche la finale di Coppa UEFA 2005 e fu spesso l'arbitro inglese disegnato per mondiali (2002 e 2006) ed europei (2000).
Uno degli errori più clamorosi che commise in Premier League avvenne negli ultimi secondi del derby del Merseyside tra Everton e Liverpool il 21 aprile 2000 con il punteggio fissato sullo 0-0.
Il portiere del Liverpool calciò la palla sulla schiena di Don Hutchison mentre quest'ultimo si stava dirigendo verso la propria metà campo. La palla terminò in fondo al sacco ma Poll non convalidò la rete, sostenendo di aver già fischiato la fine della partita. Le immagini al rallentatore televisivo dimostrarono che non fu così. A seguito del suo ritirò si pentì di quella scelta ammettendo l'errore.
Nel mondiale 2002 annullò 2 reti controverse in Italia v Croazia.
Invece dopo le prime 2 partite del mondiale 2006 filate lisce, la sua ultima apparizione a livello di nazionali fu Croazia v Australia (22 giugno 2006, stesso giorno e mese in cui Maradona segnò di mano eliminando l'Inghilterra dai mondiali del 1986).
Josip Šimunić venne espulso solo a seguito del terzo cartellino giallo.
Croazia e Australia si giocavano la qualificazione agli ottavi di finali con i canguri messi meglio in classifica, mentre la Croazia per qualificarsi doveva solo vincere. Simunic con una dura entrata su Kewell in avvio di secondo tempo si beccò il primo cartellino giallo. Sul finire della partita, il croato viene ancora ammonito, ma il cartellino rosso non fu estratto da Poll. La cosa curiosa è che nessuno (nè panchina nè giocatori in campo dell'Australia) si accorsero della cosa.
Poi a tempo scaduto, Simunic per proteste vide sventolarsi in faccia ancora un cartellino giallo (il terzo della sua partita). E a questo punto arrivò finalmente il rosso.
L’errore di Poll non compromise comunque la gara dell’Australia (che in rimonta ottenne il 2-2 finale), qualificatasi agli ottavi di finale, dove poi verrà eliminata a seguito di un controverso rigore assegnato all'Italia. Probabilmente se l'Australia fosse stata eliminata a causa di quest' errore tecnico, la gara contro la Croazia sarebbe stata ripetuta. Poll comunque venne escluso dalle successive designazioni del mondiale.
"Simunic aveva l’accento australiano e pensavo di aver ammonito un giocatore dell’Australia"
Poll ha dichiarato di aver commesso l'errore nella sua seconda ammonizione di Šimunić, segnando il numero corretto (3) ma nella colonna sbagliata, il che significava che non aveva alcun ammonizione precedente. Maria Villar Llona, presidente del comitato arbitrale della FIFA, disse: "È un arbitro eccezionale e un grande sportivo, sarà in grado di superare la situazione grazie alla sua forte personalità e all'amore per il gioco"
In realtà Poll si ritirò dal calcio internazionale il 29 giugno 2006, citando come motivo l'errore appunto.
"Quello che ho fatto è stato un mio errore. Non ci possono essere controversie. Non è stato causato da una direttiva FIFA, non è stato causato dal fatto che mi è stato chiesto di arbitrare diversamente dal modo in cui arbitro in Premier League. Le regole del gioco sono molto specifiche. L'arbitro si assume la responsabilità delle sue azioni sul campo di gioco. Ero l'arbitro quella sera. È stato un mio errore e la mia carriera finisce qui"
martedì 27 novembre 2018
Cosa Vuol Dire Arbitrare All'Inglese? Numero Di Falli, Gioco Effettivo ed Injury Time
Sicuramente l'invasione di stranieri ha contribuito a ciò ma anche alcuni interventi terribili che hanno provocato gravi infortuni (si pensi a Ramsey o Eduardo) portando gli arbitri a verificare sempre le condizioni del giocatore a terra (anche se magari l'infortunio non è grave).
Il tempo effettivo di gioco in Premier League tra 2016 e 2017 è stato di circa 56 minuti, idem in Bundesliga, nella Liga spagnola 54 minuti, in Serie A 57 minuti.
Tutto ciò indica che il tempo di gioco effettivo dipende dallo stile di Calcio giocato nei diversi paesi, in quanto sembra esserci una forte connessione con il numero di interruzioni come falli, sostituzioni e rimesse.
Per quanto riguarda le interruzioni di gioco, l'Inghilterra nella medesima stagione aveva la cifra più bassa con solo 100 interruzioni di media a partita, seguita dalla Spagna con 106 e Germania e Italia (entrambe 107).
Più pause dovrebbero portare ad un minore tempo di gioco effettivo.
Tuttavia oltre ai falli, contano anche calci di punizione, calci d'angolo, infortuni e gol.
Tendenzialmente le squadre che mantengono maggiormente la palla tra i piedi facendo possesso palla possono contare su un tempo effettivo maggiore degli altri.
Queste stats risalenti ad agosto 2017, evidenziano che anche nello stesso campionato i tempi effettivi di gioco son ben diversi.
Nella giornata menzionata a guidare la classifica c'era il Liverpool contro il Crystal Palace, dove la palla è rimasta in gioco per ben 62 minuti.
La partita ad Anfield ha avuto quasi 15 minuti di azione in più rispetto alla vittoria per 1-0 del West Bromich al Turf Moor (Burnley).
Di tutte le squadre che hanno giocato in questa giornata si vede come l'Arsenal abbia avuto per la maggior parte del tempo la palla (41,7 minuti per l'esattezza), ma non è riuscita a capitalizzare in quanto ha perso 1-0 contro lo Stoke City.
Comunque il tempo effettivo e le lunghe interruzioni hanno portato gli arbitri inglesi ad aumentare drasticamente i minuti di recupero (non a caso chiamato "injury time"), quando una delle caratteristiche storiche dell'arbitrare all'inglese era proprio quella di dare pochi minuti di recupero.
C'è però un altro fattore cruciale nella reputazione di campionato più bello del mondo (in parte collegato a tutto ciò): la sua propensione nel veder realizzate reti nei minuti di recupero.
Nel 2016/17 ci sono stati ben 68 gol segnati nel recupero del 2t, che corrisponde al 6.3% di tutti i gol segnati due anni fa (circa 0.18 gol a partita).
Nella Liga 61, in Serie A 59.
La Bundesliga solo 50, anche se va sottolineato che si tratta di un campionato a 18 squadre (ma la media rimane inferiore alla Premier League).
E nel 1t? Sempre rapportando ai campionati di due anni fa, ne sono stati realizzati 35, nella Liga (20) e Serie A (15).
In Bundesliga 14 e 10 in Ligue 1.
La spiegazione è più o meno semplice: in quella stessa stagione in Premier vennero concessi in media 2.9 minuti di recupero nel 1t (gli altri campionati oscillavano tra 1.4 e 2.0).
Tuttavia, ciò non spiega comunque tutto e quel vecchio slogan "poco prima dell'intervallo è il momento migliore per segnare" sembra essere particolarmente in voga in Inghilterra (e questo direi da sempre).
Complessivamente l'injury time per entrambi i tempi raggiungeva una media di 7.59 minuti, una cifra considerevolmente più alta che in qualsiasi altro campionato in Europa, che hanno registrato tra 5.16 minuti e 6.35 minuti.
Facendo un confronto con i falli fischiati (decisamente meno che altrove) e il tempo effettivo di gioco (non molto dissimile dagli altri campionati) non ci sono particolari giustificazioni a ciò, se non che gli arbitri inglesi siano diventati più severi con il cronometraggio e le perdite di tempo.
Il Watford, nella stessa stagione, vide una media di 8.41 minuti aggiunta alle sue partite, la più alta della Premier League, e ben oltre il doppio del Bayern (3.46 minuti).
In definitiva cos'è rimasto oggi dell'arbitrare all'inglese? Sicuramente vengono fischiati meno falli che altrove però in media le interruzioni sono più lunghe che altrove (infortuni e quant'altro) e questo influenza anche i lunghissimi tempi di recupero concessi nei 2 tempi.
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lunedì 21 agosto 2017
Cos'è La VAR e Come Funziona? Casi In Cui Si Applica
Essa permetterà al direttore di gara di avvalersi del supporto delle telecamere.
Sarà gestita sempre da arbitri del suddetto campionato in cui viene applicata: a bordo campo due addetti affiancheranno il quarto uomo, che continuerà a svolgere le sue funzioni, per esaminare i video delle azioni su due schermi.
ADDIO ASSISTENTI DI PORTA
In campo, oltre all'arbitro, ci saranno i guardalinee, ma spariscono gli assistenti di porta.
Assistenti di porta diventati inutili già con la Goal Line Technology che ha ridotto quasi a zero le reti fantasma.
Ricordiamo che questa tecnologia provvista di 7 telecamere che effettuano il tracking della palla nell'area di porta, ha un margine di errore di 15 mm.
Il goal è segnalato all'arbitro grazie ad un segnale inviato all'orologio.
VIDEO OPERATION ROOM E REFEREE REVIEW AREA
Ogni società avrà all’interno del proprio stadio la cosiddetta "Video Operation Room", ovvero una stanza (o in alcuni casi una postazione esterna come il classico furgoncino purché dotato degli stessi requisiti tecnologici) dove lavorano i due arbitri addetti alla VAR.
Oltre alla "Video Operation Room", c’è anche la "Referee Review Area": si tratta di una zona a bordo campo riservata alla revisione arbitrale.
Si trova tra le due panchine, non lontana dalla postazione del quarto uomo.
Da lì l’arbitro in campo potrà decidere di riguardare o meno i replay delle azioni, dopodiché potrà mantenere o modificare la propria decisione.
Gli unici che potranno comunicare con il direttore di gara in campo sono i due arbitri addetti alla VAR.
Questa comunicazione può avvenire sia per iniziativa degli assistenti sia su richiesta dell’arbitro in campo.
In nessun caso un calciatore o un allenatore può richiedere l’utilizzo della tecnologia, pena l'ammonizione.
DECIDE COMUNQUE SEMPRE L'ARBITRO
Come detto solo l'arbitro, a cui comunque spetta sempre la decisione finale, potrà invocare la VAR, mostrando con un gesto uno schermo e fermando di conseguenza il gioco.
Egli prenderà la decisione finale, dopo aver consultato gli assistenti a bordo campo.
L'arbitro può fidarsi degli assistenti o in alternativa, arrivata la decisione, guardare lui stesso il replay a bordocampo.
La tecnologia sarà chiamata in causa solo per situazioni dubbie riguardanti gol, rigori, espulsione diretta e scambio di persona.
Non sarà utilizzata per le ammonizioni.
Gli assistenti inoltre possono segnalare all'arbitro situazioni dubbie, e lui potrà decidere se eventualmente consultare il monitor.
SITUAZIONI IN CUI SI APPLICA
Come detto quattro sono le situazione in cui si applica:
1) Goal da annullare (offside, fallo ed altre irregolarità. Il tracciamento delle linee per il fuorigioco è davvero molto accurato come si può vedere nell'immagine di sotto)
2) Espulsione (per valutare la situazione che ha portato al cartellino rosso)
3) Calcio di rigore (assegnazione o mancata concessione di un penalty)
4) Scambio di giocatore (per espulsioni ed ammonizioni)
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